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Leonardo, Leda e il
cigno (1505-1510),
perduto
Cesare Da Sesto, Leda col cigno
(1505- 1510), Roma, Galleria
Borghese
Auguste Clésinger (1850), Léda et le
Cygne, Amiens, Musée de Picardie
c) Iliade
• II 354-356
Nessuno sia dunque impaziente di tornare a casa prima di [...]
aver vendicato le ansie e i pianti di Elena
• III 164s. (parla Priamo il vecchio re di Troia rivolgendosi a Elena):
tu per me non hai colpa, responsabili sono gli dèi
che scatenarono contro di me la guerra luttuosa degli Achei
Alcuni dicono che sulla nera terra la cosa più bella sia una schiera di cavalieri, altri di fanti, altri ancora di navi, io,
invece, ciò che si ama.
È molto facile rendere comprensibile ciò a tutti: perché colei che spiccava per bellezza fra gli uomini, abbandonò
il marito … migliore e andò a Troia per mare, né si ricordò in alcun modo della figlia, né dei cari genitori, ma la
traviò … ora mi fa ricordare di Anattoria che non è qui. Di lei vorrei rivedere l’amabile incedere e il lampo chiaro
del volto, più che i carri dei Lidi e i fanti in armi.
Elena nella tragedia greca
del V sec. a.C.
Eschilo, Agamennone (458 a.C.)
681-698 Chi mai dava un nome così assolutamente esatto – non forse uno che noi non vediamo, il quale
per preveggenza del fato regola con esattezza la lingua? – ad Elena, sposa per la guerra e oggetto di
contesa? Perché chiaramente come distruggi-navi (ἑλένας), distruggi-uomini (ἕλανδρος), distruggi-città
(ἑλέπτολις) lasciò molli preziose cortine navigando al soffio di Zefiro gagliardo, e folte schiere di
cacciatori armati di scudi sulla traccia invisibile dei remi approdarono alle rive del Simoenta frondose
per una sanguinosa contesa.
1455-1467 (Coro) Oh Elena folle che da sola le numerose, le tanto numerose vite hai distrutto sotto
Troia, ora una perfetta memorabile corona hai avuto, fatta di sangue che non può lavarsi, contesa di
profonde radici che allora dimorava nella casa, sciagura dell’uomo.
(Clit.) Non volgere il tuo rancore contro Elena come distruggitrice di uomini, come se lei sola,
distruggendo le vite di molti uomini Danai, avesse causato un insanabile dolore
(trad. G. e M. Morani)
780 Sventurata città di Troia, quanti morti per una donna, per il letto di una puttana!
(trad. D. Susanetti)
Elena la sposa fedele
rimasta in Egitto:
la versione minoritaria
del mito
• Euripide, tragediografo
Elena, 412 a.C.
Gorgia e Isocrate
La difesa e l’elogio
paradossale
Elena nella poesia latina
Virgilio, Eneide
II 571-574
Lei, l’odio dei Teucri temendo, pel crollo di Pergamo,
e le pene dei Dànai e l’ira del primo marito,
lei, della patria e di Troia maledizione comune,
s’era nascosta e là presso gli altari oggetto d’odio sedeva
601
Non odioso l’aspetto ti sia della Spartana Tindaride,
non incolpato sia Paride, no; l’inclemenza dei numi,
dei numi, rovescia questa potenza, abbatte Troia dai
culmini
vv. 119-138
E così mentre già moriva Anticlo,
Veniva a lui con mute orme di sogno
Helena. Ardeva intorno a lei l’incendio,
Su l’incendio brillava il plenilunio.
Ella passava tacita e serena,
Come la luna, sopra il fuoco e il sangue.
Le fiamme, un guizzo, al suo passar, più alto;
Spremeano un rivo più sottil le vene.
E scrosciavano l’ultime muraglie,
e sonavano gli ultimi singulti.
Stette sul capo al moribondo Anticlo
Pensoso della sua donna lontana.
Tacquero allora intorno a lei gli eroi
Rauchi di strage, e le discinte schiave.
E già la bocca apriva ella a chiamarlo
con la voce lontana, con la voce
Della sua donna, che per sempre seco
Egli nell’infinito Hade portasse;
La rosea bocca apriva già; quand’egli
«No» disse: «voglio ricordare te sola»
Elena dal Rinascimento
alla contemporaneità
nel panorama internazionale
• 1500
• Pierre de Ronsard (1524-1585) Sonnets pour Hélène (1578)
• 1700
• Pier Jacopo Martello, L’Elena Casta (1723)
• 1800
• Johann W. Goethe, Faust (1808)
• Edgar A. Poe, To Helen (1836)
• Giorgos Seferis, Ελένη (1853)
• Jacques Offenbach, La belle Hélène (1864)
• Jules Lemaître La bonne Hélène (1896)
• 1900
• Hugo von Hofmannsthal-Richard Strauss, Die ägyptische Helena (1928)
• Cesare Pavese, La famiglia, in Dialoghi con Leucò (1947)
• Albert Camus, L’esilio di Elena (1948) in L’estate e altri saggi solari
• Hilda Doolittle, Helen in Egypt (1961)
• Ghiannis Ritsos, Elena (1970), in Quarta dimensione
• Judy Grahn, Helen in Hollywood (1982)
• Christa Wolf, Cassandra (1983)
• Angela Carter, Notti al circo (1984)
• Roerto Calasso, Le nozze di Cadmo e Armonia (1988)
• Margaret Atwood, Helen of Troy Does Countertop Dancing (1995)
E.A. Poe,
To Helen (1831)
Elena, la tua bellezza è per me
Come quei legni di Nicea d'un tempo,
Che adagio per un odoroso mare
Portavano lo stanco e tediato viaggiatore
Alla riva natia.
Per mari disperati abituato a errare,
I tuoi capelli di giacinto, il puro viso,
Le grazie tue di Naiade mi han riportato
Alla gloria che fu la Grecia,
Alla grandezza di Roma.
Ed ecco! Nella nicchia splendente
Simile a una statua tu mi appari,
Con la lampada d'agata in mano!
Ah! Psyche, qui venuta da quelle regioni
Che son Terra-Santa.
(trad. S. Colonna)
Antonio Canova,
Testa di Elena (1811)
Lord Byron
Elena
κίβδηλον… κακὸν
«ambiguo malanno»