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Tratto dal libro: La ricerca del pensiero Abbagnano - Fornero vol.

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L' EPICUREISMO

1- Epicuro Epicuro nacque nel 341 a. C. a Samo dove fu discepolo di Democrito. All' et di 18 anni si trasfer ad Atene dove visse fino a 30 anni circa, si trasfer infatti in seguito in Asia Minore cominciando cos la sua attivit di maestro. Dopo essersi sposato decise di fare ritorno ad Atene dove rimase fino alla morte avvenuta nel 271 a. C. Epicuro scrisse circa 300 opere di cui noi ne conserviamo neanche una decina.

2- La scuola epicurea Epicuro pose come sede scolastica il proprio giardino dove riuniva tutti i suoi alunni detti filosofi del Giardino. Gli scolari di Epicuro avevano talmente tanta stima per il proprio maestro da subordinarsi alla dottrina che diceva comportati sempre come se Epicuro ti vedesse, in poche parole consideravano Epicuro quasi come una divinit. Alla sua scuola epicurea poteva partecipare chiunque, anche le donne, perch essa era fondata sulla solidariet, ma soprattutto essa esigeva il mantenimento dell' insegnamento originale dato dal maestro. Molti furono i discepoli epicurei che riuscirono ad ottenere una rilevante importanza, tra questi ricordiamo Tito Lucrezio Caro che scrisse il famoso De rerum natura (Sulla Natura).

3- La filosofia come quadrifarmaco Per Epicuro molto importante l' equazione FILOSOFIA=FELICITA'=LIBERAZIONE DALLE PASSIONI. Egli ritiene infatti la filosofia come un farmaco capace di svolgere quattro funzioni, il termine utilizzato dal filosofo QUADRIFARMACO, esso in grado di: Liberare gli uomini da timore degli dei Liberare gli uomini dal timore della morte Dimostrare la facile raggiungibilit del piacere Dimostrare la provvisoriet del dolore

4- La canonica Secondo Epicuro la filosofia formata da: canonica, fisica, etica. Per canonica Epicuro intende la logica, cio quel canone che porta l' uomo verso la verit, felicit. Ci che muove tale criterio sono: Le sensazioni esse producono immagini Le anticipazioni esse derivano da sensazioni conservate nella memoria Le emozioni cio piacere e dolore

5- La fisica Materialismo meccanicistico La fisica di Epicuro ha lo scopo di escludere totalmente il soprannaturale. Proprio per questo motivo essa viene detta materialistica, per chiamata anche meccanicistica, questo perch si basa unicamente sul movimento dei corpi. Da ci Epicuro prende spunto per attuare l' affermazione di Democrito secondo cui ogni corpo composto da corpuscoli indivisibili (atomi) che si muovono nel vuoto, inteso da Epicuro come incorporeo. Tali atomi non seguirebbero, secondo il filosofo, nessun disegno provvidenziale, ma si aggregherebbero a causa del loro peso che li fa cadere nel vuoto in linea retta facendoli urtare l' uno contro l' altro. Epicuro in questo modo esclude qualsiasi forma di divinit. La distanza da Democrito La teoria del movimento degli atomi secondo il loro peso allontana completamente Epicuro da Democrito, egli infatti non fa dipendere da nulla il movimento dei corpuscoli mentre Epicuro lo fa dipendere dal peso che per fa urtare casualmente gli atomi. Questo un elemento facilmente affiancabile all' agire libero dell' uomo perch sia lo scontro tra gli atomi che l' agire umano sono puramente casuali, cio non dovuti per volere divino. La corporeit degli dei e dell' anima Epicuro, dopo aver affermato che gli dei non esistono, si smentisce affermando la loro esistenza. Secondo il filosofo essi hanno forma umana e occupano il vuoto tra un mondo e l' altro passando il loro tempo in perfetta beatitudine senza occuparsi di niente e nessuno e l'uomo non li onorerebbe per timore, bens per la loro eccellenza. Epicuro afferma inoltre che anche l' anima sarebbe corporea, ma composta da particelle pi sottili e rotonde delle altre, esse sarebbero inoltre diffuse in tutto il corpo come un soffio caldo.

6- L' etica

L' etica epicurea si rif all' equazione ETICA = FELICITA' = VALUTAZIONE DEL BENE Il piacere e la virt Secondo Epicuro il piacere non una forma di egoismo anzi, secondo il filosofo il piacere coinciderebbe con le virt nel nome della natura. Infatti, secondo gli epicurei, separare picere e virt renderebbe irrealizzabile quest' ultima. Il piacere e i bisogni Secondo Epicuro esistono due tipi di piacere: quello stabile (privazione del dolore) e quello in movimento (gioia e letizia). Il filosofo afferma per che la felicit risieda soltanto nel piacere stabile, cio quando non si hanno turbamenti dell' anima (atarassia). Per raggiungere l' atarassia l' uomo deve soddisfare pochi e semplici bisogni che Epicuro classifica in tre tipologie secondo la sua TEORIA DEI BISOGNI: 1. Bisogni naturali e necessari (fame, sonno, ...) 2. Bisogni naturali non necessari (mangiare troppo, bere molto, ...) 3. Bisogni non naturali non necessari (gloria, potenza, ) Per raggiungere l' atarassia bisogna valutare quali siano veramente i bisogni base dell' uomo, cio quei bisogni che se non vengono soddisfatti conducono alla morte. Per questo secondo Epicuro soltanto la prima tipologia va presa in considerazione mentre le altre due vanno rimosse. Sensismo e realismo nell' etica di Epicuro Epicuro afferma che il bene ed il piacere spirituale siano ricondotti al piacere sensibile, ponendo cos la sensazione come canone fondamentale della vita dell' uomo. La sensazione per va sempre accompagnata dalla riflessione, in modo tale da non lasciarsi sopraffare dai piaceri. Il sensibile in questo modo resta giudice di tutto il piacere. L' esaltazione dell' amicizia e il rifiuto della politica Secondo Epicuro la saggezza completamente indipendente a ci a cui essa pu servire. Il filosofo afferma infatti che ben difficile che un saggio si lasci andare a commettere un' ingiustizia anche se fosse sicuro di non essere mai accusato, il saggio semplicemente non compie ingiustizie a prescindere. Per quanto riguarda la vita politica invece Epicuro consiglia di vivere nascosto, cio non avere ambizioni politiche perch queste causerebbero turbamento ostacolando l' atarassia.

Piseddu Martina Liceo G. Brotzu 4F Quartu S. E.

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