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Leonardo da Vinci

La vita
Italia, bell'Italia: terra di santi e navigatori, poeti e grandi artisti. Tra Empoli e Pistoia, sabato 15 Aprile 1452, nel borgo di Vinci nasce Leonardo di Ser Piero d'Antonio. Il padre, notaio, l'ebbe da Caterina, una donna di Anchiano che sposer poi un contadino. Nonostante fosse figlio illegittimo il piccolo Leonardo viene accolto nella casa paterna dove verr allevato ed educato con affetto. A sedici anni il nonno Antonio muore e tutta la famiglia, dopo poco, si trasferisce a Firenze. Fu la sua e la nostra fortuna, perch senza quel trasloco oggi forse nessuno lo conoscerebbe. La precocit artistica e l'acuta intelligenza del giovane Leonardo spingono il padre a mandarlo nella bottega di Andrea Verrocchio: pittore e scultore orafo acclamato e ricercato maestro, il migliore che Firenze avesse a quel tempo. L'attivit esercitata da Leonardo presso il maestro Verrocchio ancora da definire, di certo c' solo che la personalit artistica di Leonardo comincia a svilupparsi qui. All'et di 20 anni, nel 1472, Leonardo risulta iscritto come maestro nella Compagnia dei Pittori, segno quindi che l'apprendistato dal Verrocchio terminato, pur non abbandonando la sua bottega. Leonardo possiede una curiosit senza pari, tutte le discipline artistiche lo attraggono, un acuto osservatore dei fenomeni naturali e grandiosa la capacit di integrarle con le sue cognizioni scientifiche. Nel 1480 fa parte dell'accademia del Giardino di S. Marco sotto il patrocinio di Lorenzo il Magnifico. E' il primo approccio di Leonardo con la scultura. Sempre in quell'anno riceve l'incarico di dipingere l'Adorazione dei Magi per la chiesa di S. Giovanni Scopeto appena fuori Firenze. Oggi quest'opera si trova agli Uffizi di Firenze. Ma nell'ambiente fiorentino probabilmente comincia a sentirsi un po' stretto. Forse la non inclusione fra i quattro maestri che dipingeranno le pareti della Cappella Sistina lo spingono a partire. O forse solo il suo irrefrenabile desiderio e bisogno di scoperte, quell'ineluttabile inquietudine a percorrere nuovi orizzonti creativi, madre di tutti i geni. Nel 1482 parte e si presenta al Duca di Milano Lodovico Sforza, in una lettera il suo curriculum vitae che descrive le sue attitudini di ingegnere civile e costruttore di macchine belliche nonch le capacit operative. L'accoglienza fu buona e abiter in Porta Ticinese con i pittori fratelli De Predis. Nel 1483, dipinge la Vergine delle Rocce nelle due versioni di Parigi e di Londra, nella chiesa di San Francesco Grande. E' sempre di questi anni l'esercitazione per il monumento equestre in bronzo a Francesco Sforza.

Vergine delle Rocce, Londra. Nel 1489-90 prepara le decorazioni del Castello Sforzesco di Milano per le nozze di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d'Aragona. Nel 1494 come ingegnere idraulico si occupa della bonifica della tenuta sforzesca nella bassa lombarda. Nel 1495 inizia il famoso affresco del Cenacolo nella chiesa Santa Maria delle Grazie. Questo lavoro diventa praticamente l'oggetto esclusivo dei suoi studi. Verr terminata nel 1498. L'anno successivo Leonardo fugge da Milano perch invasa dalle truppe del re di Francia Luigi XII e ripara a Mantova e Venezia. Nel 1503 a Firenze per affrescare , insieme a Michelangelo, il Salone del Consiglio grande nel Palazzo della Signoria. A Leonardo viene affidata la rappresentazione della Battaglia di Anghiari.

Studio per la Battaglia di Anghiari.

Tormentato dall'ansia di trovare nuove tecniche artistiche non porta a termine neanche quest'opera. In quest'anno dipinger incompiuta anche la Gioconda, orgoglio dell'attuale Muse du Louvre a Parigi. Nel 1506 rientra a Milano, poi i suoi viaggi per l'Italia si fanno sempre pi frequenti pur mantenendo Roma come punto di ritorno. Nel 1513 il re di Francia Francesco I lo invita ad Amboise. Leonardo si occuper di progetti per i festeggiamenti e proseguir con i suoi progetti idrologici per alcuni fiumi di Francia. Il 23 Aprile 1519 redige il suo testamento citando in esso tutte le persone che erano state vicine. Il 2 Maggio 1519 Leonardo lascia le sue spoglie mortali e viene sepolto nella chiesa di S. Fiorentino ad Amboise. E dei resti non vi pi traccia a causa delle profanazioni delle tombe avvenute nelle guerre di religione del XVI secolo.

Studi e progetti
Leonardo comprese l'importanza della sperimentazione scientifica meglio di ogni altro scienziato del suo secolo. Le sue teorie scientifiche, cos come le sue innovazioni artistiche, erano basate su un'attenta osservazione e una precisa documentazione. Purtroppo, come accadde spesso per i progetti artistici, molti suoi trattati scientifici non furono mai portati a termine. I suoi manoscritti constano di cinquemila pagine di appunti, molti dei quali sono leggibili soltanto allo specchio poich furono scritti alla rovescia, da destra verso sinistra. Anticipando numerose scoperte dell'era moderna, Leonardo studi, nel campo dell'anatomia, la circolazione sanguigna e il movimento degli occhi, fece scoperte sia di meteorologia sia di geologia, studi l'effetto della luna sulle maree, presag alcune concezioni moderne riguardo alla formazione dei continenti e approfond lo studio delle origini dei fossili. Fu anche uno degli iniziatori della scienza dell'idraulica e il primo a considerare la botanica una scienza autonoma. Progett un efficace sistema di canalizzazione dei fiumi e invent molte macchine ingegnose, tra le quali lo scafandro. Fino all'ultimo studi e analizz il volo degli uccelli, e le sue scoperte sul volo comprendono princpi tuttora validi di aerodinamica. Maestro in tutte le arti, ricercatore in molti campi della scienza, Leonardo sicuramente degno dell'appellativo di Homo Universalis, Uomo Universale. Gli studi di Leonardo affrontano ogni campo dello scibile, dalla scienza alla pittura, allurbanistica, allingegneria, riscontrando in ognuno grande successo: in quello scientifico la sua opera richiama il metodo galileiano, in quello artistico la rivoluzione caravaggesca. Leonardo interroga tutto: "Io domando", scrive spesso nei suoi quaderni. Ma questa sua grande curiosit accompagnata da un altrettanto grande desiderio di concretizzare le sue conoscenze: scienza e pratica sono quindi indissolubili: "Quelli che si innamorano della pratica senza la scienza sono come il nocchiero che monta sulla nave senza il timone o la bussola, e non ha mai la certezza di dove va". Da questo punto di vista si possono analizzare i vari schizzi e progetti di Leonardo. Importanti furono gli studi di Leonardo riguardo allurbanistica: durante il periodo della peste a Milano, elabor un progetto di citt ideale, che teneva conto dei problemi e delle esigenze cittadine. Per primo infatti cap la necessit di decentrare la popolazione, che si ritrovava ammassata entro le mura, costretta in lugubri vicoli e abitazioni: nel suo disegno il popolo risiedeva in campagna, mentre ai nobili era riservata la citt. Questa aveva una pianta a scacchiera, senza mura, nella quale compariva una rete di canali per lo smaltimento dei rifiuti.

Progetti. Cerano inoltre sopraelevate per il passeggio dei pedoni e scale a chiocciola che collegavano i vari piani. Oltre allelaborazione teorica, Leonardo si applic in Francia nella bonifica di paludi ed acquitrini. Lo spirito ingegneristico di Leonardo si applic anche nella creazione di nuove tecnologie: profondamente affascinato dal volo, pass interi anni a costruire macchine per volare che, dapprima simili ad uccelli, diventano pian piano vere e proprie antenate dei nostri aeroplani. Abbandonata infatti lidea di azionare queste macchine con la sola forza muscolare, inser congegni meccanici, dando vita a due diversi progetti: uno in cui luomo stava disteso, laltro in cui era in piedi. Architetto e urbanista Nel periodo milanese ebbe modo di indagare su problemi di architettura, ingegneria militare e civile, meccanica dei fluidi acustica, balistica, ottica e statica. Dopo il 1500 dedicher la sua attenzione allo studio delle acque, trascurando la produzione di modelli meccanici. Affianc all'analisi del corpo umano lo studio di altre entit naturali: monti, valli e terremoti. Uomo di scienza perfeziona progetti ingegneristici coevi, come quelli di Francesco di Giorgio o del Brunelleschi, forte dell'aiuto del Pacioli e della conoscenza di testi classici e contemporanei a cui pu accedere durante il soggiorno milanese. L'obbiettivo delle sue macchine filatrici, dei suoi torcitoi, binatoi, telai meccanici, affilatoi di lime e aghi quello di unire le forze dell'uomo a quelle della natura. In base a questa prospettiva, dove la tecnica non si disgiunge mai dalla bellezza e dall'utilit, non si sottrae neanche l'architettura che compimento delle opere di natura. Ingegnere militare L'attivit di Leonardo architetto e ingegnere bellico segna ne il percorso biografico. Le sue competenze sulle macchine da guerra, cannoni, carri d'assalto e le molteplici procedure d'assedio, risultano nuovamente attuali quando si trova a Venezia come consulente militare della Repubblica. Come architetto militare aggiornato sulle proposte del Brunelleschi, del Taccola, di Francesco di Giorgio e del Valturio. Con la creazione di armi da fuoco riesce a perfezionare armi terrestri e navali, grazie alle sue competenze fisiche riesce ad aumentare il volume del fuoco e la velocit di caricamento e sparo, di creare nuovi proiettili ogivali, granate scoppianti, falariche, cannoni e spingarde.

Progetti per armi. Studi di anatomia Essendo un appassionato indagatore di nuovi strumenti di rappresentazione, Leonardo non si accontent di apprendere le leggi dell'anatomia dalla scultura antica o da fonti di seconda mano, e anche in questo caso ribadisce il primato dell'esperienza. Pratic la dissezione dei cadaveri, umani e animali, ebbe modo di accedere negli ospedali di Santa Maria Nuova a Firenze e Santo Spirito in Sassia a Roma. Gli studi anatomici vinciniani sono sia topografici che fisiologici; le indagini vengono condotte in situazioni normali e patologiche sull'apparato muscolare, circolatorio, genito-urinale, sui nervi , sulle cartilagini, sugli strati della pelle e sullo scheletro. Gli organi cavi vengono studiati mediante l'iniezione di masse solidificabili. Degli studi di anatomia leonardeschi far tesoro il fiammingo Andrea Vesalio, studioso di anatomia a Padova e autore del "De humani corporis fabrica", primo trattato di anatomia moderna.

Studio di un feto. Studi sul volo e sul cosmo Gli studi sul volo adattato all'uomo sono ricchissimi di osservazioni scientifiche. Il limite e il fascino

delle sue indagini sta nell'analogia che cerca sempre di stabilire tra l'uomo e gli esseri naturali: insetti e uccelli. Anni di studi infruttuosi lo videro impegnato alla sperimentazione di una macchina per il volo, ma il tentativo di spostare e sostenere il corpo umano nell'aria fallisce in quanto, non conoscendo il motore a scoppio, non fu in grado di creare organi di propulsione adeguati a quelli di sostentazione. Nonostante ci il suo contributo eccezionale, conoscendo la resistenza opposta dall'aria al moto dei corpi, riesce a progettare il precedente dell'aliante, del paracadute e del moderno elicottero. Grazie a questi studi sono state condotte le indagini del Codice Leicester, in seguito oggetto delle analisi di Galileo.

Studi di ottica e prospettiva Leonardo uno dei pi significativi interpreti della scienza prospettica, aggiornato sulle novit scientifiche di Piero, del Brunelleschi e dell'Alberti e informato sulla trattatistica araba e medievale di Alhazen, Viterio, Ruggero Bacone, Pecham, pur accettando i contributi, propone una revisione critica di quella tradizione. Anche se Leonardo condivide con i fiorentini i fondamenti matematici e geometrici della prospettiva, cosciente che le teorie nascono da un processo di astrazione, che vuole la prospettiva monoculare con un osservatore fisso. La sua proposta individua ben tre tipi di prospettiva: alla prospettiva lineare e matematica gli affianca altri due strumenti per lo scandaglio della terza dimensione, la "prospettiva dei perdimenti", che valuta l'incidenza del mezzo atmosferico nella nostra visione, e quella cromatica, o "di spedizione". Muovendo dall'ottica approda a un ambito artistico, quello della prospettiva.

La pittura
La pittura di maggior discorso mentale e di maggiore artificio e meraviglia che la scultura, conciossiach necessit costringe la mente del pittore a trasmutarsi nella propria mente di natura, e a farsi interprete infra essa natura e larte, commentando con quella le cause delle sue dimostrazioni costrette dalla sua legge, ed in che modo le similitudini degli obietti circostanti allocchio concorrano co veri simulacri alla pupilla dellocchio, e infra gli obietti eguali in grandezza quali si dimostrer

maggiore ad esso occhio, e infra i colori eguali qual si dimostrer pi o meno oscuro, o pi o men chiaro; e infra le cose di eguale bassezza, quale si dimostrer pi o men bassa; e di quelle che sono poste in altezza eguale, quale si dimostrer pi o meno alta; e degli obietti eguali posti in varie distanze, perch si dimostreranno men noti lun che laltro. E tale arte abbraccia e restringe in s tutte le cose visibili, il che far non pu la povert della scultura, cio i colori di tutte le cose e loro diminuzioni. Questa figura le cose trasparenti, e lo scultore ti mostrer le naturali senza suo artifizio; il pittore ti mostrer varie distanze con variamento del colore dellaria interposta fra gli obietti e locchio; egli le nebbie, per le quali con difficolt penetrano le specie degli obietti; egli le pioggie, che mostrano dopo s i nuvoli con monti e valli; egli la polvere che mostrano in s e dopo s i combattenti di essi motori; egli i fumi pi o men densi; questo ti mostrer i pesci scherzanti infra la superficie delle acque e il fondo loro; egli le pulite ghiaie con var colori posarsi sopra le lavate arene del fondo de fiumi circondati delle verdeggianti erbe dentro alla superficie dellacqua; egli le stelle in diverse altezze sopra di noi, e cos altri innumerabili effetti, ai quali la scultura non aggiunge. Dice lo scultore che il basso rilievo di specie di pittura; questo in parte si accetterebbe in quanto al disegno, perch partecipa di prospettiva; ma in quanto alle ombre e lumi, falso in scultura e in pittura, perch le ombre di esso basso rilievo non sono della natura del tutto rilievo, come sono le ombre degli scorti, che non ha loscurit della pittura o scultura tonda; ma questa arte una mistione di pittura e scultura. Manca la scultura della bellezza de colori, manca della prospettiva de colori, manca della prospettiva e confusione de termini delle cose remote allocchio; imperocch cos far cogniti i termini delle cose propinque come delle remote; non far laria interposta infra lobietto remoto e locchio occupare pi esso obietto che lobietto vicino; non far i corpi lucidi e trasparenti come le figure velate che mostrano la nuda carne sotto i veli a quella anteposti; non far la minuta ghiaia di var colori sotto la superficie delle trasparenti acque. La pittura di maggior discorso mentale che la scultura, e di maggior artificio; conciossiach la scultura non altro che quel chella pare, cio nellessere corpo rilevato, e circondato di aria, e vestito da superficie oscura e chiara, come sono gli altri corpi naturali. Le opere di Leonardo, molte delle quali rimaste incompiute, non sono numerose, ma per la loro straordinaria novit hanno esercitato una grandissima influenza sulla pittura dei secoli seguenti. Nei dipinti giovanili Leonardo ader allo stile del Verrocchio, ma risent anche dell'influsso dell'arte fiamminga nella resa della luce e svilupp un interesse particolare per la rappresentazione della natura, fino a concepire la pittura come una vera e propria scienza, utile per comprendere e raffigurare fedelmente i fenomeni naturali. Nell'Adorazione dei Magi introdusse un nuovo genere di composizione, con un'articolazione della scena molto complessa, nella quale la variet degli eventi viene coordinata attraverso il movimento e i gesti delle figure. Le novit dello stile di Leonardo sono ancora pi evidenti nel Cenacolo, in cui rese il tema tradizionale dell'Ultima Cena in modo completamente nuovo. Il pittore dipinse gli apostoli a tre per volta, in unit compositive dinamiche attorno all'immagine del Cristo, il quale, isolato al centro, annuncia che uno di loro lo tradir. La serenit del Cristo contrasta con l'espressione concitata di tutti gli altri personaggi, che reagiscono animatamente alle parole del Maestro. La rappresentazione dellambiente nel quale si verifica l'evento sacro "sfonda" illusionisticamente lo spazio reale entro cui collocato il dipinto. Il dipinto della Gioconda famosissimo sia per il virtuosismo dell'esecuzione, sia per il mistero del sorriso della donna raffigurata. Nella realizzazione del ritratto Leonardo fece uso di due tecniche fondamentali della pittura, delle quali considerato il primo grande maestro: lo sfumato e il chiaroscuro. Lo sfumato consiste nel dissolvere in modo quasi impercettibile i tratti del disegno, fondendo i colori in sottili gradazioni; i trapassi dalle zone di luce a quelle d'ombra vengono ammorbiditi, creando un effetto di trasparenza che rende quasi evanescente il sorriso della donna ritratta. Il chiaroscuro

consiste nel modellare e definire le forme per mezzo del contrasto luminoso; ad esempio, le mani sono raffigurate prevalentemente con una modulazione di luce e ombra. Leonardo fu tra i primi a usare la prospettiva aerea: la profondit e la lontananza degli oggetti rappresentati vengono rese attraverso un sapiente uso del colore, in straordinari giochi di effetti atmosferici. Tutti i maestri del Rinascimento si confrontarono con le tecniche pittoriche e lo stile innovativo di Leonardo.

LUltima Cena, 1495-97 Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano

I Manoscritti
Di tutta la produzione di Leonardo ci restano ancora, fortunatamente, oltre cinquemila pagine di appunti, redatti con la sua inconfondibile scrittura speculare, orientata da destra a sinistra. Questa enorme massa di scritti, sicuramente la pi consistente del periodo rinascimentale, ha subito, dopo la morte di Leonardo, molte vicissitudini. Infatti l'aspetto e la suddivisione attuale dei manoscritti non sono sicuramente quelli originali, quando il maestro era in vita o ancora quando passarono al suo fedele discepolo Francesco Melzi. Furono proprio gli eredi del Melzi, dopo la sua morte nel 1570, a dare inizio alla dispersione di quell'immenso materiale; addirittura, non avendone compreso l'importanza, inizialmente lasciarono gli scritti in un sottotetto per poi regalarli o cederli a poco prezzo ad amici o collezionisti. Grandi responsabilit del rimescolamento delle carte ha lo scultore seicentesco Pompeo Leoni, che con l'intenzione di separare i disegni artistici da quelli tecnologici e di unificare le pagine scientifiche, smembra parte dei manoscritti originali, tagliando e spostando le pagine cos da formare due grandi raccolte: il Codice Atlantico e la Raccolta di Windsor, che conta circa seicento disegni. Proseguendo con lo stesso sistema Leoni compone almeno altri quattro fascicoli. Dal 1637 al 1796 parte dei manoscritti e' ospitata nella Biblioteca Ambrosiana, da cui per Napoleone li fa trafugare al suo arrivo a Milano. Nel 1851 solo una parte di essi tornano a Milano; altri restano a Parigi, e altri ancora in Spagna, dove

alcuni verranno ritrovati solo nel 1966. Ecco il perch della grande dispersione degli scritti di Leonardo, oggi divisi in ben dieci codici diversi. Codice Arundel

Si trova a Londra presso il British Museum. Il Codice Arundel e' una raccolta rilegata in marocchino di 283 carte di diverso formato, fogli provenienti da manoscritti smembrati e incollati su fogli di supporto (28x18 cm). Vi appaiono trattati argomenti vari: studi di fisica e meccanica, studi di ottica e di geometria euclidea, studi di pesi, studi di architettura; questi ultimi comprendono i lavori per la residenza reale di Francesco I a Ramorantin (Francia). La maggior parte delle pagine pu essere databile tra il 1478 e il 1518.

Codice Atlantico

Conservato a Milano presso la Biblioteca Ambrosiana, il Codice Atlantico raccoglie disegni, per buona parte databili tra il 1478 e il 1518. Vi sono trattati argomenti assai vari: studi di matematica, geometria, astronomia, botanica, zoologia, arti militari. Oggi si presenta riordinato in dodici volumi rilegati in pelle, formati da 1119 fogli di supporto formato 65x44 cm, che raccolgono carte di diversa dimensione. Il nome Codice Atlantico deriva dal fatto che in origine tutte le carte erano raccolte in un unico volume di grande formato (quello degli atlanti appunto).

Codice Trivulziano

Il Codice Trivulziano e' conservato presso la Biblioteca Trivulziana del

castello Sforzesco di Milano ed e' costituito da un fascicolo composto da 55 carte (20.5x14 cm) rispetto alle 62 originarie. Oltre a studi di architettura militare e religiosa, sono presenti numerose pagine sugli studi da autodidatta di Leonardo finalizzati a migliorare la sua formazione letteraria. La maggior parte delle pagine pu essere databile tra il 1487e il 1490.

Codice sul volo degli uccelli

Questo codice al volo degli uccelli si trova presso la Biblioteca Reale di Torino ed e' composto da 17 pagine (21x15 cm) rispetto alle 18, databili intorno al 1505. Tratta principalmente del volo degli uccelli che Leonardo analizza con un rigoroso approccio meccanico, cos come studia la funzione dell'ala, la resistenza dell'aria, i venti e le correnti.

Codice Ashburnham

Convenzionalmente identificati con due numeri: 2037 l'ex codice B e 2038 l'ex codice A, sono conservati a Parigi, presso l'Istituto di Francia; si tratta di due manoscritti cartacei (dimensione 24x19 cm), rilegati in cartone. In origine facevano parte del manoscritto A da cui sono stati strappati alla met dell'Ottocento da Guglielmo Libri. Raccolgono principalmente studi pittorici (Ash. 2038) e studi diversi (Ash. 2037), che Leonardo, con ogni probabilit, esegu tra il 1489 e il 1492. Codici dell'Istituto di Francia

Sono conservati a Parigi, dodici manoscritti pelle, altri ancora in

presso l'Istituto di Francia, e costituiti da cartacei, alcuni rilegati in pergamena, altri in cartone. Hanno diverse misure, il pi piccolo

e' il codice M (10x7 cm), il pi grande e' il codice C (31.5x22 cm). Per convenzione sono denominati ciascuno con una lettera dell'alfabeto, dalla A alla M, per un totale di 964 fogli. Vari gli argomenti trattati: arte militare, ottica, geometria, volo degli uccelli, idraulica. La maggior parte delle pagine sono databili presumibilmente tra il 1492 e il 1516.

Codici Forster

Conservati a Londra, presso il Victoria and Albert Museum. Sono tre manoscritti cartacei, rilegati in pergamena, e denominati Forster I (14.5x10 cm), Forster II (19.5*7 cm), Forster III (9*6 cm). Raccolgono studi di geometria, pesi e macchine idrauliche elaborati da Leonardo in diversi periodi tra il 1493 e il 1505

Codice Leicester (ex Codice Hammer)

Acquistato nel 1994 da Bill Gates, e' un manoscritto cartaceo, rilegato in pelle e composto da 36 fogli dalle dimensioni di 29x22 cm, dedicati in prevalenza a studi di idraulica e moti dell'acqua (1504-1506). Sono presenti anche studi di astronomia.

Fogli di Windsor

Sono conservati presso il castello Reale di Windsor (Royal Collection) e comprendono circa 600 disegni, non rilegati e di differente formato.

Contengono studi di anatomia e di geografia, studi di cavalli, disegni, caricature nonch un gruppo di carte geografiche. Appartengono a diversi periodi della vita di Leonardo, compresi tra il 1478 e il 1518 circa.

Codici di Madrid

Conservati presso la Biblioteca Nazionale di Madrid, dove furono riscoperti solo nel 1966, sono due manoscritti cartacei rilegati in marocchino rosso. Al fine di una rapida identificazione sono stati denominati "Madrid I" e "Madrid II" La maggior parte delle pagine del Codice Madrid I che comprende 192 fogli (formato 21x15 cm) e raccoglie principalmente studi di meccanica, e' databile tra il 1490 e il 1496, mentre quello del Madrid II, comprendente 157 fogli (formato 21x15 cm) sono dedicate a studi geometrici, e risultano databili tra il 1503 e il 1505.

Le invenzioni
I disegni leonardeschi sono la testimonianza di un periodo straordinario quale fu il Rinascimento italiano, ricco di cultura e grandi progetti. Una testimonianza che narra degli uomini e di ci che essi esprimevano e producevano, delle macchine da loro create e usate per le costruzione di chiese, palazzi, fortezze, delle macchine per la guerra, per il lavoro, per la produzione e il commercio delle merci la cui disponibilit condizionava la vita dei potenti e delle loro corti. Con i suoi disegni di straordinaria chiarezza ed efficacia Leonardo ci da' un'immagine di se stesso, dell'uomo che, formatosi in una delle citt pi vive e stimolanti del suo tempo quale era Firenze, inizi a percorrere una strada autonoma di ricerca ed elaborazione di idee e di progetti che toccavano molti settori, dall'idraulica alla meccanica, dal volo all'anatomia, all'ottica

Progetto architettonico.

Il codice
Passando al setaccio librerie, venditori di piazza e ambulanti capita a volte di scoprire delle rarit. Questo Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci era nascosto, unica copia in fondo ad una scaffale polveroso, abbiamo sentito i suoi richiami, l'abbiamo salvato dal limbo, ne siamo rimasti affascinati. Leonardo scrisse questo trattato della pittura verso il 1498 per la scuola che Lodovico Sforza aveva fondato a Milano. Da tale scuola usc una schiera di pittori e scultori che fior per molto tempo in Lombardia, di pari passo con la scuola toscana del quattrocento e della scuola romana di Raffaello e dei suoi imitatori. Leonardo mirava a dare all'arte fiorente l'ausilio e il sussidio della scienza e con il suo genio inventivo, con le sue osservazioni sui fatti naturali, anticip alcune delle scoperte moderne. Quindi questo trattato sulla pittura una raccolta di "precetti" pratici dedotti con grande acutezza dai teoremi della geometria, dell'ottica e della meccanica, scienze in quei tempi non ancora formate, ma che Leonardo intravedeva in embrione con gli occhi della sua mente meravigliosa.

Il Trattato della pittura.

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