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I.I.S.S. E.

MAJORANA FRANCESCO CALEANDRO 2^BL

20/04/20

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20/04/2
INDICE

IL TEMPIO GRECO…………………………………………………………………………………………………………pag2
ARCHITETTURA DEL TEMPIO………………………………………………………………………………………..pag2
ORDINI ARCHITETTONICI……………………………………………………………………………………………..pag2
ORDINE DORICO…………………………………………………………………………………………………………...pag3
ORDINE IONICO…………………………………………………………………………………………………………….pag3
ORDINE CORINZIO………………………………………………………………………………………………………...pag3
ACROPOLI DI ATENE………………………………………………………………………………………………….….pag4
EDIFICI DELL’ACROPOLI DI ATENE………………………………………………………………………………..pag4
IL PARTENONE…………………………………………………………………………………………………………..…pag4
ERETTEO………………………………………………………………………………………………………………………pag4
LA CITTÀ GRECA…..................................................................................................................................................pag5
IL TEATRO GRECO…………………………………………………………………………………………………………pag5
LA SCULTURA GRECA……………………………………………………………………………………………………pag6
LA SCULTURA ARCAICA………………………………………………………………………………………………...pag6
IL MOSKOPHOROS………………………………………………………………………………………………………...pag6
LA SCULTURA CLASSICA……………………………………………………………………………………………….pag7
MIRONE DI ELEUTERE: IL DISCOBOLO…………………………………………………………………………..pag7
I BRONZI DI RIACE………………………………………………………………………………………………………...pag7
TECNICA DELLA FUSINE DEL BRONZO A CERA PERSA…………………………………………………...pag8
PROCEDIMENTO:………………………………………………………………………………………………………..…pag8
IL DORIFORO DI POLICLETO…..........................................................................................................................pag8
IL LAOCONTE………………………………………………………………………………………………………………..pag8
LA NIKE DI SAMOTRACIA………………………………………………………………………………………………pag9
CERAMICA GRECA…………………………………………………………………………………………………………pag9
1°STILE…………………………………………………………………………………………………………………………pag9
2°STILE…………………………………………………………………………………………………………………………pag9
3°STILE……………………………………………………………………………………………………………………….pag10

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IL TEMPIO GRECO
Il tempio greco fin dalle origini aveva la funzione di proteggere le immagini di culto. la sua
struttura era semplice e priva di decorazioni. Essa è costituita da una sala chiamata Naos 
e da uno spazio esterno di accesso con colonne chiamato Pronao. Alcuni tipi di tempio
sono:
TEMPIO IN ANTIS:
costituito dalla naos e dal pronao colonnato di
accesso;
TEMPIO IN DOPPIO ANTIS:
costituito da una naos, un pronao colonnato di
accesso e un pronao retrostante senza accesso;
TEMPIO PROSTILO:
costituito dalla naos e da un pronao colonnato di
accesso privo di Mura laterali
TEMPIO ANFIPROSTILO (anfi=doppio):
costituito da una cella con pronao di accesso
colonnato senza pareti laterali e con pronao
retrostante senza accesso e senza pareti laterali;
TEMPIO A THOLOS:
costituito da una cella circolare circondata da un
colonnato. Il nome tholos deriva dalla tipologia micenea di edificio circolare (vedi il tesoro
di Atreo);
TEMPIO PERIPTERO:
costituito da una cella con doppio antis, circondata da un colonnato su tutto il perimetro. Il
tempio periptero è la tipologia del Partenone di Atene.
TEMPIO DIPTERO:
con doppio colonnato.
Nella tipologia del tempio periptero il numero delle colonne laterali è uguale al doppio più
uno del numero delle colonne in facciata, secondo la regola della sezione aurea, che
riguarda il rapporto del rettangolo aureo del lato lungo di lunghezza uguale al lato corto per
1,56. Il periptero è il tempio greco per eccellenza.

ARCHITETTURA DEL TEMPIO


il Tempio veniva innalzato su un basamento (stilobate) con due o
più scalini, veniva innalzato con muratura e colonnato. La
colonna era costituita da tre elementi: il plinto, il fusto e il
capitello. Al disopra del colonnato correva un elemento
orizzontale chiamato trabeazione, costituito da: l’architrave , parte
inferiore e il fregio (elemento decorativo), nella parte superiore. Il
tempio concludeva in alto con un elemento triangolare, chiamato
timpano, in allineamento con le falde spioventi del tetto.
L’organizzazione delle singole parti del tempio ubbidiva ad un
codice di regole che noi conosciamo come ORDINI
ARCHITETTONICI che presentavano delle varianti regionali della
Grecia antica.

ORDINI ARCHITETTONICI

1. DORICO
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2. IONICO
3. CORINZIO
4. COMPOSITO
5. TUSCANICO (etrusco, simile al dorico)

Il tempio greco è costituito da :

A. stilobate o basamento con gradoni;


B. colonna costituita da plinto, fusto e capitello;
C. trabeazione costituita da architrave e fregio;
D. timpano costituito da cornici e frontone .

ORDINE DORICO
Presenta i seguenti elementi:
 stilobate;
 colonna priva di plinto con fusto scanalato e rastremato
(rigonfiamento ai ⅔ della colonna), e capitello costituito
da due semplici elementi: l’echino, l’abaco;
 trabeazione costituita da architrave (struttura orizzontale
liscia), e fregio (struttura orizzontale decorata con
formelle scolpite alternate da metope e triglifo)
 Frontone costituito da cornici e timpano che conteneva
elementi scultorei.
Il tempio per eccellenza realizzato secondo l’ordine dorico è il
Partenone di Atene, tempio dorico periptero ottastilo.
ORDINE IONICO
L’ordine ionico si è sviluppato in asia minore a partire dal VI
secolo a.C. . Ha forme più armoniche e leggere del dorico. La
colonna presenta il plinto, il fusto è scanalato ed è più slanciato. L’elemento che più
caratterizza dal punto stilistico l’ordine ionico è il capitello che presenta due volute,
spiraliformi appoggiate sull’imposta del fusto della colonna. la trabeazione è composta
dall’architrave e da un fregio costituito solo da metope senza triglifi .

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ORDINE CORINZIO
L’ordine corinzio si è diffuso nella seconda metà del quinto secolo principalmente nella
regione di Corinto. È simile a quello ionico ma si differenzia principalmente nel capitello. Il
capitello corinzio formato da una duplice fila di foglie di acanto avvolta intorno a due
piccole volute angolari.

ACROPOLI DI ATENE
(Dal greco akros alto e poleis città) l’acropoli è la parte elevata dellla città greca, il luogo
che, in caso di assedio, doveva accogliere la comunità. In essa venivano innalzati gli
edifici sacri. In particolare l’acropoli di atene è un’altura rocciosa che domina la città ad
un’altezza di più di cento metri.

EDIFICI DELL’ACROPOLI DI ATENE

IL PARTENONE
Il partenone fu il primo edificio costruito sull’acropoli il nome deriva dalla dea protetrice
della città
atena

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partenos ovvero vergine. Il tempio è dorico octastilo periptero. La cella interna (la naos) è
grande 19 per 12 metri e conteneva all’interno la statua monumentale della dea atena in
oro e avorio realizzata da fidia. Il partenone in origine presentava le parti architettoniche e
scultoree dipinte con colori vivaci.

ERETTEO
L’eretteo è un tempio dell’acropoli di Atene dedicato a poseidon
erittonio, figlio del dio efesto. Il tempio è costituito da più corpi: il
corpo maggiore è un tempio ionico esastilo con la cella che
ospitava anche una statua di atena in legno di olivo. Nella parte
retrostante si apre la loggia delle cariatidi: 6 statue di figure
femminili sostituiscono le colonne, e furono denominate cariatidi
perché lo scultore avrebbe preso a modello delle fanciulle della città
di carie, nel territorio di Sparta. Le statue si presentano con il tipico
abbigliamento greco il peplo, la tunica portata dalle donne greche
rappresentato con morbidi andamenti lineari. Le statue maschili che
sostituiscono le colonne si chiamano telamoni.

LA CITTÀ GRECA
A partire Settimo secolo avanti Cristo si diffuse il modello territoriale della Polis, la città-
stato  in cui avveniva la produzione e il commercio  di prodotti agricoli.
nella parte bassa vi era la polis e nella parte alta l’acropoli. In età arcaica le città non
avevano un disegno preordinato, ma nella seconda metà del quinto secolo viene
introdotto  un impianto urbano a scacchiera, chiamato schema ippodameo ideato
dall’architetto ippodamo da mileto. questo tipo di organizzazione esprimeva la
concezzione democratica della polis. ala centro della città solitamente vi era una grande
piazza, l’agorà intorno a cui sorgevano tutti gli edifici pubblici della città.

IL TEATRO GRECO
Tra gli edifici pubblici uno dei più diffusi era il teatro in cui venivano rappresentate le
tragedie e le commedie. Il teatro veniva realizzato in un luogo che presentava alcuni
requisti:
1. avvallamento naturale del terreno;
2. un bel panorama naturale di sfondo;
3. un’ottima acustica.
Il teatro era composto da:
1. l’orchestra, un’area semicircolare destinata alla recitazione, alle danze e al coro.

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2. Il koilon, una gradinata a forma di semicerchio, addossata al pendio naturale. era
divisa in piu settori mediante scale di accesso.
3. la skené (scena), fondale naturale, che in età classica si arricchì di elementi
architettonici costruiti su pedane lignee.

LA SCULTURA GRECA
Dal punto di vista temporale la scultura greca di divide in:
 arcaica 
 classica
 ellenistica.

LA SCULTURA ARCAICA
Dalla fine del VI secolo a.C. la scultura si concentra sulla figura umana,
che, secondo i greci, nell’uomo vi era la perfezione ideale, il riflesso
trascendente del divino. I kouroi e le korai, uomo e donna sono caratterizzati dalla stabilità
della posa e dalla fissità astratta dello sguardo. Dal punto di vista formale si può fare
riferimento alla scultura egizia; le statue sono disposte con le braccia accostate al busto;
solo l’avanzamento di una delle gambe accenna ad un potenziale movimento. Appaiono
austere e la struttura anatomica accennata con incisioni approssimate.

IL MOSKHOPHOROS
Il moskhophoros (portatore di vitello). SI tratta di un offerente che reca un vitello alla dea
Atena. a differenza dei curoi l’uomo è coperto da un mantello che aderisce al corpo senza
nasconderne i tratti anatomici; si tratta dell’anticipazione del cosiddetto “panneggio
bagnato”. L’impostazione frontale e la fissità dell’uomo si contrappone alla complessa
composizione ad x tra le braccia e le zampe del vitello. L’artista ha raggiunto una estrema
raffinatezza con un sorprendente accordo tra forza plastica ed eleganza lineare.

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LA SCULTURA CLASSICA

MIRONE DI ELEUTERE: IL DISCOBOLO


Il discobolo realizzato da Mirone  nel 450 a.C. circa rappresenta
la ricerca di Mirone di equilibrio tra stasi e movimento. La postura
del corpo è in perfetto equilibrio: il braccio destro sollevato
all’indietro e quello sinistro piegato individuano un perfetto arco
che prosegue nella gamba sinistra flessa; le gambe a loro volta
sono piegate per raccogliere la forza necessaria. Il corpo è
modellato con morbidezza e le parti anatomiche rilevate con
estrema precisione.
I BRONZI DI RIACE
Le due grandi statue bronzee sono state rinvenute nel mare di Riace presso Reggio
Calabria nel 1972. la loro provenienza e destinazione sono ignote, probabilmente erano
dirette a Roma. Le statue risalgono al V sec a. C. e sono: bronzo A il vecchio, bronzo B il
giovane. Essi rappresentano probabilmente due guerrieri, oppure atleti che correvano con
le armi da combattimento. Le figure sono accomunate dalla nudità, sottolineata dalla
capacità della muscolatura. Sono stati utilizzati materiali diversi oltre al bronzo. Le labbra e
i capezzoli sono in bronzo, le ciglia e i denti in argento, gli occhi in pasta vitrea è in avorio.
Le dimensioni delle due scatole sono di altezza 198. mancano alcuni elementi tipo gli
scudi impugnati con la mano sinistra e le spade impugnate con la mano destra.

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TECNICA DELLA FUSIONE DEL BRONZO A CERA PERSA
PROCEDIMENTO:
1. creazione del modello in argilla definito in tutte le parti;
2. plasmatura di uno strato di cera dello spessore
necessario su tutto il nucleo scultoreo in argilla;
3. copertura di uno strato di argilla informe provvisto di
canali di ingresso e fuoriuscita di aria,vapore e liquidi
di fusione;
4. colatura del bronzo fuso che determina l’eliminazione
della cera attraverso i canali di fuoriuscita
5. dopo il consolidamento del bronzo eliminazione
dell’argilla di copertura e dell’argilla del nucleo interno;
6. rifinitura

IL DORIFORO DI POLICLETO
Policleto di Argo, nato intorno al 480 a. C. è considerato uno dei più grandi
scultori dell’antichità classica. Il doriforo (portatore di lancia) è una scultura
alta 1,80 metri e rappresenta la figura del corpo umano nelle dimensioni
ideali del canone della bellezza.
Specificato nel suo trattato chiamato canone in cui sono riportate le
dimensioni di ogni parte del corpo rispetto all’insieme.

IL LAOCOONTE
Il gruppo marmoreo del Laocoonte fu realizzato nella seconda metà del
primo secolo a.C. e rappresenta un episodio della guerra di Troia. Durante
l’assedio di Troia da parte degli achei, Laocoonte, sacerdote Troiano di
Apollo, tentò di convincere i troiani a non fidarsi del cavallo di legno regalato
dagli achei , cui stava a cuore la vittoria degli achei, mandò due grandi
serpenti dal mare che aggredirono e uccisero Laocoonte e i suoi due figli. L’opera
rappresenta un forte senso drammatico, con l’espressione atterrita di Laocoonte. Il ruolo
unificante delle linee spiraliformi dei tre corpi formano un meraviglioso groviglio. La statua
rinvenuta a Roma nel 15 sec a.C. e tra i presenti vi era anche Michelangelo.
 

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LA NIKE DI SAMOTRACIA
Nel 1863 nel mare di samotracia fu ritrovata la statua della nike, La
vittoria alata, divinità greca figlia di Zeus. originariamente si innalzava
nella prora di una galera in pietra posta a dominare il santuario di
Samotracia. attualmente si trova nel museo del Louvre di Parigi. È
realizzata in marmo di Pharos con un caratteristico colore grigio-
azzurro. L’ala destra è stata ricostruita in gesso e in origine la statua
era colorata.

CERAMICA GRECA
Il termine ceramica riferito ai prodotti , prende il nome dal quartiere di Atene ceramico, in
cui  vi erano delle botteghe dove venivano prodotti questi oggetti in creta. Le ceramiche
venivano usate come contenitori di oggetti alimentari liquidi e solidi e servivano per il
trasporto nelle stive delle navi. Alcune ceramiche venivano decorate per scopi
fondamentali  e di arredo. Nella storia dell’arte greca si registrano diverse tecniche per
datazione e per differenze territoriali.

1° STILE
STILE GEOMETRICO: Nello stile geometrico il pittore ceramista decorava le ceramiche
con il colore nero con fasce parallele orizzontali e serpentine (le greche) i meandros riferiti
al percorso tortuoso del fiume greco meandros. Un esempio di altissimo livello è l’anfora
del lamento funebre, in cui è rappresentata nella fascia centrale la scena di un funerale
con delle figure umane in un atteggiamento di lamento funebre straziante.

2° STILE
LE CERAMICHE DI CORINTO: È uno stile che si sviluppò nel territorio della città di
Corinto, consistente nella decorazione di scene zoomorfe (di animali) disposte su fasce
parallele con colorazioni nere e marroni su fondo naturale della ceramica.

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3°STILE
CERAMICHE ATTICHE A FIGURE NERE E A FIGURE ROSSE: Le ceramiche a figure
nere più antiche venivano realizzate creando figure di colore nero su un fondo naturale
della ceramica. Le rappresentazioni riguardavano principalmente personaggi della
mitologia e della storia greca.

Tra le ceramiche più preziose ricordiamo quella di Achille e Aiace che giocano ai dadi. La
scena rappresenta i due eroi greci durante una pausa dell’assedio della città di Troia. I
personaggi sono colorati di nero su fondo naturale della ceramica con i dettagli di colore
bianco.
La ceramica a figure rosse, successiva a quella a figure nere, ha una qualità più
preziosa e più complessa in quanto l’artista doveva dipingere in negativo cioè, dipingere
con colore nero gli sfondi e lasciare le figure con il colore naturale della ceramica
dipingendo alcuni dettagli con il colore bianco, il nero e il rosso scuro.

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