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e per ognuna di queste opere crearono tipologie legate alla funzione a cui la struttura era destinata, che rimasero le stesse. Gli accampamenti militari avevano pianta quadrata, divisi in 4 settori da due strade, il cardo e il decumano, che furono di esempio nella fondazione delle colonie. Anche il territorio agrario fu diviso in centuriae in base a linee parallele e perpendicolari alle strade principali e secondarie (centuriazione) che ancora oggi rappresenta una griglia di riferimento per localizzazioni abitative, strade etc.
circondato sui tre lati da una fila di colonne e lampio pronao (atrio) aveva colonne disposte sulle tre file e le decorazioni erano in terracotta. Allet repubblicana risalgono i due tempietti di gusto ellenistico eretti nel foro Boario; il primo quello di Ercole vincitore, detto anche di Vesta ed un tempio circolare periptero (perimetro esterno circondato da colonne, in base al numero di queste pu essere tetrastilo 4 esastilo -6 decastilo 10 -), di origine corinzio, lordine preferito dai romani. Il secondo tempio quello di Portuno, detto della Fortuna virile, dedicato alle divinit preposta al porto fluviale di Roma, di tipo tetrastilo, di ordine ionico, con il podio di tufo rivestito di travertino. Un tempo colonne e semicolonne erano intonacate e dipinte a imitazione del marmo. Fra il II e il I secolo a.C. risale il pi imponente e scenografico dei santuari romani, quello della Fortuna Primigenia , nel Lazio che dal 1050 divenne residenza di importanti famiglie. Lungo circa 90 m. di balze della collina, ha strutture diverse per forma e funzioni: colonne e architravi definivano le facciate, con archi e volte nelle parti non in vista. Il complesso era sede di un antico oracolo e si dispone su terrazzamenti con rampe inclinate e scalinate, le strutture pi sacre sono ai livelli III e IV dove, dopo essersi purificati con lacqua nei portici i visitatori percorrevano una scalinata a due rampe e arrivavano in una terrazza a portici con due esedre dove si aveva un bellissimo panorama e dove erano ospitate le statue della Fortuna, che allattava Giove e Giunone. Una scalinata centrale conduceva al V livello con le botteghe dei mercanti del santuario e con unulteriore scala si arrivava ad un teatro e ad un tempietto che conservava la statua di bronzo della Fortuna. Il complesso mostra la conoscenza dellorganizzazione ambientale e architettonica delle citt greche ma la concezione dello spazio di stampo romano. Dalla seconda met del I secolo a.C. il tempio cominci a dotarsi di un abside cio di uno spazio a pianta semicircolare che si colloca al lato opposto dellingres so, pensato per accogliere la statua di culto, gli esempi pi prestigiosi sono quelli dei tempi di Venere Genitrice, nel Foro di Cesare e di Marte Ultore, nel Foro di Augusto. Il pi importante esempio di architettura templare il Pntheon, costruito sotto il regno di Adriano forse da Apollodoro di Damasco, dedicato a tutti gli dei. Oggi la sua architettura immediatamente leggibile perch isolato al centro di uno spazio libero mentre nellantichit si raggiungeva ledificio attraverso una stretta piazza. Oltrepassato il profondo pronao composto da tre file di colonne corinzie monolitiche di granito egizio, si ci trova in un ambiente di dimensioni soprannaturali. Latrio unito alla rotonda retrostante da un avancorpo a forma di parallelepipedo con due ampie nicchie affiancate da solidi pilastri rivestiti di marmo. La muratura una connessione fra due differenti concezioni architettoniche: il pronao in pietra e trabeato; la rotonda in muratura e opus caementicium, voltata. La rotonda una struttura cilindrica che ha la stessa altezza della cupola emisferica che la sostiene, le colonne sono elemento di passaggio, la grande massa muraria alleggerita da cavit interne che attribuirono alla struttura capacit asismica. La cupola emisferica fortemente rinfiancata, realizzata in calcestruzzo con un grande oculo alla sommit, di quasi 9 metri di diametro, che lunica fonte di luce. Allinterno la cupola ha cinque anelli concentrici di 28 cassettoni, aventi la funzione di alleggerire la struttura e renderla pi resistente. La scelta del numero 28 ha un significato simbolico (numero perfetto per i matematici). Ledificio venne consacrato alla sacra Vergine nel 609, per questo motivo ci pervenuto quasi integro, senza subire le devastazioni fatte agli altri templi. La copertura in tegole di bronzo dorato e le decorazioni furono asportate nel corso dei secoli ma il ricco pavimento e il rivestimento di pregiati marmi policromi sono gli stessi. Rinvia invece alla tradizione greca il tempio di Venere e Roma, voluto da Adriano, simile per concezione a quelli orientali. Una tendenza alla esuberanza decorativa mostrano gli edifici delloriente greco e asiatico, a Efeso, in Asia minore venne eretto un tempietto dedicato ad Adriano con due colonne estreme sostituite da pilastri, un arco in corrispondenza delle colonne corinzie centrali, la chiave dellarco un busto femminile, ornatissime sono anche le pareti del pronao.
in campagna, oltre alla domus cittadina. Erano spesso fortificate e ingentilite con giardini, viali, orti, vigne, piscine a volte addirittura con terme e templi privati. Un esempio di villa le Grotte di Catullo, sul lago di Garda, che si estendeva per pi di due ettari, due avancorpi con funzione rispettivamente di rappresentanza e di ingresso quello meridionale, e di terrazza panoramica. Disposta su tre livelli, si articolava intorno al vasto viridarium, il lussureggiante giardino interno, dal quale si accedeva ai locali di residenza, a quelli termali e al sottostante criptoportico con locali di servizio e con la discesa al livello ancora inferiore, caratterizzato dalle grandiose sostruzioni che reggevano lintero complesso e al cui interno erano ricavati magazzini e rimesse per le barche. Per magnificenza per niente era paragonabile ai palazzi imperiali. Il pi grande fu sicuramente la Domus Aurea, costruita per Nerone dagli architetti Severo e Celere. Grande circa 80 ettari, nel cuore di Roma, era organizzato tutto intorno ad un lago e si componeva di edifici, padiglioni, giardini, boschi, terrazze, viali, ville, orti, campi coltivati, terme, templi, porticati, bacini dacqua, ninfei. Per la sua costruzione Nerone si era appropriato anche di aree occupate da altre abitazioni private, per quello gli imperatori successivi, dopo aver raso al suolo la residenza di Nerone, vi costruirono sopra edifici di utilit pubblica (Colosseo, Terme di Traiano). Rimangono comunque resti grandiosi, specie sul colle Oppio, 150 ambienti disposti lungo una struttura nastriforme, un cortile poligonale fonda i due organismi, uno con gli appartamenti privati dellimperatore. Fulcro del complesso la grande Sala ottagona, coperta da una cupola a padiglione con un oculo in sommit, circondata da un ninfeo. probabilmente la spettacolare sala dei banchetti di cui parlano le fonti, con Nerone seduto al centro mentre dallalto piovevano petali di fiori e profumi. Di maggiore sobriet, ma sempre monumentale, era la Domus Augustana, edificata su progetto dellarchitetto Rabrio, con un complesso settentrionale, Domus Flavia, con ruolo ufficiale di rappresentanza, aveva gli edifici organizzati intorno a un cortile porticato con al centro una fontana e con la basilica per lamministrazione della giustizia, laula delle udienze, il vestibolo per laccesso allaula regia. Pi raccolti gli appartamenti privati, organizzati attorno a tre cortili posti in successione a livelli diversi, con la facciata prospettata sul Circo Massimo. Rabrio pot esprimere al meglio la propria fantasia con forme concave e convesse, fontane curvilinee e landamento variabile degli spazi , come ad esempio nella sala ottagonale con lati che si dilatano in nicchie alternativamente semicircolari.