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LA GRECIA DEL PERIODO CLASSICO

L’egemonia ateniese sulle poleis greche


Atene esce vittoriosa, nel 479 a.C. dalle guerre persiane, uscendone distrutta.Atene diviene
in breve tempo la guida politica e spirituale dei Greci. Nel 477 a.C. Atene riunisce la
maggioranza delle città greche d’Asia Minore nella Lega di Delo.Nell’arco di un trentennio
Atene raggiunse il culmine della sua potenza economica e militare, in particolare sotto il
governo di Pericle, quale trasferisce la sede della Lega sull’acropoli di Atene,avviando con il
tesoro federale un vasto programma di ricostruzione degli edifici distrutti dai Persiani.
La grecia sotto il dominio macedone
Il predominio politico ateniese accende il conflitto con la rivale Sparta (guerra del
Peloponneso), da cui Atene esce sconfitta. Il periodo successivo è segnato dal crollo del
modello di Stato e di società incarnato dalla polis. Sparta, non riesce a imporre la propria
egemonia in Grecia che finisce per cadere sotto la dominazione della monarchia macedone.
Il re Filippo II riunisce le città greche sotto il suo controllo nella Lega di Corinto.
L’idea del bello dall’arcaismo al classicismo
Fin dall’età arcaica caratteristica fondante dell’arte greca in ogni ambito è la ricerca di ordine
e proporzione. Il filosofo e matematico Pitagora individua gli attributi della bellezza proprio
nella misura e nell’ordine: egli giunge all’idea che la bellezza risieda nella “proporzione delle
parti” (tàxis), nella corrispondenza tra le parti fondata su rapporti numerici.
I nuovi orizzonti figurativi dell’età classica
Nella tarda età arcaica, però, prende avvio un linguaggio artistico innovativo che si sviluppa
e matura in partiolare nella statuaria di età classica: si tratta del graduale adeguamento alle
apparrenze naturali. Nella statuaria,si assiste al passaggio da una forma concepita in modo
assiale, a una più organica definizione della figura, liberata dalla sua rigidità con
l’espressione del movimento anche con il prolungamento degli arti.Corrispondenza tra forma
artistica e forma reale.Il procedimento artistico di sintesi è detto idealizzazione. soltanto nella
tarda età classica l’idealizzazione della forma naturale è superata in favore dell’imitazione
realistica del corpo umano.
I LUOGHI RELIGIOSI E SOCIALI DELLA POLIS
IL TEATRO
la funzione sociale
Le più antiche rappresentazioni sono quelle tenute nell’agorà di Atene per le grandi dionisie
(insituite da Pisistrato), tutti i cittadini collaborano all’organizzazione e assistono l'evento. In
quell’occasione sullo spazio aperto della piazza sono messi in scena componimenti tragici o
comici di fronte a delle gradinate di legno innalzate per l’occasione. Con il passaggio alla
democrazia gli spettacoli teatrali divengono strumenti di educazione e di critica sociale.sono
organizzati dallo stato, e finanziati dai cittadini ricchi (che stipendiano gli attori, poeti). Il
teatro è aperto a tutta la cittadinanza maschile (poco frequentato dalle donne). Gli attori
sono solo uomini (ricomprivano tanti ruoli, anche femminili).
la struttura
il teatro greco è un edificio a cielo aperto, sempre ricavato dal fianco di declivi naturali per
sfruttarne la pendenza così da consentire una migliore visione e una migliore acustica.
la struttura è composta da tre parti:
● L’orchestra luogo riservato alle danze, a forma circolare.Due passaggi laterali
(pàrados) che consentono l’accesso all’orchestra, coro, o attori;
● La càvea era il luogo dove stava il pubblico, era prima a trapezio poi a semicerchio.
A metà dello sviluppo viene interrotta da un corridoio detto diàzoma. All'inizio i sedili
erano in legno poi diventano in pietra.
● La scena struttura a pianta regolare, perpendicolare all’asse della càvea, in origine
era un impalcatura rivestita di tendaggi per consentire agli attori di cambiarsi senza
essere visti, poi successivamente diviene un elemento integrante dello spettacolo. Si
trasforma in una struttura in muratura, uno sfondo decorato con rivestimenti in
marmo e apparati sempre più complessi.Palcoscenico rialzato rispetto all’orchestra.
I più noti teatri greci
I più noti teatri greci sono il teatro di Dioniso che si trova lungo le pendici dell’acropoli di
Atene; accolse le tragedie più importanti del Teatro di Epidauro 360 a.C.; famoso per le sue
dimensioni e un’acustica meravigliosa.
L’ACROPOLI
panoramica dell’Acrpoli di Atene
Inizialmente ospitava una fortezza micenea poi con l’arrivo di Pisitrato si scelse questo
luogo “privilegiato” per pregare. Con la guerra di Salamina, i Persiani distrussero tutto.Si
sposta il tesoro di Delo da Delo all’acropoli diAtene,Pericle fu promotore della ricostruzione
dell’Acropoli di Atene. Il primo sovrintendente del cantiere è lo scultore ateniese Fidia. Il
programma di monumentalizzazione inizia con il Partenone (dedicato ad Atena Parthènos),e
prosegue con l’edificazione dei Propilei, all’Acropoli.In un secondo momento sono realizzati
il Tempietto di Atena Nike e l’Eretteo.
il partenone
progettato dagli architetti Ictinno e Callicrate, realizzato dal 447 al 432 a.C. Il tempio ha
dimensioni maestose( 8x17; 8 colonne doriche sul fronte e 17 sui lati) (4:9; diametro e
altezza). Si allarga la facciata e si restringono il pronao e l’oppistodomo. Allargano lo spazio
nella cella perché la scultura deve essere il più grande possibile. Il tempio è dorico e
doppiamente in antis. Nella Sala del tesoro c’erano 4 colonne ioniche e il fregio continuo era
ionico( realizzato da Fidia).
i propilei e il tempietto di Atena Nike
realizzati dall’architetto Mnesicle, sono dei portici realizzati in marmo pentelico e ci si arriva
tramite una gradinata. Abbiamo sei colonne doriche in antis e due file di colonne ioniche
all’interno Fanno da muro e proteggono il luogo sacro, si espande con due ali laterali
Callicrate ci costruisce un tempietto in pianta anfiprostila Il tempio era ionico, aveva un fregio
continuo: nei frontoni abbiamo scene di gigantomachia e amazzonomiachia( le scene si
trovano su tutto il perimetro del fregio).
l’eretteo
Gli architetti Filocle e Archiloco realizzano la costruzione di marmo che si caratterizza per la
pianta asimmetrica e l’articolazione in più aree di culto, con ambienti sviluppati su diversi
livelli:l’Eretteo. il tempio racchiude l’area più sacra dell’Acropoli dove si erano svolti gli
episodi fondativi di Atene. Durante la contesa tra Atena e poseidone per il possesso
dell’Attica, proprio lì la dea avrebbe piantato un ulivo e il dio con il suo tridente avrebbe fatto
sgorgare una fonte di acqua salata; lì si trovano le tombe Cecrope, primo re fondatore della
città e arbitro della contesa, e di Erittonio, quarto leggendario re, metà uomo metà serpente
(da cui prende il nome l’edificio).Il tempio di ordine ionico, facciata orientale, prostila esastila,
dava accesso alla cella di Atena, mentre a settentrione un profondo e sporgente pronao
tetrastilo immette nell’area dell’ulivo sacro.Sul lato meridionale, in precedenza occupato da
un tempio arcaico cui è connessa la tomba Cecrope, si taglia la Loggia delle Korai,
caratterizzata da sei statue di fanciulle che reggono sul capo una cesta e sostengono la
trabeazione al posto delle colonne.
PERCORSI DI RICERCA NELLA STATUARIA
Dallo stile severo al periodo classico
Dal 480 al 450 a.C. Abbiamo un rinnovamento delle tecniche esecutive, gli scultori
abbandonano le forme statiche e gli elementi decorativi dell’età arcaica Cercano il realismo
nei dettagli anatomici, nelle posture e nel movimento dei corpi.
Verso la rappresentazione di un volto individuale:l’Auriga di Delfi
Opera di Sothadas di Tespe Collocato in origine sulla terrazza sopra il tempio di Apollo, è
stato realizzato per celebrare la vittoria in una corsa sui carri La statua è il più antico
originale in bronzo; ha una posizione statica e le pieghe delle vesti vogliono dare l’effetto del
vento che soffia Sono dettagliati il volto e i piedi; è più umano, ha le labbra carnose e i
capelli ricci che escono dalla benda.
oltre la staticità : l’Efebo di Kristos
Introduzione della ponderazione; postura stante, ma il peso del corpo è scaricato sulla
gamba sinistra tesa mentre la gamba destra è in rilassamento, piegata con il ginocchio in
avanti.Viene liberata dalla sola visione frontale. Il capo è in leggera torsione, è sparito il
sorriso arcaico (le labbra sono più naturali), capelli raccolti e trecciati.
Efebia= periodo di addestramento tra i 18 e i 20 anni, dove facevano prove fische. Una volta
superate le prove entravano a far parte della società ateniese.
Il superamento della kore arcaica: L’afrodite Sosandra:
scultore: Kalamis, 460 a.C. la figura è in ponderazione, il corpo è visibile sotto la veste (si
intravedono seni , ginocchio e gamba flessa). Il volto appare naturale con un’espressione
serena Ha una forma semplice e monumentale
La tecnica a cera persa
L’artista plasma un modello d’argilla, sostenuto da un’armatura di ferro.
1. l’artista modella la statua nei dettagli modificando a piacimento la forma,poi ricoperto
da uno strato di cera
2. sopra lo strato di cera, si pone uno strato di argilla (stampo, spesso e resistente per
reggere le pressione e il calore del metallo fuso, segue il modello della cera ed è
dotato di sfiatoi)
3. modello e stampo sono poi cotti in forno affinché l’argilla si consolidi e la cera
fuoriesca
4. lasciando una sottile intercapedine in cui il bronzo fuso possa essere colato
5. per creare una lamina del tutto aderente alla forma preparatoria
Dopo che il bronzo si è raffreddato e solidificato si tolgono stampo esterno e modello interno
le due vie dello stile severo
1. si concentra sulla resa del movimento attraverso la rappresentazione del corpo
bloccato in un preciso momento dell’azione;
2. si concentra sullo studio dell’articolazione del corpo in posizione stante.
nuovo dinamismo nel frontone di Olimpia
La rappresentazione del movimento nel frontone del Tempio di Zeus a Olimpia. In esso è
rappresentata la violenta lotta tra i Centauri, e i Lapiti (abitanti della Tessaglia); i primi, invitati
alle nozze di Piritoo re dei Lapiti, ebbri di vino,tentano di rapire le donne, tra cui la sposa. Al
centro Apollo stante e con il braccio teso ferma la forza dei mostri, garante della vittoria
dell’ordine, della razionalità sulla forza brutale rappresentata dai Centauri.
Dal centro il movimento fluisce alle estremità con una varietà di gesti ed espressioni.
Il mostro urla mentre la sua vittima gli conficca le unhie nella carne strappandogli la barba.
Nel soggetto rappresentato siè voluta leggere una metafora delle guerre persiane, sentite
dai Greci come la vittoria del valore dei pochi contro la schiacciante forza dell’immenso
esercito nemico.
i tirannicidi
Assumono un valore politico collocato nell’agorà; si passa dal tiranno Pisistrato alla
democrazia.Queste due figure stanno andando ad uccidere il figlio di Pisistrato. Uno è
anziano, l’altro è giovane. C’è un dialogo con lo spazio Ognuno è atteggiato nella propria
anatomia; le linee convergono in unico punto ovvero auello dell’omicidio. Cade la frontalità;
sono coinvolti nell’azione
la Zeus di Capo Artemision
Statua bronzea ritrovata in mare a Capo Artemision. La figura è rappresentata nell’atto di
scagliare un oggetto andato perduto, il fulmine in caso si tratti di Zeus o il tridente in caso si
tratti di Poseidone Il braccio destro tiene l’oggetto ed è in relazione con la gamba sinistra di
carico. Al braccio sinistro corrisponde la diagonale della gamba destra arretrata.
i bronzi di riace
Ritrovati in mare a Capo Riace in Calabria Due grandi bronzi di guerrieri( riace A ; riace B)
Tutti e due hanno una posizione a ponderazione, e due fisici possenti:
Riace A- è il più vecchio tra i due, scioltezza della postura accentuata dal volto, girato verso
destra. resa anatomica.
Riace B- movimento in ponderazione più accentuato, al bacino viene impressa
un’inclinazione più decisa
Mirone
Con lui ci avviciniamo al periodo classico
È una delle personalità più importanti poiché aveva un’esperienza tecnica altissima
Il movimento per lui era la capacità di rendere la tensione muscolare fermando un istante del
movimento in atto( l’attimo prima del movimento)
Discobolo
Originariamente in bronzo, la composizione romana è in marmo
L’atleta è rappresentato nel momento che precede il lancio del disco.
Il peso del corpo è caricato sulla gamba destra e il busto piegato in avanti ruota in
direzione del braccio sollevato dove in mano si trova il disco.
Gli arti si compongono in uno schema armonico
In questa scultura gli spazi vuoti hanno lo stesso valore degli spazi pieni
Abbiamo una concentrazione mentale e una tensione fisica.
Un satiro e una dea
Originale in bronzo, si trovava sull’acropoli di Atene
Narra il mito di Atena mentre suonava il flauto si vide allo specchio e non si piacce per
niente. Dopo aver lanciato a terra il flauto; il satiro, Marsia lo vede e si precipita a
raccoglierlo.
Serenità del volto di Atena, si oppone la maschera animalesca di Marsia, così come al
morbido peplo della dea si contrappone il corpo nudo. Dinamico schema a “V” nel quale il
braccio di Atena e la gamba e il busto di Marsia convergono al centro mentre in contrasto
appaiono posture delle due figure: alla calma figura di Atena, si oppone lo scatto di Marsia.
ALLA RICERCA DELLA PERFEZIONE
Policleto
sviluppa uno schema per le proporzioni ideali.
Il canone viene trattato da Policleto: viene considerato il primo trattato che mette le basi alla
teoria sulla bellezza e l’armonia del corpo umano
Grazie all’opera di Policleto e al suo canone, l’arte greca riuscí a coniugare splendore
aritistivo, equilibrio e razionalità .
Questo equilibrio viene definito “calssico”.
nel doriforo il canone del corpo umano
segna il passaggio alla fase matura dell’età classica,sono applicate regole rappresentative
del corpo umano, vincolate a proporzioni matematiche che aveva stabilito nel tratto chiamato
canone dove fissava il rapporto tra la testa e l’altezza della figura. Il corpo è articolato in un
gioco di tensioni e rilassamenti delle membra secondo uno schema che libera la figura da
ogni impressione di staticità e che è definito chiasmo. Che in scultura si traduce nella
disposizione incrociata degli arti. Struttura chiastica. Busto segue lo stesso ritmo
compositivo, secondo un principio detto contrapposto.
canone di policleto
La parola Canone deriva dal Greco e significa, letteralmente, regola. Il trattato venne scritto
dallo scultore POLICLETO, attorno all'anno 450 a.C. Venne reso noto, solo in seguito, grazie
ad accenni in opere successive. Viene empiricamente considerato il primo trattato che
mette le basi alla teoria sulla bellezza e l'armonia del corpo umano.
Il canone nell'architettura antica è identificabile nella volontà dei progettisti di conferire
pregio estetico alle loro creazioni attraverso la ricerca di rapporti proporzionali fra le parti.
Grazie all'opera di Policleto e al suo famoso canone, la stupenda arte greca riuscì a
coniugare: splendore artistico, equilibrio e razionalità. Questo equilibrio viene definito
"classico".
fidia
è maestro in tutte le tecniche, dalla pittura alla scultura in marmo e in bronzo fino alla
toreutica. L’incarico della direzione dei lavori del Partenone, ci testimonia la versatilità del
suo genio. Fidia preside, sia alla realizzazione architettonica dell’edificio, sia alla
preparazione dei cartoni e dei bozzetti per i rilievi e per le statue intervenendo
personalmente in alcune parti.
ricerca del tipo umano ideale.
Atena lemnia
commissionata dai coloni ateniesi dell’isola di Lemno, pochissime repliche, la miglire è la
testa:il volto della divinità, dall’ovale perfetto, incorniciato dalla folta capigliatura, esprime la
serenità di quell’ideale armonia tra corpo e spirito che caratterizza le statue del periodo
classico.
Apollo Kassel
bronzo dedicato ad Apollo Parnopios (acropoli di Atene)
copia marmorea, notevole scioltezza della postura, grazie sia all’evidente ponderazione sia
alle braccia scostate dal corpo, corpo nudo, possente e modellato con cura, denota
solennità e gravità, accentuate dal volto dall’espressione intensa e concentrata.
I MARMI DEL PARTENONE
Fidia progetta e interviene nella costruzione del partenone Gli architetti del partenone sono
Ictinno e Callicate I suoi interventi riguardano: il frontone occidentale e orientale, il fregio
ionico interno alla cella e le metope del fregio dorico perimentale.
il frontone orientale
Rappresenta la nascita d’Atena; la dea è appena uscita dalla testa di Zeus
Il soggetto principale è al centro, nel punto più alto
La nascita d’Atena è avvenuta davanti a tutti gli dei
il frontone occidentale
La disputa tra Atena e Poseidone per il possesso dell’Attica
Il dinamismo nasce al centro ed esplode nei lati
Abbiamo una forma a V
le metope del fregio
Lapita afferra con violenza la testa di un centauro
La metopa quadrata contiene l’apice di un’azione che avviene in quel momento con pochi e
semplici personaggi
Il busto di Lapita è inarcato e anche quello del centauro.
Fidia riempie tutto il quadrato
il fregio della cella
all’interno della cella si presenta lungo le pareti un unico fregio continuo il quale raffigura la
processione delle feste Panatenaiche
La popolazione nel fregio, viene divisa per classi sociali e viene accompagnata da divinità
Le figure sono perfette, vestite da abiti che lasciano intravedere i corpi
Le figure si susseguono fra dei vuoti( pieno-vuoto)
Grazie alla bellezza del figure, Fidia, ci riporta la rappresentazione su di un piano ideale a
temporale
che assimila l’individuo alla divinità

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