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Fridrik

Personaggio che amava isolarsi, era un misantropo


molto schivo e riservato.
Ci rimangono anche alcuni scritti, una serie di pensieri:
es.1 ‘’mi dite che odio gli uomini perché non sto con
loro, ma è proprio perché li amo che li allontano
es.2 Dice di chiudere l’occhio fisico perchè l’arte è
rivelazione e dice che porta a galla l’invisibile della
natura partendo dalla natura stessa.
I paesaggi sono lontani da quelli mediterranei e
rappresenta la natura nordica, specialmente quella
della germania dalla quale non si stacca mai, ad
eccezione della Danimarca, anche se rimane nello
stesso ambiente culturale.
In questa natura domina il silenzio, al contrario delle
opere di Turner dove si sentono i frastuoni della natura.
Realizza i suoi quadri per strisce orizzontali, con i
soggetti ben definiti ma sempre di spalle, non si vede
mai il volto e chiunque potrebbe immedesimarsi, con
dimensioni più piccole rispetto la natura.
•Il suo studio è quasi una camera monacale proprio
perchè lì poteva interiorizzare ciò che vedeva per poi
realizzarlo (non era una pittura di getto)
•diceva che dio stava in tutte le cose e per questo la
natura diventava un essere divino.
Monaco in riva al mare
Quadro di inizio ‘800
Concetto di sublime, di infinito della natura e della
piccolezza umana con un aspetto astratto.
Il monaco è piccolissimo e di spalle che è quasi un
invito allo spettatore ad immergersi nello spettacolo
infinito.
Un personaggio contemporaneo di Fridrik dice
‘’vedere il mondo senza palpebre’’ poichè non
dipinge ciò che vede, ma dipinge ciò che vede dopo
averlo interiorizzato in una situazione di tranquillità.

Viandante sul mare di nebbia.


Immagine rappresentativa del romanticismo.
Qui, invece di rappresentare una composizione
orizzontale, è verticale e ingigantisce la figura umana
rispetto alle precedenti per mettere in evidenza la
situazione emotiva del personaggio che ha un
atteggiamento solenne e tragico.
Quest’uomo si ferma ad osservare lo spettacolo della
natura, la nebbia che sale dal basso con le montagna in
lontananza. È un dipinto che riflette il sentimento
romantico del sentirsi persi e inadatti nei confronti
della vita, infatti il non sentirsi capiti era una delle
tematiche degli artisti romantci.
Kierkegaard dice ‘’La mia sofferenza è il mio maniero,
essa osa come un nido d’aquila sulla vetta di una
montagna e torreggia sopra le nuvole’’ è l’espressione
della sofferenza dell’individuo che sente cose che gli
altri non provano e viene ritrovata in questo quadro.

Bianche scogliere di Rugen


•Fridrik si sposò nel 1818 circa e nel viaggio di nozze
volle tornare in Romelania, nell’isola di Rugen, sua terra
d’origine e qui si ferma ad ammirare le scogliere
bianche qui rappresentate.
•Mentre la nebbia che sale nel viandante sul mare di
nebbia incuteva timore e ansia, qui la natura è serena,
probabilmente per la sua serenità e il coinvolgimento
emotivo.
•Un’altra differenza è che, mentre nel viandante sul
mare di nebbia il soggetto era posto sulle scogliere,
qui il centro è vuoto per il senso di infinito e il mare
con gli scogli fanno da quinta scenica.
•Abbiamo tre personaggi:
-una donna in rosso che simboleggia la carità
-un uomo che guarda il mare che indica la speranza
-un uomo inginocchiato con il suo bastone in terra
rappresenta la fede.
•La scena ha perso ogni significato dal punto di vista
umano in quanto siamo attratti dalla visione
sconfinata della natura e non dall’atteggiamento dei
personaggi che diventano secondari.
EUGENE DELACROIXE
•Amato da Boudeler, grande amante dell’arte, scrisse
molti articoli raccolti in un’unica opera Les Salons
i saloni francesi erano delle mostre che esponevano opere
scelte tra vari artisti, sotto Napoleone III si sviluppò il salone
dei rifiutati dove venivano esposte opere rifiutate dai giudici. I
quadri erano la fotografia di come stava andando la cultura
francese. Boudeler stesso dice che erano molto più diffuse le
opere religiose che rientravano in una tradizione e che non
portavano problemi.
• Fu allievo di Guerin (gueren allievo di david) e nel suo
studio conosce Géricault e si avvicinò alla sua pittura
•1821 massacro di scio e libertà che guida il popolo.
Successivamente si dedica a rappresentazioni
esotiche, come donne turche raffigurate nell’opera le
’’Fames del Gers'' e raffigurazioni religiose, come le
storie di Giacobbe, a Parigi
Fames del Gers
-Boetler dice: ‘’donne malate di una bellezza interiore.’'
-Quello che colpisce delacroix è il senso dell’assoluta
naturalezza presente in queste figure tra cui la donna con il
drappeggio e la serva di schiena sulla destra e il senso di
esotismo (tutto ciò che non era europeo)che va a
caratterizzare tutto l’800 e parte del 900. -Delacroix va quindi
a rappresentare una novità nella cultura europea e da qui
l’esotismo e tutto ciò che è esotico diventò la meta della fuga
di molti verso metà dell’800.

•Troviamo influenze dantesche e shaekspiriane che


furono artisti punto di riferimento per pittori del
preromanticismo
•fu grande colorista al quale guardarono gli illuministi
poichè parlò già di mezze tinte, inoltre fu
fondamentale per lui il viaggio in Marocco dove
conosce cromie diverse sotto una nuova luce.
•ha lasciato una serie di riflessioni nei suoi diari e dice:
—>nella pittura l’artista stabilisce con un ponte
misterioso tra l’animo dei personaggi e l’animo dello
spettatore
Infatti spesso siamo attratti da opere dove, pur non
riconoscendo il personaggio, siamo trasportati e attratti
dall’opera
•per Delacroix la bellezza del quadro sta
nell’indefinibile poichè veniamo attirati dalla mancanza
di perfezione poichè siamo attirati da ciò che non è
razionalmente spiegabili
•Parla di pittura di tocco, già vista in Constable—
>l’aspetto esecutivo della materia e della rivoluzione
deve avere un cambiamento anche nel linguaggio oltre
che nei soggetti
•il disegno deve essere vivo e mosso, riflettendo la
natura
•era attivo politicamente, schierato dalla parte
moderata e l’appartenenza alla politica è espressa dalle
opere:
-massacro di scio, 1822
-libertà che guida il popolo 1830
Ma aveva esordito al salon con la barca di Dante e
Virgilio nel 1822.
barca di Dante e Virgilio
-come punto di riferimento ha proprio Dante, che
insieme a shakerspeare e gli autori del medioevo
diventano punto di riferimento per l’arte dell’800,
soprattutto per il senso di sublime che caratterizzava le
loro opere (vi sono grandi passioni, atmosfere forti e
terrorizzanti).
-Dante e Virgilio sono rappresentati durante la
traversata dello Stige con Dide sullo sfondo in fiamme
Poi vi è flegias che sta traghettando Dante e Virgilio e
sotto una serie di dannati nudi che cercano di
aggrapparsi alla barca (come Filippo degli argenti).
- I nudi sono ripresi dalla classicità e con il loro
atteggiamento rappresentano sofferenza e sforzo e
riprendo l’arte michelangiolesca.
-Delacroix era un grande colorista e con le gocce
d’acqua rappresentate e le ombre, chiamate ombre
colorate, anticipa quelle che sono le tendenze
illuministiche.
-nella pittura di Delacroix ha una maggiore importanza
il colore rispetto al disegno, ovvero il disegno non è
più un limite invaricabbile come nel neoclassicismo, ma
è qualcosa che può essere superato dal colore.
-Sappiamo inoltre che la critica dell’epoca e la giuria dei
salon apprezzavano quest’opera.

Massacro di scio
-Rivolta del popolo greco contro gli oppressori turchi,
1820-1821. Molte persone vengono poi massacrate
nell’isola di Scio proprio per l’atteggiamento
rivoluzionario.
-In questo ambito possiamo collocare anche Byron che
andò a combattere in Grecia per i suoi ideali di libertà e
lì morì e proprio le sue sue memorie divennero punto di
riferimento di delacroxi per rappresentare vestiti e
particolari di queste popolazioni, egli non andò in
Grecia quindi si basò sulle testimonianze di altri
personaggi come il colonnello francese Vutiè.
-Abbiamo impostazioni tipicamente classicheggianti
tipo il corpo femminile e il corpo in alto.
-Questa impostazione delle figure non naturale e
tipicamente epico va in opposizione con l’ambiente e la
dimensione patetica.
-Allo stesso tempo Delacroix vuole portare delle
innovazioni:
•tutte le figure sono ai lati dell’opera e l’artista lascia al
centro un vuoto per far vedere i massacri e gli orrori in
secondo piano, inoltre l’opera è realizzata verticalmente
e non orizzontalmente come spesso avveniva in quelle
opere.
-Ogni figura è frutto di uno studio, il cavallo impennato
(ripreso forse da un dipinto di Gerico ossia il corazziere
ferito)
la libertà che guida il popolo
-Dipinto del 1833 e rappresenta le 3 giornate di
rivoluzione francese di luglio in cui il popolo insorse
contro Carlo X.
-Delacroix rappresenta gli avvenimenti di quei giorni
mediando il linguaggio romantico con la tradizione
neoclassica come la figura femminile che spicca in
alto posta in cima a un’impostazione piramidale di
uomini, ma l’artista non ha un atteggiamento
rivoluzionario e innovativo in questo caso.
•Secondo la tradizione neoclassica le figure nude
potevano essere rappresentate solo se
rappresentavano allegorie e Delacroix ha potuto
rappresentare la figura con i seni al vento propio perchè
rappresenta la libertà e l’artista la veste da popolana.
-Nel dipinto è presente un omaggio alla zattera di
gericoux ripreso dalla rappresentazione del calzino nel
cadavere, la composizione piramidale che si proietta
verso lo spettatore con il movimento del dipinto
dall’interno all’esterno
-C'è una partecipazione totale del popolo alla
rivoluzione (donne, bambini, borghesi, operai e sullo
sfondo vi è il particolare delle torri di Notre dame e
della città di Parigi che è tutta in fuoco )
- la critica non accettò completamente l’opera anche
per l’inserimento di donne e operai che suscito la critica
anche dei suoi amici pittori e dei borghesi

Siamo nel periodo della restaurazione, dopo il 1848 la classe


dominante da un posto di vista politico-sociale è la borghesia
che è una classe sociale riformista e progressista, quando
acquista il potere diventa conservatrice e questi aspetti noi li
vedremo nel corso dei vari artisti, borghesia sempre più
reazionaria e conservatrice per non perdere i privilegi acquisiti
e gli artisti mettono nel loro mirino questi aspetti della
borghesia
— Atteggiamento più storico di quello di Fridrik che è
più concentrato sull’aspetti tipicamente tedeschi e
panteistici come rapporto uomo natura, senso di
infinito, sublime, e la piccolezza dell’uomo, invece con
Delacroix il romanticismo è più storico.
ANORAMA ARTISTICO FRANCESE NELLA
SECONDA METÀ DELL’OTTOCENTO
-Siamo in piena rivoluzione industriale , sono dunque
presenti aspetti del positivismo e della tecnologia
Il positivismo sviluppa una assoluta certezza nella
scienza e nell’aspetto tecnologico con i quali si può
avere qualsiasi risoluzione alle problematiche di tutto, vi
é quindi una fede assoluta verso la scienza
Questi aspetti li notiamo anche sotto il profilo
urbanistico architettonico, Parigi è una delle città che
dimostra queste caratteristiche: durante l’esposizione
universale del 1889 sancisce l’emblema del
modernismo la tour eiffel, costruzione in ferro che
viene realizzata per quella occasione ma che è
l’espressione di questa fede assoluta nella tecnologica ,
anche se doveva essere tolta dopo questa esposizione.
In campo architettonico vengono quindi usati nuovi
materiali come acciaio vetro e ferro, un altro esempio è
il cristal palace di londra, realizzato totalmente in vetro
e ferro per l’esposizione del 1851, il vetro e ferro
permettono l’assemblaggio di moduli in modo molto
facile, in Italia questi aspetti li notiamo nella galleria
Vittorio Emanuele a Milano, che presenta una copertura
in vetro e acciaio con all’interno edifici in gusto
classicheggiante e la mole antonelliana a Torino , ora
sede del museo del cinema.
-In questo periodo molto importante é la Pittura
impressionista.
-Parigi é quella della belle epoque, della città
illuminata, della moda e delle feste, dei caffè e
testimonia questo progresso
-Nella metà dell’800 vi è anche un grande impegno
politico, volontà di non essere relegati a degli schemi e
di cambiare la società, rappresentata da pittori che
denunciano un forte legame tra arte e politica, in
questo periodo vengono diffuse grandi ideologie come
socialismo, ci sono i filosofi socialisti utopisti come Furiè
che volevano una società basata sulla collettività,
sull’aiuto reciproco
-La Francia é quella delle rivolte popolari come quella
del 48 o la comune di Parigi, che portó ad un grande
impegno politico da parte di tutti anche degli artisti, in
cui insorse il popolo, si decretó un governo di salute
pubblica in cui gli artisti avevano un ruolo importante e
finí nel 71 per vari ragioni: i vari stati assolutisti non
potevano permettere che ciò rimanesse in vita perché
era un pericolo, e poi la sconfitta della Francia nella
guerra franco-prussiana del 71
I COMUNANTI ERANO DI ESTRAZIONE POLITICA
DIFFERENTE: come Curbè, che fu imprigionato, punto
di riferimento per molti artisti, la sua arte non rispecchia
l’accademismo
-Questo fu un Periodo felice per la letteratura francese:
periodo di grandi romanzi come quello di Zolá
(scrittore amato da Van Gog) e spesso gli scrittori erano
agli artisti, ad esempio Monet e Zola molto amici
FOTOGRAFIA
Si sviluppa nella seconda metà dell’800 ed ha vari
risvolti sotto il profilo artistico. Ci da una visione
panoramica della realtá, ci permette di vedere dettagli
a cui non facciamo caso ad occhio nudo, divulga le
immagini in modo più veloce. Alcuni artisti che rispetto
agli altri avevano una capacita inferiore si buttano verso
la fotografia, la ritrattistica é il settore a cui i pittori si
avvicinano maggiormente grazie alla fotografia.
-2 filosofi: Marey (francese) e Muydbegie (inglese)
creano la cronofotografia, ossia hanno disposto varie
macchine fotografiche facendole scattare ogni volta che
passava un cavallo o un atleta facendo vedere i vari
sviluppi del movimento. Questo ha portato a riflettere
sul dinamismo, e questo aspetto ha aperto la strada a
molte cose come il cinema, (primo cortometraggio é
verso la fine dell’800,con i Fratelli Lumiere ed é il treno.)
siamo in un campo pionieristico, il dinamismo in arte ha
avuto varie ripercussioni: nel futurismo ma anche nel
cubismo in cui lo stesso oggetto é visto da più punti di
vista e entra il concetto della quarta dimensione (la
rappresentazione del tempo, ma non si può
rappresentare il tempo senza movimento)
-Primo studioso della fotografia Nieps , che fa le prime
lastre fotografiche . Le prime fotografie erano
costosissime poiché si usavano delle lastre con il cloruro
d’argento e poi facevano delle foto al contrario, ossia
ciò che era solido era nero in fotografia
-Cronofotografia: punto di riferimento anche per
pittori come degas, i suoi dipinti che hanno come
soggetto ballerini che danzano e si muovono sono fatti
avvalendosi della fotografia, infatti riuscì a
rappresentare queste posizioni delle ballerine grazie
alla fotografia
-Invenzione della fotografia é la liberazione dell’artista
da certi vincoli, poiché l’artista non è più colui che deve
rappresentare la realtà ma può svincolarsi da ciò e
questo porta allo sviluppo dell’autonomia dell’arte , e
ciò giustifica la frase di Maurice Denis "un quadro é una
superficie piatta coperta da colori disposti in un certo
ordine", in questa frase si rifà all’autonomia dell’arte
che si basa sulle leggi dei colori (enciclopia ) non su
quello che deve rappresentare.
-Rapporto tra arte e musica diventerà qualcosa di più
solido, in quanto la musica é l’arte più autonoma. (Nelle
opere d’arte vengono utilizzati i rapporti musicali,
quindi questo rapporto ci e sempre stato però adesso si
rafforza)
CURBÉ
1861: data in cui su un giornale francese "Courier di
dimanche" (corriere della domenica) viene pubblicata
una lettera scritta da Curbe in cui esprime le proprie
idee sull’arte, sul mestiere di artista ed i propri principi
estetici pubblicata dopo che nel 55 i suoi dipinti come
Atelier (i personaggi di cui egli si circonda, come anche
Boudeleir o Champelier, li troviamo rappresentati nella
parte destra dell’opera) e Funerale a Ornan vengono
rifiutati al salon e diventa una sorta di manifesto del
realismo corrente artistica francese che si sviluppa
contestualmente al naturalismo e della quale Curbet
viene considerato il maestro.
-Egli ha studiato L’arte nei grandi musei, é stato sempre
contro qualsiasi forma di Accademia e scuola, amava
dire che bisogna partire dai grandi maestri del passato,
ci dice che l’arte é qualcosa di personale e di
individuale e bisogna coltivare il talento di un artista
(capacità di applicare le proprie facoltà sulla base
dell’idea di quell’epoca);
-per lui non esiste pittura di storia se questi processi
storici non si sono vissuti personalmente, ci dice in
modo semplice che lui fa pittura di storia solo per ciò
che ha visto e per ciò che é accaduto durante la sua vita
e ciò forse va un po’ contro alcuni aspetti del
romanticismo poiché annulla il senso di nostalgia
(turner con Annibale che attraversa le Alpi, non ha visto
e conosciuto Annibale)
-Come diceva Boulder: per essere moderni bisogna
parlare del proprio tempo
-Courbe ha fatto un bellissimo ritratto di boudeleir
-Egli ci parla di grandi maestri ossia i pittori olandesi
del 600, Velasquez, i pittori veneziani del 500,
Caravaggio
Ma non la pittura delle accademie perché secondo lui
tappano le ali ai talenti, di studiare l’arte nei musei, per
far sì che gli artisti possano guardare con occhi diversi
la realtà, il suo sogno era quello di fare una grande arte
che fosse espressione di quella società francese, deve
essere qualcosa di concreto per lui.
-Egli non si sente maestro di nessuno, nonostante molti
vedessero in lui un punto di riferimento
-Ci vuole dire che l’immaginazione deve essere
eliminata, se io devo rappresentare cose del presente
l’immaginazione fine a se stessa deve essere eliminata,
dice che la si può accettare se serve ad una migliore
rappresentazione del dato reale, per rappresentare in
modo più netto una certa espressione, per esprimere
un simbolo, per inventare un soggetto ma la pittura
squisitamente di immaginazione egli la nega
-ideale di bello: per lui il bello é presente nella realtà e
bisogna essere capaci di vederlo, egli dice che per lui il
realismo é fatto da piccoli brani di vita quotidiana
vissuta e rappresentati secondo il proprio modo di
vedere (qui vi é una reminiscenza del soggettivismo
romantico) , non ci parla di grandi personaggi o di élite
ma i suoi personaggi sono persone comuni come i
suoi amici (nell’ atelier), per lui non esiste un bello
assoluto
-Egli realizzó il papillon du realism con l’aiuto di un
banchiere francese Bruyas che lo aiutò con il
finanziamento , egli lo fa a spese proprie e nasce in
contrapposizione alla giuria dell'esposizione universale
che aveva rifiutato alcuni suoi dipinti come funerale di
ornan, giuria formata da esponenti delle scuole delle
belle arti francese
-Critica fatta da parte di questa giuria: la sua era una
pittura troppo materica , di essere una pittura di
democratici e troppo concreta come se dovesse essere
solo una pittura di evasione e non una che pone dei
problemi ma questo é normale in una società dove chi
ha il potere vuole in tutti i modi continuare a
mantenerlo, si deve proporre un tipo di arte che non fa
prendere coscienza alle persone della realtà , ma
questo papillon non ebbe molto successo, il gusto del
pubblico era quello educato sulla base delle esposizioni
come i salon, pubblico che si basava sulla concezione
estetica dell’arte fondata su alcuni elementi come un
disegno ben ordinato, una sorta di disegno colorato,
come la pittura di ingles e di delacroix
—>2 fazioni: pittura più disegnativa e classicheggiante,
pittura più colorista
-Curbe riconosce l'importanza di delacroix e dice: la
sua mostra viene accompagnata da un catalogo in cui
scrive che "essere capace di rappresentare gli aspetti
della mia epoca secondo il mio modo di vedere, essere
non solo un pittore ma un uomo, rendere la mia arte
viva é questo il mio scopo"
•Negli ultimi anni della sua vita, uscito di prigione e
andato in esilio, si dedica a dipinti sui temi del
paesaggio, delle marine, dei ritratti e la sua pittura
cambia da un punto di vista materico, non più pittura
secca e asciutta ma più materica rispetto ai quadri
precedenti come se si fosse volutamente distaccato da
pittura di azione
Es. Uomo disperato o la bela irlandese (memoria
della donna allo specchio, origini in Tiziano d in Bellini)
Autoritratto con cane nero
-Uno dei suoi primi quadri
-Fatto nel 1842
-Qui Curbe, che nel corso della sua vita si é fatto molti
autoritratti, come fece un pittore olandese
Renv(rapporto con la pittura olandese molto forte) porta
una reminiscenza romantica, che si vede sopratutto
nella sua espressione di autocompiacimento
-Sia il cane che lui guardano lo spettatore, paesaggio
ruvido realizzato con la spatola che da il senso del
colore crespato
- abbiamo anche una reminiscenza Giorgionesca,
sopratutto per ciò che riguarda alcuni autoritratti di
Giorgione
—>Egli fu anche l’autore dell’origine del mondo

Dopo cena a Ornan


-Egli era ossessionato dai cambiamenti fisici, nasce ad
Ornans e realizza un dipinto che é il punto di partenza
del suo realismo ambientanto nella cittadina.
-Rappresenta lui con i suoi amici e vicino a lui vi é un
violinista che sta suonando
-Questo tipo di pittura di intenso realismo e di una
dimensione famigliare ha una lunga tradizione
sopratutto in un pittore che si chiamava Lenain (pranzo
dei contadini)

•Comune Parigina dura un anno, governo di salute


pubblica in cui Curbe é incaricato di curare gli aspetti
dell’arte francese, viene imprigionato per l’episodio di
Plas Vandon(accusato di essere uno dei partecipanti),
trascorre mesi in prigione e lo segnerà per tutta la vita
-1850: Salom rifiutati due quadri di Curbe (come gli
spaccapietre, quadro che poi in seguito al
bombardamento si é perso)
Gli spaccapietre:
-Dipinge due persone che ha visto passando in
carrozza, mette in evidenza gli elementi di questo
lavoro: barile, secchio, martello e mette questi due
personaggi quasi si spalle in modo tale che noi non
possiamo riconoscerne il volto.
-Vuole rappresentare la purezza di questo lavoro, la
condizione in cui si trovano con un linguaggio scarno,
con una pittura quasi secca anche la natura é essenziale
-Guardando quest’opera viene in mente la novella del
Verga di Rosso Malpelo che termina con "in questo
lavoro così si nasce e così si muore" , come a dire che
non vi è possibilità di sfuggire a questa condizione
-Il quadro viene ampiamente criticato, perché utilizza
un linguaggio troppo di denuncia, egli va alla ricerca di
un’arte di denuncia, realista, e vuole incanalare l’arte
ossia dargli uno scopo che é quello di denunciare la
realtà

IL FUNERALE DI ORNAN:
-Egli realizza una gigantesca tela (6metrix3 ) , ad Ornan,
suo paese nativo recatosi li per un funerale di un
parente con personaggi a grandezza naturale,
-Viene portata da Curbe al salom del 1855 ma viene
rifiutata come l’Atelier
-Egli fece posare direttamente queste persone e divise
la scena in tre grandi parti
•Parte sinistra: parroco, chierichetti, sacrestali
•Centro: sindaco e notabili
•Destra: tre donne parenti di lui che piangono e poi
altre donne
-In primo piano il cane, come faceva la cultura
olandese mette gli animali in primo piano
-Mette la linea dell’orizzonte alta in modo tale che
tutto possa venire in primo piano, quadro che sembra
continuare oltre il limite della tela perché la fossa viene
rappresentata per metà, poi ci sono più fonti di luce
una bassa e una alta e sullo sfondo un crocifisso, vi é
molto della tradizione olandese anche sotto il profilo
cromatico: colori scuri molto usati come il nero ma
anche il bianco , che ci rimandano a Velasquez
(spagnolo del600) e poi anche a quella olandese
-Il realismo é quello della gente comune, del vissuto,
costumi della propria epoca secondo il proprio modo di
vedere

-Curbe e Van Gogh sono testimoni della volontà di un


legame tra arte e vita.
- Van Gogh rappresenta l'estremo tentativo di un artista che
vuole inserirsi all’interno di un’epoca , proprio questo portò
Van Gogh a uccidersi e accade per la disfatta di grandi sogni,
ideali e anche il rapporto tra società e arte con la fine della
comune, infatti dopo ciò l’artista si sentirà sempre sdradicato,
la soluzione Van Gogh la cerca ma non la trova, altri per non
suicidarsi o si rifugiano in una dimensione spirituale onirica ,
altri invece fuggono proprio fisicamente. Però siamo in un
momento ancora, con Curbe e Daonier, di artisti impegnati,
che credano ancora in un legame con la società.
-Il ritorno ad un’arte di impegno con volontà di
cambiamento e forme estreme ritornerà poi con i primi del
novecento"
L’atelier del pittore
-uno dei suoi primi quadri
-Altro dipinto rifiutato nel 55 che però suscitò
entusiasmo di Delacroix che lo vide come un
capolavoro e disse che a destra ci sono sfruttati e
sfruttatori, gente che vive nella miseria e nella morte, fu
(all'Orse ora) , una tela enorme, "l’atelier del pittore"
-Curbe al centro che sta dipingendo un paesaggio e
vicino a lui un bimbo e una donna nuda con un lenzuolo
tra le mani.
-Dietro a Curbe la donna nuda che ci ricorda la venere,
questa raffigurazione ha interpretazioni molteplici:
pittura accademica a cui volte le spalle, oppure la
nuda verità, il bimbo invece rappresenta l’ingenuita
(anche nella Las Menjnas di Velasquez)
-A destra e sinistra una serie di personaggi
-Stanza con poca luce, sullo sfondo crocifisso e un
quadro poggiato al muro di cui noi vediamo solo la
parte dietro
-A destra: suoi amici, intellettuali consapevoli, hanno
consapevolezza della realtà che deriva dalla conoscenza
come Champerie , Pludon
-A sinistra contadini, operai, rabbino, é rappresentata
la miseria umana, coloro che convivono con la morte,
gli inconsapevoli della situazione sociale e politica
della Francia dell’epoca e alla condizione umana in
senso lato.
-Abbiamo poi dei simboli importanti:
•quadro girato, simboleggia la censura
•crocifisso sullo sfondo che rappresenta lui come
artista sofferente, come anche cristo sulla croce
- Abbiamo po la figura di Napoleone III con
bracconiere , perché il bracconiere caccia in modo
scorretto, la rappresentazione diventa un’accusa per
Napoleone III
-Subì enormi critiche dai più conservatori:

•Negli ultimi anni della sua vita, uscito di prigione e


andato in esilio, si dedica a dipinti sui temi del
paesaggio, delle marine, dei ritratti e la sua pittura
cambia da un punto di vista materico, non più pittura
secca e asciutta ma più materica rispetto ai quadri
precedenti come se si fosse volutamente distaccato da
pittura di azione
Es. Uomo disperato o la bela irlandese (memoria
della donna allo specchio, origini in Tiziano d in Bellini)

ONERÉ DAOMIER
Altro uomo di azione, pittore caricaturista (cimentarsi
nel tema della caricatura con un senso più grottesco era
Leonard) , grandissimo disegnatore.
-Affronta tutta metà dell’800, ha lavorato per giornali
satirici come la Caricature e Cherivali ed era contro il
potere, contro i nobili, contro la borghesia e contro chi
comandava , contro Napoleone III
-La caricatura degli anni 30 dell’ '800 fece si che venne
imprigionato e fino al 48 la sua produzione satirica
diminuisce in numero, riprende nel 48 con i moti
rivoluzionari e si crea il terreno adatto anche
politicamente per fare una critica al Potere.
- Al contrario di Francois Millier, che rappresentava
pitture realistiche con i personaggi caratterizzati dal
senso di accettazione della propria condizione e non va
a denunciare questa condizione perché i personaggi
hanno un senso della propria condizione quasi
religiosa, Daomier vuole proprio mettere il luce la
condizione dei personaggi per sensibilizzare il popolo
sulle differenze tra classi sociali per denunciare le varie
situazioni e criticare il potere.
Gargantua
Caricatura: prese spunto da un romanzo e realizzò
questo dipinto per rappresentava chi comandava a
quell’epoca ossia Luigi Filippo (siamo prima di
Napoleone), rappresentato come un gigante che ingoia
tutte le ricchezze del paese, infatti sta con la bocca
aperta e da questa talvolta sale tutto ciò che il popolo
gli porta.

Il vagone di terza classe


-uno dei suoi capolavori ,1864
-Non é una caricatura, é un olio sul tela
-Si vede ancora che proviene da un artista che sa fare
caricature, infatti il volto della vecchia in primo piano
ha una linea che deforma quasi il volto
-Non é interessato al tema della velocità del treno che é
un tema che affascinerà gli impressionisti, ma gli
interessa rappresentare la situazione
-In primo piano donna con un bimbo in braccio
affiancata da una figura anziana che tiene stretto un
cesto di viveri e vicino un bimbo addormentato, qui
domina il silenzio che diventa anche solitudine e
dolore sopratutto nel volto dell’anziana.
-Sullo sfondo vi é lo schiamazzo di persone, due
borghesi con cilindri in testa e capiamo che la sua
simpatia va per i personaggi in primo piano, i sofferenti.
-Egli ci rappresenta due mondi estranei tra loro e
questa estraneità è sottolineata da due aspetti opposti:
silenzio e schiamazzo.
-usa la luce per sottolineare e incidere espressioni in
primo piano,
la pittura scarna e secca con la linea di contorno che
marca bene i volti , sembra quasi anticipare le
trasformazioni nelle pitture del 900 come gli spettri di
Munch.

-In questo periodo erano molto diffusi i Pompier, così


chiamati perchè pittori come David e i suoi allievi
rappresentavano soldati con l’elmo in testa, ed erano
coloro che facevano scese perfette dal punto di vista
formale con allusioni religiose, storiche, mitologiche
e allegoriche riprese da istanze romantiche e da filosofi
come hegel (Es. La venere di Capanel)
-Nei salon erano le opere d’arte che avevano più
accettazione e che catturavano il pubblico, poichè era
una pittura che doveva colpire il piacere estetico per la
loro perfezione e per il loro accademismo, troviamo
infatti concetti come valori della patria, scene
mitologiche, valore della famiglia.
- In questa situazione, un gruppo di pittori che sono gli
impressionisti, vanno in contrapposizione con questo
movimento accaparrandosi il dissenso e le critiche del
pubblico e solo alla fine del diciannovesimo secolo
grazie a collezionisti americani che essi iniziano ad
uscire dal limbo in cui la critica li aveva relegati
-Dunque l’impessionismo può essere considerata la
prima pittura della modernità, poichè, non solo
presenta soggetti nuovi e poichè la modernità e la
rivoluzione deve riflettersi anche nel modo stesso di
dipingere che va a riprendere un linguaggio moderno e
nuovo
-Le mostre dei salon erano ufficiali per il governo
francese alle quali venivano invitati i grandi artisti
dell’epoca che più di ogni altri rispettavano la mentalità
francese e dal punto di vista politico erano più
favorevoli al senso di conservatorismo.
-In contrapposizione a ciò, nel 1863 in Francia troviamo
napoleone III che aveva creato il salon dei rifiutati,
dove finivano tutte le opere rifiutate dalla giuria
ufficiale. Realizzando questo salon si dimostrò
magnanimo (scopo politico), e questo fece si che
qualche anno dopo la giuria cambiò (1/4 rappresentanti
dello stato, 3/4 nominata dagli artisti espositori)
facendo si che parte della giuria fosse scelta dagli
artisti espositori, ma questi artisti dovevano aver già
vinto in passato un premio e quindi erano coloro che
rispecchiavano il gusto già richiesto.
•Da qui le cose iniziano a cambiare:
-1874-1886—> 8 mostre impressioniste, la prima
presso lo studio di Nadar , studio fotografico, proprio
perchè la fotografia era importante per la loro arte
-questi furono gli anni della pittura impressionista, nelle
loro mostre dagli anni ottanta partecipano anche artisti
non impressionisti come Goghen, dunque ciò ci porta a
dire che il periodo più eroico dell’impressionismo va
dal 74 all’82 , anno in cui Renoir abbandona
l'impressionismo perchè durante un viaggio in Italia
rimane folgorato dalla pittura di Raffaello.
- dopo il 1884 si sviluppa un movimento di artisti
indipendenti e a inizio novecento nasce un'istituzione
che segna il punto di partenza delle avanguardie del
900 (salon d’autonne)
- nel 1905 di sviluppa il salon d'autun dove ci fu la
prima mostra dei pittori fauves (belve) rappresentanti
dell’impressionismo francese così chiamati con
accezione negativa da un critico. A questo salon
parteciparono anche pittori come Picasso (che
inizialmente ha un linguaggio del movimento fauves al
quale egli guarda, ma non aderisce totalmente a questo
tipo di pittura infatti egli guarda anche al grande
maestro che segna il passaggio fondamentale tra
pittura dell’800 e 900 ovvero Paul Cesanne)
- un altro fenomeno importante per gli impressionisti fu
il giapponesismo, che riflette il gusto per l’esotico, con
la diffusione di stampe giapponesi di grandi artisti,
come Utamaro, arrivate in Europa . Il giapponesismo
piacque così tanto dal punto di vista formale agli
impressionisti per la loro estrema semplicità ed
essenzialità, ma anche per la loro bidimensionalità
(manca il volume neoclassico e la plasticità) ripresa
anche da Goghen.
Ritratto di Emile Zola di Manet. 1867
-Emile Zola scrittore del naturalismo francese, corrente
letteraria parallela al positivismo, e critico d’arte
-Manet é un impressionista ma non a tutti gli effetti,
ossia e un pittore che sta vicino agli impressionisti ma
non ha mai esposto assieme a loro, amava infatti le
mostre ufficiali ed é un pittore in cui ancora è forte un
certo legame con la tradizione accostati però ad
elementi di assoluta novità nella sua pittura.
-Sullo sfondo dell’opera abbiamo stampe giapponesi e
un quadro che aveva già dipinto l’olympia. Si capisce
già quali sono gli aspetti che non abbandonerà mai: tra
cui il bianco e nero.
-Molte sue opere fecero molto scalpore e vennero
rifiutate tra cui ‘’colazione sull'erba’'
-Dopo il 1886 Emile Zola scrisse un libro ossia l’Oeure
in cui narra le vicende di un pittore in cui alcuni hanno
visto un personaggio a metà tra Manet e Sesann, un
pittore che cerca di raggiungere la perfezione
dell’opera ma spesso cade nella follia poiché incapace
di realizzare i suoi sogni.
-dopo il 1886 cambia il gusto degli intellettuali e degli
scrittori che si avvicinano all’arte simbolista, di
carattere più spirituale e onirico e vicina ad un’arte
aristocratica.
-gli elementi che anticipano la pittura impressionista
si trovano anche nella pittura di constable, turner
(studio della luce), ma anche la pittura di delacroix che
parlava già di ombre colorate e contrasti cromatici, la
pittura di Corot grande paesaggista francese, molto
importante fu anche la pittura di curbè che rompe il
rapporto con le accademie e prende le persone del
popolo come eroi e non i grandi personaggi storici e
mitologici e quindi troviamo il senso della
contemporaneità, però le sue opere erano impegnate
politicamente e questo aspetto non si ritroverà fino
all’inizio dell’ ‘900
- tra gli impressionist troviamo Edgard Degas, Alfred
Sisley (espose insieme ai francesi, non francese), August
Renoir, Monet , Camill Pissarò, artisti italiani come
Bordini e si aggiunsero alle loro mostre anche altri
artisti spesso non impressionisti.
•Nella seconda metà dell’800 vengono inventati i colori
in tubetto, con composizione minerale e ciò permette
di avere dei colori già pronti e poichè la tecnica degli
impressionisti si basa sulla velocità di esecuzione e
poicè le condizione atmosferiche variano e dunque si
deve essere capace di cogliere quel determinato istante
in quanto la natura e o il soggetto cambia subito, con i
colori già pronti la velocità esecutiva è favorita.
•L'impressionismo è considerato il linguaggio della
modernità, non solo per le tematiche che sono quelle
della mondanità parigina, ma anche per l’uso di una
nuova tecnica, ovvero la pennellata di tocco veloce
virgolettata. Ad una certa distanza i colori di questi
quadri si combinano in modo autonomo e si ha una
vision d’insieme dovuta ai riflessi della retina che da
vicino scompaiono.
•Tematiche:
Curbè ci ha parlato di realismo con un intento politico e
sociale, queste tematiche non ci sono
nell’impressionismo tranne in rari casi come in alcuni
quadri di Degas o Sesann, questo sta a significare che
all’interno dell’impressionismo non vi è una ideologia,
infatti gran parte degli impressionisti appartengono ad
ideologie politiche diverse e quindi non hanno un
intento politico unico, quindi in molti di loro il realismo
è esaltazione della mondanità e della modernità.
•Gli impressionisti più ortodossi come Monet, Sisley,
aboliscono il disegno (già visto nella pittura veneziana
di Giorgione), la prospettiva accademica(quella
meticolosa), inoltre gli impressionisti integrali non usano
il bianco e nero puro, usano le ombre colorate e le
distanze fra le parti di un dipinto sono rese con i
contrasti di colore e per questo si usano tinte calde e
tinte fredde, infatti le tinte calde avvicinano l’oggetto
mentre quelle fredde lo allontanano.
•L’impressionista coglie un determinato momento e
molti artisti riproducono lo stesso paesaggio o soggetto
in determinate ore del giorno, le cosiddette serie,
famose quelle di Monet.
Scompaiono i soggetti storici, mitologici, religiosi,
letterari, ovvero tutte le tematiche presenti nelle
accademie e entrano nuove tematiche: il caffè, il
bistrot, luoghi di svago della mondanità parigina, la
strada, Argente Will (luogo in cui la borghesia parigina
andava nei giorni di festa), luoghi vicino parigini che
erano luoghi vivaci e dinamici
(Parigi = città di luce, prima città con l’illuminazione
pubblica)
•Il soggetto non è così importante come nel realismo
di Curbè infatti spesso diventa un pretesto per parlarci
di luce, di colore, di vivacità.
•Nella pittura impressionista non vi è la ricerca della
minuzia, del dettaglio o della perfezione, spesso del
volto dei personaggi non vediamo nulla come nel
Campo di Papaveri di Monet e per questo spesso gli
impressionisti venivano accusati di non essere capaci di
dipingere o usare i colori, venivano quindi criticati per
questo senso di non finito, di non stendere il colore
anche se questo aspetto è una scelta loro volontaria.
•Si avvalsero della fotografia come Degas, (2 fisici
Maxuel e Schevuel usarono i colori e studiarono aspetti
del colore quindi vi è modernità ossia vi è una pittura
che capisce l’importanza di queste innovazione)
•Inizialmente gli impressionisti non vennero accettati
dalla critica per una pittura approssimativa,
successivamente alla fine dell’800 e nel 900 iniziarono
ad avere successo poichè grandi mercanti si
avvicinarono a questa pittura
•Impressionismo: gruppo di pittori eterogenei per
inclinazione estetica, non vi è formazione e inclinazione
politica ossia ognuno ha le proprie peculiarità. Questo
loro essere diversi li ha portati molte volte a scontrarsi.
•Un personaggio che voleva ergersi a deus ex machina
di questo gruppo era Degas, infatti è lui che diede il
nome alla prima mostra, anche se fra tutti è il meno
impressionista infatti troviamo naturalezza, morbidezza,
delicatezze.

MANET
Fu vicino agli impressionisti ma non espose mai perché
diceva che le innovazioni dovevano avvenire all’interno della
tradizione e quindi esponeva alle mostre ufficiali, in questo
aspetto forse egli aveva anche paura della critica anche se
l’aspettò principale e quello precedente
Stampe giapponesi in Francia nell’ultima parte dell’Ottocento
hanno un empio successo per il discorso dell’erotismo e
perché era una pittura basata sulla bidimensionalita
Il padre che non vuole che si dedica alla pittura lo
costringe a fare il marinaio e per alcuni anni sta in Sud
America dove contrasse la sifilide in seguito va presso
lo studio del pittore Couture.
•le sue prime uscite pubbliche furono negli anni
sessanta dell’Ottocento
•É un artista che partendo dalla tradizione della pittura
spagnola e olandese del seicento e dalla pittura italiana
del cinquecento vuole portare l’innovazione
•Alcuni suoi dipinti come la colazione sull’erba vennero
rifiutati alle mostre ufficiali perché nella sua pittura vi
era un forte senso realistico, inoltre venne criticato per
non essere capace di dare volume ai suoi corpi, dunque
di non dipingere secondo una tradizione accademica.
La colazione sull’erba ossia le dejeneur
Questo dipinto fu rifiutato alla mostre ufficiali ed
esposto al salone dei rifiutati nel 1863.
-Tema: momento di spensieratezza con una luce tipica
del mezzogiorno, atmosfera calda e afosa e questi
giovani parigini sono in un momento di relax e
spensieratezza.
•La tematica della spensieratezza e del rilassarsi sarà
una tematica che troviamo spesso nella pittura
impressionista, che ci parla di luoghi della mondanità
-troviamo poi una figura nuda immersa in un ambiente
naturale che ha dei riferimenti alla pittura di Giorgione
( nudo idealizzato) , di Tiziano e riprende il concerto
campestre attribuito a Giorgione o a Tiziano e anche
qui vi è il senso di spensieratezza dato dalla figura nuda
immersa in uno spazio vegetale.
•Manet mette un nudo non associabile a un qualcosa di
ideale, non riferibile a qualche aspetto classico, non è
neanche una allegoria, é una donna contemporanea
dell’epoca nuda, così come sono contemporanei i due
giovani borghesi seduti con lei
•La figura di nudo manca di volume, il chiaroscuro non
è evidente, e sembra quasi estranea alla composizione,
sembra quasi galleggiare nel dipinto però allo stesso
tempo Manet (prospettiva a cannocchiale) mette una
natura morta in basso a sinistra in cui vi è una vicinanza
tra tinte calde e tinte fredde e sembra quasi uscire dal
dipinto, troviamo poi il tema dell’acqua troviamo infatti
una signorina in profondità che sta immergendo le mani
nell’acqua
•Venne accusato di aver inserito una volgarità nella
sua opera anche se fa dei riferimenti a Giorgione e
Tiziano e la critica che gli venne fatta fu che lui dipinge
queste figure senza l’ausilio del disegno e che le figure
non sono dettagliate ma sono sommarie, nonostante
ciò fu profondamente ammirato questo dipinto da Zolá
l’Olympia
Altro dipinto esposto al salon con alcune critiche
(probabilmente prostituita)
-Si trova all’Orse,1865
•Manet si attiene a modelli tradizionali come a venere
di Urbino di Tiziano e la Maya desnuda di Francisco
Goya ma porta anche innovazione
•In secondo piano abbiamo una servitrice che porta un
mazzo di fiori, forse l'omaggio di qualche spasimante e
sembra quasi che la protagonista guardi dalla finestra
verso l’uomo.
•Il suo corpo é giovanile ma senza volume e ha tocchi
di civetteria come collanina, scarpette, lenzuola
stropicciate che sono il risultato di una situazione
precedente.
•Abbiamo poi abusi di bianco e del nero, così come
nella pittura spagnola del seicento, l'aspetto però
importante in questo dipinto è una parte con una
pennellata diversa cioè nel mazzo di fiori in cui non vi è
più la pennellata piatta ma di tocco, quella usata dagli
impressionisti
•Questo è il periodo in cui vi è la fotografia e i primi
soggetti sono immagini pornografiche e l’Olympia
ricalca la posa di alcune di quelle immagini (altra critica
su questo)

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