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LA PITTURA: DAL POSSIBILE AL FANTASTICO Gli esempi pittorici conservati a Roma non

sono molti, si fa riferimento molto a quelli di Pompei ed Ercolano, la cui vita si fermata a seguito delleruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 a.C. dato che la cenere ed il fango lavico hanno conservato intatte le strutture decorazioni. Il primo tipo di pittura che ebbe Roma fu quello trionfale, per illustrare le gesta vittoriose dei condottieri, ma sono andati tutti perduti. Si distingue la pittura parietale romana e pompeiana in 4 stili per i differenti tipi o schemi di decorazione : Il primo stile (II secolo prima met del I secolo), detto ad incrostazione e imita un rivestimento in lastre di marmo pregiato di specie diverse. Le lastre erano simulate modellando dello stucco che poi veniva colorato, molto comune in ambito mediterraneo ed usato per evitare lelevata spesa dei marmi preziosi. Fu poi abbandonato perch la sola pittura riusciva ad imitare la lastra in oggetto. Es la Casa di Sallustio a Pompei. Il secondo stile, detto anche dellarchitettura in prospettiva (seconda met del I secolo a.C. I secolo d.C.) simula nelle pareti delle architetture: parapetti, colonne, architravi. Vi quasi sempre uno zoccolo inferiore con dipinti ad incrostazione e le architetture sono sempre credibili, non di fantasia. Fra gli esempi pi spettacolari ci sono quelli della cosiddetta Villa di Poppea a Oplntis dove gli affreschi del cubiculum (stanze da letto) hanno un basamento con sopra colonne tuscaniche e corinzie che inquadrano un doppio porticato dove al centro troneggia un tempietto con la statua della divinit. Un porticato ionico in prospettiva costituisce lo sfondo di una parete della stanza 23 della stessa villa. Gli affreschi del triclinio (letti o divani disposti lungo le pareti della sala da pranzo) della villa dei Misteri rappresentano con figure ad altezza naturale, un rito di iniziazione ai misteri dionisiaci; i personaggi rappresentati, in parte reali, in parte mitologici, sono raccolti in gruppi disposti contro il rosso dei pannelli con un fanciullo che legge, donne intente al rito della purificazione, il maestro di Dionisio che suona la cetra. Nella scena successiva si assiste alle nozze di Dionisio con Arianna mentre un demone alato pronto a colpire con la verga una giovane donna inginocchiata, il personaggio pi toccante quello della donna atterrita con una azione molto verosimile. Di grande suggestione sono anche gli affreschi del cubiculum della cosiddetta Villa di P.Fannius Synistor , ora al Metropolitan Museum of Art di New York. Alla fase conclusiva del secondo stile appartengono i dipinti rinvenuti a Roma nella Aula Isiaca, sotto la basilica della Domus Augustana, ad argomento egizio del culto di Iside. Il terzo stile detto anche della parete reale (fine I sec. a.C. ca. 60 d.C. ) con architetture simili a giocattoli delicati : esili colonne sorreggono timpani vegetali, con abbondanza di fiocchi, nastri ed elementi naturalistici. Le pareti vengono dipinte a tinta unita con un'unica decorazione, una figuretta sospesa in aria o un quadro a soggetto mitologico. Esempi sono la Casa di Marco Lucrezio Frontone a Pompei e gli affreschi della Villa della Farnesina. La Villa della Galline Bianche di Livia, la moglie di Augusto, conserva il pi superbo esempio di pareti dipinte a giardino con simulazione di recinzioni di aiuole al di la delle quali si elevano arbusti, piante fiorite, alberi ricchi di frutti e uccelli di varie specie. La maggior parte delle piccole scene dipinte in questo terzo stile sono realizzate con la tecnica detta compendiaria, cio riassuntiva, poche pennellate lumeggiate che non si soffermano sui particolari ma danno lidea immediata di quello che viene rappresentato Il quarto stile, o fantastico o dellillusionismo prospet tico (seconda met del I sec. d.C.), si serve di prospettive architettoniche e di decorazioni del tipo di quelle del terzo stile, ma in maniera del tutto fantasiosa. Inoltre le architetture sono estremamente teatrali, la prospettiva virtuosistica, le vedute sempre pi difficili da dipingere e la decorazione sovrabbondante. Uno degli esempi pi tipici un affresco proveniente da Ercolano, elaboratissimo e ricco bordato in alto da un tendaggio con molte pieghe, come

un moderno teatro. Ma la pi compiuta realizzazione in questo stile nella Casa dei Vetii, a Pompei. I quadri, a soggetto mitologico, sono gli stessi del terzo stile, tuttavia lornamentazione architet tonica principale ridondante di dettagli decorativi. Elevati esempi di questo quarto stile della Domus Aurea, ad opera del pittore Fabullus o Famulus , con la stessa concezione spaziale e decorativa della Sala di Achille a Skyros. Le architetture illusionistiche su sfondo giallo sono sempre inquadrate da motivi geometrici arricchiti da ornamentazioni dipinte di azzurro e rosso. Sono per le volte delle grandi sale quelle nelle quali lesuberanza decorativa dellinventore della composizione pittorica pi forte. Fra le pi famose la Volta delle Civette, nellala occidentale e la Volta Dorata in quella orientale. La prima, ricca di motivi ornamentali fantastici, un immenso manto a fregi concentrici su fondo bianco con quadretto figurato al centro, attribuito a Fabullus, la decorazione della seconda volta, fastosa per la profusione del rosso e dellazzurro, si incentra attorno a un tondo centrale iscritto in un quadrato in cui trattato il tema del Ratto di Ganimede. Altri quattro tondi si collocano in prossimit degli angoli della volta. Dal 79 d.C. le invenzioni pittoriche cominciano a diminuire e le decorazioni si trasformarono in schemi sempre meno elaborati e riassuntivi, anche delle finte architetture, semplici fasce che ripartiscono tutti gli spazi, ne un esempio la decorazione murale ad affresco della villa romana sotto lattuale Basilica di San Sebastiano a Roma.

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