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Donatello

Donatello ama il marmo e lo lavora, ma anche la pietra, il legno e tutto ciò che
può essere realizzato
Molto amico di Brunelleschi, nonostante le differenze a livello architettonico-
stilistico
Personaggio a cui interessa l’uomo (letteralmente in tutti i sensi)
I suoi personaggi non sono idealizzati come era solito nel Rinascimento, distingue
tra “brutto” e “bello”, però il brutto può essere buono e viceversa, non come agli
albori dell’arte greca
Già a 8-10 anni si andava in bottega ma si cominciava ad imparare davvero qualcosa
dopo qualche anno (si stava in bottega pressappoco per 12 anni)

Donatello il primo che è riuscito non solo a riprendere lo stile greco-romano ma


anche ad emularlo (superarlo) infondendo ai suoi personaggi un’introspezione
psicologica, un’espressività che nella scultura non si era mai vista prima

Differenze tra crocifisso di Donatello e di Brunelleschi


⁃ Crocifisso Santa Croce (1406)
⁃ Crocifisso Santa Maria Novella (1410)
Realizzarono due crocifissi:
1. Donatello= troppo realistico, realizzato come un contadino, un uomo
della quotidianità
2. Brunelleschi= idealizzato poiché ritenuto troppo importante per essere
realizzato come un uomo normale, tutto ciò che apparteneva alla figura di Gesù
doveva essere perfetto
Donatello mette l’uomo davvero al centro di tutto nelle sue opere, chiunque esso
fosse inseriva l’uomo di tutti i giorni, era facile trovarlo sulle scalette della
sua bottega in centro a Firenze che ritraeva su carta un’espressione, un tratto del
passante fiorentino
Nel crocifisso di Brunelleschi troviamo le proporzioni, essendo Dio un essere
divino doveva essere idealizzato, tutt’altro rispetto a quello di Donatello

⁃ San Giorgio
È una statua in marmo di circa 2 m
Si può notare l’espressività nei tratti pensosi del viso, nonostante siano presenti
alcuni tratti tardo-gotici nella fermezza del personaggio

⁃ Banchetto di Erode
La scena rappresenta un dramma poiché Donatello raffigura una scena raccapricciante
e personaggi del racconto mostrano chiaramente la loro inquietudine con
l’espressività dei volti e nei gesti, ad esempio le mani di Erode poste in avanti
La drammaticità si rifà allo stile classico, in cui viene rappresentato il momento
prima o il momento dopo l’evento drammatico, perciò diciamo “quieta grandezza”
È presente anche la profondità conferita da due punti di fuga prospettici e da una
successione di archi a tutto sesto sullo sfondo che riprendono la tipica domus
romana
Il tempo è scandito attraverso lo spazio poiché Donatello si serve di questi archi
dentro i quali ripone gli avvenimenti più lontani mentre più ci si avvicina più gli
avvenimenti rappresentati sono recenti
Si racconta l’episodio della decapitazione del battista da parte del tetrarca della
Galilea su richiesta di Salomè

⁃ David
Si tratta di un'opera in bronzo, alta 1,58 m., conservata a Firenze al Museo del
Bargello; probabilmente la prima statua di nudo del Rinascimento (nudo che nel
Medioevo era simbolo di peccato). L'eroe è nudo perché difeso soltanto dalla
propria virtù morale. E come la nudità, sono classici anche il recupero della
ponderazione policletea e la levigata luminosità delle superfici.
Il corpo dell'esile figura è sbilanciato e snodato a serpentina, con una gamba
piegata e l'altra tesa a reggere il peso. La spada esagerata forma una diagonale
esterna che sbilancia la composizione: è troppo grande e pesante per la sottile e
sciolta figura adolescenziale. Questo voluto squilibrio compositivo suscita il
senso di oscillazione e instabilità che percorre tutto il corpo, accentuato dai
giochi di luce e ombra riflessi sulla superficie metallica e molto levigata e sui
muscoli appena indicati.
⁃ vivacità e morbidezza quasi innaturale
⁃ La postura è ispirata al chiasma Policleto Teo con la spalla sinistra
alzata e intenzione, e la gamba sinistra rilassata, con il braccio abbassato dallo
stesso lato
⁃ Emerge la pensosità data la testa leggermente inclinata

⁃ Maddalena penitente
Dal fisco consumato, volto oscuro e sofferente
La grandezza di Donatello sta dunque nel trasgredire i canoni classici, la
tradizione e rappresentare la dignità umana per intero

⁃ I profeti Geremia e Abubac


1. Una caratteristica importante di queste due statue di marmo è che sono
due profeti soggetti al passare del tempo= l’effetto del tempo si può notare in
entrambi i soggetti (calvizie, sgraziosità)
2. Emerge il chiaroscuro che contribuisce a dare dignità e importanza alle
figure

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