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Per meglio comprendere la natura di questo tipo di danza, faremo un passo indiet

ro nel tempo, tornando al lontano 1510, data in cui Diego Velzquez fu incaricato
di addentrarsi nell'interno dell'isola di Cuba per scoprire se si nascondessero
dei giacimenti auriferi. Inizi quindi la pacificazione , cos gli spagnoli chiamavano
l'impossessarsi delle terre degli aborigeni.
Nel 1514 venne fondata, nella parte occidentale dell'isola la cittadina di San C
ristbal, rinominata in seguito La Habana, e nel 1515 lo stesso Diego Velzquez fond
il primo insediamento nella regione di Baracoa, a cui fu dato il nome di Nuestra
Seora de la Asuncin.
Con la collaborazione di Pnfilo de Narvez, nel giro di soli quattro anni venne por
tata a termine l'occupazione dell'intera isola.
Gli indigeni locali furono in breve tempo sterminati dai feroci conquistadores s
pagnoli, che a quel punto si videro costretti ad importare braccia nuove dal con
tinente africano, dando vita ad una delle pagine pi dolorose e orrende della stor
ia dell umanit: la tratta degli schiavi.
Furono moltissime le etnie africane che arrivarono a Cuba. Fra le pi importanti r
icordiamo la Yoruba, la Dahomean, la Congolese e la setta segreta degli Abakua (
proveniente dall antico Calabra, oggi Camerun).
Gli spagnoli cercarono in tutti i modi di sottomettere questa grande massa umana
, strappandola per prima cosa dalle proprie radici e introducendovi con la forza
il culto della religione cattolica. Molti africani finsero una improbabile conv
ersione, ma in realt continuarono in piena clandestinit a venerare i loro idoli, d
ando vita ad un sincretismo religioso che prese il nome di santeria.
Sicuramente, tra i diversi culti religiosi portati a Cuba dagli africani, quello
che ha esercitato maggiore influenza il culto degli Orisha (conosciuto anche co
me Regla de Ocha o Lucum), originario della cultura Yoruba nigeriana, che favor il
nascere dei balli di santeria.
Si trattava di balli di ispirazione religiosa, nei quali, attraverso gesti, move
nze particolari e l uso di determinati colori, si cercava di rappresentare tutti g
li Dei appartenenti al variegato pantheon cubano.
Tra le tante divinit della santeria ricordiamo: Olofi (il Creatore), Eleggu (Sant An
tonio da Padova), Chang (Santa Barbara, Dio guerriero, padrone del fuoco e del fu
lmine), Yemay (la Dea del mare), Obatal (padre di tutti gli orishas), Babal Ay (San
Lazzaro), Ochos (San Norberto), Oy (Virgen de la Candelaria), Orula (San Francesco
D Assisi) Ochn (Virgen de la Caridd del Cobre).
Ancora oggi sono moltissimi i cubani che celebrano queste divinit in riunioni bat
tezzate toque de santo, a cui partecipano sia sacerdoti (babalaos) che semplici
fedeli (santeros) e dove magia e credo religioso sfociano spesso in autentici ri
ti di possessione e stati di
trance.
La musica che accompagna queste danze essenzialmente ritmica. Strumenti tipici s
ono le cosiddette percussioni bat, tamburi sacri a forma di clessidra asimmetrica
fornita di due pelli alle estremit (Iy il pi grande, Ittele il medio e Oknkolo il p
u piccolo) e sono accompagnati da un sistro di metallo chiamato atcher.
Sono moltissimi i musicisti che si sono convertiti a questa pratica religiosa, a
riprova della grande influenza che da sempre la santeria ha avuto su tutta la m
usica di origine afro-cubana. Fra le composizioni pi recenti ricordiamo:
Viejo Lzaro dei Dan Den, Santa Calabra degli NG La Banda, Que te queres que te den d
dalberto lvarez e Soy todo dei Los Van Van, tutte dedicate a questo affascinante te
ma.
Nel 1886 venne dichiarata ufficialmente l abolizione della schiavit. Questo evento
provoc un massiccio esodo dalle campagne verso le citt, che vide la nascita dei pr
imi barrios marginales. In queste povere baraccopoli apparsero le prime feste co
llettive di carattere non religioso, conosciute con il nome di rumba. Il nome ru
mba deriva dal termine mujeres de rumbo che si dava a certe forme di prostituzio
ne esistenti in alcune case da ballo. Rumba si convert cos nel sinonimo di festa e
d il verbo rumbear pass a descrivere l attivit di ballare, festeggiare, divertirsi.
Musicalmente parlando, gli elementi essenziali della rumba erano gi presenti nei
quartieri pi poveri di Cuba, pi precisamente negli arsenali e nelle zone portuali

dell Habana e di Matanzas e nelle zone rurali adiacenti.


Dalla fusione di ritmi africani con la habanera, in questi ambienti poverissimi,
nasce la rumba come danza popolare.
All inizio questa musica veniva suonata con oggetti di uso quotidiano quali porte,
cassetti e sgabelli rovesciati, cucchiai e padelle.
Tra i primi strumenti utilizzati troviamo i cajones (solitamente di tre dimensio
ni: mayor, segundo e tersero), costruiti con casse da imballaggio tra cui la caja
de bacalao (casse in cui veniva trasportato il baccal) e la caja de velas (casse in
cui venivano trasportate le candele), e le claves, anch esse ricavate dall uso impr
oprio delle caviglie marinare (corti paletti di legno duro che venivano utilizza
ti sulle imbarcazioni e che ben si prestavano, date le loro caratteristiche sono
re, ad essere utilizzate come strumento musicale).
In seguito, al posto dei cajones, arrivarono le congas (derivanti principalmente
dai tambores de makuta, di origine congo-bant, originariamente realizzati in un
tronco di legno scavato), costruite con legno di botte o di barile, con pelli bo
vine, inchiodate o incollate prima, con il moderno sistema di tensione meccanica
poi.
Ai tre tamburi (le Congas) chiamati salidor, tres golpes e quinto, si aggiungono
la guagua o cat e le voci (solista + coro).
Anche la rumba, come tutte le forme musicali, soggetta a determinate regole stru
tturali: la voce inizia il suo canto con un lalaleo (una specie di richiamo, che s
erve ad attirare l attenzione dei presenti, avvisandoli che il solista sta per com
inciare il suo canto) in seguito ad un introduzione musicale, con un periodo chi
amato diana; dopo di che si passa all esposizione del tema detto anche decima (cos
chiamata anche se le strofe non sono necessariamente delle decime), durante il q
uale anche i musicisti attaccano con i vari strumenti ( il punto dove se rompe la
rumba ed i ballerini, o il ballerino, come nel caso della columbia, cominciano la
loro danza).
Dopo questa parte vocale entra il capetillo ovvero l improvvisazione canora del so
lista con la risposta del coro detta estribillo. Quest ultimo con l incalzare del pe
zzo si dimezza e la danza diventa pi frenetica.
Molti temi di questi canti trattano generalmente argomenti di vita quotidiana, s
i utilizzava la rumba per parlare di quello che accadeva nel quartiere, o di ci c
he avevano fatto questo o quello, molti altri invece (che utilizzavano alcuni di
aletti africani) invocavano gli Orisha, le antiche divinit africane venerate dai
negri dell isola, nonostante le proibizioni della chiesa cattolica.
Esistono molte varianti della rumba, tra cui le pi antiche tango congo (la cui ce
llula ritmica originer successivamente altre fome musicali come la milonga, il ta
ngo argentino e il blues di New Orleans), la giribilla (un antica danza che gli sc
hiavi utilizzavano per simulare l evasione dai campi, mettendo in mostra la loro a
bilit, resistenza e forza fisica), la tahona, etc.
Attualmente i tre stili principali che vengono suonati e danzati sono il guaguan
c, il yamb e la columbia.
Ai tre stili di rumba corrispondono altrettanti tipi di danza:
Il guaguanc, originario della zona di Matanzas, nasce alla fine del XIX secolo ed
l ancestrale danza della fertilit, un inno alla vita, simula la richiesta d amore, u
n corteggiamento ed un botta e risposta tra uomo e donna. E caratterizzato da movim
enti fortemente erotici (per questo motivo, come altre manifestazioni di origine
africana, stata mal visto se non addirittura proibito dalla societ bianca e borg
hese). In questa danza l uomo cerca di possedere simbolicamente la donna, compiend
o un movimento pelvico che mima la penetrazione, chiamato vacunao (che a Matanzas
si chiama anche abrochao). Lo stesso significato lo assume qualunque gesto (impu
lso) di qualunque parte del corpo, danzato in direzione della ballerina. La donn
a si difende coprendo le sue parti intime con un fazzoletto, con la piega della
gonna o con le mani e risponde alle provocazioni dell uomo o con il botao (un gesto
di accettazione o sottomissione), o al contrario, con un movimento laterale dell

e anche o un gesto di scherno fatto con le mani o con i piedi per rifiutare le av
ance dell uomo. La danza termina in genere quando l uomo riesce a vacunare la donna o q
uando perde le speranze di farlo.
Il yamb, chiamato anche rumba de tempo de Espaa, nasce come espressione del folclo
re urbano, e trova le sue origini nei quartieri popolari dell Habana, come Jesus M
aria e Belen. Anch esso come il guaguanc risale al XIX secolo. E caratterizzato da u
n tempo lento, da un canto melodioso e da movimenti soavi. La coppia mette in sc
ena un dialogo amoroso durante il quale la donna con molta civetteria si nega al
l uomo, che a sua volta cerca di conquistarla. Il momento culminante del ballo avv
iene quando il bailadr lancia un fazzoletto a terra e poi si inchina a raccoglier
lo con la bocca.
Il yamb caratterizzato da incessanti movimenti di fianchi e spalle. La parte prin
cipale quella della donna, anche se l uomo ha un ruolo coreografico molto importan
te.
In principio era ballato solo da persone anziane e per questo i suoi passi erano
lenti, pausati, eleganti e cadenzati. In seguito anche i giovani presero a ball
arlo imitando i vecchi, mostrando quindi stanchezza e difficolt di movimento.
Non un genere molto coltivato e, anche se oggi ha perso molto della sua popolari
t, si pu considerare il precursore del guaguanc che attualmente la rumba pi diffusa.
Spesso in una buona rumba, arriva sempre il momento in cui il cantante attacca
con questo delizioso e indimenticabile yamb:
A, e, a, e!
Que bueno, que bueno, a.
Que bueno, que bueno, a.
Avemaria Morena.
Inoltre en el yamb no se ne vacuna ! Nelle movenze del ballerino non ci deve essere
nessuna allusione sessuale e pelvica.
La columbia una forma molto particolare di ballare rumba. Nasce nelle zone rural
i di Matanzas, in particolare in un paesino chiamato Union de Reyes, dove c era un
piccolo casolare chiamato columbia, in cui di solito si riunivano gruppi di per
cussionisti, cantanti e ballerini.
In origine veniva ballata anche da coppie di ballerini, ma con il tempo divenne
appannaggio dei soli uomini.
La columbia ha un ritmo molto veloce che mette in risalto le capacit del ballerin
o che, a sua volta, si esibisce in virtuosismi ed acrobazie tendenti a sfidare g
li altri uomini o il tamburo. Il ballerino, una volta entrato in scena, saluta i
l tamburo, chiamato quinto, con il quale sostiene una vera e propria sfida di vi
rtuosismo. Durante questa sfida il ballerino, chiamato anche colombiano, mostra
tutta la sua abilit attraverso dei passi altamente acrobatici. A volte esibisce c
oreografie complicatissime nelle quali balla portando un bicchiere o una bottigl
ia sopra la testa. In alcuni casi mostra passi di balletto o gesta circensi, opp
ure imita le movenze dei giocatori di baseball, o un incontro di boxe. In altri
casi entra in scena anche con un particolare tipo di coltello chiamato machete.
Oggi anche la gestualit del karate, i passi della break dance e del rap sono entr
ati a far parte della columbia che, pur rimanendo un rito per pochi eletti, cons
erva intatta la sua popolarit, e rimane il banco di prova pi severo per i ballerin
i pi virtuosi, desiderosi di mettere in luce il loro talento. Un buon ballerino d
eve essere agilissimo e avere dominio assoluto del proprio corpo.
La proclamazione della repubblica, avvenuta nel 1901, rappresent un serio pericol
o per la sopravvivenza della rumba. Se fino ad allora gli Spagnoli avevano lasci
ato ampia libert nel campo musicale, i nuovi governanti, come ci racconta lo stor
ico Fernando Ortiz, arrivarono a proibire con un decreto l uso di tutti i tamburi
di origine africana. La preoccupazione della nuova aristocrazia cubana era infat
ti quella di dare al mondo intero l immagine di una nazione civilizzata, che non a
veva nulla a che fare con le barbarie africane. Il decreto permise solo l utilizzo

di strumenti a percussione come il giro, le maracas e le claves, che provocarono


la nascita di gruppi vocali denominati coros de clave.
I tamburi continuarono per a suonare nella clandestinit fino a tornare alla ribalt
a negli anni successivi, con l introduzione delle congas nella classica orchestra
di charanga (avvenimento fondamentale perch porter alla nascita di nuovi ritmi, co
me ad esempio il cha cha cha e il danzn de ritmo nuevo, successivamente battezzat
o mambo).
L influenza della rumba sulla salsa ancora oggi evidentissima. Molte composizioni
salsere si aprono ad esempio con introduzione di rumba, che offre spesso alle pe
rcussioni il ruolo di assolute regine.
A Cuba la rumba gode ancora oggi di un enorme popolarit, soprattutto tra la gente
di colore, e non raro assistere per strada a vere e proprie sfide di bravura es
eguite al ritmo di columbia. Famosa ad esempio una manifestazione spontanea deno
minata el sabado de la rumba , che si tiene spesso per strada o nel cortile di qual
che solar habanero.
Negli anni Trenta, dalla strada e dai solares dove rappresentava il tempo dell ozio,
la rumba, sotto forme irriconoscibili, entra nel repertorio delle big band di N
ew York e sbarca anche a Europa, perdendo molta della sua aggressivit ed assumend
o atteggiamenti pi morbidi e flessuosi tanto da risultare completamente snaturata
del suo significato originale. Nasce cos la rumba de saln .
M Signorino Cristiano
http://www.laclave.135.it/
Para ser rumbero
Per essere rumbero devi aver pianto.
Per essere rumbero devi aver riso,
devi aver sognato, aver vissuto;
per essere rumbero devi sentire dentro
dolci emozioni che agitino i tuoi sentimenti,
se non sei nato con la clave allora non sei rumbero;
potrai cantare con sincerit,
potrai avere buona voce
per non potrai mai essere rumbero se ti manca il cuore;
per essere rumbero devi amare la gente
e avere un anima chiara come il sole d oriente
devi essere sincero e allora sarai rumbero...
Il rumbero un essere con gioie e dolori
che esprime i sentimenti con il colpi di tamburo,
deve essere sincero per suonare la rumba, ahi Dio!
Rubn Blades.

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