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è un opera realizzata da Filippo Brunelleschi nel 1401. Nel pieno inizio del Rinascimento
che parte dal 1400 che indica un periodo di rinascita, in cui si pone al centro l’uomo e
vengono riprese le letture dei classici.La formella è una formella fatta in bassorilievo in
bronzo dorato ed è situata nella porta del Battistero di San Giovanni di Firenze, oggi
conservata al museo nazionale del bargello di firenze.In questo periodo esistono delle
corporazioni artistiche che inducono un bando che serve per decorare la seconda porta del
battistero , la porta nord. Le opere commissionate dovevano avere le caratteristiche precise
che erano fissate dalla commissione sia per le figure sia per quanto riguarda la cornice.
L’opera dunque doveva essere decorata con tante formelle con forma quadrilobata ovvero di
4 lobi in cui dovesse rappresentare la scena biblica del sacrificio di Isacco.Ossia l’atto in cui
Abramo sacrificava suo figlio Isacco sull’altare, ma che viene fermato dall’angelo mandato
da Dio che interviene per fermarlo. Brunelleschi nel bando è uno di coloro che si distingue e
crea l’opera in una maniera molto particolare, egli nella formella utilizza due blocchi distinti
che poi unisce . Nel primo blocco in basso vi sono rappresentati 2 servitori separati da un
asino che da un punto di vista espressivo sembrano estranei alla tragedia in atto alle loro
spalle, essi sono posti ai bordi della cornice e sono ignari e insofferenti alla scena . nella
visione di B. è arricchita da elementi classici,essi sono infatti ispirati al modello classico dello
Spinario mentre nel 2 blocco su un piano piu elevato vi è la scena principale nel momento in
cui Isacco sta per essere ucciso da Abramo ma viene fermato dall’angelo che lo ferma
bloccandogli il braccio.Nell’opera viene, raffigurato lo scontro delle tre volontà dei
protagonisti della scena i gesti sono molto enfatizzati,isacco si trova in una posa di grande
tensione con un ginocchio piegato sull’altare che tenta di sottrarsi alla presa e abramo con la
mano destra punta il coltello alla sua gola mentre l’angelo ha il braccio deciso che afferra la
mano l’autore vuole far vedere come siano rapidi e decisi i movimenti, in particolare
l'istantaneità dell’azione dell’angelo, tanto che la forza della sua azione vuole marcare la
sensazione di un prima e un dopo. I personaggi inoltre sono molto espressivi, con un aria
drammatica e le posture sono dinamiche
Brunelleschi vuole catturare il momento del sacro racconto affermando anche il ruolo
dell’uomo. La particolarità di Brunelleschi è che oltre la composizione della formella è che
aggiunge un nuovo elemento,i personaggi che escono fuori dal contesto, proprio per farli
evadere dalla forma. Inoltre i personaggi sono dorati mentre le rocce sono grigie scure e lo
sfondo è bianco, Nell’opera è presente la profondità che è resa dalla sovrapposizione delle
figure levigate e dall’illusione delle rocce frastagliate più lontane.
Ghiberti tuttavia non vincerà, dal fatto che egli utilizza una nuova tecnica, una novità , che la
Chiesa non apprezza anche perché viene l’opera viene vista disordinata
.A differenza di ghiberti brunelleschi presenta una composizione piu mossa e dinamica
impostata su linee di movimento curve e articolate negli atti dei personaggi che sono molto
piu espressivi. B è influenzato dall’arte gotica e l’arte classica
è realizzata da Filippo Brunelleschi nel 1420 al 1436 nel periodo del primo
rinascimento che parte da inizio 1400.
Tecnica: dall’arte gotica, prende i costoloni in marmo dai romani prende il modo di
costruire, con i mattoni a spina di pesceprende così queste due influenze creando
una cupola a doppia calotta autoportante
Collocazione a Firenze
Commissione:corporazione artistica da Cosimo de Medici
David mercurio
TITOLO: David Mercurio
AUTORE:Donatello
DATAZIONE: 1443 circa
RIFERIMENTO STORICO CULTURALE: epoca rinascimentale che parte dal 1400
TECNICA: fusione in bronzo alta 1.58 cm
COLLOCAZIONE: a Firenze, oggi tenuto nel Museo nazionale del bargello
COMMITTENZA:dalla casata dei medici,probabilmente destinata per il nuovo palazzo civico
voluto da Cosimo de’ Medici.
Soggetto: David di Mercurio è una statua che rappresenta un ragazzo nudo tranne che per i
calzari dorati . Nella mano destra stringe la spada con la quale ha decapitato il Golia mentre
con la mano sinistra tiene un sasso.
Piano iconografico:quello rappresentato non è un corpo muscoloso o nel pieno del suo
vigore come le strutture greche , ma è un corpo giovane che ha una linea a forma di S.,
lartista vuole infatti valorizzare il corpo giovane , sui pettorali le fasce muscolari sono esili,
sul ventre invece si notano già addominali
. Ha una posa tipica greca detta chiasmo che deriva da x cioè la gamba portante che tiene il
peso è opposta al braccio più teso,rigido mentre l’altra gamba che non porta il peso e
sottoposta al braccio molle.
Quindi il chiamo ha una struttura da morbido,morbido rigido rigido.
David nel viso ha un espressione soddisfatta , fiera perche nella scena ha ucciso Golia.La
sua testa infatti è , ai piedi del David, ed è posta sopra una corona di alloro, simbolo di
vittoria.
Influenze:Donatello riprende dall’arte greca la scultura tutto tondo persa nelle sculture dell
medioevo.. l’autore Riprende anche dei greci l’espressività soprattutto nei loro volti e corpi
che mandano dei messaggi, dicono qualcosa e con l’opera , richiama mercurio il
messaggero degli dei poiché indossava un elmetto tipico di mercurio.
LE CANTORIE fatto
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Il TRIBUTO fatto
Titolo: il tributo
Autore: masaccio
Datazione: 1425-1426
Riferimento storico culturale: inizio 1400, primo rinascimento
Tecnica: affresco su muro 255x598
Collocazione: decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine
a Firenze.
Committenza: Felice Brancacci
Soggetto: Viene raffigurato l'episodio in cui Gesù e gli Apostoli, secondo la legge del posto,
dovevano pagare una tassa per entrare.
Piano iconografico: Masaccio concentra nello stesso spazio tre momenti temporalmente
diversi della storia. Le scene si leggono a partire dal centro, a sinistra e poi destra. Al centro,
il gabelliere chiede il tributo a Gesù. Gli Apostoli, sono sconcertati. I loro sguardi si
incrociano, dialogano. Sulla riva, a sinistra, è raffigurato Pietro da solo, intento a pescare le
monete dalla bocca di un pesce. A destra, egli consegna il denaro all’esattore.
Il paesaggio appare desolato, mentre le montagne sono rese con colori diversi per
accentuare il senso dello sfondamento prospettico. I personaggi hanno colori vivaci ma il
paesaggio no ma accentua la solennità delle figure: che sono solide.
si riconosce che l’opera è del 1400 dalla presenza, della prospettiva scientifica poiché si
prendono tutte le linee oblique del dipinto che poi vanno a finire nella testa di Gesù.la
prospettiva degli affreschi cristiani infatti è sempre sulla testa.
PIANO ICONOLOGICO: Pietro è colui a pagare il tributo e non Cristo poiché sarà lui poi ad
avere una relazione importante con il genere umano
INFLUENZE: arte classica
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LA TRINITÀ fatto
Titolo: la trinità
Autore: Masaccio
Datazione:1426-1428
Riferimento storico culturale: inizio 1400, primo rinascimento
Tecnica: affresco su muro
Collocazione:conservato nella terza campata della navata sinistra all’interno della chiesa di
Santa Maria Novella a Firenze.
Committenza: Berti di Bartolomeoe sua moglie sandra
Soggetto: le figure della Trinità.c’è la figura di Cristo in croce, sorretto da Dio e affiancato da
Maria e Giovanni.
Piano iconografico: la cappella è presente di tanti elementi classici ,è introdotta da un arco a
tutto sesto poggiante su 2 colonne ioniche a fusto liscio con lacunari scorciati in prospettiva.
. La trinità ha un rigoroso impianto prospettico. Ha un ritmo ascendente delle figure , come
se fosse sempre più profondo. L’arco d’ingresso è inquadrato da una struttura architravata,
ossia che ha un antitrave con paraste ossia colonne piatte, corinzie e Trabeazione superiore
Composizione:
Nell’ Uso della prospettiva , Dio è raffigurato in piedi, Davanti a lui c’è il Figlio crocifisso che
ha le sue stesse proporzioni ma risalta nell’opera per il pallore della pelle. lo Spirito Santo è
rappresentato da una colomba dietro la testa di Gesù . Masaccio colloca, poi, su un piano
inferiore San Giovanni, colui in basso e di blu e la Madonna. Ancora più in basso, su di un
terzo piano prospettico, ci sono i committenti che hanno le stesse dimensioni delle figure
divine pur occupando un livello inferiore e infine sotto lo scheletro di Adamo, colui che ha
commesso il peccato originale. Dominano 3 colori: rosso, blu, e bianco in particolare il rosso
il blu che sono anche nei personaggi e in Dio
PIANO ICONOLOGICO: nuova vicinanza con dio. La trinità di masaccio spiega ai cristiani
come arrivare alla vita eterna.
INFLUENZE: classica (arco), stile ionico e corinzio
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CACCIATA DI ADAMO ED EVA fatto
Titolo: cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden
Autore: Masaccio
Datazione: 1424-1425
Riferimento storico culturale: inizio 1400, primo rinascimento
Tecnica: affresco su muro
Collocazione: decorazione della Cappella Brancacci nella chiesa di Santa Maria del Carmine
a Firenze.
Piano iconografico. i personaggi nudi sono in movimento e allineati , i volti hanno delle
espressioni disperate, in particolare da parte di Adamo mentre Eva prova vergogna.
Masaccio dunque riprende le statue classiche e aggiunge le espressioni. Egli il colore lo usa
in modo molto acceso Vi è un'alternanza di chiaroscuro.
soprattutto nei piani scuri che fanno vedere bene il corpo e di come hanno forme morbide.
Piano iconologico: rappresentano il peccato originale e l’origine dell’umanità
Titolo: la crocifissione
Autore: masaccio
Datazione: 1426
Riferimento storico culturale: inizio 1400, primo rinascimento
Tecnica: tempera su tavola 83x63 cm
Collocazione: posto nella chiesa del carmine di Pisa
Committenza: giuliano di colino degli scarsi da san Giusto
Soggetto: crocifissione di cristo che fa parte di un polittico ossia di più pale, di più dipinti su
tavola che si trovano sopra laltare
Piano iconografico
I personaggi sono la vergine Maria, san giovanni,la Maddalena e Cristo. La maddalena è in
basso, di spalle e con le braccia alzate verso cristo. E vengono rappresentati personaggi di
spalle perché sembra di avere la stessa visione della mantellina, di fare parte della scena. Il
fatto che la Maddalena si è girata di spalle e come se avesse lo stesso punto di vista.
. I colori sgargianti: rosso, blu,oro. I capelli della maddalena sembrano di un giallo molto
appariscente. Non c'è uno sfondo nella composizione perché riprende le icone medievali e
nonostante non è piatto, ma l’opera non risulta del tutto piatta, questo è dovuto un po' dalle
ombre e dalla prospettiva.
PIANO ICONOLOGICO: Quest’opera ci ricorda il martirio, tragico modo in cui Gesù fu
messo a morte e con le espressioni di questi personaggi e il metodo che Masaccio ha
adottato ovvero quello di renderci partecipi nell’opera é riuscito a trasmettere dolore.
INFLUENZE: Influenzato dallo stile di Giotto, Brunelleschi e Donatello.