Protagonista del Rinascimento italiano, fu riconosciuto gi al suo tempo come
uno dei pi grandi artisti di sempre. Opera principalmente a Firenze e Roma. OPERE FIORENTINE per i Papi Medicei - Progetto della facciata di San Lorenzo - Sacrestia Nuova di San Lorenzo - Biblioteca Laurenziana Progetto della facciata di San Lorenzo (1513-1520) Mai realizzato, il progetto finale Michelangiolesco per la Facciata di San Lorenzo propone una soluzione a 3 ordini, che prosegue per lampiezza di unintera campata su entrambi i lati e che soprattutto risulta omogenea nellaltezza, con effetto monumentale, la parete stessa si articola in strutture che sembrano generare pilastri e colonne, mettendo in moto le trabeazioni, creando un sistema unitario , entro cui sono disposti gli elementi decorativi quali porte, finestre, nicchie e medaglioni. Lobiettivo non leffetto pi ricco possibile nel rilievo, bens il collegamento delle membrature in un tutto organico. Si sarebbe trattato di un passo fondamentale in architettura verso una concezione nuova di facciata, non pi basata sulla mera aggregazione di elementi singoli, ma articolata in modo unitario, dinamico e fortemente plastico. Sacrestia Nuova di San Lorenzo (1519-1534) Concepisce un organismo a pianta centrale, simmetrico alla Brunelleschiana Sacrestia Vecchia, con elementi tratti da questo per con un rendimento spaziale assai diverso. Si ha uno slancio verticale ottenuto introducendo una fascia intermedia (attico) fra la zona inferiore e quella delle lunette; la cupola emisferica a cassettoni di derivazione romana. Le pareti laterali ospitano nicchie poco profonde ma arricchite da gruppi scultorei realizzati dal Buonarroti per le tombe dei Medici.
Biblioteca Laurenziana (1523-1559)
Esternamente la biblioteca costituita dal ricetto (ovvero la parte pi alta di ingresso) e dalla sala di lettura vera e propria. La planimetria molto semplice, data da un lunghissimo vano rettangolare caratterizzato da un alto basamento su cui poggia un ordine architettonico gigante che all'interno racchiude due ordini diversi di aperture (una finestra vera e propria e delle finestre a cartella cieche, che danno comunque un inquadramento architettonico allo spazio), infine un'altra operazione molto breve ed una copertura a capriate lignee e cassettonata. Sappiamo che lo scalone verr realizzato nel 1558 da Bartolomeo Ammannati, probabilmente ripreso da progetti dello stesso Michelangelo. La straordinaria soluzione del ricetto non ha eguali nella storia architettonica rinascimentale: Michelangelo tratta lo spazio alto e stretto come se fosse molto pi ampio, ritmandolo al centro con un ordine di colonne binate incassate nel muro, portanti nonostante la precariet che cingono il portale timpanato, e frapposte a finestre aperte e cieche, sormontati da timpani. OPERE ROMANE su commissione dei Papi Clemente VII e Paolo III Piazza del Campidoglio Palazzo Farnese Porta Pia Piazza del Campidoglio (1539) Cuore civile e politico di Roma; nel 500, lo spazio della piazza medievale risulta talmente degradato urbanisti-camente da indurre Papa Paolo III alla Riqualificazione.
Il restauro della Piazza affidato a
Michelangelo nel 1538. Incentrato attorno al nucleo simbolico costituito dalla statua equestre di Marco Aurelio collocato su un piedistallo mistilineo disegnato da egli stesso, lo spazio si irradia grazie al disegno stellare del selciato, inscrivendosi entro un ellisse che esplicita lasse direzionale della piazza ( dalla scalinata di accesso verso la facciata del Palazzo Senatorio) e lambendo anche le 2 ali laterali, cio il medievale Palazzo dei Conservatori e il suo omologo antistante, fatto costruire ex novo per regolarizzare limpianto trapezoidale e mascherare il fianco medievale della basilica di Aracoeli, altrimenti troppo visibile. Palazzo Farnese (1546) Il Palazzo Farnese di Roma era stato progettato da Antonio da Sangallo il Giovane, ideando un compatto palazzo con cortile, vestibolo allantica e loggiato retrostante, aperto verso il Tevere, arti-colato su 3 piani non definiti da ordini, ma caratterizzati da una sequenza di finestroni. Alla sua morte, il completamento viene affidato a Michelangelo che ne muta alcuni caratteri, divenendo monumentale e movimentato rispetto alla rigida scansione sangallesca. Sul balcone del piano nobile, fa aprire una finestra architravata in luogo dellarco previsto in origine e completa il prospetto con un cornicione fortemente aggettante, mentre a coronamento dellasse verticale impostata al centro fa apporre un grande stemma dal contorno irregolare. Il cornicione va ad interrompere la schematica simmetria della facciata e focalizza lattenzione sui gigli farnesiani, ripetuti sul fregio terminale. Leffetto complessivo risulta molto pi plastico rispetto al progetto sangallesco. Porta Pia (1561/1564) Innalzata al termine della strada dello stesso nome con il fonte rivolto, contro ogni tradizione, verso linterno della citt, si configura come un oggetto con preciso significato urbanistico: la sua posizione di fondale e punto di riferimento di un lungo percorso rettilineo anticipa i criteri visuali che saranno la base
dellurbanistica barocca di Pio V. La porta in s
risulta dallaccostamento autono-mo di varie parti, montate su di una parete leterizia in modo quanto mai anticlassico e antinormativo: non a caso questa fra le opere michelangiolesche sar fra le pi criticate.