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FILIPPO BRUNELLESCHI Figlio del notaio ser Brunellesco Lippi, Filippo ebbe una formazione che comprendeva il latino,

ma lo appassionava soprattutto la matematica, il disegno, la pittura, la scultura e larchitettura. Dopo aver iniziato la propria attivit artistica come orafo si afferm al concorso pubblico del 1401 per la porta Nord del battistero fiorentino e dedic tutta la sua vita allarchitettura. Fece alcuni soggiorni a Roma assieme allamico Donatello e ci gli permise di avere una profonda conoscenza dellarte degli antichi. Partecip al concorso per la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore, infatti la cattedrale della citt toscana era ancora senza copertura nella zona del coro e limmane spazio ottagonale su cui era stata prevista una cupola aveva il diametro di ben78 braccia fiorentine cio 46 metri. Brunelleschi propose di costruire una cupola che oggi chiamiamo autoportante, cio capace di sostenersi da se durante la costruzione, senza richiedere laiuto delle armature di legno. Allinizio la proposta sembr folle ma alla fine il proget to ebbe la meglio sugli altri concorrenti e nel 1420 inizi la costruzione della grande macchina, come Michelangelo defin la cupola della Cattedrale di Firenze. Gli venne dato per compagno Lorenzo Ghiberti ma non ebbe molta parte nella costruzione. La cupola si erge su un tamburo ottagonale forato da otto grandi finestre circolari che danno luce allinterno. Vista dallesterno appare come una rossa collina segnata da otto nervature marmoree che convergono verso un piano ottagonale. Su questo poggia una leggera lanterna cuspidata stretta da otto contrafforti a volute. Dalle interminabili scale a chiocciola ricavate allinterno si giunge al ballatoio che da sullimmenso vuoto. Proseguendo si arriva su un corridoio e ci rendiamo conto che la cupola costitu ita da due cupole distinte, una interna e una esterna, fu lui stesso a volerla cos, per conservarla dallumido. La salita si svolge nello spazio fra le due cupole fino a che una ripida rampa di gradini conduce al corridoio sottostante alla base della lanterna e si esce poi allesterno. Visto da lontano questo coronamento della costruzione inscindibile dalla cupola mentre per chi guarda la lanterna dallampia terrazza, appare totalmente isolata. Non si usata nessuna struttura lignea per sorreggerla. La possibilit di costruire limmensa mole di mattoni dovuta essenzialmente allimpiego della muratura a spina di pesce, una tecnica dedotta dallopus spicatum romano che consiste nel disporre dei ricorsi di mattoni verticalmente, di seguito ad altri collocati di piatto. I mattoni non sono disposti su piani orizzontali, ma risultano inclinati verso i loro centri di curvatura. Se si ragiona in termini geometrici si capisce come una semisfera pu essere descritta dalla rotazione nello spazio di un raggio, ad una certa altezza disegna la figura di un cono, le tante possibili intersezioni dei coni sono circonferenze. La costruzione di Santa Maria del Fiore, con i problemi che comportava, tenne occupato Brunelleschi per tutta la vita. Ci vollero infatti ben sedici anni per poter concludere la struttura con lanello di chiusura sul quale si doveva edificare la lanterna. Per questultima Filippo dovette affrontare un nuovo concorso , che vinse, alla sua morte la lanterna era ancora in costruzione. Non appena ultimat a la grande macchina cominci a lesionarsi; le lesioni interessano soprattutto quattro delle otto vele, per il loro studio fi creata unapposita commissione gi dal 1695 e dal 1988 in funzione un sistema automatico di monitoraggio elettronico. Brunelleschi venne consultato per opere militari e civili anche dalle corti dellItalia settentrionale, a Firenze progett inoltre lo Spedale degli innocenti, la Sagrestia Vecchia di San Lorenzo, la Cappella de Pazzi, le due basiliche di San Lorenzo e di Santo Spirito e la Rotonda degli angeli. Larchitettura brunelleschiana si svolge sempre alla luce della ricerca e della sperimentazione. Le forme architettoniche del Brunelleschi sono dimensionate in modo che chiunque possa trovarsi a proprio agio fra strutture che non lo vogliono ne opprimere ne annientare per limpiego di forme geometriche semplici. Il

linguaggio brunelleschiano si caratterizza infine per la ripresa della sintassi classica basata sullordine
architettonico e sularco a tutto sesto. La loro fusione pu dar luogo allarco inquadrato nellordine o allarco sovrapposto allordine che riescono a controllare e determinare la crescita spaziale. Solitamente Filippo fa uso

di capitelli corinzieggianti e di colonne dal fusto liscio, in aderenza allarchitettura romana (Pantheon) e a quella romanica fiorentina. Le paraste sono sempre scanalate e le scanalature sono sei. Dopo gli incerti esiti iniziali in cui labaco dei capitelli corinzi sormontato da un semplice pulvino a gola, nella sua continua sperimentazione Filippo far ricorso allabaco sormontato da un segmento di trabeazione diviso in architrave tripartito, fregio liscio o ornato, cornice. Iniziato a partire dal 1419 nei pressi della chiesa dei Servi di Maria, lo Spedale degli Innocenti pose le premesse per la creazione della piazza porticata della Santissima Annunziata, forse lesempio pi riuscito e noto di piazza rinascimentale. Ledificio fu concluso da altri e si articola attorno ad un chiosco centrale affiancato da due grandi ambienti: la chiesa ed il dormitorio degli orfani. Si erge su un ripiano a cui si perviene per nove gradini, sono nove anche le arcate del porticato e altrettante le campate coperte da volte a vela cos come le finestre di forma classica. Sormontate da un timpano, poggiano direttamente sulla cornice dellalta trabeazione. Larchitrave ha tre fasce di uguale altezza, gira alle estremit, piegandosi ad angolo retto e volgendo verso il basso. La sintassi di ordine e archi dipende dallesempio romanico della navata centrale della Basilica di San Miniato. Nella sua realizzazione Brunelleschi utilizza ripetutamente la stessa misura (modulo) al fine di meglio scandire lo spazio. Nel progetto brunelleschiano il loggiato avrebbe dovuto essere delimitato da due campate chiuse entro alte paraste mentre altre paraste pi piccole avrebbero segnato il diverso valore assunto dal muro del secondo ordine.

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