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MICHELANGELO

Michelangelo
Ritratto da Jacopino del Conte

1488- 90
San Pietro (copia dagli affreschi di Masaccio nella Cappella Brancacci in Santa Maria del Carmine a Firenze)

1490-92 Centauromachia (Firenze, Casa Buonarroti)


Forse eseguito per Lorenzo il Magnifico, probabilmente ispirato ai bassorilievi dei sarcofagi romani. Caratterizzato da intenso dinamismo, presenta un rilievo fortemente pronunciato. In realt non compaiono figure di Centauri, linteresse si concentra sulla rappresentazione di una lotta furibonda, da cui si sprigiona una grande forza

1491 Madonna della Scala Firenze, Casa Buonarroti


In contrasto con il forte rilievo adottato nella centauromachia, qui la tecnica quella dello stiacciato. Le forme vigorose delle figure, lo sguardo rivolto lontano e latteggiamento solenne della Madonna, creano una immagine di classica monumentalit

1493 Crocifisso di Santo spirito


Realizzato per il priore dei frati agostiniani di Santo Spirito, presso i quali Michelangelo pot compiere studi di anatomia

1494 95 San Procolo e San Petronio Bologna, San Petronio


Dopo la cacciata dei Medici da Firenze, Michelangelo fugge dalla citt; trova rifugio a Bologna, dove lavora al completamento dellarca di San Domenico, eseguendo le statue di San Procolo, e di un angelo reggicandelabro ; completa inoltre la statua di San Petronio

1495 1496 Il ritorno a Firenze, la storia del Cupido dormiente e il primo viaggio a Roma
Dopo la cacciata di Piero, Savonarola instaura a Firenze una repubblica teocratica Calmatasi la situazione politica, Michelangelo rientra in citt; Lorenzo di Pierfrancesco de Medici (biscugino del Magnifico e attivo nella politica comunale) gli commissiona un San Giovannino e un Cupido dormiente (opere scomparse). Allinsaputa dellartista e con il concorso di un mercante di antichit, il Cupido viene invecchiato artificialmente (sotterrandolo) e, spacciato per antico, viene venduto a Roma al Cardinale Riario (per 200 ducati, contro i 30 avuti da Michelangelo). Udite voci sullimbroglio, il cardinale indaga, scopre lautore dellopera e pretende di conoscerlo. Michelangelo si reca a Roma nel giugno del 1496 ed cos che entra in contatto con lambiente romano.

1496-97 Bacco Firenze, Museo del Bargello


Eseguito a Roma per il Cardinale Riario, che desiderava una scultura ispirata ai modelli ellenistici di cui era collezionista. Bacco rappresentato come un adolescente ebbro: nella mano destra regge la coppa del vino; ai suoi piedi un piccolo satiro mangia furtivamente luva che il dio tiene nella mano sinistra. Il gruppo fortemente espressivo, latteggiamento della figura comunica la sensazione che Bacco non riesca a reggersi perfettamente in equilibrio.

1498 - 1499 Piet. Roma, San Pietro


Commissionata dal cardinale francese Jean De Bilhres (forse per la propria sepoltura) affronta un tema caratteristico dellarte nordica (a sua volta derivante dal compianto sul Cristo morto di cui vengono isolati il Cristo e la Vergine)

Piet in legno dipinto 1420 Klagenfurt (Austria)


Il soggetto, chiamato in tedesco Vesperbild, era collegato con la liturgia del venerd santo, rara in Italia, ma presente in area ferrarese. Il corpo di Cristo, appoggiato, ma non adagiato, sulle ginocchia della Vergine rende linsieme della composizione piuttosto rigida

Piet di Klagenfurt e Piet Vaticana confronto

Piet (vaticana)
Nella piet di Michelangelo il corpo di Cristo abbandonato sulle ginocchia materne, su cui si adagia tutto il corpo. La mano destra della Vergine ne cinge il torace, sostenendolo, mentre laltra si apre in un gesto desolato che invita losservatore alla partecipazione e alla meditazione. La posizione di abbandono del corpo di Cristo possibile in quanto: Maria siede appoggiando i piedi ad altezze diverse (posizione non dissimulata dallampio panneggio) Le dimensioni della sua figura, dissimulate dal panneggio, sono maggiori rispetto a quelle del figlio. Questa voluta sproporzione evoca in chi guarda, limmagine della figura materna che genera, allatta e protegge. Il Volto della Vergine molto giovane: tale scelta pu essere dovuta alla volont di rappresentare il significato simbolico della sua figura, indipendente dal momento narrato. Del resto, nel XXXIII canto della Divina Commedia, che Michelangelo ben conosceva, San Bernardo invoca la Madonna chiamandola Figlia del tuo Figlio a significare che Cristo al contempo Dio Padre. Si tratta dunque di una immagine teologica.

1501- 1504

David

Gall dellAccademia -marmo, 4,34 m Rientrato a Firenze, lOpera del Duomo gli commissiona il David (da collocare allesterno dellabside). Il blocco di marmo assegnato era gi stato sbozzato 40 anni prima, ma ci nonostante Michelangelo ne ricava un capolavoro di bellezza e perfezione fisica. La forza, il coraggio e la determinazione espressi dalla figura del David michelangiolesco, fanno s che i fiorentini vedano nellopera il simbolo della citt (giovane repubblica minacciata da grandi potenze). Il governo repubblicano decide dunque di collocare il David davanti al palazzo della Signoria.

David
Michelangelo non si attiene alla iconografia tradizionale del fanciullo , ma rappresenta un giovane uomo nudo, dal corpo vigoroso. La figura in piedi, poggia il peso sulla gamba destra, mentre la sinistra se ne discosta leggermente. Il braccio destro steso lungo il corpo, tiene nella mano il sasso, mentre latro braccio si piega appoggiando sulla spalla la mano che regge la fionda. La testa ruotata verso sinistra e lo sguardo concentrato, con le sopracciglia aggrottate: scruta con attenzione larrivo dellavversario, ne valuta la forza, misura la distanza, pronto allazione. La materia levigata, perfettamente rifinita. Sotto la pelle si vedono i muscoli, i tendini, le vene.

1503 Madonna col Bambino Bruges, Chiesa di Nostra Signora


Commissionata dal mercante fiammingo Alexandre Mouscron, per la propria cappella di famiglia; eseguita negli stessi anni in cui lavorava al David

1503-1505 Tondo Pitti Firenze, Bargello


Eseguita per Bartolomeo Pitti, per la sua devozione privata. La Vergine, seduta su un basso blocco cubico, ha sulle ginocchia un libro aperto (le sacre scritture) a cui il Bambino si appoggia; sullo sfondo a stiacciato, San Giovannino Alcune parti della superficie sono lasciate a non finito

1503- 1504 Tondo Doni Firenze, Uffizi


Dipinto per Agnolo Doni

1504 - 1505 Battaglia di Cascina (copia di Aritotele da Sangallo eseguita


nel 1542 dal cartone originale oggi perduto e conservata a Norfolk) Commissionato per la sala del Gran consiglio di Palazzo vecchio, in pendant con la Battaglia di Anghiari di Leonardo. Doveva celebrare le vittorie fiorentine e rappresenta la battaglia in cui furono sconfitti i pisani

1504-1506 Tondo Taddei Londra, Royal Accademy


Eseguito per il committente privato Taddeo Taddei

1505 - 1508
Nel 1505 Michelangelo chiamato a Roma da Giulio II che lo incarica di realizzare il suo sepolcro da collocare in San Pietro. Il progetto di Michelangelo monumentale e prevede circa 40 statue, per la cui realizzazione si reca a Carrara dove sosta per otto mesi per selezionare i marmi. Al suo ritorno (1506), il papa non pi interessato al progetto e non vuole riceverlo. Michelangelo sdegnato, lascia Roma e torna Firenze. Nello stesso anno, Giulio II a Bologna (ha conquistato la citt cacciando i Bentivoglio) dove, con la mediazione del governo di Firenze, si fa inviare Michelangelo; nei due anni seguenti questo realizza una grande statua in bronzo che ritrae il papa. Quando i Bentivoglio riconquistano la citt la statua viene distrutta. Nel 1508 Giulio II incarica Michelangelo di affrescare la volta della Cappella Sistina

Primo progetto (1505) per la tomba di Giulio II

1513 1515 Mos Roma, San Pietro in Vincoli


Alla morte di Giulio II (1513) viene ripreso e varie volte ridimensionato, il progetto della sepoltura (6 progetti). Il Mos fa parte della realizzazione definitiva del monumento, del quale avrebbero dovuto far parte anche quelle dei Prigioni (le arti liberali imprigionate per la morte del Papa), gli schiavi e altre statue. Lopera, nella sua versione definitiva, fu compiuta a distanza di 40 anni dal primo progetto.

Schiavo morente
e schiavo ribelle

Parigi, Louvre

Prigioni

Firenze, Galleria dellAccademia

(eseguiti negli anni 20 del XVI secolo)

Prigioni

Firenze, Galleria dellAccademia

Tomba di Giulio II Roma, San Pietro in Vincoli (1545)


Il monumento si articola su due ordini, ciascuno dei quali suddiviso in tre parti. Al centro dellordine inferiore il Mos; a destra Lia (la vita Attiva) e a sinistra Rachele (la vita contemplativa) (mogli di
Giacobbe).

Secondo ordine: al centro la figura del papa e la Madonna col Bambino; ai lati una Sibilla e un Profeta (annunciano la futura venuta di Cristo). Le statue del secondo ordine non sono interamente eseguite da Michelangelo.

1508 1512 Cappella Sistina


Nel 1508 Michelangelo riceve da papa Giulio II lincarico di affrescare la volta della
Sistina La superficie muraria viene scandita con membrature architettoniche dipinte, che suddividono la volta in: 5 arconi trasversali poggianti su una cornice (che poggia a sua volta su pilastrini dipinti a monocromo) Alla base di ciascun arco, tra i pilastrini, sono le sibille e i profeti Sui pilastrini poggiano gli ignudi; tra ogni coppia di ignudi un medaglione di bronzo dipinto a monocromo, con scene bibliche Alla sommit della volta, i 9 riquadri con scene della Genesi La volta collegata alle pareti laterali tramite vele triangolari (gli antenati di Cristo) e 4 pennacchi angolari (storie bibliche:Davide e Golia, Giuditta, punizione di Amon, serpente di bronzo) Al di sotto della volta, tra le vele, le lunette in cui si aprono le finestre (40 generazioni degli antenati di Cristo

1508 1512 Volta della Cappella Sistina (prima del restauro)

Dopo il restauro

Particolare della volta

Particolare della volta

Particolare della volta

Creazione di Adamo

Peccato originale e cacciata dal Paradiso Terrestre

Ignudo

Ignudo

Ignudo

Profeta Daniele

Il profeta Gioele

Sibilla Cumana

Sibilla Libica

Sibilla Delfica

Ignudo

1520-1534 Sagrestia Nuova


Commissionata da papa Leone X (Giovanni de Medici, figlio del Magnifico) come cappella funeraria della famiglia. Ospita le tombe di Giuliano Duca di Nemours e di Lorenzo Duca di Urbino; le tombe del Magnifico e del fratello Giuliano non furono realizzate. Morto Leone X nel 1521, il progetto fu confermato dal suo successore Clemente VII (Giulio de Medici, cugino di Leone)

Sagrestia Nuova

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