Alcesti
Antigone
Medea
di Eleonora Benvenuto
Il Progetto
Altare
di Dioniso
Atene, area dell’acropoli e teatro di Dioniso
Ricostruzione del teatro di Dioniso
Teatro di Dioniso: la cavea con i sedili
dei magistrati.
Maschera tragica
Part. mosaico policromo con
scena di teatro da Susa,
Tunisia. III d.C., Napoli
La gestualità
Cammeo romano
Eschilo Sofocle
Euripide
Alcesti
di Eleonora Benvenuto
Il mito
Il re Pelia aveva una figlia, Alcesti, di cui era gelosissimo e che non voleva
dare in sposa a nessuno; infatti stabilì che solo chi avesse aggiogato sia un
leone che un cinghiale ne avrebbe ottenuto la mano; in questa impresa
riuscì solo Admeto, re di Tessaglia, un eroe degli Argonauti.
In seguito avvenne che ad Admeto un oracolo predisse la morte, che però
avrebbe potuto evitare se qualcuno avesse voluto sostituirlo. Allora Admeto,
disperato, andò sia dagli amici, che lo presero per matto, sia dai vecchi
genitori che seppure anziani non erano disposti a rinunciare al piacere di
vivere; infine si sacrificò per lui la moglie Alcesti. Tuttavia, secondo la
leggenda, Ercole attese Thanatos (la morte) presso il sepolcro di Alcesti e,
dopo averla sconfitta, restituì la moglie al marito.
La tragedia di Euripide del 438 a.C.
L’opera si apre con un dialogo tra Apollo e tanatos. Tanatos si è recato al
palazzo di Fere in lutto per la morte imminente di Alcesti. Qui incontra Apollo,
che lo prega di prolungare la vita della regina, ma Tanatos non rinuncia alla
sua missione. Apollo gli annuncia che qualcuno riuscirà ugualmente a
strappare Alcesti alla morte. Tanatos ride a queste parole ed entra nel palazzo;
la regina muore.
In quello stesso giorno Eracle, diretto in Tracia, si ferma a Fere e chiede
ospitalità.
Saputo del dolore che regna a palazzo, decide di non volerlo turbare e va a
chiedere asilo altrove.
Admeto però insiste: il suo dispiacere non gli farà dimenticare i suoi doveri nei
confronti di un viandante.
Un servitore rivela ad Eracle le circostanze della morte della sua regina, ed
egli, in segno di amicizia nei confronti di Admeto, va alla tomba di Alcesti e
lotta con Tanatos per riportare la donna in vita.
Vincitore, riconduce Alcesti al marito.
Le immagini seguenti, relative alla figura di Alcesti,
sono disposte seguendo l’ordine degli eventi
descritti nel mito
“la divina Alcesti, la più bella tra le
figlie di Pelia”
Iliade, II 714-715
Alcesti ed Admeto", da Pompei, Casa del
Poeta Tragico, tablino. Sotto: "Nature morte
e fregio vegetale con testa di Satiro".
di Eleonora Benvenuto
Nata dall’incesto tra Giocasta e Edipo; sorella di Ismene, Polinice e Eteocle
-Odissea (XI, vv.271-80): Edipo uccise il padre, sposò la madre, e gli dei
rivelarono l’accaduto e Giocasta si impiccò.
di Eleonora Benvenuto
Gli autori che trattano nelle loro opere il mito di Medea