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Storia della citt e del territorio:

Palermo
una citt di antica origine, fu fondata nell VIII sec a.C. dai Fenici; questa
verr chiamata Panormus= tutto-porto, da qui il suo legame viscerale con il suo
porto, trova spiegazione dal mondo punico, essendo questi popoli abili di
commercianti.
Il luogo dove si insedi il nucleo pi antico della citt stato individuato nel
punto pi alto, una sorta di lingua su un promontorio roccioso, delimitato a
nord dal corso del fiume Papireto ( fiume della Conceria) e a sud da un altro
fiume a carattere torrentizio, il fiume Kemonia detto anche fiumetto o fiume
del Maltempo (nome dal 300/600), citt murata che prospettava sul porto, divisa
in due nuclei la Palepoli e la Neapoli.
Nel 254 a.C. la citt diviene municipio romano; qui non sub alcuna
trasformazione riguardante lassetto urbano, anzi ebbe un notevole calo
demografico ma si hanno delle costruzioni extra-urbane dovute ad una mutata
struttura sociale, invece che da una crescita di popolazione.
Non si registr nessuna espansione sino allepoca araba e quindi il tracciato
delle mura rimase lo stesso in epoca romana-bizantina.
Nell831, la citt diviene di dominio arabo; in questepoca la citt cresce
accompagnata da una profonda ristrutturazione del sistema urbano.
Palermo, al momento della conquista araba, la citt murata conosciuta sin dal
tempo cartaginese, questa citt si trasformer in uno dei quartieri della grande
metropoli musulmana, ovvero al-Qasr, oggi il Cassaro.
Le mura del Cassaro erano ancora quelle della citt bizantina, a cui vengono
raddoppiate le porte.
Sorprendenti sono gli interventi volti a modificare il tessuto urbano del Cassaro.
La divisione di questo in due nuclei persiste: lantica Palepoli verr chiamata
Galca; sul punto pi elevato, gli Arabi costruiranno il primo nucleo del palazzo,
sede di residenza del potere musulmano.
Tra il 937 e il 938, venne costruita una nuova cittadella chiamata Halisah
( LEletta attuale quartiere della Kalsa); un organismo quasi urbano, di forma
trapezoidale sorto al di l del Kemonia e in prossimit della Cala, fornito di un
sistema murario militare di difesa.
Limportanza della Kalsa, nella storia urbanistica palermitana, notevole. la
prima espansione della citt eseguita secondo un programma organico, fu sede
degli organi di governo e militari, ma fu dotata anche di bagni pubblici e
moschee: una vera e propria cittadella amministrativa e militare. Importante fu
anche il ruolo di residenza della classe egemone che si perpetuer negli anni;
infatti presso la Kalsa e dintorni, verranno costruiti palazzo Chiaromonte,
palazzo Abatellis e i pi importanti palazzi principeschi del XVIII sec. : palazzo
Butera, Torremuzza, ecc..

Palermo del X sec si presenta con una struttura a 5 quartieri: Cassaro,


Albergheria, Seralcadio, Kalsa e Conceria.
Le strade che incernierano la citt dallesterno sono i due assi cardini della
Ruga Magna dellAlbergheria e la Ruga Magna del Seralcadio, e introdotta
successivamente la Ruga Magna della Kalsa, prima via Butera poi via Alloro.
NellXI sec Palermo una delle pi ricche e fiorenti citt del Mediterraneo,
diventando capitale del dominio normanno dellItalia del sud, con
lincoronazione di Ruggero II a re di Sicilia nel 1130.
Fondamentalmente sono tre le trasformazioni urbanistiche operate in epoca
normanna: il Cassaro ritorna ed essere quartiere direzionale del potere, il
disinteresse alle mura interne del Cassaro e della Kalsa, sensate in et araba
ma non pi in quella dellOccidente medievale, e la edificazione di molti spazi
verdi allinterno delle mura. Non ci sar alcun sviluppo urbano oltre le mura, se
non qualche costruzione isolata.
Gli elementi di forza sono il Palazzo Reale e il Castellammare, punto di controllo
di ingresso al porto.
Molto importante appunto la definitiva collocazione nella Galca del potere
regio.
Inizialmente il palazzo preesistente venne ristrutturato e ampliato proprio con
lintenzione di farne la principale struttura militare a difesa della citt dalla
parte di terra, complementare al Castellammare. Successivamente invece, il re
ne fa una splendida reggia che conserv comunque i suoi caratteri di fortezza
munita. A dare maggior magnificenza , il ruolo assunto dalla Cappella
Palatina, abbellita con lussuosi mosaici ad opera di artisti arabi e bizantini .
Nella citt del 300, fase di debolezza della corona aragonese, llite
aristocratica palermitana prende il potere; la citt si polarizza in due edifici:
Palazzo Chiaromonte e Palazzo Sclafani
Gli Sclafani e i Chiaromonte esercitarono un incontrastato e assoluto potere a
Palermo, a cui si deve la ripresa dello sviluppo edilizio e urbanistico della citt.
Il palazzo dei Chiaromonte, comunemente chiamato Steri ( da Hosterium=
palazzo), sorse nel punto pi alto dellaria compresa tra il mare, le mura di
Palermo e il piano della Marina che il Chiaromonte si impegnava a bonificare,
intervento reso necessario anche per il progressivo arretramento del mare dalla
Cala e per la conseguente espansione dellaria edificabile.
La costruzione dello Steri, non quindi solo la monumentale affermazione del
potere di una famiglia, ma soprattutto un momento importante di intervento di
bonifica e ristrutturazione di una parte di citt.
In contrapposizione allo Steri, laltro grande palazzo quello eretto da Matteo
Sclafani nel 1330, molto pi grande del primo, maestoso, grande astrattezza
geometrica del quadratico volume, che si estranea fortemente allambiente
urbano dellantico Cassaro .
Queste famiglie contribuiscono allabbellimento di molti edifici religiosi, le quali
concorrono allaffissione di stemmi, come nel caso della facciata di S. Agostino,

in cui si hanno gli stemmi simmetrici delle rispettive famiglie, nel chiostro di S.
Domenico , quelli dei Chiaromonte.
A questultimi si deve anche la costruzione del campanile di S. Antonio, che
svolse per molto tempo ruolo di torre civica; la campana della citt suonava per
segnalare il coprifuoco, ladunanza del consiglio civico e del senato, la
cognizione del tempo, ecc.. campane poi sostituite da orologi e fontane.
Le mura interne la citt hanno perso qualsiasi significato, non assolvono pi
funzioni difensive e non sono pi necessarie a delimitare i quartieri come in
et musulmana.
Si ha la demolizione dellantichissimo muro che divideva la Galca dal Cassaro e
la costruzione sul circuito delle mura del Cassaro di palazzi, chiese e conventi.
Le mura esterne invece, mantenevano la loro funzione difensiva, completando
il circuito munendone la Cala nel 1380, per mano Chiaromonte.
Uno degli elementi caratterizzanti del secolo, labbondanza di giardini sia
entro che fuori le mura. I giardini dentro le mura sono essenzialmente
concentrati nel Seralcadio e nella Kalsa.
La seconda conquista aragonese della Sicilia, vede al trono il figlio del duca di
Montblanc, ormai re Martino I; per lui non fu facile ridimensionare larroganza
dei baroni e restaurare lautorit regia; a tal fine, utilizz lantico strumento del
Parlamento con notevole intelligenza; allassemblea partecipavano nobili, i
feudatari, il clero e le rappresentanze della citt.
Gli interventi durante il XV sec si basano su veri e propri regolamenti edilizi;
vengono istituiti due provvedimenti consuetudini e privilegi dalla Corona per
Palermo:
1406 Pragmatica di Re Martino
Esproprio per privata utilit, ovvero il diritto del cittadino di poter acquisire in
maniera cautiva le propriet del vicino , se costruisci un grande palazzo a
carattere monumentale, tramite la stima della propriet maggiorata di 1/3.
Mediante tale legge, molti edifici si sono costruiti col ricorso, poich questa
punta alla crescita dimensionale e al cambiamento tipologico.
1482 Pragmatica di Ferdinando il Cattolico
Sancisce lesproprio per pubblica utilit; la municipalit, coerente al rinnovo
cittadino, se vuole creare spazi per la comunit, quali piazze, strade, pu
demolire e acquistare le propriet dei cittadini, pagando il giusto prezzo. Si
riconosce il potere municipale, normano e tutelano situazioni esistenti nella
citt.
Legislativamente la Sicilia precede molte citt rinascimentali.
La citt dei primi del 400, era sprovvista di piazze, molto probabilmente
dovuto alla cultura musulmana che non prevedeva piazze, ma comunque
spazi aperti intesi in cortili delle grandi moschee. Lunica piazza veramente
esistente il Piano della Manna.
Al 1452 risale un intervento fondamentale nella definizione dellantico
Cassaro: la sistemazione del piano della cattedrale ad opera di Simone
Bologna.

Lapertura della vasta piazza segna il passaggio dalla visione medievale dello
spazio chiuso e irregolare, alla visione umanistica dello spazio chiuso regolare.
Il piano senza balaustra, introdotta successivamente una balaustra geniale
con panca interna, per segnare landamento della via Toledo; tragico fu il
momento quando vennero apposti i cancelli volti a ,marcare la propriet e
lunit di Italia, per la divisione dei beni ecclesiastici.
Altre due, sono le personalit illustri della Palermo quattrocentesca: il monaco
cassinese Giuliano Majoli e il pretore Pietro Speciale.
Il primo fu confessore del re e contribu a risolvere il problema di insufficienza
di infermeria, consentendo lunificazione dei sette antichi ospedali palermitani
nellOspedale Grande e Nuovo, che trov sede nel vecchio palazzo Sclafani.
Il pretore Pietro Speciale una figura di primo piano nella vita politica e
culturale della Palermo quattrocentesca e con lui hanno inizio una serie di
interventi diretti dallamministrazione comunale.
Il volere di affermare il valore della civitas alla base dei lavori di rifacimento
del Palazzo Pretorio. Prima della fondazione del Pretorio, la corte del Pretore si
era scelta una casa in prossimit della Chiesa della Martorana, mentre le
assemblee e il consiglio, si riunivano nellatrio della suddetta chiesa.
Nel 1463 ha inizio la costruzione dellattuale palazzo Pretorio, a pianta
rettangolare e isolato su tutti i lati.
Quello riguardante il palazzo Pretorio non il solo intervento di
ristrutturazione urbana, nel 1454 venne sistemata la piazza dellantico
mercato della Vucciria Vecchia, nel 1458 si inizia ad aprire la piazza S.
Domenico, nel 1468 venne sistemata la piazza Ballar, nel 1491 si lavora
ancora nella Vucciria Vecchia.
Altrettanto importante la costruzione dei due palazzi costruiti da Matteo
Carnelivari, il palazzo Abatellis (1490/93) e il Palazzo Ajutamicristo (1490/95),
corrispondenti ad un preciso disegno urbanistico di ristrutturazione del
quartiere compreso tra il mare e la porta di Termini.
Allalba del XVI sec Palermo ancora una citt che conserva una struttura
urbanistica medievale, dove gi se ne riconoscono grandi edifici monumentali;
il grande Palazzo Reale, la cattedrale con le quattro torri e la Cala col
Castellamare.
Palermo, nel 500, vive un momento straordinario contraddistinto da
unintensa attivit di trasformazioni urbanistiche programmate e progettate, in
gran parte dal senato palermitano e sostenuto dal potere vicereale.
Primi anni del secolo, urge lammodernamento del sistema murario, in quanto
non pi in grado di resistere allattacco dellartiglieria moderna; a quella data le
mura della citt erano quelle della Palermo normanna, mura snelle ed alte ad
ostacolarne lingresso, scandite da torri circolari o quadrate molto alte.
Cos il vicer Don Ferrante Gonzaga ordina nel 1535 il rifacimento della
struttura difensiva della citt, affidando lincarico allingegnere militare Antonio
Ferramolino.

Le mura vengono terrapienate, essenzialmente si costruiscono delle contropareti addossando della terra, e si collocano delle rampe, tolti i merli e
abbassate le mura; e dotate di baluardi dove collocare le armi da fuoco per il
fiancheggiamento, si costruiscono delle cortine, tutto per evitare coni dombra.
Per motivi difensivi furono abbattute le parti superiori delle torri del P. Reale.
A partire dal 1550, prende avvio un progetto che intende far di Palermo,
Capitale del Regno, Capitale Europea. Sicuramente incide lingresso trionfale di
Carlo V in citt nel 1535; lingresso si manifesta in apparati trionfali che si
concretizzano in singoli elementi e architetture.
Degli apparati del 35, di fisico non rimane nulla, se non a livello documentario;
uno degli archi trionfali viene collocato nella Piazza della Fiera Vecchia, in
seguito Scavuzzo commissiona la costruzione del suddetto palazzo, con finestre
a edicola, nei piedistalli e nei plinti vengono raffigurate le teste degli imperatori
romani, ci a riprendere le caratteristiche dellarco.
La pietrificazione di questi archi trionfali ha dato a Palermo grande pregio, per il
fronte dingresso della chiesa di Santa Eularia dei Catalani.
Uno degli aspetti pi significativi sono le operazioni di addizione: la definizione
del piano di Porta dei Greci nel quartiere della Kalsa , ragione di tipo militare,
poich punto debole della citt in caso di fiancheggiamento.
Nel 1551, Juan de Vega si avvale dellingegnere Pedro Palo, permette
linglobamento del piano di porta dei Greci, con la realizzazione di due nuove
cortine murarie alla moderna, scarpate e terrapienate e con bastioni ai vertici;
nel nuovo tratto di mura lungo il litorale, quindi quello pi esposto al nemico,
venne collocata una nuova porta urbica, Porta Vega o Porta dAfrica ( riferito
alla conquista da parte di Vega della costa africana, in particolar modo della
citt di Amadia da cui vengono prelevati i battenti delle porte, portate e
montate nella nuova porta urbica palermitana).
Nella II met del secolo, si ci impegn al potenziamento del sistema viario:
mediante rettifiche e allungamento delle strade pi antiche, tramite
demolizioni o lapertura di strade nuove. Lesito di progettualit delle
amministrazioni cittadine, soprattutto per la regolazione degli espropri,
deputazioni emanate dai senati, che si gestiscono le opere pubbliche in
collaborazione ad altri soggetti; lesperienza porta alla creazione della via
Toledo.
A Palermo da sempre lo spazio della vita collettiva era per eccellenza il
Cassaro, e a proprio su questo si dedic il maggior impegno urbanistico.
Si procedette inizialmente ad una rettifica della strada preesistente, sia per
quanto riguarda lallineamento e lallargamento. I lavori, autorizzati dal vicer
spagnolo Garcia di Toledo da cui prende il nome, iniziarono nel 1567, prima
sino a Porta dei Patitelli. Pi tardi, Marco Antonio Colonna, ordina la
sistemazione del fronte a mare, ovvero della strada Colonna, il ridisegno
dellarco della Cala e ordina il prolungamento della via Toledo sino al mare, di
incontro con la strada Colonna.

Influ il modello della napoletana via Toledo aperta 30 anni prima, ma per
quella palermitana, la ristrutturazione del Cassaro il frutto di un desiderio di
ammodernamento e abbellimento, infatti questopera si conclude con la
collocazione di due porte, una a monte e una a valle della strada: la porta
Nuova e pi tardi porta Felice.
La ristrutturazione del Cassaro rafforza il concetto di penetrazione dal mare
verso il territorio, e le porte ne sottolineano tale caratteristica: la porta Nuova
con linquadramento dellAbbazia di Monreale, mentre la porta Felice con
laprirsi al mare, data anche dalla sua particolare tipologia, questa a piloni,
proto-barocca, cerca visuali infinite.
Le piazze sono ancora pochissime, M. A. Colonna fa demolire per la necessit di
ammodernamento e di piazze :
- Il Piano del palazzo, inesistente sino agli anni 80 del 500, viene aperto
tramite sventramento, soprattutto per una questione militare ( logica pi
600esca) poich le case risultano troppo a ridosso del Palazzo;
- Viene aperto il Seminario e la piazza davanti dovr essere sempre aperta
per risaltare la monumentalit;
- La grande piazza: la Piazza del Pretorio volto alla celebrazione della citt,
con la sistemazione dellimponente fontana che va a saturare
completamente la piazza;
- Il piano dei Bologna: viene aperta sottraendo uninsula, piazza
rettangolare, aperta e dedicata a Carlo dAragona.
Nel 1567 si ha la realizzazione del Molo Nuovo e Grande, o Molo dArgento.
Il progetto ,contemporaneo al prolungamento dellultimo pezzo di via Toledo,
il ridisegno della linea di costa e prevede una banchina regolare dei 4 venti sino
al Castellamare; esplicita volont di geometrizzare la natura.
Il nuovo molo e il ridisegno del porto, dovuto allattivit notevole di traffici
commerciali e anche come vera e propria stazione viaggiatori.
La questione si prova poich M. A. Colonna fa realizzare un grande edificio : la
Nuova Dogana.
Questa va a saturare un pezzo di Piazza Marina, sino al 1576 doveva contenere
le merci di arrivo in citt, questo dettato da un grane flusso commerciale.
Negli anni 80, tale flusso si indebolisce poich il commercio si sposta in altri
mari, contribuendo al declino della citt. La nuova Dogana diventa sede
giudiziaria, in seguito carcere.
Altro grande edificio del 1550 la Panneria , edificio industriale adibito a
fabbrica dei panni da esporto, con notevoli maestranze toscane, tutto per
finisce in fallimento.
Quando viene realizzato fatto in mezzo a giardini, in prossimit del Papireto
che viene deviato a create delle vasche.
Altra questione lapertura al territorio; la citt del primo 500 una citt
chiusa, ma nella seconda met del secolo cambia, si apre al territorio,
soprattutto grazie alla costruzione del nuovo molo , e successivamente
Colonna ordina il prolungamento di via Toledo sino ad agganciarsi a Monreale.

Lo stradone , rettilineo per quasi tutto il percorso costeggiato da pioppi,


costituito da grandi ville, grossi conventi , edifici pubblici e caserme.
La formazione della croce, con il taglio della nuova strada, che verr chiamata
via Maqueda in onore del vicer, pone le basi di uno sviluppo di Palermo,
contrario alla prima tendenza mare-territorio. Dopo vari anni dallapertura di
via Maqueda, si avviano i lavori per la realizzazione dei 4 canti con lincrocio di
questultima con la via Toledo, che rafforza il valore simbolico della croce.
La citt del 600 gi statica, ormai si compiuta definendo il proprio assetto.
In questi due secoli, si hanno come interventi:
- La ristrutturazione di Piazza San Domenico, progetto molto articolato,
avvenuto in pi fasi, da parte di Tommaso Maria Napoli, uno dei principali
architetti barocchi siciliani, piazza celebrativa della corona austriaca. Per
la sua realizzazione prevista la demolizione dellisolato antistante la
chiesa, si opta per una soluzione sofisticata di facciata uniforme,
completata nel 1724. Dopo il geniale intervento dei Quattro Canti, questa
piazza il pi importante episodio urbanistico nella storia della
ristrutturazione in chiave barocca degli spazi interni la citt.
- Nel 1736 viene aperta Piazza SantAnna, tramite la sottrazione di una
piccola insula triangolare, al centro della piazza viene posizionato un
piedistallo con su la statua di Carlo III, anche qui spiccata intenzione di
celebrare la corona.
Nella citt del 700, le mura sono quasi mutili, si decide di utilizzare le mura
del fronte a mare, dipingendo delle finte architetture ed una balaustra con le
statue di tutti i Re della Sicilia. Prender il nome di teatro del Sole, facendo
assumere alla strada Colonna, rappresentanza del potere della citt.
Dagli anni 80 del 600 sino al tutto il 700, si lavora per la riqualificazione del
fronte a mare; San Mattia dei Crociferi arricchita dalla grande cupola e la
definizione della facciata della Chiesa della Piet.
La pianta della citt del Marchese di Villabianca del 1777, cristallizza il
momento antecedente lespansione della citt; in cui vediamo la citt chiusa
da mura, ma gi la presenza di direttrici che assumeranno valore direzionale di
sviluppo.
In citt vi uno scontro fortissimo per stabilire la direzione di sviluppo di citt:
direzione nord o sud? Verso piano SantOliva o verso lOreto?
Ha la meglio lespansione Nord, soprattutto perch larea dell Oreto
insalubre, dimostrato dalla mancanza di ville, inoltre la sua morfologia un
limite per lo sviluppo urbano.
Si decide di riproporre lo schema seicentesco, della croce di strade
perfettamente ortogonali.
Lo sviluppo della citt trova piena attuazione con la creazione del crociera dei
Quatto Canti di campagna. La realizzazione del 1778 con progetto del
giovane Marchese di Regalmici , anno successivo alla costruzione di Villa Giulia.
Il progetto del nuovo tracciato nasce con lesigenza di collegare velocemente il

centro citt con il Borgo Santa Lucia, la nuova zona portuale e le ville della
piana dei Colli.
Perci viene prolungata la via Maqueda oltre le mura sino al piano di S. Oliva,
un grande spiazzo di forma irregolare su cui si affacciava il fianco del convento
di San Francesco di Paola e su cui sbucava la tortuosa strada proveniente dal
borgo S. Lucia. Questultima strada viene rettificata nel primo tratto e
trasformata in un lungo rettilineo, la via dei Mulini a Vento ( attuale corso
Scin), inclinato rispetto a via Maqueda. In contemporanea dal piano di S.
Francesco viene tracciata fino al mare una strada rettilinea, lo stradone dei
Ventimiglia o dei Capacioti ( attuale via Mariano Stabile), che intersecando
perpendicolarmente il prolungamento di via Maqueda, forma i Quattro Canti di
campagna.
Il vicer Caracciolo, poco ben visto dalla nobilt palermitana per i tagli drastici
ai benefici loro concessi, attua il piano di riforma delle piazze dei mercati.
Lunico progetto che riesce a compiere quello della Piazza della Bocceria ( P.
Caracciolo) nel 1783, prova a ripetere lesperienza a Ballar ma invano.
La pianta del Lossieux del 1818, la citt cresciuta parecchio:
saturato tutto il Borgo dei Fornai grazie anche alla realizzazione della via dei
Mulini a Vento; realizzata la via Oreto; via Mariano Stabile ancora non
edificata, si ha il nuovo carcere dellUcciardone ( anni 40 dell800) e la prima
stazione ferroviaria.
La Palermo Borbonica, che rimarr tale almeno sino agli anni 60 dell800.

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