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Tra il III e II millennio si sviluppano civiltà dell'età del bronzo nell'area

dell'Egeo.

1)CIVILTA' CICLADICA: Si estende dal 3200 a.C. al 1150, dal nome


delle Isole Cicladi; si distingue cronologicamente: in Cicladico Antico,
medio e tardo.

La civiltà cicladica si era sviluppata nell'artigianato, con l'utilizzo di


materiali semplici; disponeva di molte risorse minerarie.
La produzione artistica cicladica si distingue per una ceramica
essenzialmente geometrica e per una scultura in marmo di piccole
dimensioni. La scultura consiste principalmente nella realizzazione di
idoli molto stilizzati, riguardanti figure femminili:

Idolo a forma di violino: (18,8 cm)


Testa di idolo femminile: marmo 27 cm.
La fisionomia del volto non veniva interessata.
Suonatore di Lira: 22 cm marmo molto bianco, viene utilizzata una
linea curva per scolpire una figura con caratteristiche armoniose.
Civiltà MINOICA: rilascia grandi testimonianze delle strutture palaziali
e della scrittura (Palazzo minoico aperto al pubblico)

PALAZZO CRETESE
Palazzo di CNOSSO: non fortificato, vicino al mare, disposizione non
simmetrica degli ambienti, sorto su livelli diversi con scale di
collegamento.
Corte centrale (piazza) intorno alla quale si sviluppano strutture
collegate da scalini.
Primo piano con sale di rappresentanza, magazzini costruzioni
residenziali, botteghe e teatro.
Le colonne nel palazzo minoico, probabilmente di legno, si
restringevano verso il basso (rastrematura)per far assorbire meno
l'acqua da terra. Esse erano sormontate da capitelli a toro, con un
fusto e una base di pietra circolare. Le tinte accese delle colonne le
ritroviamo nella pittura parietale (sulle pareti degli edifici). Tra le varie
decorazioni:
Gioco del toro: sport più popolare cioè il salto acrobatico sul toro:
afferrare toro per le corna e sollevarsi, fare su di esso doppio salto
mortale e ricadere in posizione verticale.
È un affresco che ricorda la pittura egizia.

Sala del trono: Affresco parietale attraversato da bande curvilinee


rosse e gialle; con figure di grifoni accovacciati, posti quasi a guardia
del trono di alabastro del re-sacerdote.

Principe dei Gigli: ricorda la pittura egizia, dove si somma la tecnica


del rilievo in stucco dipinto e quella della pittura. Rappresenta un
giovane con copricapo di fiori di giglio e penne colorate; colori naturali;
CAMPITURA??

Nel periodo dei nuovi palazzi fu intensa la produzione di statuette


votive:

DEA DEI SERPENTI: statuetta votiva in ceramica smaltata: seno


scoperto, gonna a balze, e copricapo lavorato, serpenti in mano, felino
sulla testa…occhi sbarrati, simbolo della forza sotterranea.

La produzione di vasi in ceramica, ha forme più libere con decorazioni


più fantasiose. Due stili: vegetale e marino.
Esempi: Prochous (stile vegetale in terracotta);
Brocchetta di Gurnià (stile marino) decorata con il polpo e alghe e
altri elementi che ricordano il mare.

La scultura ebbe grande sviluppo. L'opera simbolo è rappresentata da


un Rhyton (riproducente la testa del toro sacro) usato per le libagioni,
occhi in cristallo.
Ceramica di Kamares (dalla grotta omonima del monte Ida), con
produzione dei primi vasi con elementi decorativi (a spirali, pesci
stilizzati, fiori). Il vaso era strutturato in Bocca, Ansa, Corpo e Piede.

CIVILTA' MICENEA

Dal nome di Micene: ricca d'oro chiamata da Omero.


Caratterizzata da grandi palazzi, destinati a varie funzioni: residenza
del sovrano, centro amministrativo, luogo di culto, ridistribuzione degli
approvvigionamenti. Palazzo fortificato-Palazzo Miceneo.

3 periodi: miceneo antico, medio e tardo.


Antico: I temi trattai nella ceramica sono gli stessi dei cretesi. Si
conosce poco dei palazzi ma tanti rinvenimenti di corredi funerari.
Tazza di Vafiò: parte esterna con scene a sbalzo con cattura di tori;
internamente lamina liscia;
Maschera di Agamennone: maschera funebre con lamina d'oro:
senso di regalità.
I corredi funerari sono caratterizzati da: grande naturalezza, no
prospettiva né ordine gerarchico, uso dell'oro, rigidità e simmetria,
liberà di raffigurazione.

Spazio funerario
Sepolture collettive;
Tombe a Tholos
Tombe individuali (Tholos): forma circolare, struttura ogivale
inscrivibile in un triangolo isoscele, a blocchi di pietra. Serie di anelli
che formano filari di blocchi di pietra il cui diametro diminuisce fino a
chiudersi.
Pantheon: cupola perfetta, vera cupola con apertura (circonferenza
perfetta).
Il tholos è falsa cupola: si regge per gravità. Tomba scavata nella
roccia e posizionata sotto cumuli di terra.

Città micenea: struttura fortificata da mura ciclopiche (arrivavano a


11m di spessore), di guerrieri, controllava il territorio; cunicoli tra le 2
mura. Città-fortezza
Le mura sono una caratteristica comune a tutti gli abitati fortificati.
Dalla loro estensione e maestosità dipendeva la potenza delle città
stesse.
Palazzo di Nestore a Pilo: tra i palazzi micenei meglio conservati con
sala del focolare (fuoco sempre acceso), dotata di scarse opere
difensive, zona residenziale, magazzini, pittura parietale.
Porta dei Leoni: immette nell'acropoli (città alta), fa parte della
struttura monumentale. Soglia incassata sotto il terreno, 2 stipiti ed
architrave sovrastato nel triangolo di scarico da 2 leoni e una colonna
centrale, leoni=simbolo di potenza.

ARTE GRECA
In essa troviamo le radici della civiltà occidentale.
Arte concepita come luogo in cui il pensiero trova forma visibile.
Ricerca della perfezione, armonia ed equilibrio.

-Periodo di Formazione
-Periodo arcaico
-Periodo classico
-Periodo ellenistico

Museo dell'acropoli: struttura moderna che custodisce sculture e


statue rinvenute alla sommità della città.

PERIODO DI FORMAZIONE
1) nascita della POLIS: città autonome con un'organizzazione sociale
precisa, quindi la Polis diventa un bene comune a tutti i cittadini che si
adoperano per salvaguardarla e non più proprietà di un unico re.
Costituita da:
-Acropoli: parte alta con i templi;
-Asty o città bassa
-Agorà, piazza spazio pubblico;
-Chora: zona periferica-campagna;
-Komai: villaggi agricoli
-Stoa: lunga galleria

ETA' ARCAICA

Templi per ospitare le statue delle divinità.


Tempio visibile dall'esterno, struttura rettangolare divisa in spazi:
Naos, Pronao, Peristasi, colonne, Opistodomo.
Armonia della forma, perfezione devono caratterizzare il tempio. Il
tempio greco si sviluppa parallelamente alla casa, assumendone le
principali caratteristiche. La religione è politeista e gli dei sono figure
simili a quelle umane.

TIPOLOGIE dei templi:


1) Tempio in antis;
2)Tempio doppio in antis;
3)T. Prostilo;
4) T. Anfiprostilo;
5)T. Periptero;
6) T. Diptero;
7) T. pseudodiptero;
8) T. monoptero (tondo);

ORDINI ARCHITETTONICI
Ordine DORICO
Colonna tozza, più semplice, che poggia direttamente sullo stilobate,
parte superiore del crepidoma (gradini, capitello)

Entasi: rigonfiamento affinché la colonna non ha deformazione; il fusto


della colonna va assottigliandosi verso l'alto.

Templi di stile dorico:


Olimpia, Apollo a Corinto, templi di Pestum, Athena Aphaia a Egina,
templi di Selinunte.

ORDINE IONICO
Elaborato, sfilato, elegante. Origine orientale, si sviluppa pochi
decenni più tardi di quello Dorico, con colonne composte da base,
fusto e capitello.
Base= più nota base attica;
Fusto= non ha entasi, più sottile e scanalato a spigoli smussati;
Capitello= decorato con elementi tondeggianti, spesso colorati

Esempi di templi ordine Ionico= Heraion di Samo, Artemisio di Efeson

ORDINE CORINZIO
Fa riferimento alla città di Corinto: basamento più alto, con colonna
più elaborata, capitello ricco; foglie stilizzate. Capitello caratterizzante
dello stile (a forma di tronco di cono), con foglie frastagliate,
simmetrico.

SCULTURA GRECA
In Grecia l’uomo è il simbolo della perfezione ideale. Si raggiunge una
perfezione tecnica e un equilibro formale nella statuaria greca. I
soggetti rappresentati nelle sculture arcaiche sono rappresentati:
1) Kouros, giovane uomo nudo, in posizione rigida, pugni stretti e
testa eretta; la nudità deve far risaltare la muscolatura del corpo.
2) Kore, giovane donna vestita con un lungo chitone e un mantello;
in posizione stante a piedi uniti con un braccio steso lungo il
fianco per reggere la veste e l’altro ripiegato sul petto come per
recare offerte. La veste indicava il ruolo nella società greca di
moglie e madre, quindi tutto quello che si riferiva alla fisicità
veniva attenuato.
Sia i Kuoroi e Korai potevano essere personaggi eroici o umani.

La scultura arcaica si ispira almeno inizialmente a quella egizia,


anche se la finalità è diversa…L’egizia connessa alla sepoltura e
qui non necessariamente.
La scultura arcaica viene suddivisa in:
-Dorica (da Corinto)
-Attica (da Atene)
-Ionica (da Mileto)

Scultura Dorica:
Prevale la contrapposizione delle masse, come se ognuno
venisse scolpito per proprio conto.
Kleobi e Bitone: figli di Cidippe, sacerdotessa della dea Hera;
hanno occhi a mandorla e un sorriso arcaico, segno di serenità e
imperturbabilità interiori.
Castore e Polluce: nati da una principessa congiunta con Zeus,
poi trasformati in una costellazione.

Scultura Attica:
In essa si armonizzano meglio le varie parti del corpo al fine di
ottenere un maggiore equilibrio.
Moschophoros: un Kouros che porta un vitellino reggendolo
sulle spalle; uomo + maturo rispetto agli altri Kouros, non è
completamente nudo ma indossa un mantello, che aderendo al
corpo ne sottolinea la forte muscolatura.
Kore di Antenor: dedicato probabilmente ad Atena, alta oltre 2
metri, ricoperto da un chitone. Occhi originariamente costituiti da
pietre colorate e le ciglia e orecchini in bronzo dorato. Scultura a
tutto tondo e vista frontale.

Scultura Ionica:
In essa c’è una maggiore raffinatezza del modellato, proporzione
+ dolci e una libertà compositiva (senza rispettare gli schemi
tradizionali). +equilibrio, -spigolose
Kouros di Milo: conservata nel museo archeologico di Atene,
quasi integra; statua snella e aggraziata, con una visione
esclusivamente frontale; volto privo di barba e con capelli che
formano molte treccioline, corpo slanciato.
Hera di Samo: è una kore giunta a noi acefala, rappresenta la
stessa Hera o una fanciulla che reca offerte al tempio. È
sostanzialmente cilindrica con un chitone che si allarga verso il
basso.
Kore di Chio: molto probabilmente un’offerta votiva alla dea
Athena; priva di gambe. Ha un ricco chitone plissettato.
L’espressione più vivace rispetto al sorriso arcaico, la sua
postura a gambe unite.

ARTE VASCOLARE
Vasi formati da piede, corpo, spalla, collo, ansa, orlo, bocca.
Vasi soprattutto in terracotta.
Si dividevano in:
vasi da mensa (olpe, kylix, hydria), vasi da toilette (aryballos,
lekythos), vasi rituali (rython, crateri), vasi da trasporto.
Decorazioni a schemi geometrici: scacchi, losanga, svastica,
meandri. L’artigianato fittile, perché argilla materia di basso
costo, vetro ancora non esistente. La decorazione era sinonimo
di lusso. L'ancora funeraria con ceramica a figure nere.
PITTURA VASCOLARE: poche testimonianze di arte pittorica,
una tecnica prevalente era quella della pittura su tavola di legno.
Testimonianze di questa pittura ci sono pervenute anfore, vasi,
crateri, piatti, coppe; si individuano due stili di pittura:
-a figure nere
-a figure rosse
Nella pittura a figure nere, la vernice nera appunto, una volta
cotto diviene lucida e risalta sullo sfondo rossiccio del vaso, i
particolari si ottengono graffendo con uno stilo la pittura ancora
umida.
La pittura a figure rosse, invece ha un procedimento inverso, si
dipinge di nero l’intero sfondo del vaso, lasciando le figure del
colore rossiccio del vaso. Alcuni particolari possono essere più
dettagliati dipingendo con un pennello con sottili linee nere e
rosse.
FIGURE NERE:
Achille a Aiace che giocano con i dadi: rappresenta Achille e
Aiace appoggiati sul basamento, che lanciano dei dadi. Achille in
posizione curva indossa l’elmo, mentre l’elmo di Aiace è
appoggiato sul suo scudo, le lance formano un triangolo con una
buona presentazione dei mantelli e della barba.
Vaso Francois: un grandioso cratere attico, che rappresenta 11
temi mitologici, in 5 registri separati, dove c’è una grande
rappresentazione dei particolari.
Achille che uccide Pentisilea: Achille sta trafiggendo alla gola
la bella Pentesilea, tecnica molto raffinata delle vesti e delle
armature. L’altra parte del vaso rappresenta Dioniso e Onipion.
FIGURE ROSSE:
Euphronios e Euthymides, due principali ceramisti della pittura a
figure rosse.
Il sonno e la morte che sollevano il corpo di Sarpedonte
sotto la guida di Hermes: dove Sarpedonte viene trasportato
verso un’onorevole sepoltura dal sonno e dalla morte.

DECORAZIONE FRONTONE:
Il frontone, di tipica forma triangolare, con altezza limitata e
angoli alla base molto acuti, presentava problemi di decorazione:
-come prima soluzione si riducevano via via le dimensioni delle
figure, si progettava per singoli episodi;
-successivamente l’organizzazione divenne più complessa e le
storie narrate si unificarono, quindi la parte destra iniziò ad
entrare in relazione con la sinistra, con proporzioni dei
personaggi più reali.

Frontone occidentale del tempio di Artemide a Corfù: al


centro è rappresentata la medusa (3 m), che sembra
inginocchiata, ma è in posizione di slancio. Alla sua destra c’è
Pegaso e a sinistra il cavallo alato, ai suoi lati ci sono due
pantere accovacciate.
Frontone del tempio di Athena Aphaia a Egina: vengono
rappresentate due battaglie di Troia (ricorda i combattimenti tra
Achei e Troiani). Al centro c’è Athena con in mano uno scudo
fissa e ferma, circondata da guerrieri, personaggi che quindi
narrano un’unica storia.
Frontone occidentale del tempio di Zeus a Olimpia: il
racconto che mostra la vittoria dei greci sui persiani, grazie alla
continuità figurativa del gesto di Apollo. Rappresenta le nozze di
Piritoo a cui erano intervenuti anche i centauri, per rapire la
sposa. La figura centrale di Apollo ordina di ristabilire l’armonia.

La statuaria prima del Doriforo: dopo la conclusione delle guerre      


Persiane, c’è un mutamento dello stile nella statuaria, questo periodo
chiamato anche severo, dove scompare il caratteristico sorriso delle
sculture arcaiche; in questo periodo cambiano le forme anatomiche:
testa piccola, sferica con il volto tondeggiante, bocca piccola e labbra
carnose, spalle arrotondate e busto che esprime potenza.
Efebo di Kritios: giovane atleta, evoluzione dell’immagine del
Kouros con gamba destra sporge in avanti, peso sulla gamba   
sinistra, bacino inclinato e spalle orizzontali. Mancante di qualche
parte del corpo.
Zeus di Artemisio: l’opera più importante dello stile severo, statua in
bronzo, ritrovata in mare; rappresenta Zeus che sta per scagliare un
fulmine. Gambe divaricate, piede sinistro poggiato a terra, destro solo
con la punta, peso sulla sinistra; senza occhi, volto impassibile.
Afrodite Sosandra: viene abbandonato il costume ionico (veste delle
Korai), copia romana in marmo, conservata nel museo di Napoli.
Sosandra=salvatrice, Afrodite=dea bellissima. Nella scultura si vedono
solo le dita dei piedi e la mano sinistra, si accenna un leggero sorriso
ed ha una acconciatura elaborata. Il movimento della statua è basato
sulla gravitazione, piede destro leggermente ruotato e peso sul piede
sinistro.
Auriga di Delfi: Auriga=conducente di un carro che poteva andare in
guerra, condurre il carro al tempio, partecipare a gare equestri.
Nell’opera conduceva il carro ricco di offerte verso il santuario di Delfi.
Opera originale in bronzo con le redini, fusa a pezzi separati, indossa
un chitone, parte superiore molto ricercata, espressione impassibile,
decorazione del capo in meandri.
Bronzi di Riace: due sculture originali in bronzo, trovate nel mar
Ionio. Sono tra lo stile severo e il classico, dove si nota una evidente
realistica muscolatura, aspetto di guerrieri con mani posizionate come
se portasse scudo e lanci, labbra in rame, occhi in pietra, denti      
d’argento, un guerriero più vecchio dell’altro (+barba, -energetico).

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