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L'incontro tra il messaggio biblico e il pensiero greco non era un semplice caso. La visione di san Paolo,
davanti al quale si erano chiuse le vie dell'Asia e che, in sogno, vide un Macedone e sentì la sua supplica:
"Passa in Macedonia e aiutaci!" (cfr At 16,6-10) – questa visione può essere interpretata come una
"condensazione" della necessità intrinseca di un avvicinamento tra la fede biblica e l'interrogarsi greco.
Benedetto XVI (Discorso di Ratisbona)
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TAVOLA CRONOLOGICA I
DALL’ETÀ DEL BRONZO FINO ALL’ERA CRISTIANA
Data Eventi storici Fatti biblici
2100- Età del bronzo medio.
1550 Egiziani, Sumeri, Accadi, Cananei.
1800- Hammurabi re di Babilonia Abramo, arrivo in Canaan (Gen 12).
1750
1700 Egitto: epoca degli Hyksos Giuseppe in Egitto (Gen 37-50)
1550- Età del bronzo recente.
1200 Egiziani, Amorrei, Babilonesi, Ittiti,
Hurriti.
1290- Ramses II faraone
1223
1250 Mosè, Esodo (Es 1).
1210 Giosuè, conquista della Palestina
(Gs 6-11).
1200-900 Età del ferro I.
Egiziani, Assiri, Babilonesi, Filistei
1100 Grecia: Guerra di Troia Vittoria di Debora e Barak su Sisara
(Gd 4).
1040 Samuele, santuario di Silo
(1 Sam 1-7).
1030- Regno di Saul (1 Sam 8-15).
1010
1010-972 Regno di Davide
(1 Sam 16-31, 2 Sam).
972-931 Regno di Salomone, costruzione del
primo tempio (1 Re 1-11).
931 Scisma tra Israele e Giuda (1 Re 12).
900-600 Età del ferro II. Egiziani, Assiri,
Babilonesi.
854-815 Mesa re di Moab sconfigge Israele. Profeti Elia ed Eliseo
(1Re 17 – 2Re 13).
776 Grecia: prima olimpiade.
753 Fondazione della città di Roma.
740 Vocazione di Isaia (Is 6,1).
732 Tiglat-Pileser III occupa Israele. 2 Re 16,9
721 Sargon II distrugge Samaria. Esilio del regno del nord (2Re 17,5s).
716-687 Regno di Ezechia (2 Re 18-20).
701 Sennacherib assedia invano 2Re 18
Gerusalemme.
640-609 Regno di Giosia (2Re 22-23).
627 Vocazione di Geremia (Ger 25,3).
622 Scoperta del libro della Torah
(2Re 23,25).
609 Battaglia di Meghiddo. Giosia muore 2Cr 35-20-24
affrontando il faraone Necao.
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TAVOLA CRONOLOGICA II
DAL 400 A.C. ALLA FINE DEL MEDIOEVO
Data Eventi storici Fatti biblici
7 a.C. Nascita di Gesù a Betlemme.
4 a.C. Morte di Erode.
6 d.C. Gesù dodicenne (Lc 2,4ss).
14 d.C. Morte di Augusto. Tiberio Lc 3,1
imperatore.
18 d.C. Caifa sommo sacerdote (Lc 3,2).
26 d.C. Ponzio Pilato procuratore di Giudea,
Samaria e Idumea (Lc 3,1).
26-27-28 Attività pubblica di Giovanni il
d.C. Battista.
28-29-30 Attività pubblica di Gesù.
d.C.
34 d.C. Martirio di Stefano (At 7),
Conversione di Paolo (At 9).
37 d.C. Agrippa re (At 25-26).
41 d.C. Claudio imperatore.
51 d.C. Concilio di Gerusalemme
(At 15; Gal 2,1s)
54 d.C. Nerone imperatore.
58 d.C. Cattura di Paolo.
62 d. C. Martirio di Giacomo il minore.
64 d.C. Incendio di Roma e persecuzione Martirio di Pietro.
dei cristiani.
66 d.C. Inizio della prima rivolta giudaica.
67 d.C. Martirio di Paolo.
69 d.C. Vespasiano imperatore.
Resa di Giuseppe Flavio.
70 d.C. Assedio e distruzione di
Gerusalemme.
74 d.C. Caduta di Masada e Macheronte.
81 d.C. Domiziano imperatore.
95 d.C. Giovanni relegato a Patmos (Ap 1,9).
96 d.C. Nerva imperatore.
98 d.C. Traiano imperatore.
100 d.C. Morte di Giovanni.
117-138 Adriano imperatore.
117 Sollevazione dei giudei.
130 In Alessandria eresia gnostica di Gerusalemme diventa Aelia Capitolina.
Basilide.
131-135 Seconda rivolta giudaica (Bar Kokba).
Persecuzione dei cristiani.
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Lingue
Haskalah XVIII sec. Europa Illuminismo
moderne
Chassidismo XVIII-XIX sec. Europa orientale Yiddish Romanticismo
Europa
Nuovo Lingue
XX secolo Stati Uniti Esistenzialismo
pensiero moderne
Israele
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IL COSMO DI MAIMONIDE
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METODI
1. Notariqon: il significato mistico della parola si ricava usando ciascuna lettera di
cui essa è formata come iniziale di un’altra parola.
2. Gematriah: il significato mistico si ricava attraverso l’equivalenza tra parole
formate da lettere i cui valori numerici danno somme uguali.
3. Temurah: il significato mistico si ricava applicando precise regole che scambiano
le lettere con altre trasformando così la parola.
CONCETTI FONDAMENTALI
L’obiettivo della Q. è il superamento dei limiti del mondo fisico (mahseh bereshit)
per accedere alla conoscenza estatica del trono di Dio e del mondo segreto e
spirituale della sua divinità (mahseh merkavah).
Quest’ultimo è raffigurato come composto da una serie di palazzi (Hekhaloth)
abitati da potenze luminose (Sefiroth) che ne custodiscono le porte e che
formano la corte di Dio.
Le 10 Sefiroth sono: Corona (Keter), Sapienza (Chokhmah), Intelligenza (Binah),
Amore (Chesed), Giustizia (Din), Pietà (Rachamim), Eternità (Nezach), Maestà
(Hod), Fondamento (Yesod), Regno (Malkhuth).
Dalle relazioni tra le Sefiroth emergono la dottrina dei quattro universi, dell’En
Sof, dell’Adam Qadmon e si elaborano teorie per chiarire le questioni della
Shekina, del male, delle anime immortali e molti altri.
I quattro universi sono detti: della emanazione (aziluth), della creazione
(berihah), della formazione (yesirah), della produzione (hasiah).
Nel Sefer Yesirah la creazione del cosmo da parte di Dio avviene attraverso le
32 meravigliose vie della Sapienza, che sono le 10 Sefiroth più le 22 lettere
dell’alfabeto ebraico.
Nel Sefer Zohar Dio viene presentato come Infinito (En Sof), del quale nulla può
essere scrutato o detto, tranne la domanda Chi? (Mi?).
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ALBERO CABALISTICO
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ASHKENAZ: termine che indicava nel medioevo la zona della valle del Reno (tra Francia e
Germania), da cui il termine askenaziti per identificare tutti gli ebrei dell’Europa orientale.
BERESHIT: lett.= “in principio”, è usato anche per riferirsi al tema delle origini (ma’aseh
bereshit = l’opera della creazione).
CHASSIDIM: lett.= “pii”, nella letteratura rabbinica sono coloro che, conoscendo la norma,
la superano. Oggi il termine è usato per gli appartenenti a un movimento fondato in Ucraina
nel XVIII sec. da Israel ben Eliezer, conosciuto come Bal Shem Tov.
CHOKMAH: lett.= “sapienza”, nella scrittura (Tanakh) può trovarsi anche con il significato
di intelligenza, ragione, ingegno, abilità. Nel libro dei Proverbi è personificata. Per Filone
si identifica con il Logos. Per la Qabbalah è una delle 10 Sefirot (attributi divino-umani).
DEVEQUT: lett.= “aggrapparsi, stringersi, dedicarsi” a Dio. Può avere un significato etico
riguardando così ogni aspetto della vita del credente, o mistico, intendendo uno stato di
profonda meditazione raggiunta attraverso la preghiera o lo studio della Torah.
GAON: lett: “orgoglio”, dal XIX sec. “genio”. Titolo onorifico per designare il presidente
dell’Accademia talmudica di Babilonia nel periodo medievale. In seguito assumerà un
significato di ossequio per il rabbino capo di una scuola rabbinica (Sua Eccellenza).
GHEMARAH: lett.= “completamento” o “perfezione”, è uno dei commenti contenuti nel
Talmud. Include discussioni, spiegazioni e approfondimenti della Mishnah, oltre che
raccolte di norme civili e religiose.
HAGGADAH: lett.= “racconto”, indica un genere letterario tipico del giudaismo rabbinico
largamente utilizzato nel Talmud e nei Midrashim. Non ha valore normativo ma edificante.
Un caso particolare è l’antichissimo H. di Pasqua, che fa parte del rituale liturgico del Seder.
HALAKHAH: lett.= “via” nel senso di “norma di comportamento”. Indica la parte normativa
della tradizione ebraica. Si contrappone alla Haggadah in quanto vincolante e pratica.
Costituisce un’ortoprassi che si applica a ogni aspetto della vita.
HASKALAH: termine derivante da sekel = ragione. Viene usato come equivalente di
illuminismo in riferimento ad un analogo movimento culturale che attraversò le comunità
ebraiche tra il ‘700 e l’800. I fautori della H. sono chiamati maskilim.
HEKHALOT: secondo la Qabbalah sono i “palazzi celesti”, interpretati in vario modo come
figure mistiche, o angeliche o come rivelazioni particolari sui differenti aspetti delle potenze
divine.
MERKAVAH: lett:= “carro”, si usa in riferimento alla visione di Ez 1, che descrive una
quadriga tirata da quattro angeli o esseri viventi. Nella letteratura Hekhalot è centrale la
ma’seh merkavah = opera del carro, intesa come tramite per l’ascensione a Dio.
MIDRASH: lett.= “ricerca, investigazione”, designa sia il metodo dell’esegesi rabbinica sia
le opere che ne contengono il frutto, sia il loro genere letterario. Un m. può essere halakhico
o haggadico, a seconda delle sue finalità normative, speculative o edificanti.
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MISHNA: lett.= “ripetizione, insegnamento”, indica la raccolta della tradizione orale ebraica.
Si divide in 6 sedarim (ordini), a loro volta divisi in 63 massekhot (trattati).
MITNAGGEDIM: lett.= “avversari”. Nella letteratura chassidica gli oppositori violenti dei
chassidim, guidati in Lituania dal Gaon di Vilna, esponente dell’ortodossia antimistica.
NEFESH: lett.= “anima, respiro”, indica l’uomo come essere vivente. Compare 754 volte
nella Scrittura (Tanakh), a partire da Gen 1,20. Per Saadia Gaon è la sede di istinti, emozioni
e pensieri, per Maimonide è puro intelletto privo di sostanza.
NESHAMAH: detta anche “anima superiore”, nello Zohar e nella Qabbalah è la componente
immortale dell’uomo che gli permette di godere della vita dell’aldilà, nonché di intuire nella
vita presente l’esistenza e la presenza di Dio.
NIGUN: lett.= “melodia”. Tecnica di canto con suoni, sillabe o parole ripetute al posto di un
testo vero e proprio. Un n. può essere gioioso o di lamentazione. Nelle liturgie chassidiche
è considerato la forma di preghiera più adatta a entrare nel devequt.
QABBALAH: lett.= “ricezione, tradizione”. Complesso di oltre duemila scritti, spesso di
autore incerto, contenenti dottrine esoteriche e mistiche dell’ebraismo, fondate da un nucleo
di dottrine teologiche e cosmologiche di impronta neoplatonica a cui è associata la
psicologia aristotelica delle tre anime (Nefesh, Ruach, Neshamah).
RUACH: lett.= “spirito”, indica l’alito vitale comunicato da Dio all’uomo (Gen 2,7). Per lo
Zohar e la Qabbalah consiste nella facoltà di discernere il bene e il male, pertanto è ciò per
cui l’uomo è libero, e più o meno virtuoso.
SEDER: lett.= “ordine”. Termine che indica una sequenza di diversi momenti o elementi
all’interno dei rituali delle liturgie ebraiche (es: seder shel Pesah).
SEFER: lett.= “libro”. Nell’ebraismo ortodosso si usa esclusivamente per i testi sacri: Torah
Mishna, Talmud.
SEFIROT: lett.= “enumerazioni, emanazioni”. Nella Qabbalah sono i dieci attributi di Dio
che servono anche a disegnare l’albero della creazione e l’Adam qadmon (uomo
primordiale) svelando così una sostanziale identità tra teologia-cosmologia-antropologia.
SFARAD: lett:= “Spagna”, da cui il nome sefarditi per gli ebrei dell’Europa occidentale.
SHABBAT: lett.= “cessare”. Settimo giorno della settimana, per cui è prescritto il riposo
assoluto minuziosamente definito nella letteratura rabbinica attraverso la nozione di
melakhah, azione proibita non in quanto faticosa, ma in quanto trasformatrice della natura.
SHEKINAH: lett.= “dimora, abitazione”. Indica la presenza fisica di Dio nella tenda del
convegno, nel tempio di Salomone, nelle diverse teofanie bibliche.
SHEMA: lett.= “ascolta” (imperativo). Preghiera della liturgia ebraica che si recita al mattino
e alla sera. Si compone di tre brani biblici: Dt 6,4-9; Dt 11,13-21; Nm 15,37-41.
TALMUD: lett:= “studio”. Raccolta della Mishna insieme al complesso delle sue esegesi,
cioè la Ghemarah. Ne esistono due compilazioni dette Talmud di Gerusalemme e Talmud
babilonese. Entrambe sono state composte tra il IV e il V sec. d.C.
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TANAKH: acronimo con il quale si indicano i testi biblici canonici dell’ebraismo: Torah,
(Pentateuco), Nevi’im (Profeti), Ketuvim (Scritti).
TARGUM: lett.= “traduzione”. Traduzioni in aramaico della Bibbia ebraica realizzate dopo
l’esilio. Il T. Onqelos (Torah) e il T. Jonatahan ben Uzziel (Nevi’im), sono stati redatti tra
il 60 a.C. e il II sec d.C. I Targum Neofiti (Torah), Targum Yerusalmi I (Torah) sono del
VII sec. d.C.
TESHUVAH: lett.= “ritorno”, significa il pentimento, la conversione e l’espiazione dei
peccati. Nella letteratura rabbinica teshuvot sono le risposte dei maestri più autorevoli
(gaonim) in merito a determinate she’elot (questioni). Su tali teshuvot si fonda la Halakhah.
TIQQUN: lett.= “riparazione, perfezionamento”. L’espressione Tiqqun ‘olam (riparazione
del mondo) è usata nella letteratura rabbinica a partire dalla Mishna fino alla Qabbalhah e
agli autori moderni per indicare una pratica che deve essere attuata non perché prescritta
dalla legge, ma perché favorisce il bene comune, includendo talvolta quello dei non ebrei o
delle generazioni future.
TORAH: lett:= “legge”. Questo termine indica i primi 5 libri del Tanakh che, secondo la
tradizione ebraica contengono l’insegnamento di Mosè. La T. scritta non può essere vissuta
senza la T. orale (Talmud). Da entrambe derivano i 613 mizvot (precetti) dell’etica ebraica
ortodossa. Studiare la T. è a sua volta un precetto fondamentale.
YESIRAH: lett,= “creazione”. Il Sefer Yesirah è uno dei più antichi e importanti testi mistici
della letteratura giudaica. Datazione e autore sono incerti. Racconta la creazione del mondo
da parte di Dio, attraverso le lettere dell’alfabeto e i loro valori numerici. Contiene evidenti
influssi pitagorici e gnostici.
YIDDISH: lett:= “giudaico”, è una lingua appartenente al ramo germanico, parlata dagli
Askenaziti a partire dal X secolo è scritta con i caratteri dell’alfabeto ebraico e include
numerosi termini ebraici e slavi.
ZADDIQ: lett.= “giusto”. Titolo generalmente dato ad una guida spirituale, operatore di
miracoli, o persona particolarmente retta e umile. Nel Talmud si afferma che il mondo si
regge in ogni generazione su 36 zaddiqim nistarim (nascosti) che accolgono la Shekinah.
ZOHAR: lett.= “splendore”. Massima opera della mistica ebraica, attribuito a Shimon bar
Yohai (Palestina, II sec.), ma probabilmente scritto da Moshe de Leon (Spagna, XIII sec.).
Composto da 21 trattati è considerato una teologia mistica in forma di midrashim omiletici.
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