Sei sulla pagina 1di 4

IL TEMPIO GRECO

Il tempio di eraion (VIII) è dedicato a Era. Siccome il tempio è la casa del dio quindi nessuno può entrare
quindi la sacralità deve essere mostrata fuori. Presenta una struttura semplice, spazi squilibrati e
simmetrica e orientato ad est. Gli architetti devono pensare idealmente perché ha valenza universale.

Sono stati riequilibrati gli spazi, messo un peristilio (giro di colonne), i pilastri sono divisi e la statua
posta al centro, il tetto a falda e d è presente l’economia di pensiero cioè prende spunti dalle altre cit.

Il tempio di Olimpia ha un basamento, i gradini sono 3 ed è presente il peristilio e un corridoio. È diviso


in: pronaos, naos, opistodomos.

Sono presenti piccoli templi lungo le vie sacre. Divisi in: in antis, anphi antis, prostilo, anphi prostilo

Il tolos è un tempio monolocale con peristilio, senza altari.

I TEMPLI EGIZI

Esistono tre tipi di templi: divini, funerali e solari dedicati a Ra

Il tempio divino + importante è quello dedicato a Ra. Per arrivare c’era una via sacra e attorno a questo
tempio sono presenti delle sfingi in funzione di protezione. Per entrare bisognava superare un obelisco
(monolite). L’ingresso è costituito da 2 grandi piloni (muri forti)

L’ORDINE DORICO

Si sviluppa nel VII nel Peloponneso, presenta forme massicce.

Le colonne poggiano sullo stilòbate. Il fusto decresce e ha delle scanalature con spigoli vivi che danno il
chiaroscuro. La trabeazione è formata dalla cornice, fregio ed architrave.

 Il geison è la cornice che funge da mensola per sostenere le statue


 La chiusura dietro le statue è il timpano
 La sima è la cornice esterna (2 lati) per portare l’acqua della pioggia ai lati
 Le sculture poste ai vertici sono acroteri
 Per chiudere il tetto sono presenti le antefisse

L’ORDINE IONICO

Si sviluppa nel VI nel Peloponneso, presenta forme leggere dal generale al particolare.

Il fusto è più sottile e più sensibile alla natura e costituito da rocchi, non ha gli spigoli vivi e questo
permette una distribuzione della luce uniforme.

L’ORDINE CORINZIO

Nasce nel V sec in Attica. Fu poco usato dai greci e molto dai romani. Poco diverso dallo ionico. Nel
fusto troviamo le scanalature circolari ioniche con un diam più stretto e più alto che conferisce eleganza
e idea di snellezza.

 Il capitello deriva dal mito di Callicrate che vede in un cimitero un canestro di foglie di acanto e
lo ripropone.
 L’echino è costituito da foglie di acanto che generano un tronco di cono
 L’abaco è più schiacciato
 È diviso in 3 fasce e sull’ultima ci sono delle piccole volute
 L’architrave è tripartito
 Ha il fregio continuo
 Il frontone cambia nelle dimensioni

COLONIZZAZIONE GRECA IN ITALIA

Nel vii sec inizia ma avevano già rapporti con l’Italia perché quando una polis doveva espandersi,
venivano mandati i giovani a conquistare nuove terre.

 In Sicilia troviamo il tempio di Apollo (Siracusa) e il tempio di Zeus (Agrigento)


 A Napoli fino alla Calabria troviamo un’architettura senza il marmo penterico ma il calcare
rosso che crea difficoltà nel realizzare immagini astratte ma ciò rendeva libero l’artista
 In Campania con il tempio di Pestum

CORREZIONI OTTICHE

Servono per piegare la realtà alla perfezione, deve tener conto dell’osservatore e tutto questo grazie alla
sensibilità uditiva/visiva dei Greci.

1. La sensazione che ci cada addosso la colonna se vista da vicino viene diminuita grazie
all’inclinazione verso l’interno
2. Gli spigoli del crepidoma vengono curvati al centro per annullare la curvatura visiva
3. Un fondo scuro genera una forma bianca le colonne frontali con pronao dietro si dilatano mentre le
colonne d’angolo con il fondo del cielo si restringono quindi fanno le colonne frontali con un diam
più grande
4. Fanno delle metope più grandi per eliminare il rettangolo che si era creato con lo spostamento
delle metope

SCULTURA GRECA

Si divide in

1. Arcaica (VIII-VI)
2. Severa (VI)
3. Classica (V-IV)
4. Ellenistica (IV-31)

ARCAICA DORICA

È una scultura simile a quella egizia a causa dei Tolomei. Usano il tutto tondo (religiose) e il bassorilievo
(tombe). Per il tutto tondo prendevano un blocco di pietra e lo sbozzavano creando un parallelepipedo dal
quale ricavavano la statua (puros= eroe inteso come figlio degli dei). Quadrettavano le facce e le univano.

L’artista non aveva un limite poiché il nel blocco c’è l’idea dell’opera e l’artista doveva solo togliere il
superfluo ma i Greci non riuscivano a capire quando smettere di scolpire. Quindi l’artista tende all’idea di
limite.

Kleobis e Biton sono stati realizzati da Polimede, sono 2 fratelli, figli di Cilippe (sacerdotessa di Hera).
Secondo il mito Cilippe doveva andare al tempio per svolgere una funzione ma fece ritardo e i figli la
trainarono. Hera per premiare i figli li uccide ma in modo apparente cioè dormivano per l’eternità.

1. Sguardo fisso
2. Braccia ai fianchi
3. Piede in avanti
4. Capelli lunghi e in trecce per incorniciare il volto
5. Sorriso arcaico perché doveva avere l’impassibilità perché al di sopra delle passioni
6. Fig geometrizzate quindi idea di eternità ma con il principio di identità tra le parti
SCULUTA IONICA

Puros d’Amelos è stato realizzato nel vi sec in marmo, subisce l’influenza dall’Asia che aveva un profondo
rapporto con la natura. Secondo gli Ioni la fig umana è la forma migliore in natura quindi si concentrano
sull’insieme poiché i particolari disturbano la sagoma. Elemento importante è la luce che scorre sull’insieme
e non si ferma sui particolari.

L’era di Samo è una fig femminile vestita perché aveva valenza religiosa (cora). Nella mano ha un
melograno (simb di Era), la veste è divisa in 2 parti: tidone sotto che è una tunica cilindrica che favorisce il
rapporto tra la luce e le pieghe, il mantello sopra che è un parallelep che favorisce lo scorrere della luce
sulle pieghe oblique. Quindi la dea è fatta da tutte le fig dell’universo.

SCULTURA ATTICA (Peloponneso)

Sono più realisti poiché descrivono bene le parti ma non per copiare la natura bensì per mostrare l’energia
che agisce sull’uomo. L’energia come vita è lo strumento di interpretazione e si esprime attraverso la linea.

SCULTURA FRONTONALE

Si trova nei frontoni e ha un valore significativo perché è lo spazio del divino. Abbiamo il primo es. nel 660
con il tempio di Corfù in cui le sculture sono bassirilievi e il timpano scolpito.

Gorgone riconduce al mostro(medusa) con la testa di serpente e Perseo che lo decapita.

1. È in ginocchio con la posiz della corsa in ginocchio che dà l’idea di andare verso l’osservatore al
centro
2. Ha le braccia piegate
3. Ha le gambe laterali con un piede e ginocchio a terra poichè lo spazio è bidimensionale

Ai lati c’è

1. Pegaso
2. 2 pantere simmetriche che danno l’idea della presenza di eroi.
3. Priamo che è ucciso da un Acheo
4. All’angolo c’è Zeus che colpisce un gigante

Il tempio di Atene Aphania (divinità locale) a Egina (appartiene ad Atene) è diviso in frontone orientale in
cui troviamo le sculture in stile tradizionale e frontone occidentale che è lo spazio di sperimentazione degli
artisti. Ha le sculture a tutto tondo, il timpano è azzurro. Atena (sapienza-guerriera) è al centro che appare
immobile e intorno crea uno spazio libero. Troviamo altre sculture in 2 gruppi, 2 arcieri che combattono e
stanno in ginocchio per adattarsi al geison e 1 morente. La luce converge verso il centro (Atena). Le fig ai
latti sporgono dalla cornice e il marmo riflette la luce verso l’interno. È presente un sistema paratattico cioè
una successione di fig.

È una scultura di Fidia, considerato superiore a Michelangelo. Nel frontone occidentale c’è l’episodio delle
nozze di Apollo che invita i lapiti (ragione/Greci) e invece arrivano i centauri (bestialità/Persiani) che sono
l’idea di uomini che vanno verso il basso. Michelangelo rappresenterà la vittoria dei lapiti. Non c’è rigidità
grazie alla cura della naturalezza che tende a raggruppare le fig in uno schema sintattico con il vuoto al
centro. C’è l’idea di movimento drammatico dato dalla linea ad onda. Ci sono delle fig a scorcio che danno
l’idea di profondità dello spazio.

LA SCULTURA SEVERA
Nasce nel VI-V sec nei santuari ed è un percorso verso l’uomo e non al divino cioè vengono rappresentati gli
dei sotto forma umana. C’è particolare attenzione al naturalismo del corpo. Il dinamismo delle fig. generano
la complessità del movimento. Per questo motivo viene usato il bronzo con la tecnica a cera persa (statua
vuota quindi + leggera). Il bronzo a tutto tondo riflette quindi genera punti di riferimento. Vengono
rappresentati fig in movimento senza il sorriso arcaico per valorizzare ciò che stanno facendo quindi
valorizzare la concentrazione.

 Lo spazio è istantaneo e tridimensionale


 C’è il pondus cioè il punto di equilibrio

Potrebbero piacerti anche