ProgettoUVA Ata Bozaci/Toast LucianoPerondi/Molotro ElviraPagliuca GabrieleRosso/Method MarcoBiagioni/Maken GiuliaRizzini GiannicolaBaiardi AlessandroSartori FabioGirola DrakCrew Does1 WallsMix Opiemme Wany
Bimestrale, anno zero, numero zero. Settembre/Ottobre 06 Rivista gratuita, scaricabile in pdf, dal sito www.metastyle.it Ideata e realizzata dal Metastyle Art Group. Redazione Tel. 3400816352 / 3897947376 sito web: http://www.metastyle.it email: FF3300@metastyle.it Nucleo redazionale: Alessandro Tartaglia, Antonio Donato Dentico , Violetta Troina Progetto grafico: Alessandro Tartaglia, Violetta Troina Si collabora su invito della redazione, il materiale non viene restituito, per ogni informazione possibile contattarci al sopracitato indirizzo di posta elettronica.
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Intro
Questa rivista prende il nome da ci che pi ci caratterizza, il nostro colore, infatti FF3300 non altro che il codice RGB dell'arancione. Abbiamo deciso di utilizzare un colore perch qualcosa di effimero, intangibile, che pu variare per saturazione, intensit, sfumature... i colori si contaminano a vicenda dando vita a nuove infinite tonalit. Contaminazione. Questa la parola chiave. FF3300 non vuole informare, nel senso ortodosso del termine, piuttosto vuole diventare un vettore, che metter in comunicazione differenti realt, limitrofe, ma distinte, del mondo della creativit, nel tentativo di stabilire connessioni, interazioni, contaminazioni. Un Network, una rete, che collegher individui, pensieri, idee. Cercheremo di indagare i linguaggi contemporanei, analizzandoli, scomponendoli, osservandoli, fino a comprenderli e rielaborarli, al di l delle mode e delle tendenze. Noi crediamo che la creativit sia qualcosa che va oltre le capacit tecniche di utilizzo di un software o di una penna, o di qualunque altro "strumento", nostra profonda convinzione che ci che c' di interessante nell'atto creativo sia a monte, e sia l'idea, l'intuizione, e successivamente, l'iter progettuale, il cammino, che trasforma l'idea in un oggetto reale. In linea con queste affermazioni, non possiamo non considerare la grafica, l'architettura, la street art e qualunque altra manifestazione visiva della creativit come "messaggi", e quindi "scrittura". FF3300 sostanzialmente un progetto di contaminazione, uno sguardo attento su ci che si pu nascondere nella confusione odierna. Un progetto per un processo, un progredire di idee mirate al raggiungimento di un risultato concreto o semplicemente allistintiva intenzione di voler dare un campionario di emozioni. Qualsiasi disciplina artistica pu questo, legare mondi lontani come istinto e tecnica e creare procedimenti non tanto logici come sembrerebbe. Domare listinto artistico con la tecnica, forgiare la tecnica con listinto. Non esistono processi prescritti, inutile cercare manuali. Ci che invece va cercato uno sguardo meno superficiale, atto a capire che tipo di lavoro e quanto lavoro si nasconde anche dietro una semplice pagina di un libro. Il nostro lavoro editoriale cerca di esaurire questi argomenti, vaghi nella loro verbalizzazione, sicuramente pi esaurienti nella raffigurazione. Non poniamo limiti o giudizi, analizziamo accuratamente il lavoro di alcuni artisti che, secondo la nostra opinabile scelta, riescono a tirarsi fuori dalla banalit e a proporre risultati interessanti. Contaminare e farsi contaminare, approfondire qualunque frontiera. Questo perch abbiamo bisogno di esprimerci liberamente ma anche di possedere un metodo, nel momento in cui la nostra creativit diviene servizio di un cliente. Diviene cos fondamentale capire quanto lacquisizione di unesperienza modifichi il nostro modo di lavorare. Tutto viene rimescolato ogni volta, percorriamo involontariamente un iter di apprendimento che rigettiamo nei nostri lavori senza che quasi accorgercene. La mia personale esperienza artistica mi ha portato in luoghi quanto mai diversi, dal primo avvicinamento attraverso il writing al mondo pi razionale dellarchitettura, passando attraverso una formazione liceale di tipo artistico. Il mio punto di vista mi porta ad apprezzare quanto mai le sfide che mi si propongono ogni giorno, ovvero quelle di avere un numero crescente di vincoli tecnici ai quali non puoi sottrarti assolutamente ogni volta che proponi nuove soluzioni. Il mondo dellarchitettura ormai un mondo che ha delle leggi fondamentali, la vera sfida sta nel capire il suo funzionamento, penetrarci e finalmente migliorarlo. Questo, con altre caratteristiche, apportabile a qualsiasi altro volto dellespressione artistica. Cominciare con la dovuta cautela e con il massimo rispetto per poi cercare di migliorare e soprattutto di essere al passo con il progresso sfruttando gli strumenti che pu offrirci. Un capitolo quanto mai vasto ed inesauribile, il nostro lavoro ha la volont di ritagliarvi unaltra finestra su questo mondo. Speriamo con bella vista. Alessandro / Antonio
Urls: http://www.metastyle.it
E se fino a qualce tempo fa lautore restavva pi importante del tipografo, oggi le cose non stanno pi cos, perch le nuove tecnologie informatiche mettono ciascuno di noi nella condizione di diventare tipografo, ogni tipografo, poi, pu diventare autore. E viceversa naturalmente. Il confine tra Intelligenza e Mano si fa sempre pi labile e incerto. da IL TIPOGRAFO - mestiere darte.
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A partire dagli studi sul modo di vivere e percepire la citt, proposti dalla filosofia "situazionista", dalle riflessioni di Hakim Bey, e dalle performances del collettivo "Luther Blisset", poniamo la nostra attenzione sulla mappatura delle traiettorie interne alla citt di Urbino, citt che permette questo tipo di lavoro viste le sue ridotte dimensioni, e dato il fatto che noi viviamo qui per studio. Con citt di Urbino intendiamo la zona del centro storico interna alle mura, in quanto zona pi interessante dal punto di vista della frequentazione e della fruizione. In un primo momento il nostro obiettivo stato quello di raccogliere materiale informativo attraverso la compilazione di un questionario, costituito da una serie di domande e da due "esercizi" grafici sul tema della mappa. Si sono identificati i fruitori dei percorsi attraverso la loro appartenenza alla categoria di studenti, turisti, abitanti e cos via, e dal tempo che hanno trascorso nella citt di Urbino. Poi si chiesto all'intervistato/a di dare una visualizzazione grafica alla propria percezione della citt e una identificazione su mappa dei percorsi effettivi. Una serie di domande ha esplorato le sensazioni e l'approccio che i soggetti hanno con i differenti luoghi nei quali si soffermano. In un secondo momento, il materiale grafico e informativo raccolto stato sviluppato sotto forma di tre elaborati grafici, che sono: - un sito web nel quale possibile visualizzare in forma grafica le informazioni, consultare le mappe risultanti "oggettive" e "soggettive", cio, quelle delle traiettorie e quelle invece rappresentanti la percezione generale dello spazio urbano. Parte fondamentale del sito la possibilit di esplorare le traiettorie mediante uno strumento di navigazione virtuale, costruito a partire da immagini fotografiche. Inoltre sul sito sono presenti il modello del questionario utilizzato per la fase di raccolta dei dati (al fine di rendere questo progetto replicabile in altre realt da terzi), una parte informativa sulla filosofia situazionista e sul nostro progetto e i link ai principali siti presenti sul web circa questo argomento. - sei sticker, che riprendendo il logotipo del progetto, lo riporti con diverse espressioni, a seconda degli attributi "bello", "brutto", "veloce", "scomodo", "silenzioso" e "utile". Questi adesivi sono stati poi attaccati nei luoghi indicati dagli intervistati come belli, brutti etc... - sei cortometraggi che lavorano sulla relazione tra luogo e attributo. Questi video sono stati realizzati nella maniera pi opportuna per comunicare i concetti relativi, utilizzando serie di fotografie, riprese, e ogni accorgimento necessario in fase di montaggio al fine di ottenere la corretta comunicazione del concetto relativo al luogo. La deriva psicogeografica punto di partenza e punto di arrivo del nostro lavoro, anche se nel nostro caso ha un significato diverso rispetto a chi inizi questa forma di esplorazione dello spazio urbano. La nostra ricerca, come dicevamo, prende spunto dalle attivit dei situazionisti, che operarono e rifletterono sul concetto di citt a partire dagli anni '50. L'Internazionale Situazionista nasce dall'unione di due movimenti, il Lettrismo di Isidore Isou, che esplorava le possibilit della parola rispetto alla realt rompendo il tradizionale concetto di poesia, e il gruppo artistico Cobra, di matrice surrealista, teso a contrastare le correnti neocostruttiviste e razionaliste. I Cobra dal lato artistico e i Lettristi dal lato letterario, spingevano per un ritorno ad un pi stretto rapporto con l'artigianalit delle espressioni artistiche, per un coinvolgimento totale dell'artista rispetto al mondo e per la fusione di tutte le arti, oltrepassando le divisioni obsolete, per una reinterpretazione del reale e una sua riscrittura. L'Internazionale Situazionista si costituisce ad Alba nel 1957, e da subito pone la sua attenzione ad un rinnovamento della progettazione architettonica e al rapporto esistente tra citt e abitanti. L'ambiente urbano influenza il comportamento affettivo dell'individuo, pertanto, la psicogeografia diventa un metodo di indagine psichica su questo rapporto. Si vuole cambiare l'atteggiamento di passivit nei confronti della citt, trasformandolo in un atteggiamento attivo e critico. Interventi artistici come scritte sui muri, modifiche proposte per l'arredo urbano, indicazioni sui cartelli stradali, erano ci
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che essi definivano "situazione costruita", cio un'unit di comportamento che nel tempo porta a dei cambiamenti lavorando sul lato passionale degli esseri umani. L'esplorazione della citt era una derivazione dei precedenti esperimenti di surrealisti e dadaisti, i quali si lasciavano guidare dal caso per la scelta dei percorsi, diversamente per, i situazionisti non esploravamo casualmente la citt, bens era la stessa architettura urbana che forniva le indicazioni dei percorsi, i cosiddetti "punti di presa". L'orientamento veniva quindi influenzato dalla suscettibilit emotiva e passionale dell'esploratore, e della variazione che esse portano a livello di percezione e consapevolezza. L'esplorazione poi, non era una attivit individualista, ma era volta ad una consapevolezza generale e funzionale alla collettivit. Oltre allo studio psicogeografico del territorio , i situazionisti elaborano un programma d'azione chiamato "urbanismo unitario". una protesta contro la visione troppo sterile da parte degli urbanisti delle citt. Essi condannano la sensazione di alienazione provocata dall'architettura e rivendicano la loro posizione di osservatori interni alla citt, mentre accusano gli urbanisti di essere in una posizione di esteriorit. Essi progettano strategicamente dal di fuori, mentre loro agisco dall'interno. La citt come un corpo, il destinatario degli studi e delle azioni, oggetto dell'esplorazione stessa. La loro visione emotiva e partecipativa, fa si che tutto si svolga in una dimensione ludica, di manipolazione. Non potendo in effetti agire sulla citt vera e propria, molto spesso le azioni situazioniste venivano riversate simbolicamente sul suo principale mezzo di rappresentazione, la mappa geografica. Lavorare sulla mappa e sulla citt reale era di pari importanza.L'eredit di questi esperimenti e riflessioni sono state raccolte nel tempo da diverse correnti culturali, ponendo pi o meno l'accento sulla forza politica del discorso o su quella sociale. Hakim Bey forse il pi importante dei teorizzatori della controcultura, merito suo l'introduzione del concetto di TAZ, Zona Temporaneamente Autonoma, ovvero un luogo separato dalla societ e non soggiogato dal capitalismo. Pu essere reale, come uno squat o virtuale come una comunit su internet. Si genera e si distrugge nel giro di poco, per non essere presa come riferimento dalle mode e per essere invisibile al nemico. Quindi al contrario dei situazionisti, Bey propone agli abitanti delle citt di astrarsi dal tessuto sociale, anzich veicolarlo in un movimento globale costruttivo. Per il nostro lavoro ci siamo basati su queste teorie, soprattutto come dato culturale, per verificare ci che stato detto e fatto in precedenza. Nella realt infatti, il nostro lavoro nasce da presupposti diversi e per usi diversi. Il nostro confronto con la citt di Urbino soprattutto di matrice antropologica, essendo sua caratteristica particolare quella di riunire a causa dell'universit molte persone di et e provenienza diverse. Questa citt spesso vissuta come ponte di passaggio tra l'adolescenza e l'et adulta per gli studenti, scenario abituale di chi ci nato e vissuto, un'interessante luogo turistico. La percezione di quello che esteriormente uno scheletro di case, sar quindi diversa per ogni caso. La sua morfologia cambier, il suo senso, i suoi punti di presa, il suo "contenuto". Le persone che la vivono determinano una sua successiva rappresentazione, quindi possibile esistenza, e questa manipolazione virtuale fa s che venga consumata quell'interazione tra esseri umani e architettura auspicata dai situazionisti. Altre informazioni sul progetto sono presenti sul sito web: http://www.isioti.it/uva
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Il logotipo
L'uva, intesa come frutto, sebbene quantitativamente e qualitativamente composta da pi forme, un unico oggetto. Ci appropriamo quindi, dell'immagine di questo frutto per indicare metaforicamente i risultati del nostro lavoro di ricerca sulla citt di Urbino. Il nome del frutto stato mantenuto sotto forma di acronimo, Urbino Visioni Alternative. L'uva, mitologicamente, riconducibile all'immagine del satiro, del quale stato elaborato un pittogramma. Dal punto di vista simbolico, questa figura rappresenta l'essere primordiale, colui il quale squarciato il velo di Maya, riesce a comprendere ed accettare la realt nella sua drammaticit. Parafrasando, nel nostro caso il satiro rappresenta l'approccio disilluso e diretto, alla percezione della citt, che spogliata della sua finta oggettivit urbanistica, si rivela per quello che : una fitta rete di traiettorie disomogenee e percezioni soggettive. da "La nascita della tragedia", Friedrich Nietzche: " [...] Se dunque prescindiamo per un momento dalla nostra prorpria realt, se concepiamo la nostra esistenza empirica, come quella del mondo in genere, come una rappresentazione dell'uno originario prodotta in ogni istante, allora il sogno dovr essere da noi considerato come l'illusione dell'illusione, quindi come una soddisfazione ancora maggiore della brama originaria di illusione. Per questo motivo l'intimo nocciolo della natura trae quell'indescrivibile piacere dall'artista ingenuo e dall'opera d'arte ingenua che parimenti solamente l'illusione dell'illusione." "[...] In questo senso l'uomo dionisiaco (ndr, il satiro) somiglia ad Amleto: entrambi hanno gettato una volta uno sguardo vero sull'essenza delle cose, hanno conosciuto, e provano nausea di fronte all'agire; giacch la loro azione non pu mutare nulla dell'essenza eterna delle cose, ed essi sentono come ridicolo e infame che si pretenda da loro che rimettano in sesto il mondo che fuori dai cardini. La conoscenza uccide l'azione, per agire occorre essere avvolti nell'illusione [...]"
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Stickers Mappe
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Alcuni esempi di traiettorie
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Alcuni esempi di percezioni che gli intervistati avevano della citt
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una volta entrato in contatto con il mondo dell'illustrazione e della grafica, come sono cambiati i tuoi orizzonti di writer?
io ho cominciato con l'illustrazione, la grafica e il writing allo stesso tempo. Questi media sono da sempre parte del mio percorso. Il "gioco" tra i diversi linguaggi stato considerevole, e io ho avuto fortuna nel riuscire a realizzare questo "gioco", perch un qualcosa che pu diventare ancora pi forte nel futuro.
come ti sei formato dal punto di vista artistico? le influenze.. gli incontri.. gli scontri..i maestri..?
cerco di disegnare in ogni istante nei miei diversi sketchbook che si possono paragonare a dei diari, questo pu aiutare a visualizzare il proprio sviluppo e le influenze nel corso degli anni..
Atalier ha le sue radici nella stampa, noi facevamo anche siti e giochi, dopo l'esaurimento del boom del web, abbiamo dovuto specializzarci. I giochi online sono qualcosa che non molto sviluppato in svizzera. Noi abbiamo una grande chance di prendere una buona posizione in questo mercato.
ti da ancora soddisfazione dipingere con gli spray? ci puoi descrivere le tue sensazioni quando dipingi?
certo, dipingere ancora un importantissima parte della mia vita. Io lavoro molto a computer, e dipingere fuori con gli amici un buon modo per bilanciare.
qual' stato il punto di contatto tra il mondo del writing e quello della grafica? come avvenuto il passaggio?
il mondo del writing stato costruito su basi di grafica, tipografia, e illustrazione. Era ovvio se la scena voleva diventare pi forte avrebbe dovuto aumentare la contaminazione con questi media nel futuro. Io ho approfittato di questa chance anche se questo non stato facile.
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Burning Apes
Burning City
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Grand Chimp
Hungry
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Kiffer
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Montpellier 2002
Pincher
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Pyros 2006
The Beginning
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Pyros 2006
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Pyros 2006
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cosa significa disegnare lettere? quali sono le difficolt? quali sono le soddisfazioni?
io credo che disegnare caratteri non vuol dire esattamente disegnare lettere... se non altro perch ci sono anche i numeri... ma al di la di questo, fondamentalmente, si lavora con parole, con un sitema che va ben al di l della singola lettera, anche se un sistema fondamentalmente limitato, limitante... io come type designer avverto una sorta di frustrazione, nell'essere confinato all'unicode, ad una fila di caselle, vorrei che la scrittura si evolvesse in una direzione non lineare, verso una maggior libert e possibilit di muoversi nello spazio, ed il carattere concepito per essere una sequenza di glifi, oggetivamente.... la difficolt pi grande questa, riuscire a superare queste barriere della linearit, una difficolt che non ancora stata superata, e nel mondo non la si avverte come problema, non si fa nulla in questo senso, questa la difficolt. Dal punto di vista progettuale le difficolt a disegnare caratteri, la pi grande difficolt, a parte questo senso di frustrazione, il fatto che il disegno di un carattere ha una curva di interesse e piacevolezza che altissima all'inizio, e pian piano diventa sempre pi bassa, ed veramente una sofferenza finirli, perch veramente lungo, ci vogliono anni per completarne uno fino in fondo, per ampliarlo, per svilupparlo tutto, e uno non ha mai tempo, ha sempre altre cose pi interessanti da fare... per in realt bisognerebbe farlo prima o poi questo lavoro. Le soddisfazioni sono pi che altro all'inizio,
Urls: http://www.molotro.com
pensi ci sia affinit tra i writers che disegnano lettere e i type designer?
pu essere... in realt la differenza la questione performativa, il writing ogni volta diverso, ogni volta un esecuzione, la tipografia il progetto di qualcosa che deve essere com e stereotipo, come modulo fisso, che poi viene ripetuto infinite volte. Ci detto, in realt il writing credo che abbia una forte progettualit, uno la deve concepire questa scritta, la deve progettare, la deve elaborare, la fa tante volte... Diciamo che io sinceramente non ho mai fatto writing, successo solo una volta, che un mio amico voleva portarmi a tutti i costi a fare questa cosa, ero giovanissimo, avr avuto 15 o 16 anni, in pratica io volevo fare le lettere in un certo modo e lui mi ha detto: "no, non si fanno cos le lettere, si deve fare cos..." , io volevo scrivere delle poesie, e lui mi disse: "no, non si scrivono poesie, tu devi avere una parola che scrivi..". Alla fine praticamente era una roba che non riuscivo a capire, avevo troppi limiti, e ho lasciato stare, pensando che non facesse per me. Quindi in realt il writing non lo conosco assolutamente, da praticante, quel poco che so ci che mi raccontano, per vedo appunto questa differenza di approccio. Infatti il type designer ha un approccio pi funzionale, meno autoespressivo,
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pensi siano utili le conoscenze di un writers nel disegno di un carattere tipografico?
si.. nel senso, magari la capacit tecnica, il controllo formale, l'attenzione alle forme, penso siano utili, siano anche importanti, possono dare tante possibilit. D'altro canto pu essere d'ostacolo un certo atteggiamento di cui parlavo prima, perch cambia la prospettiva, l'obiettivo del progetto, la durata, cambia il processo stesso per cui si arriva... cambia l'ampiezza, il carattere pi un sistema, il writing un opera in s. Forse a volte bisogna cambiare prospettiva mentale, ma questo positivo, perch uno non si deve fossilizzare, se si fossilizza produce cose inutili da un certo punto di vista, cose stanche. Una cosa che mi viene in mente che hanno in comune l'invidia, tu vedi una cosa di un altro dici che devi fare meglio, oppure dici che un ignorante, che sei solo tu il vero interprete del vero spirito... questa la cosa pi in comune che hanno... ma questo penso sia in comune a tutte le attivit umane in cui l'apporto personale conta, in sostanza. Non so per i writer, ma io conosco tanti type designer che hanno sempre fatto solo type design, fanno solo type design e non si sono mai mossi... e quindi sono in realt dei tecnici... in molti casi questo limita ancora di pi le loro consocenze. A me piacerebbe vedere come disegna un carattere un fisico.. un muratore.. qualcuno di cultura.. un musicista.. qualcuno che ha una formazione completamente diversa, in questi casi sarebbe interessante osservare come una consocenza che non sia strettamente legata alla disciplina possa tornare utile.
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attualmente la grafica in italia di che condizioni di salute gode secondo te? quali sono i suoi problemi? e quali le tendenze da consolidare?
b.. la grafica in Italia.. si parla di terra bruciata praticamente. C' un proliferare pazzesco di NON-grafici, in fondo una professione per la quale molti grafici si trovano a svolgere un lavoro che potrebbe essere definito fondamentalmente inutile. Che cos' in fondo la grafica? io su questa cosa ho molti dubbi, volendo secondo me basta un corso serio e ben fatto all'interno di un qualsiasi corso di laurea, o anche prima, per raggiungere una competenza dignitosa e auto-prodursi la grafica. Forse dovrebbe essere insegnata fin da bambini, come viene insegnato il disegno, ovviamente anche li ci sono persone pi o meno portate. A me sembra che la grafica sia sopravvalutata, nella visione attuale, anche per formare un vero grafico che possa fare delle cose superiore in realt devi formare veramente una mente, come formeresti un fisico o un ingegnere, perch sono talmente tante le conoscenze in gioco... Quindi in realt mi sembra forse uno spreco dedicare alla grafica tutte queste energie, si potrebbero concentrare su altre tematiche, l'organizzazione e la logistica pi fondamentali su cui vale veramente la pena investire tanto, sono cose che permettono ad altre cose di funzionare, e il problema del mondo in cui viviamo far funzionare le cose veramente, siamo tantissimi e ognuno va nella sua direzione, anche le risorse diventano poche, in realt c' un problema che
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ci racconti come nasce molotro? cosa fa molotro e dove si trova? molotro un uccello nord americano, della famiglia degli Eracidi, in pratica ha la caratteristica tipo cuculo, di deporre le uova in mezzo agli altri insetti, di essere un parassita (ride, ndr)... in realt non tutti i tipi di molotro scacciano gli altri uccelli dal nido, diciamo che un parassita un p meno antipatico del cuculo. Al di l di questo, io da piccolo avevo in camera un poster del molotro, e lo dipingevano in maniera abbastanza simpatica, tant' che la prima volta che ho scelto l'indirizzo email l'ho scelto come nome, e fatto sta che poi pian piano usando quella mail per lavoro, diventato il nome dello studio. Un p come i gruppi rock, da ragazzi...
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cosa pensi dell'insegnamento della grafica in italia, funziona? dove funziona e dove non funziona?
Non lo so.. superfluo.. eccessivo.. ce n' troppo.. e nei posti sbagliati. La grafica bisognerebbe insegnarla nelle Universit di fisica, ingegneria.. filosofia.. semiotica... insegnarla ai grafici mi sembra che siano povere le facolt di grafica come contenuti, non sviluppano un pensiero, delle menti, poi la funzione delle universit forse esaurita in questo senso, solo uno studentificio oramai, secondo me la vera formazione quella che si crea con gruppi di pensiero, con riflessioni in comune, con discussioni, con progetti.. progetti sperimentali, la vera formazione la fai con progetti sperimentali, che non hai mai fatto. Alla fine tu insegni con un atteggiamento da scuola superiore in un Universtit, che ha un impostazione universitaria nata non per la grafica.
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hai mai insegnato a dei writers? come sono rispetto agli altri studenti?
questa evidentemente una domanda tendenziosa, se devo essere sincero i casi di writer che ho avuto sono talmente diversi tra loro che non posso farne una categoria, credo che alcuni si odierebbero tra loro. Dipende tra le persone. Il problema dell'insegnamento che fondamentalmente non si pu fare
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Ninzioletto type
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Elvira Pagliuca
Elzevira nasce 24 anni fa in provincia. All'asilo la maestra si rifiuta di appiccicare i suoi disegni al muro perch, sostiene, spaventano gli altri bimbi. In effetti in quegli anni Elzevira si diletta a disegnare un unico soggetto: due fantasmi, di quelli col lenzuolo bianco, arrabbiati, con una striscia blu sopra (il cielo) e una marrone (il terreno). Raggiunta la maturit psicofisica, artistica e culturale, illustra scene autobiografiche, spesso con l'inutile intento di filosofeggiarci un po' su. Di solito ascolta della musica, mentre disegna.
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Urls: http://www.elzevira.blogspot.com
Leremita
Elvira Pagliuca
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Death cab
Cloe
Elvira Pagliuca
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Diventapiede
Elvira Pagliuca
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Horses / Money
Il filosofo / Il morso
Elvira Pagliuca
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Parcheggio / Lo psicopatico
Vecchie / Rigole
Elvira Pagliuca
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Rosso
GabrieleRosso Method
Gabriele Rosso nasce a Bordighera (Imperia) il 4 dicembre 1980. Si diplomato allAccademia di Belle Arti di Cuneo e attualmente studia Illustrazione allISIA di Urbino. Ha creato il brand di abbigliamento Method. appassionato di snowboard e di granita alla mandorla
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Urls: http://www.method.eu
Ciabatte
Gabriele Rosso
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Gabriele Rosso
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Gabriele Rosso
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Gabriele Rosso
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No more 1 / No more 2
Gabriele Rosso
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Gabriele Rosso
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Stereo / Suca
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Battaglia in Cielo
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Anima
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Mi ritaglio un p di verde
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GForce
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Untitled
Giulia Rizzini
Giuliaha ventiquattro anni, nata a Mantova, e si laureata in progettazione grafica allIsia di Urbino, dove ora frequenta il corso di laurea specialistico in Fotografia. Possiede un innato quanto trascurato talento nellillustrazione, e nonostante si ostini a considerare i suoi lavori come degli scarabocchi, sono riuscito a rubargliene alcuni, cio quelli che vedete qui pubblicati.
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Urls: http://melaenne.blogspot.com
Untitled
Giulia Rizzini
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Untitled - Untitled
Giulia Rizzini
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Untitled - Smari
Giulia Rizzini
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Untitled
Giulia Rizzini
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Untitled
Giulia Rizzini
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Io sfido la gravit
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Droit
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Giulia Rizzini
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Giulia Rizzini
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Occitanz, fotografie scattate tra Agosto 2005 e Agosto 2006. Tre brevi migrazioni a ovest."
Attesa
Giulia Rizzini
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B-Movie
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Caisdosodre
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Correio
Giulia Rizzini
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Eletrico
Giulia Rizzini
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Hombre
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Isaias
Giulia Rizzini
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Maria
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Montgat
Giulia Rizzini
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Padrao
Giulia Rizzini
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Rossio
Giulia Rizzini
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Rua
Giulia Rizzini
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Te jo
Giulia Rizzini
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Velhos
Giannicola Baiardi
Giannicola nato a Foggia, ha ventitre anni e studia design al politecnico di Bari. Le foto che vi proponiamo sono state realizzate in Turchia, dove lui ha trascorso diversi mesi di recente.
della sua natura comunicativa. La fotografia bressoniana ha esaurito i suoi aspetti pi interessanti, a noi rimasto il progetto, magari progettiamo di "cogliere il momento", ma progettiamo. Di questi tempi poi prendono sempre pi piede progetti a lunghissimo termine come farsi una fototessera al giorno per 10anni, 20anni, tutta la vita, quidi la progettualit diventa preponderante. Io cerco di sfuggire un po' a tutto questo usando vecchie pellicole scadute, che non possono garantire pi colori fedeli, sono mediamente imprevedibili, ed il caso, si sa, ha molta pi fantasia di noi.
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no mi spiace, buona la prima.. in questo articolo ci sono dei tuoi scatti, me ne parli? Urls: //
sono esperimenti, ho cercato di trovare un linguaggio fotografico coerente e funzionale al luogo che cercavo di raccontare/creare, sono tutti realizzati con pellicole scadute
Tu studi design, almeno.. dovresti, fai grafica... hai molteplici linguaggi a disposizione. Tra questi, la fotografia quello egemone? e perch..?
la fotografia uno degli strumenti della grafica, come la tipografia, l'illustrazione ecc... Per conserva una certa indipendenza, rimane autonomo. Volendo diciamo che pu essere usato come strumento della comunicazione, e diventa grafica.
qual' secondo te, il rapporto tra vedere e sentire, sopratutto in relazione a questi tuoi scatti?
vedere un'esperienza retinica e mentale, per sentire un luogo necessario toccarlo, vedere le trame delle superfici, odorarlo. Queste foto le ho fatte dopo aver vissuto un mese in quel luogo.
mi interessa molto questa riflessione.. puoi spiegarmi il rapporto tra grafica e fotografia secondo te, in maniera approfondita?
la fotografia pu fare ricerca autonoma, o funzionale ad altro, come alla grafica, uno strumento abbastanza versatile, pur essendo per sua natura determinista e inequivocabile.
pensi ci sia un aspetto progettuale nella fotografia? oppure pensi che sia un qualcosa legato al divenire, all'istante.. una sorta di "carpe diem"..?
la fotografia dell'istante irripetibile morta, la foto progetto a causa
prima parlavi di comunicazione visiva, ma essa presuppone che ci siano dei messaggi, dei mittenti e dei riceventi. I tuoi lavori
Giannicola Baiardi
fotografici, nella fattispecie questo che vediamo qui oggi, cosa comunicano? che messaggio portano? queste foto non avevano mittente, ed il ricevente ero io. Per, come dicevo prima, ho cercato di usare un linguaggio fotografico coerente con quello che fotografavo, quindi ne scaturita una narrazione abbastanza eloquente del luogo, descrivendo il generale grazie al particolare. Non sono foto con un target commerciale, non devono essere vendute, ma descrivono. E basta.
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Giannicola Baiardi
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Alessandro Sartori
Alessandro Sartori nasce a Senigallia il 26 Novembre del 1982. Vive ad Ancona, laureato in scienze della comunicazione pubblicitaria, e attualmente frequenta il corso di laurea specialistico dellIsia di Urbino. I lavori che ci propone sono stati realizzati per un progetto il progetto di esposizione collettiva Emocromo attraverso la tecnica del Cut-Out, in digitale.
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Alessandro Sartori
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Emocromo #5
Emocromo #6
Fabio Girola
Fabio nato e vive a Milano, dove fa parte di un collettivo artistico chiamato interplay, e dove studia fotografia.
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Untitled
Fabio Girola
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Fabio Girola
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Fabio Girola
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Fabio Girola
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Drak Crew
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Drak + Tck
Urls: http://www.drak.it
Logan - Resp - Bomb - Sen400 - Trip - Pak
Pak - Bomb
Drak Crew
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Pak - Bomb
Pak - Bomb
Pak - Bomb
Drak Crew
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Pak
Pak
Does1
come hai incontrato il writing?
quando ero alle scuole medie io disegnavo sempre e giocavo con le lettere... nel '97 ho fatto il mio primo pezzo illegale, ma in quel periodo non avevo davvero idea di come fosse la scena nella mia citt... Dopo non molto tempo ho iniziato a interessarmi davvero di writing, nella mia zona ho dipinto un p ovunque, per esempio in un posto chiamato "l'hall of fame di Geleen" (un posto un p rude sotto una desolata ferrovia piena di alberi e piante, completamente ricoperto di pezzi). Questo mi ha dato un certo "feeling" che non ho mai perso fino ad ora. Nel periodo tra il '97 ed il 2000 non ho fatto molto, Sono stato arrestato per un pezzo illegale, e mi sono fermato per tre anni. Nel 2003 sono tornato di nuovo a dipingere su muro.
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cosa pensi della connessione tra writing e type design?
io penso che questi due aspetti si possano mescolare bene insieme, personalmente io utilizzo con grande soddisfazione elementi "grafici" nei miei pezzi, su tela e su muro.
la lettera, come entit astratta qualcosa che pu essere distorto all'infinito, o ci sono dei limiti nel plasmarla?
non credo che ci siano dei limiti nel plasmare le lettere, credo che si possa andare avanti all'infinito, l'importante essere costantemente in competizione con se stessi, e quando si arriva ad un certo punto, cercare nuovi stimoli nello sperimentare forme, abbinamenti cromatici e sfondi...
Does1
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Does1 - Nash
Does
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Does1 - Chas
Does
Does - Nash
Does1 - Tumki
Does1 - Tumki
Does - Nash
Does1
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Does
Does
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Does - Tumki
Walls Mix
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Nof - Nim - M
Walls Mix
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Style1
Style1
Nof
Skolp - Zoe
Weik
Walls Mix
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Proe
Ik1
Gojo
Nim
Style1
Nof
Opiemme
Opiemme un gruppo di street artists che fa poesia visiva, opera nel torinese, ma non solo, scopriamo meglio insieme chi sono questi ragazzi e cosa fanno... alcune realt che si conosco di questambiente che cercher di farsi sentire. Graditissimi fino allultimo i contributi, se qualcuno volesse partecipare perch trova sta facendo un percorso simile, partendo dalla poesia, ci contatti scrivi@opiemme.com . Nico:lopiemme contaminazione, giocare con i differenti metodi di linguaggio.
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ho saputo che avete in programma due mostre nel prossimo futuro.. raccontateci di cosa parlano..
Danzio: La prima a Torino dal 21 settembre al 31 Ottobre alla galleria Dieffe, in centro a Torino. E la nostra prima volta in una galleria darte. Affiancheremo una pittrice calabra, Tina Sgr. Con due interventi. Uno far s che la galleria con i sui muri bianchi sia come le pagine di un libro, e Mrfijodor decorer e inserir alcuni testi dellOpiemme. Siamo stati chiamati nella mostra che si intitola Incroci per la ns prerogativa di portare la poesia in strada. Cos ho pensato ad una soluzione per simbolizzare questo: portare in galleria diversi segnali stradali che contengono sia poesie adesive, sia frasi e parole inserite con adesivi che creano messaggi giocando sui significati dei cartelli. Il cartello Rimozione Forzata accoglie la scritta Le idee non hanno pi propiet. Pericolo di furto. Alla base del mio lavoro sia in scrittura che in questi nuovi modi di proporre la poesia c la ricerca della semplicit. Semplificare i messaggi perch arrivino a pi persone possibili. Luso dei cartelli stradali e della parola che gioca con i significati che questi portano fatto per decodificare il messaggio al pubblico, Danzio B. Opiemme. Poi a ottobre saremo a milano, per un appuntamento molto interessante organizzato da IVAN (www.i-v-a-n.net) e che speriamo possa crescere da qua allinizio. Sar un incontro presentazione tenuto da noi e lui sulla poesia di strada e su quelli che presentano la poesia in modi particolari. Il 9 ci sar la conferenza stampa, il 10 azioni in strada, e l11 si inaugurer la mostra al sagap (www.sagap.org) essendo il tutto ancora in via di definizio rimando ai vari contatti internet per saperne di pi. Sicuro sar un momento di aggregazione fra
Urls: http://www.opiemme.com
Opiemme
Perch la poesia?
Danzio: vedi, lo scrittore di base ha che sfigato come figura e scrive poesie allinzio. Me compreso. Quando abbiamo iniziato con Davide la poesia era la forma pi semplice, per libert e brevit, da affrontare. La nostra prima pubblicazione Sfioraci (Prospettiva) di poesia, ed quel momento che ci ha fatto rendere conto di quanto la poesia e parte del mondo letterario vivano nel loro mondo morto, tagliati fuori dal reale, lamentandosi che la gente legge poco. E come se fossero tutti in lsd, ma in un universo brutto e in lotta. In quel momento abbiamo convertito il nostro desiderio di svecchiare la poesia in nuovi modi di proporre la poesia. Cercando soluzioni per staccare le parole dalle pagine di un libro e portarle incontro alla gente. personaggio performer per distribuire poesie. Cos abbiamo Mrfijodor in: Il cuoco pazzo, Babbo Natale non figlio unico, Lagricoltore, Il cameriere perso e cos via. Dove il personaggio solo un tramite per una scenatta per mediare i testi alle persone. Esempio: il cameriere perso si aggira per strada dando alla gente tazzine di caff, dentro poesie sul caff stampate bianco su nero. Trasformazioni per altro divertentissime e che raggiungono lo scopo di portare poesia. Mrfijodor ha nel cassetto una serie di progetti performativi pi concettuali, solo che a noi ci rompono i coglioni le cose concettuali pseudo vera arte e non glieli facciamo fare. C da dire che dalle performance escono dei video alla performance sanno aggiungere molto. Le aggiungono qualcosa. E questo tipico trovo dellOpiemme e del lavorare in settori e momenti diversi sugli stessi progetti. Nicol aggiunge alle performance di Mrfijodor un qualcosa che prima non cera. La comunicazione muta e si sposta. Anche un senso direbbe cinicamente lui. Ma quelle sono bastardate fra amici. Nico: nelle performances c sempre una porta aperta allimprevisto non sempre la realizzazione segue le regole dellideazione.
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Opiemme
Nico: premetto che non dipingo, ma fin dal primo giorno che ho messo piede a Torino il writing ha condizionato in modo positivo la mia formazione, ma soprattutto ha occupato la mia casa. Nico: si, anche se non si pu dire che ci sia una sola direzione, c quella pi visibile, guidata dalla grande distribuzione,dai media e dai pubblicitari che tende ad essere uniforme e di basso contenuto sia artistico che contenutistico, mentre c un'altra,quella sotterranea che sempre in continua evoluzione, ma ovviamente ha pi difficolt nel farsi notare dal grande pubblico.
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cosa pensate del writing dal punto di vista culturale? quali sono le sue prospettive di evoluzione futura?
Danzio: che sia una forma darte pura. Non lo si fa per fama, se non una fama anonima. Lo si fa per scoppia, scimmia, adreanalina. Il writing ha riversato nella grafica unavanguardia. E avanti, grazie certo alla creativit di singoli, perch questi hanno avuto un rapporto mutato con quella comunicazione che avviene in strada: che siano segnali, manifesti pubblicitari, di eventi, politici o altro. La loro mente pi slegata. Pi punk e libera da canoni. Ha imparato a trovare luoghi e modi diversi di visibilit. Non seguo abbastanza per dire quale siano le prospettive future. Finch resta relegato allillegalit questa comporta delle limitazioni allarte di chi la pratica. E poi troppa gente fa pezzi come adesivi fotocopiati a cui cambia i colori. Nico: una delle culture pi allavanguardia.Il writing rimane legato ai suoi spazi i muri ed i treni, per c da notare che la maggior parte dei lavori migliori di grafica web-design animazione etc li ho visti fare da ragazzi che fanno parte del mondo del writing e della street-art.
pensate ci sia ancora un margine di evoluzione dal punto di vista creativo per la cultura dell'immagine in italia? se si in che direzione?
Danzio: un calendario di poesia, con belle parole scritte su belle fighe.
Opiemme
Nico: il poter presentare e divulgare gratuitamente il proprio lavoro senza dubbio un agevolazione, per c da dire che noi, per ora, lo stiamo sfruttando al minimo delle sue potenzialit. di poesie Odore di Donna, che gi tanto abbiamo sparso con modi diversi per strada. Egon ha in cantiere un romanzo e una travagliata pubblicazione con Stampa Alternativa, vedremo. Poi per me una raccolta di poesia intitolata La guerra dellInformazione, che della guerra, cos come ci viene portata dai media, parla appunto. Una guerra filtrata, viziata dallinformazione e dagli interessi. Spero presto per tutti che sia il futuro! Nico: principalmente ultimare la raccolta video organismi poeticamente modificati Un dvd con le nostre perfomances, le videopoesie e qualche altra sorpresa. Egon: erotica e mondiale.
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Opiemme
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Opiemme
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Babbo Natale non figlio unico - performance di mr fijodor al centro commerciale La Rotonda , Modena
Opiemme
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Opiemme
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Opiemme
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Opiemme
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Albero della poesia - Danzio e Davide Danio, a Celi montana per il Jazz festival
Opiemme
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In onore a Egon
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Sfioraci
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AleAndrew
Aleandrew nasce dallidea di due giovani creativi italiani: Alessandra Sardano e Andrea Sergio, in arte Wany. Il loro ambizioso e originale progetto consiste nella creazione di un Atelier dove possano incontrarsi e interagire con la loro arte, artisti nazionali ed internazionali, con un accesso privilegiato per la urban culture e per larte di strada. Obiettivo di questa Galleria non sar esclusivamente quello di realizzare mostre collettive e personali, ma anche quello di commercializzare gadget realizzati a tiratura limitata dagli artisti, o addirittura pezzi unici, dipinti, cuciti, disegnati e stampati a mano dagli stessi. Urls: http://www.wanyone.com http://www.aleandrew.com
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Wanys gadgets
Wany
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Wany
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Wany
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