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Storia dell’Arte Rinascimentale

Elaborazione da varie fonti bibiografiche e in particolare da Dorfles G. E alii, Arti visive, Atlas, 2004.

Donatello
Donatello (Donato di Niccolò di Betto Bardi, Firenze (1386-1466). Inizia il suo apprendistato
artistico presso la bottega di Ghiberti. Molto giovane, con Brunelleschi, compie un viaggio a
Roma dove può ammirare direttamente le opere scultoree della tradizione classica. L'attività
principale di Donatello si svolge a Firenze, ma lo troviamo anche a Pisa, a Prato, dove
realizza il pulpito marmoreo del Duomo, e a Siena, dove lavora alla decorazione del Battistero
e del Duomo. Donatello fu uno scultore straordinario, modesto e instancabile. Riuscì con le
sue sculture a ottenere risultati irripetibili perché fu il primo a riallacciarsi e a superare la
tradizione scultorea greco-romana, infondendo ai personaggi umanità, introspezione
psicologica e i valori più profondi e autentici dell’uomo, sperimentando tutte le tecniche e i
materiali possibili.

Tra le opere ricordiamo: il San Giorgio commissionatogli nel 1416 dall’Arte dei Corazzai per
una nicchia della chiesa fiorentina di Orsanmichele. La scultura presenta ancora qualche
traccia di gotico ma già si denota la nuova sensibilità di Donatello per mezzo della postura
orgogliosa e del volto sereno. Appare solido e ben piantato al suolo con le gambe leggermente
divaricate e con grande scudo romboidale che funge da ulteriore punto d’appoggio. Il
combattimento tra San Giorgio e il drago (scena tipica dell’iconografia del santo), è
rappresentato nel rilievo che orna la base della statua, per molti aspetti rivoluzionario.
Donatello lo realizza riprendendo la tecnica antica dello stiacciato, ovvero del rilievo
bassissimo, che permette di applicare alla scultura i mezzi espressivi della pittura. Costruisce
inoltre la scena del combattimento secondo le regole della prospettiva centrale, scoriciando
l’edificio sulla destra e la grotta sulla sinistra e puntando così maggiormente l’attenzione sul
concitato combattimento.

Il banchetto di Erode è una formella bronzea realizzata da Donatello (in collaborazione con
Ghiberti e Jacopo della Quercia) il fonte battesimale del Battistero di Siena. Pone la sua
attenzione sia sulla prospettiva che sul singolo personaggio. In primo piano a sinistra vediamo
un servo inginocchiato che offre a Erode la testa mozza di S. Giovanni Battista. Il vecchio
sovrano è rappresentato disgustato, come gli atri partecipanti, a quella vista quindi in procinto
di ritrarsi in modo da creare un vuoto al centro della composizione e un senso di profondità e
di realismo mai visti prima in un bassorilievo. Vi è un intenso gioco di luci e ombre, nello
sfondo un succedersi geometrico di archi, ma ciò che contribuisce a dare rilievo alla scena è
l’impiego di un secondo punto di fuga prospettico.

Fig. 1 Donatello, San Giorgio, 1415-17. Marmo, altezza 209 cm. Firenze, Museo Nazionale del
Bargello
Fig. 2 Donatello, San Giorgio uccide il drago, 1417. Rilievo in marmo, 39*120 cm, particolare del basamento
della statua di San Giorgio, Firenze, Chiesa di Orsanmichele

Fig. 3 Donatello, Banchetto di Erode, 1425-27. Rilievo in bronzo dorato, 60*60 cm. Siena, Battistero,
pannello su fonte battesimale

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