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LA GRECIA E LA NASCITA DELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE

Si afferma tradizionalmente che la filosofia delloccidente nata in G recia, questo per varie ragioni connesse fra loro, riconducibili principalmente al fatto che : qui ci furono gli autori dei primi testi scritti di filosofia, perch comunque siamo figli di una cultura e una tradizione che affonda le radici nel mondo ellenico e perch i greci sono stati i primi a impegnarsi in un tipo di indagine critica e razionale che si denomina solitamente filosofia. Si sostiene che la filosofia sia nata in Grecia intorno al VI secolo a.C. perch anche se da quando diventato sapiens luomo ha sempre avuto una propria visione del mondo, sono i greci a creare il primo modo di pensare filosofico.

FILOSOFIA E SCIENZA IN ORIENTE E IN GRECIA


Ci sono due linee di pensiero, quella degli orientalisti, che pensano che la filosofia dei Greci, padri del pensiero occidentale, derivi dalloriente, e quella degli occidentalisti che pensano che la filosofia greca abbia aspetti originali. Le filosofie orientali. Gli orientalisti sostengono che prima dellesordio della filosofia greca, o contemporaneamente ad essa, vi siano in Oriente alcune fra le pi grandi esperienze filosofiche religiose dellumanit. In India si sviluppa la corrente dellinduismo, la cui dottrina pi antica contenuta nelle parti arcaiche dei libri sacri del Rig Veda e delle Upanishad, risalenti al 1300 1200 a.C. Sempre in India, alla fine del VI secolo a.C. Gautama Budda dava origine a una delle pi notevoli religioni filosofiche della storia, in Persia verso il VII secolo a.C. Zarathustra era profeta di una visione che interpretava il mondo come un intreccio di positivo e negativo e campo di battaglia fra un dio del Bene, Ohrmudz e un dio del Male, Ahriman. In Cina, sempre nel VI secolo a.C. visse e pens Lao-tze, autore della dottrina del Tao, a cui si oppose Kung Fu-tzu, cio Confucio, sostenitore della tradizione delle gerarchie sociali e dellordine. Diversamente dalla filosofia greca delle origini, che ha come principale oggetto di ricerca la conoscenza della natura e delle sue forze, la speculazione orientale, soprattutto indiana, si concentra sui problemi esistenziali e religiosi, concepisce la conoscenza in funzione della salvezza che consiste per luomo nel passaggio dal piano del samsara, la realt dubbia che ci circonda, al piano del nirvana, cio il ricongiungimento con la Realt primordiale. In questo modo la filosofia intesa come via della salvezza e il filosofo come illuminato o santo.. tipico in questo senso il buddismo che partendo dallanalisi della sofferenza del vivere arriva alle 4 nobili verit per cui la realt del mondo dolore, lorigine di questo il desiderio di esistere, godere e potere e la liberazione dal dolore pu avvenire con lestinzione di questo desiderio, tramite il nirvana. La via per questa estinzione del desiderio indicata da Budda nel suo ottuplice sentiero che prevede retta comprensione, retto pensare, retto parlare, retto agire, retto modo di sostentarsi, retto sforzo, retta concentrazione, retta meditazione. La scienza orientale. Gli orientalisti sottolineano che oltre alle rilevanti invenzioni tecniche nelle civilt pre greche ci furono interessanti ricerche di medicina e chirurgia, astronomia e matematica. Lorigine della medicina legata inizialmente alla magia (crani perforati dagli stregoni), grazie al papiro di Smith sappiamo che gli Egiziani avevano cominciato a studiare le malattie fuori dalla mentalit della magia, classificando i disturbi in base agli organi e prevedendo gi allora lo schema medico di diagnosi prognosi terapia. Grazie a 1100 tavolette di argilla scoperte a Ninive sappiamo dei progressi terapeutici dei mesopotamici con lesistenza di una loro precisa arte chirurgica (codice di Hammurabi stabilisce onorari e pene per i medici). La medicina indiana era invece parzialmente fuorviata dalla scarsa conoscenza di anatomia e fisiologia dato che sia linduismo che il buddismo credono nella reincarnazione ed era quindi vietata lautopsia dei cadaveri. Cultori di medicina furono anche i cinesi, da cui deriva la pratica dellagopuntura tuttora molto diffusa. Nellastronomia si distinsero soprattutto i caldei che fin dal 2000 a.C. avevano cominciato a studiare e

registrare i fenomeni celesti come le eclissi, le costellazioni, lo zodiaco. Nel campo matematico furono intenditori sia gli egiziano che i babilonesi con tecniche aritmetiche avanzate come potenze, radici, frazioni, testimoniate nei papiri di Mosca e di Rhind. Gli orientalisti sono supportati nella loro tesi dal fatto che cerano molti rapporti commerciali e culturali fra la Grecia e loriente, le colonie dellAsia Minore e delle isole dellEgeo erano molto facilmente a contatto con i popoli delloriente mesopotamico, grazie anche allattivit marinara dei greci. Motivazioni degli orientalisti Prima o contemporaneamente alla filosofia greca esistevano gi, in estremo Oriente, grandi teorie filosofiche religiose (induismo, buddismo, taoismo, confucianesimo) Nelle civilt pre greche erano operanti non solo invenzioni tecniche, ma anche ricerche di medicina e chirurgia, astronomia e matematica. Tra l Ellade e lOriente esistevano rapporti commerciali favoriti dallattivit marinara dei greci

CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLA FILOSOFIA GRECA


Gli occidentalisti dal canto loro sostengono che in realt lipotesi di una genesi orientale del pensiero greco si diffuse solo nellet tardo ellenistica, cio dopo le conquiste di Alessandro Magno, in un periodo in cui potenti forze nazionalistiche, culturali e religiose avevano forte interesse a riconnettere la tradizione greca a quella orientale. In verit quasi certo che i primi filosofi greci non abbiano avuto notizie sulle dottrine dellestremo oriente prima della spedizione di Alessandro Magno e, anche se si presume qualche derivazione orientale di dottrine della Grecia antica questo non implica lidea dellorigine orientale della filosofia greca in blocco. Loriginalit della filosofia greca emerge invece in antitesi rispetto alla cultura orientale, di tipo religioso e tradizionalistico mentre la sapienza greca si presenta come una ricerca razionale che nasce da un atto fondamentale di libert di fronte alla tradizione, al costume e a qualunque credenza accettata come tale. Ogni uomo, secondo i greci, pu filosofare, perch animale ragionevole; le parole con cui inizia la Metafisica di Aristotele Tutti gli uomini tendono per natura al sapere, esprime molto bene questo concetto e la filosofia greca veramente il prodotto del genio ellenico come libera indagine critica e razionale.

CARATTERI SPECIFICI DELLA SCIENZA GRECA


Per quello che riguarda la scienza, tutti sono concordi nellammettere un manifesto legame fra scienza orientale e greca, il tratto differenziale specifico sta nel fatto che la scienza greca tende ad essere individuata nel suo carattere teorico, per conoscere e comprendere il perch delle cose. Ad esempio i babilonesi avevano una leggendaria conoscenza astrologica finalizzata alla previsione di sciagure mentre i greci avevano lesigenza di una spiegazione naturale e razionale e giunsero a unidea dellastronomia come pura ricerca teorica. Analogamente le conoscenze matematiche e geometriche in Egitto erano necessari nella pratica per dividere e misurare i terreni ma sono prive delle tipiche conquiste greche che sono la formula e la legge, cio linclusione di casi illimitati grazie alla regola astratta. Anche la scuola medica, sorta nel VII secolo a.C. a Cnido, aveva unorganizzazione pi marcatamente scientifica rispetto a quella egiziana e babilonese di natura empirica IL SAPERE ORIENTALE (secondo gli occidentalisti) Si dirige soprattutto verso problemi di natura esistenziale e soteriologica E di tipo religioso e tradizionalistico, ossia o Privilegio e patrimonio di una casta sacerdotale

o Dipendente da unautorit ritenuta sacra e immodificabile E immerso in unatmosfera mitica ed intriso di rappresentazioni fantastiche Si sviluppa per scopi pratici

IL SAPERE GRECO (secondo gli occidentalisti) Si dirige soprattutto verso la conoscenza della natura e dellessere in generale Si caratterizza come libera indagine critica e razionale o Ogni uomo pu filosofare in quanto animale ragionevole o Nasce da un atto di libert di fronte alla tradizione e ad ogni credenza precostituita Pur presupponendo il mito, tende a riconoscere come unica guida la ragione Presenta carattere teorico (dettato dal desiderio di conoscere il perch delle cose)

LELLADE E LE CONDIZIONI STORICHE E POLITICHE CHE HANNO FACILITATO LA NASCITA DELLA FILOSOFIA Caratteri e sviluppo della civilt greca. Le civilt pre greche erano monarchie stataliste e accentratrici
con potenti caste sacerdotali e guerriere che detenevano le chiavi del potere e del sapere, con carattere tendenzialmente autoritario e tradizionalista, quindi statico, in societ del genere lo sbocciare di una libera indagine critica e razionale come quella filosofica trova ovviamente grossi ostacoli. In Grecia la situazione diversa, fin dai tempi omerici si erano succeduti governi e repubbliche di tipo aristocratico e al posto di uno stato accentratore si costituita una variopinta e frazionata costellazione di citt Stato (poleis). In terzo luogo le aristocrazie dominanti non sono assimilabili alle classi guerriere e i sacerdoti hanno poco potere e scarsa rilevanza. Lo sviluppo delle citt stato va poi verso forme di direzione democratica dello Stato, le prime della storia del mondo, molto probabilmente a causa del fatto che cera la presenza di una classe danarosa formatasi attraverso i commerci marittimi e tale ceto, formato dalla borghesia commerciale e dallartigianato cittadino finisce per andare a scontrarsi con il monopolio della vecchia aristocrazia, con progressivo riconoscimento dell isonomia, cio del principio secondo cui i vari ceti devono godere di uguali diritti politici e dellautocostituzione delle plis come comunit di uomini liberi che decidono autonomamente mediante pubblici dibattiti su questioni di interesse generale. Tutto ci porta a ricercare motivazioni intellettualmente convincenti alla propria condotta e alle proprie idee, distinguendo ci che ragionevole da ci che non lo . Con la messa in discussione dei modelli cristallizzati del passato la filosofia ha modo di emergere contribuendo allo svecchiamento e alla laicizzazione della cultura tanto pi che in Grecia manca una classe sacerdotale custode di libri sacri ritenuti frutto della parola divina, e quindi il libero pensiero filosofico ha modo di affermarsi pi facilmente. Societ dinamica e filosofia. La filosofia non si sviluppata un una societ militarista e autoritaria come quella spartana, con una ferrea staticit conservatrice e inizialmente neanche ad Atene, inizialmente ancora chiusa nei suoi modi di vivere. Solo le colonie ioniche dellAsia Minore hanno raggiunto per prime un certo benessere e hanno dato luogo ad una societ mista, con condizioni economiche, sociali e politiche atte a favorire il sorgere di una cultura e una mentalit pi elastica. Nella Ionia troviamo quella dinamica circolazione di merci, idee ed esperienze e quelle libere istituzioni che concorrono a determinare, prima che in madrepatria lo sviluppo della razionalit filosofica. Solo dopo le guerre persiane Atene diventer il cuore della vita intellettuale della Grecia, assurgendo contemporaneamente a capital della libert greca e della filosofia.

POLITICA CLASSI SOCIALI E RELIGIONE NELLA VITA DELLE POLIS


Lindividualismo ed il particolarismo di cui si parla spesso in riferimento ai greci non devono essere intesi in termini troppo moderni. Nella Grecia antica ogni cosa era legata alla vita della polis, la religione era un affare di stato cos come gli spettacoli teatrali e sportivi, lesistenza del cittadino greco era fortemente comunitaria e plasmata dalla polis, da ci linteresse verso la politica da parte dei filosofi greci dellet classica . Solo nellet ellenistica con la crisi delle citt stato e linglobamento della Grecia nel regno di Macedonia inizier ad attuarsi la separazione tra cittadino e stato che porter alla spoliticizzazione del discorso filosofico. La democraticit della vita politica greca trova limitazione nella grande quantit di schiavi e cittadini stranieri senza diritti politici (meteci ad Atene), i cittadini liberi sono di fatto una minoranza e il dibattito politico e culturale riguarda un settore ristretto ed elitario della societ, sempre maggiore comunque alle societ orientali. Nelle citt greche vi una contrapposizione tra due componenti sociali: laristocrazia, con mentalit pi conservatrice legata al passato, e il demos (popolo) urbano, formato dai cittadini benestanti e portatore di una mentalit pi progressista. Anche allinterno della filosofia degli inizi possibile distinguere un filone pi legato al demos progressista, come i pensatori ionici (Talete, Anassimandro, Anassimede) e successivamente Empedocle, Anassagora, gli atomisti e in parte i sofisti e un filone legato allaristocrazia pi conservatrice come Pitagora, Eraclito, Parmenide e Platone. Queste due linee, pi marcate allinizio, con landar del tempo si rinnovano a vicenda e perdono sempre di pi la loro primitiva fisionomia, confluendo in filosofie pi complesse, come ad esempio Aristotele. La citt stato greca non una realt solamente politica, ma anche religiosa e sebbene i sacerdoti abbiano scarsa importanza, la religione ha un ruolo fondamentale. Ogni citt ha un mitico fondatore a cu sono allinizio ispirate anche le leggi e tutto ci pone delle restrizioni a quella libert di pensiero di cui visse e si nutr la nascente filosofia greca tanto che il misconoscimento aperto degli dei patri in certi casi provoc accuse di empiet e fu una delle principali motivazioni del processo contro Socrate.

PRIMORDI E RETROTERRA CULTURALE DELLA FILOSOFIA GRECA Le cosmologie mitiche. Prima che la filosofia prendesse avvio cerano gi state riflessioni generali sulluomo
e sulla realt. Nelle cosmologie mitiche, nelle dottrine religiose dei misteri, nei motti dei sette Savi e nella riflessione etico politica dei poeti si possono rintracciare i primordi del pensiero filosofico. Il pi antico documento della cosmologia mitica la Teogonia di Esiodo (poeta vissuto in Beozia tra l VIII e il VII secolo a.C.), dove affluirono antiche tradizioni. Dopo di lui il primo poeta di cui conosciamo la cosmologia Ferecide di Siro, nato verso il 600 a.C. che parla ci Zeus, Crono e Ctono e nel suo mito compare la prima distinzione fra la materia e la forza organizzatrice del mondo. I Misteri e i Sette Savi. Alla religione dei Misteri appartengono il culto di Dionisio , il culto di Demetra (che si celebra ad Eleusi) e lorfismo, dedicato anche questo al culto di Dionisio ma poneva in una forma di rivelazione attribuita al poeta Orfeo lorigine dellautorit religiosa. Di Orfeo si narra che fosse disceso nellAde e lo scopo dei riti era quello di purificare lanima delliniziato per sottrarla alle ruote delle nascite, cio la trasmigrazione del corpo in altri esseri viventi. Linsegnamento fondamentale dellorfismo il concetto della scienza e in generale dellattivit del pensiero come cammino di vita, allo stesso modo avrebbe in seguito inteso e praticato la filosofia Platone. Il primo presentarsi della riflessione morale si ha nella leggenda dei Sette Savi, variamente enumerati dagli scrittori antichi, 4 di essi, Talete, Biante, Pttaco e Solone sono compresi in tutte le liste; Platone, che per primo li enumer a questi 4 aggiunse Cleobulo, Misone e Chilone. Ai Sette Savi si attribuivano brevi sentenze morali, da qui la denominazione di gnomici (sentenza), alcune delle quali divennero famose come quella di Talete Conosci te stesso. Tutti i moti sono di natura pratica o morale e dimostrano che la prima riflessione filosofica si rivolse in Grecia alla saggezza della vita pi che alla

contemplazione e non a caso il primo dei Sette Savi, Talete, anche assunto come il primo vero rappresentante della filosofia greca. La poesia. Il clima nel quale pot nascere e fiorire la filosofia greca fu preparato dalla poesia. La legge che da unit al mondo umano si trova per la prima volta in Omero: LOdissea tutta dominata da una legge di giustizia di cui gli dei sono custodi e garanti ; Esiodo personifica tale legge nella dea Dke (Giustizia), figlia di Zeus e linfrazione appare come tracotanza dovuta alla sfrenatezza delle passioni e a forze irrazionali. Solone afferma con grande energia linfallibilit della punizione e quando il colpevole si sottrae questa colpisce i suoi discendenti, per questo la Moira (fortuna/destino) colpisce anche gli innocenti. Il poeta tragico Eschilo il profeta religioso di questa legge universale di giustizia che anche norma di misura della saggezza.

IL NOME E IL CONCETTO DI FILOSOFIA PRESSO I GRECI


Pitagora sarebbe il primo ad usare il significato di filosofia in senso specifico, paragonando il filosofo a chi ad una festa osserva il comportamento di tutti gli altri con contemplazione disinteressata. In Grecia per la filosofia ha anche valore di saggezza che deve guidare le faccende della vita, a questa saggezza si ispirano i 7 savi, ancora chiamati sofisti (sapienti). La parola filosofare come libert della ricerca razionale usata dagli storici Erodoto e Tucidide. In seguito viene ad assumere due significati fondamentali: il primo, pi generale, quello della ricerca autonoma e razionale in qualsiasi campo si svolga, il secondo, pi specifico, indica una particolare ricerca che ha come oggetto qualcosa di fondamentale o basilare sia in relazione alla realt, alla conoscenza, al comportamento. In sintesi la filosofia presso i greci assume il carattere di una ricerca radicale sui fondamenti dellessere, del conoscere e dellagire e fu perci considerata la regina del sapere.

Le scuole filosofiche. La ricerca filosofica fu dallinizio una ricerca associata, una scuola non aveva solo
esigenze di insegnamento, gli scolari erano detti compagni in quanto si riunivano a vivere una vita comune e stabilivano tra loro solidariet di pensiero, di costume e di vita. Il caso della scuola pitagorica, che fu non solo scuola filosofica ma anche una associazione religiosa e politica, certamente isolato, tutte le grandi personalit della filosofia greca fondarono una scuola che fu un centro di ricerche, si dubitato che fondassero una scuola i filosofi di Mileto, ma c la testimonianza esplicita di Teofrasto e Platone spesso ci parla degli eraclitiani e degli anassagoriani, lAccademia platonica ha poi avuto una storia di nove secoli.

Periodi della filosofia greca. Il carattere di ricerca autonoma rende difficile dividere in periodi il corso
della filosofia greca, se ne distingue un certo numero in base al problema intorno al quale viene a gravitare di volta in volta la ricerca, non avendo per rigide partizioni cronologiche: Il periodo cosmologico comprende le scuole presocratiche, a eccezione dei sofisti, dominato dal problema di rintracciare lunit che garantisce lordine nel mondo Il periodo antropologico, comprende i sofisti e Socrate, dominato dal problema delluomo Il periodo ontologico, comprende Platone e Aristotele dominato dal problema dellessere o della realt in generale e del rapporto delluomo con essa, sintesi dei due periodi precedenti Il periodo etico, comprende lo stoicismo, lepicureismo, lo scetticismo, leclettismo, dominato dal problema della condotta delluomo Il periodo religioso, comprende le scuole neoplatoniche e affini, dominato dal problema di trovare per luomo la via del ricongiungimento a Dio.

Fonti della filosofia greca: sono costituite dalle opere e dai frammenti dei filosofi e dalle testimonianze
degli scrittori posteriori. Le opere fondamentali da cui attingono tali testimonianze sono per la filosofia presocratica, gli accenni nelle opere di Platone e di Aristotele. I dossografi (o doxografi, dal greco doxa, opinione), sono gli scrittori appartenenti al tardo periodo della filosofia greca che hanno riportato le opinioni dei vari filosofi, il primo Teofrasto. Per quel che riguarda le biografie dei filosofi, la pi importante dosso grafia il primo libro della Confutazione di tutte le eresie, di Ippolito. Di importanza fondamentale per la storia del pensiero greco lopera di Diogene Laerzio, Vite e dottrine dei filosofi, in 10 libri con due dosso grafie distinte, luna biografica e aneddotica, laltra esplorativa.

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