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dell'Egeo.
PALAZZO CRETESE
Palazzo di CNOSSO: non fortificato, vicino al mare, disposizione non
simmetrica degli ambienti, sorto su livelli diversi con scale di
collegamento.
Corte centrale (piazza) intorno alla quale si sviluppano strutture
collegate da scalini.
Primo piano con sale di rappresentanza, magazzini costruzioni
residenziali, botteghe e teatro.
Le colonne nel palazzo minoico, probabilmente di legno, si
restringevano verso il basso (rastrematura)per far assorbire meno
l'acqua da terra. Esse erano sormontate da capitelli a toro, con un
fusto e una base di pietra circolare. Le tinte accese delle colonne le
ritroviamo nella pittura parietale (sulle pareti degli edifici). Tra le varie
decorazioni:
Gioco del toro: sport più popolare cioè il salto acrobatico sul toro:
afferrare toro per le corna e sollevarsi, fare su di esso doppio salto
mortale e ricadere in posizione verticale.
È un affresco che ricorda la pittura egizia.
CIVILTA' MICENEA
Spazio funerario
Sepolture collettive;
Tombe a Tholos
Tombe individuali (Tholos): forma circolare, struttura ogivale
inscrivibile in un triangolo isoscele, a blocchi di pietra. Serie di anelli
che formano filari di blocchi di pietra il cui diametro diminuisce fino a
chiudersi.
Pantheon: cupola perfetta, vera cupola con apertura (circonferenza
perfetta).
Il tholos è falsa cupola: si regge per gravità. Tomba scavata nella
roccia e posizionata sotto cumuli di terra.
ARTE GRECA
In essa troviamo le radici della civiltà occidentale.
Arte concepita come luogo in cui il pensiero trova forma visibile.
Ricerca della perfezione, armonia ed equilibrio.
-Periodo di Formazione
-Periodo arcaico
-Periodo classico
-Periodo ellenistico
PERIODO DI FORMAZIONE
1) nascita della POLIS: città autonome con un'organizzazione sociale
precisa, quindi la Polis diventa un bene comune a tutti i cittadini che si
adoperano per salvaguardarla e non più proprietà di un unico re.
Costituita da:
-Acropoli: parte alta con i templi;
-Asty o città bassa
-Agorà, piazza spazio pubblico;
-Chora: zona periferica-campagna;
-Komai: villaggi agricoli
-Stoa: lunga galleria
ETA' ARCAICA
ORDINI ARCHITETTONICI
Ordine DORICO
Colonna tozza, più semplice, che poggia direttamente sullo stilobate,
parte superiore del crepidoma (gradini, capitello)
ORDINE IONICO
Elaborato, sfilato, elegante. Origine orientale, si sviluppa pochi
decenni più tardi di quello Dorico, con colonne composte da base,
fusto e capitello.
Base= più nota base attica;
Fusto= non ha entasi, più sottile e scanalato a spigoli smussati;
Capitello= decorato con elementi tondeggianti, spesso colorati
ORDINE CORINZIO
Fa riferimento alla città di Corinto: basamento più alto, con colonna
più elaborata, capitello ricco; foglie stilizzate. Capitello caratterizzante
dello stile (a forma di tronco di cono), con foglie frastagliate,
simmetrico.
SCULTURA GRECA
In Grecia l’uomo è il simbolo della perfezione ideale. Si raggiunge una
perfezione tecnica e un equilibro formale nella statuaria greca. I
soggetti rappresentati nelle sculture arcaiche sono rappresentati:
1) Kouros, giovane uomo nudo, in posizione rigida, pugni stretti e
testa eretta; la nudità deve far risaltare la muscolatura del corpo.
2) Kore, giovane donna vestita con un lungo chitone e un mantello;
in posizione stante a piedi uniti con un braccio steso lungo il
fianco per reggere la veste e l’altro ripiegato sul petto come per
recare offerte. La veste indicava il ruolo nella società greca di
moglie e madre, quindi tutto quello che si riferiva alla fisicità
veniva attenuato.
Sia i Kuoroi e Korai potevano essere personaggi eroici o umani.
Scultura Dorica:
Prevale la contrapposizione delle masse, come se ognuno
venisse scolpito per proprio conto.
Kleobi e Bitone: figli di Cidippe, sacerdotessa della dea Hera;
hanno occhi a mandorla e un sorriso arcaico, segno di serenità e
imperturbabilità interiori.
Castore e Polluce: nati da una principessa congiunta con Zeus,
poi trasformati in una costellazione.
Scultura Attica:
In essa si armonizzano meglio le varie parti del corpo al fine di
ottenere un maggiore equilibrio.
Moschophoros: un Kouros che porta un vitellino reggendolo
sulle spalle; uomo + maturo rispetto agli altri Kouros, non è
completamente nudo ma indossa un mantello, che aderendo al
corpo ne sottolinea la forte muscolatura.
Kore di Antenor: dedicato probabilmente ad Atena, alta oltre 2
metri, ricoperto da un chitone. Occhi originariamente costituiti da
pietre colorate e le ciglia e orecchini in bronzo dorato. Scultura a
tutto tondo e vista frontale.
Scultura Ionica:
In essa c’è una maggiore raffinatezza del modellato, proporzione
+ dolci e una libertà compositiva (senza rispettare gli schemi
tradizionali). +equilibrio, -spigolose
Kouros di Milo: conservata nel museo archeologico di Atene,
quasi integra; statua snella e aggraziata, con una visione
esclusivamente frontale; volto privo di barba e con capelli che
formano molte treccioline, corpo slanciato.
Hera di Samo: è una kore giunta a noi acefala, rappresenta la
stessa Hera o una fanciulla che reca offerte al tempio. È
sostanzialmente cilindrica con un chitone che si allarga verso il
basso.
Kore di Chio: molto probabilmente un’offerta votiva alla dea
Athena; priva di gambe. Ha un ricco chitone plissettato.
L’espressione più vivace rispetto al sorriso arcaico, la sua
postura a gambe unite.
ARTE VASCOLARE
Vasi formati da piede, corpo, spalla, collo, ansa, orlo, bocca.
Vasi soprattutto in terracotta.
Si dividevano in:
vasi da mensa (olpe, kylix, hydria), vasi da toilette (aryballos,
lekythos), vasi rituali (rython, crateri), vasi da trasporto.
Decorazioni a schemi geometrici: scacchi, losanga, svastica,
meandri. L’artigianato fittile, perché argilla materia di basso
costo, vetro ancora non esistente. La decorazione era sinonimo
di lusso. L'ancora funeraria con ceramica a figure nere.
PITTURA VASCOLARE: poche testimonianze di arte pittorica,
una tecnica prevalente era quella della pittura su tavola di legno.
Testimonianze di questa pittura ci sono pervenute anfore, vasi,
crateri, piatti, coppe; si individuano due stili di pittura:
-a figure nere
-a figure rosse
Nella pittura a figure nere, la vernice nera appunto, una volta
cotto diviene lucida e risalta sullo sfondo rossiccio del vaso, i
particolari si ottengono graffendo con uno stilo la pittura ancora
umida.
La pittura a figure rosse, invece ha un procedimento inverso, si
dipinge di nero l’intero sfondo del vaso, lasciando le figure del
colore rossiccio del vaso. Alcuni particolari possono essere più
dettagliati dipingendo con un pennello con sottili linee nere e
rosse.
FIGURE NERE:
Achille a Aiace che giocano con i dadi: rappresenta Achille e
Aiace appoggiati sul basamento, che lanciano dei dadi. Achille in
posizione curva indossa l’elmo, mentre l’elmo di Aiace è
appoggiato sul suo scudo, le lance formano un triangolo con una
buona presentazione dei mantelli e della barba.
Vaso Francois: un grandioso cratere attico, che rappresenta 11
temi mitologici, in 5 registri separati, dove c’è una grande
rappresentazione dei particolari.
Achille che uccide Pentisilea: Achille sta trafiggendo alla gola
la bella Pentesilea, tecnica molto raffinata delle vesti e delle
armature. L’altra parte del vaso rappresenta Dioniso e Onipion.
FIGURE ROSSE:
Euphronios e Euthymides, due principali ceramisti della pittura a
figure rosse.
Il sonno e la morte che sollevano il corpo di Sarpedonte
sotto la guida di Hermes: dove Sarpedonte viene trasportato
verso un’onorevole sepoltura dal sonno e dalla morte.
DECORAZIONE FRONTONE:
Il frontone, di tipica forma triangolare, con altezza limitata e
angoli alla base molto acuti, presentava problemi di decorazione:
-come prima soluzione si riducevano via via le dimensioni delle
figure, si progettava per singoli episodi;
-successivamente l’organizzazione divenne più complessa e le
storie narrate si unificarono, quindi la parte destra iniziò ad
entrare in relazione con la sinistra, con proporzioni dei
personaggi più reali.