Massacro di scio
-Rivolta del popolo greco contro gli oppressori turchi,
1820-1821. Molte persone vengono poi massacrate
nell’isola di Scio proprio per l’atteggiamento
rivoluzionario.
-In questo ambito possiamo collocare anche Byron che
andò a combattere in Grecia per i suoi ideali di libertà e
lì morì e proprio le sue sue memorie divennero punto di
riferimento di delacroxi per rappresentare vestiti e
particolari di queste popolazioni, egli non andò in
Grecia quindi si basò sulle testimonianze di altri
personaggi come il colonnello francese Vutiè.
-Abbiamo impostazioni tipicamente classicheggianti
tipo il corpo femminile e il corpo in alto.
-Questa impostazione delle figure non naturale e
tipicamente epico va in opposizione con l’ambiente e la
dimensione patetica.
-Allo stesso tempo Delacroix vuole portare delle
innovazioni:
•tutte le figure sono ai lati dell’opera e l’artista lascia al
centro un vuoto per far vedere i massacri e gli orrori in
secondo piano, inoltre l’opera è realizzata verticalmente
e non orizzontalmente come spesso avveniva in quelle
opere.
-Ogni figura è frutto di uno studio, il cavallo impennato
(ripreso forse da un dipinto di Gerico ossia il corazziere
ferito)
la libertà che guida il popolo
-Dipinto del 1833 e rappresenta le 3 giornate di
rivoluzione francese di luglio in cui il popolo insorse
contro Carlo X.
-Delacroix rappresenta gli avvenimenti di quei giorni
mediando il linguaggio romantico con la tradizione
neoclassica come la figura femminile che spicca in
alto posta in cima a un’impostazione piramidale di
uomini, ma l’artista non ha un atteggiamento
rivoluzionario e innovativo in questo caso.
•Secondo la tradizione neoclassica le figure nude
potevano essere rappresentate solo se
rappresentavano allegorie e Delacroix ha potuto
rappresentare la figura con i seni al vento propio perchè
rappresenta la libertà e l’artista la veste da popolana.
-Nel dipinto è presente un omaggio alla zattera di
gericoux ripreso dalla rappresentazione del calzino nel
cadavere, la composizione piramidale che si proietta
verso lo spettatore con il movimento del dipinto
dall’interno all’esterno
-C'è una partecipazione totale del popolo alla
rivoluzione (donne, bambini, borghesi, operai e sullo
sfondo vi è il particolare delle torri di Notre dame e
della città di Parigi che è tutta in fuoco )
- la critica non accettò completamente l’opera anche
per l’inserimento di donne e operai che suscito la critica
anche dei suoi amici pittori e dei borghesi
IL FUNERALE DI ORNAN:
-Egli realizza una gigantesca tela (6metrix3 ) , ad Ornan,
suo paese nativo recatosi li per un funerale di un
parente con personaggi a grandezza naturale,
-Viene portata da Curbe al salom del 1855 ma viene
rifiutata come l’Atelier
-Egli fece posare direttamente queste persone e divise
la scena in tre grandi parti
•Parte sinistra: parroco, chierichetti, sacrestali
•Centro: sindaco e notabili
•Destra: tre donne parenti di lui che piangono e poi
altre donne
-In primo piano il cane, come faceva la cultura
olandese mette gli animali in primo piano
-Mette la linea dell’orizzonte alta in modo tale che
tutto possa venire in primo piano, quadro che sembra
continuare oltre il limite della tela perché la fossa viene
rappresentata per metà, poi ci sono più fonti di luce
una bassa e una alta e sullo sfondo un crocifisso, vi é
molto della tradizione olandese anche sotto il profilo
cromatico: colori scuri molto usati come il nero ma
anche il bianco , che ci rimandano a Velasquez
(spagnolo del600) e poi anche a quella olandese
-Il realismo é quello della gente comune, del vissuto,
costumi della propria epoca secondo il proprio modo di
vedere
ONERÉ DAOMIER
Altro uomo di azione, pittore caricaturista (cimentarsi
nel tema della caricatura con un senso più grottesco era
Leonard) , grandissimo disegnatore.
-Affronta tutta metà dell’800, ha lavorato per giornali
satirici come la Caricature e Cherivali ed era contro il
potere, contro i nobili, contro la borghesia e contro chi
comandava , contro Napoleone III
-La caricatura degli anni 30 dell’ '800 fece si che venne
imprigionato e fino al 48 la sua produzione satirica
diminuisce in numero, riprende nel 48 con i moti
rivoluzionari e si crea il terreno adatto anche
politicamente per fare una critica al Potere.
- Al contrario di Francois Millier, che rappresentava
pitture realistiche con i personaggi caratterizzati dal
senso di accettazione della propria condizione e non va
a denunciare questa condizione perché i personaggi
hanno un senso della propria condizione quasi
religiosa, Daomier vuole proprio mettere il luce la
condizione dei personaggi per sensibilizzare il popolo
sulle differenze tra classi sociali per denunciare le varie
situazioni e criticare il potere.
Gargantua
Caricatura: prese spunto da un romanzo e realizzò
questo dipinto per rappresentava chi comandava a
quell’epoca ossia Luigi Filippo (siamo prima di
Napoleone), rappresentato come un gigante che ingoia
tutte le ricchezze del paese, infatti sta con la bocca
aperta e da questa talvolta sale tutto ciò che il popolo
gli porta.
MANET
Fu vicino agli impressionisti ma non espose mai perché
diceva che le innovazioni dovevano avvenire all’interno della
tradizione e quindi esponeva alle mostre ufficiali, in questo
aspetto forse egli aveva anche paura della critica anche se
l’aspettò principale e quello precedente
Stampe giapponesi in Francia nell’ultima parte dell’Ottocento
hanno un empio successo per il discorso dell’erotismo e
perché era una pittura basata sulla bidimensionalita
Il padre che non vuole che si dedica alla pittura lo
costringe a fare il marinaio e per alcuni anni sta in Sud
America dove contrasse la sifilide in seguito va presso
lo studio del pittore Couture.
•le sue prime uscite pubbliche furono negli anni
sessanta dell’Ottocento
•É un artista che partendo dalla tradizione della pittura
spagnola e olandese del seicento e dalla pittura italiana
del cinquecento vuole portare l’innovazione
•Alcuni suoi dipinti come la colazione sull’erba vennero
rifiutati alle mostre ufficiali perché nella sua pittura vi
era un forte senso realistico, inoltre venne criticato per
non essere capace di dare volume ai suoi corpi, dunque
di non dipingere secondo una tradizione accademica.
La colazione sull’erba ossia le dejeneur
Questo dipinto fu rifiutato alla mostre ufficiali ed
esposto al salone dei rifiutati nel 1863.
-Tema: momento di spensieratezza con una luce tipica
del mezzogiorno, atmosfera calda e afosa e questi
giovani parigini sono in un momento di relax e
spensieratezza.
•La tematica della spensieratezza e del rilassarsi sarà
una tematica che troviamo spesso nella pittura
impressionista, che ci parla di luoghi della mondanità
-troviamo poi una figura nuda immersa in un ambiente
naturale che ha dei riferimenti alla pittura di Giorgione
( nudo idealizzato) , di Tiziano e riprende il concerto
campestre attribuito a Giorgione o a Tiziano e anche
qui vi è il senso di spensieratezza dato dalla figura nuda
immersa in uno spazio vegetale.
•Manet mette un nudo non associabile a un qualcosa di
ideale, non riferibile a qualche aspetto classico, non è
neanche una allegoria, é una donna contemporanea
dell’epoca nuda, così come sono contemporanei i due
giovani borghesi seduti con lei
•La figura di nudo manca di volume, il chiaroscuro non
è evidente, e sembra quasi estranea alla composizione,
sembra quasi galleggiare nel dipinto però allo stesso
tempo Manet (prospettiva a cannocchiale) mette una
natura morta in basso a sinistra in cui vi è una vicinanza
tra tinte calde e tinte fredde e sembra quasi uscire dal
dipinto, troviamo poi il tema dell’acqua troviamo infatti
una signorina in profondità che sta immergendo le mani
nell’acqua
•Venne accusato di aver inserito una volgarità nella
sua opera anche se fa dei riferimenti a Giorgione e
Tiziano e la critica che gli venne fatta fu che lui dipinge
queste figure senza l’ausilio del disegno e che le figure
non sono dettagliate ma sono sommarie, nonostante
ciò fu profondamente ammirato questo dipinto da Zolá
l’Olympia
Altro dipinto esposto al salon con alcune critiche
(probabilmente prostituita)
-Si trova all’Orse,1865
•Manet si attiene a modelli tradizionali come a venere
di Urbino di Tiziano e la Maya desnuda di Francisco
Goya ma porta anche innovazione
•In secondo piano abbiamo una servitrice che porta un
mazzo di fiori, forse l'omaggio di qualche spasimante e
sembra quasi che la protagonista guardi dalla finestra
verso l’uomo.
•Il suo corpo é giovanile ma senza volume e ha tocchi
di civetteria come collanina, scarpette, lenzuola
stropicciate che sono il risultato di una situazione
precedente.
•Abbiamo poi abusi di bianco e del nero, così come
nella pittura spagnola del seicento, l'aspetto però
importante in questo dipinto è una parte con una
pennellata diversa cioè nel mazzo di fiori in cui non vi è
più la pennellata piatta ma di tocco, quella usata dagli
impressionisti
•Questo è il periodo in cui vi è la fotografia e i primi
soggetti sono immagini pornografiche e l’Olympia
ricalca la posa di alcune di quelle immagini (altra critica
su questo)