Classica: la cui piena maturità è testimoniata dai due Bronzi di Riace rinvenuti in Calabria nel 1972
e risalenti al periodo 460-410 a.C., dal Discobolo di Mirone (attivo tra il 470 e il 440 a.C.) databile al
460 a.C. e dalle opere di Fidia (490-430 a.C. ca.), tra cui l'Anadumeno (ca. 450 a.C.);
Ellenistica: dal 323 a.C. al 30 a.C. in cui la scultura sembra volta soprattutto a celebrare i successi
militare e a suscitare terrore o pietà, con una lunga fase di gigantomachia (Colosso di Rodi,
Mausoleo di Alicarnasso, Ara di Pergamo ecc.).
Bronzi di Riace (V secolo Mirone: Discobolo (455 a.C. Laocoonte ei suoi due figli (I
a.C.), Museo Nazionale della circa), Roma, Museo secolo a.C.), Roma, Museo
Magna Grecia, 200 cm circa. Nazionale Romano, 124 cm. Pio-Clementino, altezza 242
cm.
Si parla invece propriamente di scultura romana solo a partire dal II sec. a.C. quando cominciò una
produzione di statue iconiche che si smarcava dal massiccio apporto etrusco dei secoli precedenti.
Una concezione storica e simbolica che pur assimilando elementi greci può dirsi propriamente
romana emerge soprattutto nei complessi scultorei dell'Ara Pacis (9 a.C.), dell'Arco di Tito (90) e
nella Colonna Traiana (113).
Giotto (1267-1337)
Giotto opera una vera e propria rivoluzione artistica, che fa di lui il fondatore di un nuovo linguaggio
pittorico in Italia. Egli non mette più in scena azioni simboliche all'interno di spazi astratti, ma azioni
concrete che si svolgono in ambienti reali. Lo sfondo delle sue rappresentazioni diventa uno spazio
articolato in profondità.
Tra le sue opere principali vanno ricordati gli affreschi della Leggenda di san Francesco
(1296-1300), Assisi Chiesa Superiore di S. Francesco e gli Affreschi della Cappella degli Scrovegni
(1304-06) a Padova.
Tra gli altri artisti del XII e Xill secolo, cinque sono i nomi di scultori e architetti che si impongono:
Benedetto Antelami (1150-1230 ca.), scultore e architetto attivo prevalentemente a Parma
(Battistero) Nicola Pisano (1215-1280 ca.) la cui fama è legata al pulpiti del Battistero di Pisa
(1260) e di quello del Duomo di Siena (1268), Giovanni Pisano (1248-1315 ca.), figlio e
collaboratore di Nicola, con cui ultima la Fonte Maggiore di Perugia (1278) e che realizza il pulpito
del Duomo di Pisa (1310), Arnolfo di Cambio (1245 1302 ca), formatosi alla scuola del Pisano,
che opera prevalentemente a Firenze come scultore e architetto e di cui resta tra l'altro un notevole
Bonifazio VIll benedicente; Wiligelmo (attivo a Modena dal 1099 al 1110 ca), autore delle sculture
del Duomo di Modena (il cui architetto fu il Lanfranco).
Tra le sue opere maggiori sono annoverate la Crocefissione (1426), Napoli, Museo di
Capodimonte, gli Affreschi per la Cappella Brancacci (1424-27), Firenze, Chiesa di S. Maria del
Carmine, e la Trinità (1426-28). Firenze, Santa Maria Novella.
Tra le sue opere principali vanno citate: il Battesimo di Cristo (1440-45), Londra, National Gallery:
la Flagellazione di Cristo (1455-60), Urbino, Galleria Nazionale delle Marche; la Resurrezione di
Cristo, (1463-65), Sansepolcro, Pinacoteca Comunale; il Dittico dei Duchi d'Urbino (1465), Firenze,
Uffizi; la Sacra Conversazione (1472-74), Milano, Pinacoteca di Brera.
Tra le altre opere di Botticelli si ricordano: L'adorazione dei Magi (1475-1480 ca.), Firenze, Uffizi;
Venere e Morte (1475-1480), Londra, National Gallery; La Madonna del Magnificat (1485 ca) e La
Madonna della Melagrana (1487), Firenze, Uffizi.
Tra i capolavori leonardeschi: l'Adorazione dei Magi (1481), Firenze, Uffizi; l'Annunciazione
(1472-75), Firenze, Uffizi; la Vergine delle rocce (1483-86), Parigi, Louvre; Madonna con san
Giovannino, il Bambino e un angelo (1503-06), Londra, National Gallery; L'ultima cena (1495-98),
Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie Sant'Anna, la Madonna, il Bambino e l'agnello (1510
ca), Parigi, Louvre, La Gioconda (1503-05), Parigi, Louvre.
L'ultima cena (1495- 1498), particolare,
La Dama con l'ermellino (1488, Ritratto di Milano, Refettorio di santa Maria delle
Cecilia Gallerani), Cracovia, Czartoryski Grazie, affresco tempera ed olio su due
Museum, olio su tavola, 55 x 40 cm. strati di intonaco, 460 x 880 cm.
Diluvio Universale (1508-1509), Città del Giudizio Universale (1536-1541), Città del
Vaticano, Palazzi Vaticani, nella Volta della Vaticano, Palazzi Vaticani, Cappella Sistina
Cappella Sistina, affresco, 280 x 570 cm. affresco, 1370 × 1220 cm.
Michelangelo Buonarroti:
Michelangelo Buonarroti:
David (1501-1504), Firenze,
Pietà (1497-14991 Roma,
Galleria Museo
Basilica di San Pietro in
dell'Accademia, scultura in
Vaticano, scultura in
marmo, altezza 410 cm (517
marmo, altezza 174 cm.
cm con la base).
La Scuola Veneziana: Giorgione e Tiziano
L'innovazione della pittura veneta consiste nel portare alla massima rilevanza simbolica la ricerca
del tono atmosferico, nell'intento di realizzare una sorta di fusione tra mondo umano e mondo
naturale, immersi nella stessa armonia luminosa. Il colore di superficie prevale sul chiaroscuro.
L'intento è di cogliere un momento della realtà spaziale, segnato dalla luce e dall'atmosfera
naturale, cercando di idealizzarlo e universalizzarlo.
Manierismo
Il Manierismo può essere suddiviso in due periodi: il primo (1520-40), caratterizzato da una forte
espressività e da novità formali e il secondo, successivo al 1540, in cui prevale la ripetizione di
formule e di contenuti precedenti. Il Manierismo va concepito come un periodo artistico autonomo,
compreso tra Rinascimento e Barocco. Esso dà vita a un'arte stilisticamente raffinata, adattata a
una committenza quasi esclusivamente aristocratica e di corte. Al suo fondamento vi è la
consapevolezza dell' "artificiosità" dell'arte e dunque della sua autonomia formale e contenutistica
rispetto alla realtà. Esso coincide inoltre con il progressivo declinare delle convenzioni prospettiche
e proporzionali, proprie della visione rinascimentale. L'artista fa propria una maggiore libertà
espressiva.
Altri artisti manieristi meritevoli di menzione sono: Parmigianino (Francesco Mazzola, 1503-40), le
cui opere principali sono: La Madonna dal collo lungo, (1535 ca.),
Firenze, Uffizi; l'Autoritratto, (1524) Vienna, Kunsthistorisches Museum;
Pontormo (Jacopo Carrucci, 1494-1556); Rosso Fiorentino
(1495-1540); Domenico Beccafumi (1486-1551) e Bronzino (Agnolo
di Cosimo, 1503-72).
Il maggiore scultore del periodo manierista fu Benvenuto Cellini (1500-71) di cui si ricordano la
Saliera in oro e smalti (1543) e il Perseo in bronzo realizzato per la fiorentina Piazza della Signoria
e ultimato nel 1554.
Seicento: il Barocco
Il termine Barocco venne usato per la prima volta dalla critica d'arte settecentesca (J.
Winckelmann) per indicare l'opera di architetti come Borromini, Bernini, Pietro da Cortona (che fu
anche pittore) e di poeti come Giovan Battista Marino. Storicamente, la produzione barocca va
collocata tra la crisi del Manierismo (fine del Cinquecento) e l'avvento del Neoclassicismo (1750
ca.). Il Barocco si può definire la prima civiltà dell'immagine, nel senso che per la prima volta
l'immagine" acquista una rilevanza preponderante ri spetto al contenuti.
Da una parte il Barocco appare come una forma d'arte vicina alla sensibilità moderna, che esalta
cioè la creatività e l'interazione tra le varie arti; dall'altra esprime una dipendenza ideologica dal
cattolicesimo, in quanto accentua il carattere pedagogico e persuasivo dei suoi contenuti. Per
propagandare le realtà della fede, l'artista barocco mira a produrre un forte impatto emotivo sullo
spettatore, integrando una fervida immaginazione con la cura meticolosa di alcuni dettagli, sullo
sfondo di scenografie spettacolari. Lo spazio non è più prospettico, come nel Rinascimento, ma
dinamico. Grande rilevanza assume la scultura, il cui campione è Gian Lorenzo Bernini
(1598-1680), cui si devono capolavori come L'estasi di Santa Tere sa (1652) e la Testa di Medusa
(1648).
Cellini: Perseo (1554), Firenze, Piazza della Bernini: Estasi di Santa Teresa (1652),
Signoria, scultura in bronzo, altezza 320 cm Roma, chiesa di Santa Maria della Vittoria,
(519 cm con la base). scultura in marmo e bronzo dorato.
Settecento
ll Rococó
Contrariamente a quanto sostengono alcuni critici, il Rococò non è una degenerazione stilistica del
Barocco, ma un'arte con caratteristiche autonome, situabile storicamente accanto al Barocco e
prima del periodo Neoclassico (1675-1764). L'aspetto fondamentale del Rococò risiede nella
nuova concezione dello spazio architettonico, specie degli interni, nei quali si nota un'estrema
valorizzazione dell'arredo, in particolare dei mobili e delle arti cosiddette minori, come la
porcellana, la lavorazione degli arazzi, l'oggettistica in generale. Il Rococò porta alle massime
possibilità espressive la tecnica della pittura a pastello. Particolare importanza assume lo schizzo,
come genere artistico a sé stante.
I temi maggiormente sfruttati in pittura sono di genere mitologico e arcadico, mentre in tutti i campi
artistici le forme più ricorrenti sono quelle a conchiglia ondulata e quelle a esse. Il Rococò è anche
uno stile di vita improntato a un edonismo venato di scetticismo. Nella prima metà del secolo la
pittura rococò raggiunge punte considerevoli con artisti come Watteau, Fragonard e Hogarth, che
accentuano fino all'esasperazione i contenuti sentimentali e aneddotici della rappresentazione.
Canaletto (1697-1768)
Antonio Canal detto Canaletto rappresenta un caso eccezionale nella cultura figurativa del
Settecento: non inventa il genere della veduta, ma lo ricrea, superando i suoi contemporanei. Le
sue vedute della città natale (Venezia) sono rappresentate con una prospettiva rigorosa, quasi
fotografica, ordina lo spettacolo veneziano dei canali e dei palazzi, cui l'ambientazione luminosa
conferisce un tono di poesia soffusa. I contrasti chiaroscurali, che segnano la successione dei
piani, e le numerose piccole figure, animano la composizione e rendono fedelmente la dimensione
degli edifici. Tra le opere più importanti si devono segnalare Chiesa della Carità dal laboratorio dei
marmi di San Vidal (1727-1728), varie vedute del canal Grande: Canal Grande verso Rialto, Canal
grande visto da campo San Vio, Canal Grande da Palazzo Corner Spinelli verso Rialto, Riva degli
Schiavoni dal bacino di San Marco, Il Bacino di San Marco con il Bucintoro.
Tiepolo: Trionfo di Zefiro e Flora Canaletto: Riva degli Schiavoni dal Bacino
(1746-1747), Venezia, Palazzo Labia, di San Marco (1740), Toledo, Museum of
affresco. Art, olio su tela, 46 x 63 cm.
Neoclassicismo
Con il Neoclassicismo (1750 ca.-1815) si assiste a un radicale mutamento nella concezione e
valutazione dell'arte antica. Essa non viene più liberamente interpretata (com'era avvenuto dal
Rinascimento in poi), ma diviene oggetto di teorizzazione erudita e di una rigorosa ricostruzione
archeologica.
Nella classicità si incomincia a individuare una perfezione di carattere non solo estetico, ma anche
etico e civile, al cui fondamento si individua la razionalità degli antichi.
Proprio per questo riferimento alla razionalità come valore supremo, è possibile stabilire un
collegamento tra Neoclassicismo e Illuminismo (che è, essenzialmente, la fiducia nell'applicazione
della ragione umana ai vari aspetti della vita, individuale e sociale al posto della precedente
sudditanza nei confronti del sistemi metafisici o religiosi). L'impianto compositivo viene messo a
punto con maggiore rigore. Alla pittura non vengono più assegnate finalità metafisiche o di
celebrazione di contenuti sacri e religiosi ora è l'evento storico a essere posto in rilievo.
Sabba (1821-1823), Madrid, Museo del Prado, olio su muro, trasportato su tela, 140 × 438
cm.
Tra le opere dell'artista vanno segnalate: Il Massacro di Scio (1824), Parigi, Louvre; Lo morte di
Sardanapalo (1827), Parigi, Louvre; le Donne di Algeri nelle loro stanze (1834), Parigi, Louvre: La
libertà che guida il popolo (1830), Parigi, Louvre; il mare dalle alture di Dieppe (1852), Parigi,
proprietà privata: Il naufragio di Don Gio vanni (1840), Parigi, Louvre.
Gustave Courbet (artista francese, 1819-77)
Il realismo di Courbet ha per tema, oltre al mondo del lavoro e della fatica, un'ampia galleria di
situazioni che riflettono la definitiva attenzione dell'arte verso la realtà più diretta e immediata
ritratta nella sua nuda veste, senza schermi idealizzanti. Tra le opere di Courbet si segnalano
l'atelier (1855), Parigi, Louvre, e Les demoiselles des bords de la Seine (1857), Parigi, Petit Palais.
L'Impressionismo
Il movimento impressionista si sviluppa tra il 1860 e il 1866 a Parigi. Le sue caratteristiche peculiari
sono: dipingere il quadro all'aria aperta, senza fasi preparatorie o conclusive nell'atelier, lasciandosi
catturare dalla realtà naturale e tentando di rappresentare tanto l'emozione derivante dal rapporto
con l'ambiente e con la luce, quanto il trascorrere stesso del tempo sulla superficie delle cose,
fissare la realtà continuamente mutevole con gesto veloce e deciso, senza la mediazione
rallentante e schematizzante del disegno; utilizzare colori il più possibile puri, abolendo
l'accademico chiaroscuro, poiché, a una attenta osservazione della realtà, ci si rende conto che le
ombre sono anch'esse colorate.
Tra le opere di Monet si ricordano la veduta di Venezia (1908), Washington, National Gallery of Art,
I popo veri (1873), Parigi, Musée d'Orsay, la Cattedrale di Roma, effetto di luce mattutina (1894),
Parigi, Musée d'O say, la Cattedrale di Rouen in pieno sole (1894), Parigi, Musée d'Orsay; Ninfee
nella luce della sera (1910 ca.) Zurigo Kunsthaus.
Il Post Impressionismo
Sotto la definizione assai generica di Postimpressionismo vanno annoverati quegli artisti che, a
partire d 1886, inaugurarono una profonda riconsiderazione critica della loro estetica, rompendo
l'apparente omogeneità della precedente visione impressionistica in una serie di provocatorie
novità.
Rodin: il pensatore (1880), Parigi, Museo Rodin, scultura in bronzo, altezza 180 cm.
Le vere e proprie rivoluzioni operate da Cézanne, Van Gogh, Gauguin, segnano le origini stesse
dell'arte contemporanea, che si svilupperà lungo strade anche molto diverse tra loro. In campo
scultoreo, un ruolo analogo svolse Auguste Rodin (1840-1917), con opere figurative che al
realismo esasperato univano una efficacissima resa del movimento. Notevole è il pensatore
(1880).
Nell'ambito del periodo post impressionista sono generalmente compresi gli artisti del cosiddetto
Neo impressionismo, tra cui George Seurat (1859-91) e Paul Signac (1863-1935), fondatori della
poetica de Pointillisme (detto anche Divisionismo), cioè l'uso di piccoli punti di colori puri e separati,
in modo che la fusione cromatica si realizzi nell'occhio dello spettatore.
Altri gruppi sono quelli dei simbolisti come Moreau, Redon, Whistler, Puvis de Chavannes,
quello dei Nabis e alcuni artisti difficilmente catalogabili come per esempio Toulouse-Lautrec e
Rousseau.
Novecento
Il Novecento registra un'incredibile quantità di stili e di movimenti artistici che, al di là di una
generale tendenza a superare il figurativismo a favore dell'astrattismo, non è possibile ridurre a
una precisa cifra unitaria. Il primo Novecento vede la nascita delle cosiddette "Avanguardie
artistiche, definite come gruppi di artisti, riuniti sotto un manifesto da loro firmato, che si posero in
polemica rottura con gli schemi figurativi accademici e proposero l'uso di mezzi espressivi
innovativi. Fra i movimenti artistici di avanguardia i principali furono l'Espressionismo, il Cubismo, il
Futurismo, il Dadaismo, il Surrealismo, il Neoplasticismo.
Fauves
Il termine fauve (che in francese significa "animale selvaggio", "bestia feroce") venne ironicamente
attribuito dal critico Vauxcelles all'intero gruppo di artisti che nel 1905 esposero le loro opere al
Salon d'Automne a Parigi, volendo con ciò significare l'estrema provocazione della loro pittura.
Questa abbandona ogni traccia di colore naturalistico e rifiuta le convenzionali regole prospettiche
della rappresentazione: elimina ombre, chiaroscuri, sfumature, volumetrie, per realizzare
un'immagine basata sull'esaltazione del colore e della linea di contorno delle figure.
Tra le opere di Matisse sono da ricordare il Giovane marinaio (1906), Lomas, proprietà Gelman; La
danza (1909), Leningrado, Ermitage; Pesci rossi (1911), Mosca,Museo Puskin; Lusso, calma e
voluttà (1905 ca.); Odalisca con pantaloni rossi (1922), Parigi, Museo Nazionale d'arte Moderna;
L'atelier rosso (1911), New York, Museum of Modern Art.
Tra gli artisti appartenenti a questa corrente vanno ricordati an che: Vlaminck, Marquet, Derain,
Van Dongen, Friesz, Rouault.
La danza (1909), New York, Museum of Modern art (MOMA), olio su tela, 260 x 390 cm.
L'Espressionismo
Il termine Espressionismo non designa un fenomeno artistico circoscritto, identificabile in una
scuola o in un gruppo precisi, ma qualcosa di molto più vasto e sfumato, un complesso di idee, di
eventi artistici e produzioni materiali anche molto diversi tra loro, la cui area di diffusione è
costituita dalla Germania e dall'Austria. L'arco cronologico interessato comprende gli anni 1905-25.
In questo ventennio si sviluppano i gruppi artistici più importanti:
1. Die Brücke (Il ponte), con artisti come E. Heckel, O. Muller, K. Schimdt-Rottluf, M.
Pechstein;
2. Der Blau Reiter (Il cavaliere azzurro), fondato da W. Kandinsky e F. Marc e considerato il
gruppo più importante all'interno del movimento espressionista;
3. Die Neue Sachlichkeit (la Nuova oggettività) con pittori quali O. Dix e G.Grosz.
Cubismo
Prende convenzionalmente avvio da un quadro di Pablo Picasso, Les demoiselles d'Avignon, del
1907 suoi esponenti principali sono lo stesso Picasso e George Braque. In un primo periodo,
definito cezanniano o protocubista (1907 09), Picasso si concentra sul disegno compositivo,
mentre Braque sviluppa la carica cromatica e i valori di superficie, ma nessuno dei due giunge
ancora a scomporre definitivamente la forma. Nel secondo periodo detto analitico, essi si volgono
invece a una nuova rappresentazione pittorica, e le forme appaiono come un insieme poliedrico di
piani ribaltati e sovrapposti. Nel terzo periodo, detto sintetico (1913-14), si aggiunge la
partecipazione attiva del pittori Gris e Leger. In questa fase la pittura tende a raffigurazioni il più
possibile essenzializzate e viene abbandonato ogni residuo di verosimiglianza rappresentativa e il
Cubismo raggiunge la profondità di un'estetica coerente e rigorosa, che vuole rappresentare le
diverse valenze degli oggetti nello spazio.
Tra i capolavori di Picasso vanno ricordati La vita (1903), Clevaland, Museum of Art (periodo blu);
Acrobata e giovane equilibrista (1905), Mosca, Museo Puskin (periodo rosa); Case in collina
(1909), New York, pro prietà privata (periodo protocubista); I tre suonatori (1921), New York,
Museum of Modern Art (cubismo sintetico); Arlecchino (1915), New York, Museum of Modern Art
(cubismo sintetico); Guernica (1937), Ma drid, Museo Nazionale Centro de Arte Reina Sofia
(cubismo sintetico).
Case in collina a Horta de Ebro (1909), New York, Museum of Modern art (MOMA), olio su
tela, 65 x 81 cm.
Guernica (1937), particolare, Madrid, Museo Nazionale Centro de Arte Reina Sofia, olio su
tela, 349 × 776 cm.
Georges Braque (artista francese, 1882-1963)
Figura di primo piano dell'arte contemporanea, Braque sviluppa la sua copiosa produzione nel
segno di un ideale di chiarezza che egli coltiva sempre, coerentemente, pur attraverso le varie fasi
della sua ispirazione. A lui si deve l'introduzione di nuove tecniche pittoriche di grande rilievo, come
l'utilizzo nei quadri di numeri e di lettere dell'alfabeto, il ricorso al collage (detto anche paier-colle).
Tra i suoi quadri vanno segnalati il Paesaggio all'Estaque (1908), Parigi, Centre G. Pompidou; Il
portoghese (1911), Basilea, Offentlicher Kunstsammlung; Natura morta con clarinetto, New York,
Museum of Modern Art: Chitarra e clarinetto (1918), Philadelphia, Museum of Art.
Il Futurismo
La corrente del Futurismo nasce formalmente nel 1909 con il Manifesto del Futurismo, firmato dallo
scrittore italiano Filippo Tommaso Marinetti, In esso sono già contenute quasi tutte le idee che
appariranno anche nel Manifesto dei Pittori Futuristi del 1910, sottoscritto dai pittori Boccioni,
Carrà. Russolo, Severini, Balla. Il Futurismo nasce come tardivo approccio della nascente società
borghese italiana al mito della rivoluzione industriale, in opposizione al classicismo e contro ogni
istituzione accademica, e si sviluppa in italia nei primi anni del potere fascista. E caratterizzato,
oltre che da una retorica altisonante teorizzata dal poeta Gabriele D'Annunzio (detto "il vate),
dall'interesse per la rappresentazione simultanea di tutto ciò che appartiene al mondo della
macchina, da un atteggiamento polemicamente anti-culturale e da un forte patriottismo. Lintento
del Futurismo, anche attraverso l'immagine, è comunque quello di scardinare tutte le convenzioni,
stupire, dare scandalo. Dopo la prima guerra mondiale il gruppo futurista si disperde ma il
problema di "dare forma” al movimento si ripropone nelle ricerche individuali dei suoi protagonisti.
I temi privilegiati dal Futurismo sono la città industriale e le nuove macchine, simbolo di velocità,
potenza, movimento, aggressività.
Tra i dipinti di Boccioni si ricordano: Officine a Porta Romana (1908), Roma, Collezione Banca
Commerciale Italiana: La città che sale (1910 ca.), New York, Museum of Modern Art, Visioni
simultanee (1911), Hannover, Nieder sachsische Landesgal; Materia (1912), Venezia, Collezione
Peggy Guggenheim; Cavallo + cavaliere + caseggiato (1914), Roma, Galleria d'Arte Moderna.
Boccioni: Materia (1912), Venezia, Collezione Peggy Guggenheim, olio su tela, 35 x 23 cm,
Carrà: La musa metafisica (1917) Milano, Pinacoteca di Brera, olio su tela, 89 x 65 cm.
La Metafisica
Si propone di rappresentare ciò che si trova al di là del mondo fenomenico e di cogliere una
seconda realtà interiore, profonda, invisibile. Nella pittura la scuola metafisica, sorta a Ferrara nel
1917 per volontà di Giorgio de Chirico e Carlo Carrà (1881-1966), esprime un desiderio di ritorno
all'ordine, di recupero del la figuratività contro la distruzione della forma operata dal Cubismo e dal
Futurismo,
Venezia
heim, olo
L'enigma di una giornata (1914), New York, Museum of Modern art (MOMA), olio su tela, 185 x 139
cm.
1.7.6||| Dadaismo
Movimento non circoscrivibile a una singola forma d'arte, nasce a Zurigo nel 1915-16 dall'incontro
di un gruppo di personalità artistiche e intellettuali, tra cui H. Ball, H. Hennings, G. Janco, Tristan
Tzara, J. Evola, H. Richter, H. Harp.
Movimento d'avanguardia aggressivo e dissacrante, il Dadaismo rigetta ogni valore etico e artistico
della tradizione, ispirandosi nel concreto processo creativo ai principi della casualità, dell'ironia e
all'utilizzo di materiali trovati (come biciclette, scolabottiglie ecc.).
Alpha Test
Sviluppatosi in vari centri di diffusione (Zurigo, Barcellona, Berlino), aventi ciascuno una propria
fisiono mia artistica, il Dadaismo raggiunse i suoi risultati più originali a New York, tra il 1915 e il
1920, per opera di Marcel Duchamp e Man Ray
Man Ray (artista statunitense, 1890-1976)
Con i suoi ready-made (oggetti già fatti), Man Ray mira a provocare, accostando tra loro due o più
pezzi, una sensazione di perturbamento, di sconcerto e di ironica provocazione, servendosi di titoli
che accen tuano il carattere enigmatico delle sue opere. Egli è inoltre originale inventore di
procedimenti creativi, come la pittura a strappo, l'acquarello su carta
vetrata, l'aerografo, nonché uno dei primi fotografi artistici. Tra le sue opere vanno ricordate: Man
ray (1914), Londra, collezione R. Penrose; À l'heure de l'observatoire;
privata.
Per Duchamp, l'opera d'arte si riduce a un atto privato, non catalogabile secondo una gerarchia
oggettiva di valori estetici. Il risultato di tale concezione e la messa a punto di ingegnosi
meccanismi del tutto inutili. l'esposizione come opere d'arte di oggetti comuni (con chiaro intento
ironico), l'elaborazione di costru zioni assurde, la cura di cortometraggi surrealisti e la stampa di
fotografie sperimentali. In tal modo l'arte diviene un fatto mentale, il risultato di una
concettualizzazione e proprio su questa strada si muoveranno moltissimi artisti nella seconda metà
del nostro secolo.
Tra le opere di Duchamp si segnalano: Nudo che discende le scale n. 2 (1912), Philadelphia,
Museum of Art; L.H.O.O.Q, ready-made (eseguito a Parigi dipingendo dei baffetti a una
riproduzione della Gioconda), New York, Collezione M. Sisler; Fountain (1917); La sposa messa a
nudo dai suoi scapoli (o anche: il Grande vetro, 1915-23), Philadelphia, Museum of Art; Aria di
Parigi (1919-64), Milano, Galleria Schwarz; Ruota di bicicletta (1913), Neully; Scolabottiglie
(1914-64).
PARTE SECONDA
Nudo che scende le scale n.2 (1912), Philadelphia, Philadelphia Museum of Art, olio su tela,
146-89 cm.
1.7.7 | Il Surrealismo
Nasce ufficialmente a Parigi nel 1924, con il primo Manifesto Surrealista scritto dal poeta André
Breton. I surrealisti prestano particolare attenzione alla dimensione fantastica, onirica, folle e
inconscia dell'uomo (anche sulla base della psicoanalisi di Freud), si tratta di dare voce diretta a
tale dimensione oscura, senza mediazioni intellettuali, servendosi al caso di tecniche nuove (come
il frottage, disegno casuale ottenuto per mezzo di sfregamento, la pittura a fumo, i fotomontaggi e
le composizioni tipografiche), Obiettivo del movimento è un rivolgimento totale dell'interiorità
umana, cosicché a differenza di altre avanguardie co me il dadaismo, il suo programma non si
limita a una semplice fase polemica e distruttiva. Gli esponenti più noti del movimento sono stati
Juan Mirò, Salvador Dali, Max Ernst e René Magritte
Svincolatosi ben presto dall'arte figurativa, Mirò è maestro di un astrattismo lirico che elabora in
chiave
molto personale, leggera sino ai limiti del fiabesco, le tematiche dell'inconscio e del ricordo tipiche
del
surrealismo. Nei suoi quadri una serie limitata di segni grafici e di figurazioni fantastiche vengono
variati all'infinito, con colori elementari, non mescolati.
Tra le opere di Mirò vanno ricordate: La fattoria (1921-22), New York, Collezione E Hemingway, Il
carneva le di Arlecchino (1924-25), Buffalo, The Albright-Knox Gallery; Personaggio di fronte alla
natura (1935), Phi
ladelphia, Museum of Art, Constellations (1940), New York, Collezione George Acheson.
Nel 1917 esce in Olanda, a Leida, una rivista intitolata Der Stijl. Suo promotore è Theo Van
Doesburg (1883-1931). Essa si fa pror di una poetica che, in osizione al trionfo dell'individualismo
in arte, mira a realizzare una pittura oggettiva, dall'equilibrio e dal rigore matematici, che sappia
rinunciare a qualsiasi riferimento naturalistico. Massimo esponente di tali idee in campo figurativo è
Piet Mondrian.
Mirò: Costellazione, risveglio al mattino presto (1941), Fort Worth Texas, Kimbell Art Foundation,
olio su carta, 46 x 38 cm.
Mondrian: Composizione con giallo, blu e rosso (1937-1942), Londra, Tate Collection, olio su tela,
72 x 69 cm.
Elementi di
Gli oggetti prediletti da Warhol sono le insegne pubblicitarie di prodotti di massa (come la Coca
Cola, le scatole delle minestre Campells), i divi della musica e del cinema (come Elvis Presley,
Marylin Monroe, Ja mes Dean), fotogrammi di incidenti e di scene di violenza. Egli espone tale
figure in lunghe serie di im magini identiche, ripetitive sino all'ossessione, animandole spesso con
colori squillanti: il senso che se ne ficava è quello dell'angoscia della vita moderna. Tra le opere
che hanno reso famoso Warhol si ricordano Marylin (1962), Collezione Leo Castelli, New York;
Quattro barattoli di zuppa Campbell (1965): Coca cola verde (1962), New York, Whitney Museum;
Ladies and Gentlemen (1975).
Warhol: 200 barattoli di zuppa (1962), collezione su tela, 183 x 254 cm.
privata, polimero
PARTE SECONDA
Lichtenstein: Forget itf Forget me! (1962), Miami, Waltham, Rose Art Museum, olio e magna su
tela, 203 × 172 cm.
Questa tendenza considera la produzione artistica come progetto astratto, teorico, solo formulato
dal pensiero, completamente svincolato dalla realizzazione concreta e in aperta opposizione alla
produzione artistica tradizionale. Afferma il valore primario della progettazione mentale, rispetto
all'opera realizzata Rifiuta la realizzazione concreta perché ogni dipinto, ogni scultura rischiano,
nella nostra società, di di ventare una merce venduta a caro prezzo, considerata sul mercato un
bene rifugio che non si svaluta e succube del meccanismi tipici della società dei consumi. L'arte è
quindi intesa come idea, come cano scenza ed espressione attraverso il pensiero non come opera
concreta. L'impostazione di pensiero del Concettuale ha influenzato, anche se con esiti molto
diversificati, larga parte della ricerca artistica se guente.
la Body art l'opera è costituita dal corpo umano esposto in carne ed ossa e l'intervento dell'artista è
sul corpo stesso, anche con azioni violente; tali esibizioni vengono riprese in diretta da una televi
sione a circuito chiuso. L'artista si avvale abilmente del proprio corpo con azioni pubbliche, dove
qualunque movimento assume particolare significato;
la Land art: propone interventi non sulla natura, come già avvenuto in passato, ma nella natura,
non con scopi ornamentali, ma per prendere coscienza dell'ordine naturale degli elementi, che
l'uomo moderno ha completamente sconvolto. La società tecnologica ha alterato il rapporto uomo
natura ed è l'artista, più di ogni altro, che ne vive il profondo disagio, che ne avverte lo sconfinato
pericolo.
L'Arte povera, la Body art, la Land art, si pongono indubbiamente come provocazione al
meccanismo di
accaparramento da parte dei grandi collezionisti di opere d'arte che spesso, più per snobismo che
per re
ale desiderio e conoscenza, acquistano opere, che considerano soprattutto come valida forma di
investi
mento.
Il Postmoderno nasce alla fine degli anni Settanta ed è una vasta corrente di pensiero che investe
molte espressioni d'arte (riguarda in modo particolare l'architettura e il disegno industriale, ma si
rivolge alla pittura, alla scultura, alla letteratura e alla poesia). Il movimento si oppone alla
sperimentazione spinta all'eccesso, che caratterizza alcune avanguardie: gli artisti postmoderni
sentono il bisogno di tornare alla "normalità delle tecniche, dei mezzi espressivi del linguaggio
visuale con i suoi elementi fondamentali. Il Postmoderno pertanto rifiuta il rigore e la purezza di
forme che caratterizzavano l'architettura dei gran di maestri moderni (Le Corbusier, Gropius),
riproponendo un deciso ritorno alla decorazione e alla ricerca di forme più libere.
1.7.12 | La Transavanguardia
A partire dalla fine degli anni Settanta, si diffonde in Europa e negli Stati Uniti una nuova tendenza,
defi nita Transavanguardia. Tale tendenza nasce come reazione al movimento Concettuale e si
riferisce in mo do particolare alla pittura, ma rientra nel più vasto movimento culturale del
Postmoderno. Gli artisti della Transavanguardia costruiscono generalmente immagini figurative, ma
non si propongono di descrivere la realtà. Le loro opere sono caratterizzate anche da vaste zone di
colore monocromo, da macchie e da sgocciolamenti di colore e da figure capovolte o "galleggianti
nello s del dipinto. Nella Transavan guardia quindi, vengono riutilizzati i materiali e gli strumenti
tradizionali (pennelli, tele, colori), pur senza rifiutare le tecniche espressive delle esperienze più
recenti. Gli artisti della Transavanguardia riscoprono il piacere di esprimersi liberamente, senza
porsi il problema di trasmettere significati al di fuori della pit tura stessa. Gli artisti italiani più
significati che aderiscono alla Transavanguardia sono: Chia, Cucchi, Cle mente, De Maria,
Paladino.
primi esempi di architettura greca arcaica si hanno intorno alla fine del secolo Vila C; tra il secolo
Vie secolo aC si sviluppa l'architettura dell'età classica e tra il II e il I secolo aC. quella allenistica
Nell'architettura greca domina l'equilibrio proporzionato di verticali e di orizzontali, di pleni e di vuoti
L'architettura greca di cui è rimasta testimonianza è prevalentemente religiosa e ufficiale: templi ed
edi fic pubblic
L'architettura romana, a differenza di quella greca, è plastica, legata più allo spazio interno, con un
no tevole uso di forme curve. Se l'elemento tipico dell'architettura greca poteva essere la colonna,
quello dell'architettura romana è l'arco
Oltre alle rovine di architettura religiosa e civile, sono pervenuti fino a noi numerosi esempi di
architettu ra privata e residenziale (Ercolano e Pompei).
2.1.1 Il tempio
Il tempio e il luogo dove la popolazione accorreva per cerimonie e funzioni, durante le feste. Da qui
la sua forma con il porticato (peristilio) che precede lo spazio dove era collocata l'ara e dove si
svolgevano le ce rimonie. La pianta del tempio greco è, in genere, rettangolare e la cella (ndos) è
preceduta da un vasto atrio a colonne (prónao). Quando il perimetro di un tempio è circondato da
un colonnato, si dice periptero (peres Il Partenone, 447 a.C.).
Pianta e foto del Partenone ad Atene, tempio periptero originariamente ornato da sculture di Fidia,
la maggior parte delle quali oggi sono custodite al British Museum di Londra.
A Roma, la colonna viene usata molto spesso per impieghi puramente decorativi, mentre è il muro
l'ele mento portante essenziale. Da qui la predilezione romana per il templo detto pseudo periptero
cioè de corato con mezze colonne addossate intorno ai muri perimetrali. L'edificio tipico romano è
la basilica, na in origine come mercato coperto. Ecaratterizzata dalla presenza di colonnati
all'interno dell'edificio, in contrapposizione con quanto accade nel tempio greco, dove le colonne
sono poste all'esterno.
2.1.2 Il teatro
Anche per quanto riguarda il teatro, esistono differenze significative fra la concezione greca e
quella re
mana:
teatro greco è scavato entro il declivio di una collina naturale, affinché le gradinate (cavea),
disposte a semicerchio, si possano appoggiare al terreno. Le file dei posti vengono suddivise in
settori da sca linate radiali. Al centro vi è uno spazio circolare destinato al coro e dietro di esso il
palcoscenico. La posizione del teatro generalmente è scelta in modo che esso domini la città e che
si inserisca armo nicamente nell'ambiente naturale;
teatro romano è invece interamente costruito e tipicamente cittadino, tutto racchiuso vers interno,
con le file di posti appositamente costruite in altezza. Il vero e proprio luogo della rappre
sentazione non è più il coro ma il proscenio, delimitato sul retro da una parete a più piani che funge
de sfondo, il teatro occidentale europeo ha ripreso poi la concezione di quello romano, in dimen
sioni ridotte
Pianta del teatro greco di Epidauro, Ill sec. a.C. (a sinistra), confrontata con quella del teatro
Marcello a
Roma, 13 aC (a destra).
Se si escludono le prime civiltà (egiziana ecc.) che usavano l'elemento tando molto spesso forme
della natura (fitomorfismo), nell'architettura classica comitanza con l'architettura dei templi greci
L'ordine è il sistema
mente, costituendo così un canone definito e stabile. L'architettura greca ha creato i tre tipi
fondamentali di ordine:
1. dorico; 2. ionico;
3. corinzio.
L'architettura romana ha ripreso i predetti ordini, apportandovi alcune modifiche essenziali, tali da
for
1. tuscanico;
2. composito.
L'ordine dorico
La colonna dorica è la più antica e si erge direttamente sopra lo stilobate (lo zoccolo su cui
poggiano le colonne) senza la base; il fusto è caratterizzato da scanalature ed è rastremato (cioè si
restringe) verso l'alto. Il capitello è molto semplice e si compone di un anello schiacciato (echino)
sormontato da un parallelepipedo basso. (abaco)
Timpano
Fregio
Architrave
Abaco
Echino
mutua
PARTE SECONDA
L'ordine ionico
La colonna ionica è di forma più agile e slanciata, con il fusto affusolato che poggia su un
piedistallo formato da un anello con cavo e da uno convesso. Il fusto è ancora scanalato ma più
fitto. Il capitello presenta due volute simmetriche.
Stilobate
L'ordine corinzio
Nella colonna corinzia compare un nuovo basamen to (plinto) che solleva la colonna dallo zoccolo.
li fusto è ancora più esile mentre la forma del capitello è "a cesto scolpito con foglie d'acanto
L'ordine tuscanico
La colonna tuscanica, inventata dai Romani, de riva direttamente da quella dorica, mediata da
influenze etrusche, ma è più slanciata, priva di scanalature e possiede una base.
L'ordine composito
L'ultima colonna, in ordine di tempo, riprende elementi da quella ionica e da quella corinzia. Infatti
la colonna compo sita, scanalata e rastremata, è sormontata da un capitello con le foglie d'acánto
che sorreggono le volute.
Lo stile romanico riprende alcuni elementi dell'architettura romana, quali l'arco a tutto sesto, il
pilastro, la colonna e la volta, nonché il senso della spazialità. Il Romanico è in genere lo stile
architettonico più sem plice e interessa quasi esclusivamente le chiese e I monasteri.
PARTE SECONDA
Architettura gotica
Il nome gotico deriva dall'arte nordica o dei dendosi poi in tutta Europa.
Gott. Le stile gotico si afferma inizialmente in Francia, diffon Larchitettura gotica rivoluziona i
sistemi costruttivi di quella romanica. La cattedrale gotice, afthmat le basse costruzioni civili, vuole
"meravigliare" e dare la misura delle capacità tecniche raggiunse Anche l'architettura civile
(palazzo comunale) ha carattere simbolico. Le case dei signon locali sono spesso a tor re per
soddisfare le esigenze di difesa delle grandi famiglie, sovente in lotta tra fora
PARTE SECONDA
Prospetto interno
Sezione
Planta
le volte a costoloni;
i contrafforti esterni che riducono lo spessore delle pareti; i muri diventano un organismo com
plesso, molto spesso sostituito da ampie vetrate colorate e figurate; insieme colonnine addossate
da
di
cui si dipartono le
nel tardo-gotico motivi fiammeggianti e fioriti (per es. il Duomo di Milano, 1386 ca.):
irosoni;
Elementi
};
Architettura rinascimentale
Rinascimento è il periodo di ripresa delle arti e degli scambi commerciali e culturali dopo i secoli
bui del Media Evo e Firenze ne è il centro propulsore.
Si teorizza per la prima volta una fase di progetto, nella quale l'architetto deve prendere in anticipo
tutte le decisioni relative all'opera, e una fase di esecuzione, nella quale gli operai si attengono alle
indicazioni del progetto. L'arte diventa una disciplina universale in grado di mettere ordine e di
rappresentare tutto l'ambiente circostante.
Città ideale (attribuita a Piero della Francesca, 1475 ca;Galleria Nazionale, Urbino).
ARCHITETTURA E DESIGN
la pianificazione dello sviluppo urbano (città ideale); la ripetizione di forme semplici, armoniose e
riconoscibili.
Filippo Brunelleschi, (1377-1466) - Cupola di S. Maria del Fiore, Firenze; Leon Battista Alberti,
(1406-1472)-Trattato sull'Architettura;
(1460-1464 cal.
Filippo Brunelleschi, Cappella dei Pazzi in Santa Croce, Firenze (1430-1440 ca).
La caratteristica principale del Barocco è quella di essere uno stile particolarmente elaborato: il
termine barocco è infatti ancora oggi usato per descrivere un'opera architettonica molto elaborata.
Il primo perio do di quest'epoca passa anche sotto il nome di Manierismo, mentre il periodo più
tardo è conosciuto con il nome di Rococò.
36).
spazio centralizzato;
forme plastiche mosse e possenti; predilezione, anche in pianta, per la linea curva;
fusione dell'architettura con la luce, la scultura, la pittura, per creare un'opera d'arte unitaria;
sfoggio di materiali preziosi come rivestimenti in marmo, oltre a oro e argento per gli stucchi.
PARTE SECONDA
Roma.
Della Porta, facciata della Chiesa del Geal (154 1575), Roma.
Basilica di S. Pietro, Roma (interno del 1607). Il progetto di ampliamento di Carlo Maderno propone
l'innesto di un corpo longitudinale che trasformò la pianta a croce greca di Michelangelo in croce
latina.
Alpha
2.4 L'architettura moderna e contemporanea Per la sua complessità e vastità, l'argomento
dovrebbe essere trattato in un volume a parte. In questi para grafi sicercherà di individuare,
attraverso una sintesi, le tappe salienti dell'architettura moderna e contem poranea e di presentare
i principali architetti protagonisti di questo lungo periodo
2.4.111 Neoclassicismo
Neoclassicismo nasce nel 1750, come reazione agli eccessi del tardo-barocco, con il desiderio di
basarsi sulle leggi della natura e della ragione (lluminismo). Ispirandosi all'architettura greca e
romana, la cultura neoclassica cred architetture composte da forme geometriche semplici come
cubi, piramidi, cilindri e sfe re: Gli edifici che ne risultano sono massicci e severi. Tra gli architetti
più importanti si ricordano: in Francia Ledoux, Boullée. Soufflot, Durand in Germania
Bisogna stare molto attenti a non confondere l'architettura neoclassica con quella classica, poiché
chiese e monumenti a volte sono simili. Si tenga presente che i monumenti classici so no in rovina
e quelli neoclassici sono in ottimo stato di conservazione.
Un esempio è rappresentato dall'Arco della pace a Milano, costruito nel 1807-1838 dall'architetto
neoclas
PARTE SECONDA
A cavallo tra Ottocento e Novecento si sono succedute numerose Esposizioni Universali, grandi
manifestazioni fieristiche in cui ogni Pa ese presentava i suoi prodotti migliori. Nell'Esposizione
Universale di Londra del 1851, l'edificio che fu costruito per ospitarla era una sorta di grande serra
in ferro e vetro (Crystal Palace) dove per la prima volta tutti gli elementi erano prefabbricati. Altre
applicazioni dell'inizio dell'Ingegneria strutturale sono i ponti in ferro (fine Settecento), i ponti
sospesi (1810) e la Tour Eiffel di Parigi del 1889 (si veda la figura).
Elementi caratteristici di questo periodo sono l'uso della linea curva, la presenza diffusa di motivi
floreali e la comparsa di nuovi materiali come il ferro e la ghisa, usati spesso con funzio ne più
decorativa che strutturale.
I principali architetti di questo periodo sono: Ernesto Basile (1857-1932) e Giovanni Sommaruga
(1867-1917) in Italia;
Hector Guimard in Francia (1867-1942); Victor Horta in Belgio (1861-1947); Joseph Olbrich in
Austria (1867-1908);
2.4.4 L'Espressionismo
Tra i più importanti esponenti espressionisti si ricordano: Men delsohn (Torre Einstein a Postdam,
1917-1921) e Taut (Padiglione di Vetro, Colonia, 1914) in Germania e Gaudí in Spagna (Casa Milà,
Bar cellona, 1906-1910 e la Sagrada Familia sempre a Barcellona).
Verso la metà degli anni Venti, in tutta Europa al movimento expressionista succede i Razionalism
movimento razionalista (detto anche international Style) si wiluppa fra il 1922 e 1959 anche se
influenze giungono finca a oggi. Le principali caratteristiche sono uso di me elementar geometrie
l'uso del cemento armato e dell'acciaio per le strutture, le ample superfici vetrate, spesso a nastros
am canza di qualsiasi ornamento o modanatura, gli intonaci chiari
L'uso del ferro e del cemento nelle costruzioni determina strutture portanti voluzionare rispemo a
que le dei secoli precedenti e qualifica in modo nuovo l'architettura, che ora è realizzata come
un'opera te gegneria. Mentre con i materiall tradizionali l'architetto poteva limitarsi a progettare le
forme delle cio, lasciando all'ingegnere il compito di risolvere i problemi relativi al calcolo della
struttura portante ora, con i nuovi materiali, anche l'architetto deve acquisire una diversa
competenza sul piano tecnic perché la forma e la struttura dell'edificio tendono a divenire tutt'uno
Si afferma anche un nuovo concetto di cantiere, come luogo in cui si montano pezzi prefabbricats
pannelli di rivestimento, ecc.), prodotti in serie altrove. Anche nell'architettura, quindi, entrano i
process di industrializzazione: la produzione in serie sfocia nella produzione di massa e si
determina una crisi de valore di architettura», che viene distinta dall'edilizia, così come l'avvento
della fotografia aveva dete minato la crisi del valore di pittura» ponendo il problema della differenza
fra la pittura come arte e quella come mestiere, come semplice illustrazione informativa realizzabile
anche con un mezzo meccanico. Na scono in questo secolo, proprio in seguito
all'industrializzazione dell'edilizia, nuovi schemi di fabbricat che popolano i nuovi quartieri delle
città. Si qualifica la funzione dell'urbanistica, che vede la città come un ambiente vitale in cui si
rispetti il tessuto urbano della parte antica (il centro storico) e nella quale s integrino, piuttosto che
emarginarli, i luoghi in cui vive la classe operaia.
Questa concezione democratica di città viene ovviamente rifiutata dai regimi totalitari: basti
pensare agi interventi drastici sul tessuto urbano di Roma, compiuti da Mussolini, in base ai quali
vengono abbattute vaste aree di quartieri medioevali e settecenteschi. Al loro posto vengono
realizzati ampi assi viari che collegano i monumenti ritenuti più rappresentativi della città. Anche in
Germania si afferma l'idea della città come espressione dell'autorità e della potenza dello Stato e
non come riflesso della libera organiz zazione dei cittadini. Nel 1933 Hitler sopprime il Bauhaus
(«casa della costruzione») che, fondato nel 1919 dall'architetto Walter Gropius (1883-1969), si era
proposto come la prima vera scuola di disegne industriale. Nel Bauhaus insegnano molti artisti di
grande valore fra cui anche Kandinskij e Klee che si im pegnano, insieme ai loro allievi, in campi
assai diversi: dalla pianificazione urbanistica alla progettazione del semplice oggetto d'uso. In
questa scuola si definisce la figura moderna del designer (disegnatore per l'industria) e si elabora
una vera e propria metodologia di progettazione, comune a tutte le arti.
Messo al bando dal potere politico, Gropius è costretto, insieme ai suoi collaboratori, a lasciare la
Germa nia e si trasferisce prima in Inghilterra, poi negli Stati Uniti. L'architettura moderna troverà
proprio qui une dei suoi esponenti più rappresentativi: Frank Lloyd Wright, che progetta costruzioni
dalla pianta artico lata liberamente, inserite nella natura e suddivise internamente da pareti
scorrevoli, in modo da poter creare di volta in volta gli spazi più funzionali all'uso. In Europa, la
ricerca architettonica si sviluppa libe ramente:
. in Francia, dove Le Corbusier (1887-1965), architetto, pittore, scultore, elabora importanti studi di
urbanistica e progetta nuovi tipi di abitazione secondo criteri oggi largamente in uso. A lui si deve
concetto della casa isolata dal terreno ed elevata da lunghe finestre va nastro, chiusa in alto da tett
giardino; melodies
in Olanda, dove Theo Van Doesburg då vita al Neoplasticismo che scompone la costruzione in
pian verticali e orizzontali delimitando lo spazio senza chiuderlo rigidamente; nei Paesi scandinavi,
dove Alvar Aalto propone nell'abitazione il recupero di materiali natural
(legno, pietra, laterizio) e studia con particolare cura i dettagli di ogni ambiente, rivelando un pro
fondo rispetto per le esigenze psicologiche dell'uomo. A lui si devono, ad esempio, importanti osser
vazioni sul colore degli ambienti negli ospedali, studiato per garantire migliore serenità e riposo agi
ammalati, e studi sull'acustica nelle sale di riunione, affinché il pubblico desideroso di intervenire in
un dibattito possa prendere la parola rimanendo al proprio posto ed essere udito da tutti senza
l'imbarazzo di doversi recare al microfono..
Il movimento razionalista in Italia si è sviluppato tra le due quere, i principal architetti sono:
Giuseppe Terragni (1904-1943), protagonista a Milano del Gruppo 7: Gio Ponti (1897-1979):
Ignazio Gardella (1905-1999); Franco Albini (1905-1977) Giuseppe Pagano (1896-1945)
rtt
Mies Van der Rohe, Pianta della Casa Modello per la Mostra delle Costruzioni, Berlino (1931)
SECONDA
2.4.6 La scuola di Chicago Nel 1871 un furioso incendio distrugge gran parte del centro della città
di Chicago: i progettisti interessati alla) ricostruzione si pongono anche il problema di indivi duare
un tipo di edifici più sicura e migliore per le attività terziarie. Tra gli architetti, William Le Baron
Jenney. propone la nuova tipologia inedita del grattacielo per un'alta densità abitativa.
L'innalzamento dell'altezza de gli edifici è resa inoltre possibile dallo sviluppo della tec nologia del
ferro, dai primi ascensori e dallo studio delle ascenson porte a tenuta d'aria del piani terreni. Gli
imprenditori accolgono favorevolmente tale tipologia che garantisce un esponenziale sfruttamento
del suolo. Un altro grande esponente della scuola, Daniel Hudson Burnham, svi luppa il cosiddetto
commercial building, con il quale si identifica il genere architettonico delle nuove facciate degli
edifici terziari con alla base strutture commerciali. Nell'immagine a lato il Flatiron Building (flat-iron:
ferro da stiro, per la caratteristica forma): quando fu costruito era il grattacielo più alto del mondo
(22 piani per 87 metri).
Altri esponenti di rilievo della Scuola di Chicago sono Dankmar Adler e Louis Sullivan.
Moore
Esemp
Il superamento del Razionalismo è intuibile già nelle ultime opere di Le Corbusier, estremamente
plast che e articolate, ma si manifesta in pieno nel dopoguerra, con la nascita della corrente Neo
Espressionists Il Neo Espressionismo, come l'Espressionismo degli anni Venti, si esprime in
architettura con un and mento plastico libero e astratto. Esponenti del Neo Espressionismo sono il
tedesco Hans Scharoun (1893-1972); il finlandese Eero Saarinen (1910-1961); il brasiliano Oscar
Niemeyer (1907-vivente).
Niemeyer, motivi architettonici di Brasilia (1958).
2.4.8 Il Postmoderno
Il Postmoderno matura intorno agli anni Settanta come critica al Razionalismo e porta al ritorno di
un'ar chitettura che si richiama solo formalmente a quella classica, utilizzandone gli elementi come
pura deco razione (colonne e fregi) e ingigantendone, a volte, le proporzioni. I maggiori esponenti
sono Robert Venturi, Philip Johnson, Charles Moore, Michael Graves e Paolo Portoghesi. In Italia
Aldo Rossi sviluppa lo storicismo, andando alla ricerca degli elementi archetipi dell'architettura
2.4.9 LHigh-Tech
Abbreviazione di higt-tecnology, questo termine indica una tendenza che si afferma nella seconda
metà del XX secolo Si intende quel tipo di architettura che fonda la sua immagine estetica e la
propria espres wità sull'esasperata espressione degli elementi costruttivi derivati dall'ingegneria
strutturale e dalla tec nologia delle costruzioni Le tecniche tradizionali di costruzione sono
abbandonate in favore delle nuove tipologie e di nuovi materiali da costruzione come acciaio,
pannelli leggeri in metallo e le materie plaso che
L'edifico icona dell'high tech è sicuramente il Centre Pompidou (Parigi 1971-1976) nel quale la
struttura
dega implanti è l'opera stessa. Gil architetu di maggior rilievo di questa corrente architettonica sono
stati
2.4.10 | Il Decostruttivismo
E una corrente architettonica, derivante dal Postmoderno, che si è sviluppata in Europa e negli
Stati Uniti nell'ultimo ventennio del XX secolo. La progettazione rifiuta ogni regola di coerenza e
rigore; opera una deformazione della geometria e di tutti i canoni classici dell'architettura modema.
I dettagli caratteristici sono linee oblique, apparente precarietà delle componenti, la disarmonia dei
materiali e più in generale l'irregolarità dei prospetti e delle piante degli edifici.
Il termine viene coniato da Philip Johonson nel 1988 in occasione di una mostra al MOMA di New
York dove si esponevano opere di Frank Gehry, Daniel Libeskind, Bernard Tschumi, Zaha Hadid,
Peter El senman e il gruppo Himmelblau, che attualmente rappresentano i riferimenti per questa
tipologia di architettura.
Renzo Pia
Marie Til
24.12
Negli ultim
hanno det
Questo in
stazioni, p
laborazion
affrontare
logistici es
Alcuni des
tiago Cal
2.4.11 | Nuovi edifici della cultura Nuovi edifici per spazi polivalenti stanno sorgendo in tutto il
mondo con diverse finalità, dalla tutela del
patrimonio storico all'aggregazione sociale Questi spazi sono in grado di proporre varie attività a
persone con interessi differenti promuovendo e ando dignità alle le tradizioni culturali di un luogo o
di un paese. Queste sono le sensazioni che suscita entrare in luoghi come il Centro Culturale
Tjibaou costruito in Nuova Caledonia da Renzo Piano o nelistut du Monde Arabe di Parigi
progettato da Jean Nouvel; analogamente le biblioteche non sono più luoghi senza luce destinati a
pochi ricercatori intellettuali ma spazi luminosi e confortevoll completi di tutte le tecnologie
informatiche per la consultazione on line del sapere conservato in DVD e non solo in antichi
volumi. La luce, il contatto con il prossimo e gli antichi simboli sono elementi di base di questi nuovi
progetti del sapere.
Negli ultimi decenni la crescita economica, le nuove tecnologie e la globalizzazione del mondo del
lavoro
Alcuni degli architetti di riferimento sono: Renzo Piano Building Workshop, Nicholas Grimshaw,
Nel 1956 Frank Lloyd Wright studio avventistico progetto di un grattacielo alto in mi con 528 p
attualmente alcuni degli studi di architettura ed ingegneria peranza al mondo stawiorando p
realizzare tale sogno del Maestro americano Nel 1998 a Kuala Lumpur (Malesia) César Pall the
completato le Petronas Towers alte 452 met net 26 è stata inaugurata la London Bridge Tower
(detta "the shard") di Renzo Pano, alta 10 men, men Mosca si trovano i due edifici più alti d'europa,
In Mercury City Tower di 35 matris la Federation fo (torre est) alta 374 metri, completate
rispettivamente nel 2013 e nel 2016. Nel 2017 a inata la cost ne della Millenium Tower di Norman
Foster che con i suoi 540 metri svetters nella trata de fogo La sperimentazione tecnologica dei
nuovi materiali da costruzione, di impianti altamente per solvere la progressiva alterazione delle
condizioni ecologiche del pianeta e prevenire il risparmio energe tico sono alla base di queste
importanti sfide del XXI secolo,
César Pelli, Fred W. Clarke, Gregg E. Jones, Robert Nanacd Progetto della Città della Moda,
Milano.
PARTE SECONDA
Alpha Tint
dell'architettura
arract
Zaha Hadid Architects, Arata Isozaki e Associati; Studio Daniel Libeskind, Pier Paolo Maggiora e
Associati, CityLife, Milano.
Esempi
GMP architetti, progetto nuova città portuale di Luchao. Shanghai, (concorso del 2003).