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LEZIONE 1

ARCHITETTURA GRECA

PERIODIZZAZIONE
- nel 776 aC con i Giochi di Olimpia si dà inizio alla cronologia greca, distinta in 3
periodi:
1. Arcaico (VII- VI sec. aC)
-in molte città il potere è retto da Tiranni, capi autorevoli promotori dello sviluppo
della
Città (Atene ha Pisistrato 546-528)
508 riforma democratica ad Atene

2 Classico (V-IV sec. aC)


- 492-490 I guerra contro i Persiani, vittoria dei Greci a Maratona
- 483 Temistocle,
-480-474 II guerra contro i Persiani: dopo la conquista di Atene (distruggendo molti
edifici) da parte dei Persiani, loro
sconfitte a Salamina (480) poi Platea e Micale
-480-474 predominio greco in Italia meridionale
- 460-429 Età di Pericle, politica di egemonia culturale di Atene >periodo aureo
della
cultura greca
- 431-404 rivalità tra Atene e Sparta > Guerra del Peloponneso, con vittoria di
Sparta
- 359-336 Filippo II il Macedone unifica la Grecia (Lega Ellenica)
- 336-323 Alessandro Magno conquista Impero Persiano ed Egitto

3 Ellenistico (IV-I sec. aC)


- dopo la morte di Alessandro divisione dell’Impero in 3 regni (Macedonia, Siria,
Egitto)
-146 conquista romana della Macedonia (perdita dell’indipendenza greca)
-30 conquista romana dell’Egitto e fine dei regni ellenistici

Quadro cronologico molto utile come riferimento storico inquadramento edifici


che andremo a vedere

Origine del tempio


- come suggeriva Vitruvio nel I sec. a.C. (De Architectura II,13)
l’architettura monumentale ebbe origine da edifici in argilla e legno
derivati dalla primitiva capanna
Caratteristica architettonica principale dell’architettura greca può essere
considerato il tempio che è anche l’edificio sacro religione per
eccellenza, quali sono origini tempio?
Non nasce subito con sua configurazione marmorea e la sua
caratteristica di sistema proporzionale del partendone ma
configurazione che si modifica che si trasforma nel tempo e la fonte è
quella autorevole di Vitruvio che scrive I sec ac “the architettura”, primo
testo in assoluto conosciuto dell’architettura viene suggerita origine
tempio nella struttura lignea, nella capanna primitiva, in cui si cerca di
rappresentare questa capanna primigenia con tronchi verticali e
orizzontali con sorta di copertura con falde spioventi, tamponamento in
argilla e fascine.
Origine lignea di qualsiasi tempio ma che sostanzialmente ha
attestazioni dirette: scavi archeologici.
Uno scavo archeologico anche non troppo datato a nord di Atene di
Lefkandi, tomba monumentale, si è visto che è caratterizzata da grande
capanna con terminazione Ad abside con suddivisione a 5 vani, a
seconda del differente utilizzo di questi spazi
Origine del tempio greco meglio precisata dallo scavo della tomba
monumentale di LEFKANDI (X sec. aC)
-grande capanna (m 10x45), terminava ad abside ed era suddivisa in
5 vani
In questa tomba di Lefkandi andiamo per la prima volta con una
documentazione archeologica concreta che certifica fonti letterarie
(Vitruvio) ad una attestazione concreta della costituzione di questa
tomba attraverso:
-67 sostegni esterni per il tetto
equidistanti e utili per proteggere
pareti in argilla e legno, 67 pali di legno che andavano a creare una sorta peristasi,
struttura perimetrale esterna che reggeva tutta la struttura, questo significa che si
attesta pratica costruttiva con una caratterizzazione di rilievo
-tomba di un capo protettore della
comunità, personaggio di rilievo
-Memoriale (heeron) >primo
esempio certo di peristasi a
colonne >caratteristica specifica
dei templi antichi
Nella solida precisione della pietra
e poi del marmo la capanna dei
sovrani fu nobilitata ad ideale
abitazione della divinità,
richiamata dall’immagine di culto
interna, che dai primi idoli in legno
e bronzo passò a scala umana e
monumentale
Sorta di passaggio storico che porta a maturare una generica forma
cristallizzandola in quella che è l’acropoli di Atene in particolare il Partenone.
TIPOLOGIE DEI TEMPLI

In base a relazione con gli elementi

In antis, cella con dei setti murari che arrivano agli estremi e racchiudono due
elementi verticali autonomi(colonne), setti che includono
Prostilo, colonne sono isolate e hanno loro autonomia rispetto ai due setti
Anfiprostilo, colonne autonome parte anteriore e parte posteriore tempio
Periptero, giro di colonne avvolge completamente perimetro struttura muraria con
setti di tamponamento
Pseudo-diptero, giro completo di colonne esterno ma distanziato dalla cella come
se occupasse il posto di due giri di colonne
Diptero, due giri di colonne
Monoptero (o tholos): a pianta circolare

Vediamo articolazione più nel dettaglio del tempio calssico, intorno al VII si
canonizza la tipologia

-Stilobate: (basamento) piattaforma omogenea (sul quale si realizza il tempio vero


e proprio)
rettangolare di pietra cui si accede
mediante 3 o più gradini (crepidòma)
-Peristilio: colonnato che circonda gli
ambienti, nucleo centrale (cella o naos luogo di culto)
-Naos (cella): spazio rettangolare con
ingresso sul lato corto in cui è
conservato il simulacro della divinità, luogo di culto vero e proprio, non praticabile
da tutti i fedeli
-Pronao: vestibolo con colonne che
introduce alla cella
-Opistodòmo: vano posteriore della
cella, puo accogliere tesoro o essere completamente chiuso e chiude
completamento organizzazione del tempio

Iniziamo vedere cronologicamente configurazione di elementi:

Una tappa importante è


l’ARTEMISION di Corfù
-uno dei primi templi peripteri in
pietra (580-570), passaggio dalla struttura lignea a quella in pietra
-inizia a essere definito primo esempio di ordine dorico
-dimensioni m 22.4x47.6,
impostato su planimetria quasi
modulare di 8x17 colonne (alte 5
volte il diametro), poste a interassi
di 3 m.

Configurazione di colonne 8x7 che poi ritroveremo nel tempio classico e sono
anche interessanti perché sono progettate in maniera proporzionale, primo
tentativo di proporzione(colonne alte cinque volte il diametro)
Questo tempio ci fa capire che c’è uno studio alle spalle della sua realizzazione,
una razionalizzazione, muri perimetrali parte interna vanno a coincidere con
terzultima colonna.

-muri della cella allineati con asse


terzultima colonna
-cella divisa in 3 navate con doppio
ordine di colonne a sostegno della
copertura
-ambiente chiuso adyton
-pieno compimento di un’architettura
in pietra coperta in terracotta

È sempre vitruvio a darci una lettura della parte superiore di coronamento del
tempio, genesi lignea che si sposa con ordine dorico con alternanza del fregio di
metope e triglifi.
Tra VII e VI secolo l’architettura
templare si stacca nettamente
dal modello ligneo
Per la teoria vitruviana nei triglifi
sopra l’architrave il fregio dorico
ricorderebbe le testate delle travi
trasversali poste sulla peristasi.

GLI STILI ARCHITETTONICI GRECI

Vitruvio canonizza colonne con elementi, in dorico, ionico e corinzio.


L’elemento fondamentale nell’architettura del tempio greco è la
colonna:l’armonia e la perfezione architettonica sono basate sulla forma
e sulle proporzioni delle colonne
Gli stili architettonici greci sono stati codificati come ordini da Vitruvio:
dorico, ionico e corinzio
Ordine dorico si sviluppa nel Peloponneso, in Sicilia e nella Magna
Grecia
e ha un carattere massicico e arcaico
Colonna dorica:
-fusto (scapo)quasi cilindrico
-con circa 20 scanalature a spigolo vivo
-poggia direttamente sullo stilobate
-va restringendosi verso l’alto (rastrematura)
-diametro della base (imoscapo) differente da quello
superiore (sommoscapo)
-fusto con leggera curvatura (entasis) a 1/3 della base

Il capitello che collega colonna e architrave è composto


da:
Echino (elemento circolare svasato verso l’alto)
Abaco (elemento quadrato)
La trabeazione è costituita da
Architrave:lunghi blocchi di pietra
lisci e poggia sull’abaco
Fregio: composto da metope e triglifi
che si alternano
La cornice (geison o cimasa), sopra
il fregio, è composta da:
-ornamenti verso il basso da gocce
(piccoli tronchi di cono)
-sulla cornice scorre la gronda
(sima) e il coronamento (acroterio)
con decorazioni in terracotta o
pietra
-frontoni sono i coronamenti
triangolari dei due lati minori del
tempio e composti dalla cornice
(spioventi del tetto)e dalla parte
triangolare (timpano) spesso
decorata con bassorilievi e sculture

Una delle città più importanti della Grecia è sicuramente Olimpia, dove abbiamo la
presenza di diversi templi in particolare due, con caratteristiche diverse: il tempio di
Era e tempio di Zeus

HERAION di Olimpia (600-590 aC)

-dimensioni 18,76x50,01
-testimonia transizione da costruzione in legno e mattoni crudi alla pietra
-pendici della collina del Gaion spianate
-peristasi di 6x16 colonne doriche
-cella di 20x100 piedi (6,52x32,6 m)
-lati allineati asse penultima colonna > norma dei templi greci
-assi laterali muro cella >colonne
-colonne cella >colonne peristasi
-sopra grandi strati di pietra alti quasi 1 metro, i muri erano in mattoni crudi >alle
estremità le ante e gli stipiti della porta rivestiti in legno

Da un punto di vista storico questo tempio è importante perché segna un passaggio


storico tra struttura in legno e mattoni crudi, ad esempio abbiamo ordine dorico
realizzati pienamente con peristasi 16x16, cella di 20x100 piedi (6,50x32)
Viene elaborata regola: perimetro cella allineato con penultima colonna della
peristasi esterna e perimetro struttura interna ed è questo che verrà seguito anche
nei prossimi templi greci(regola), ma anche allineamento tra le colonne della cella
di culto con le colonne della peristasi, non sono parte autonome slegate, c’è
sempre idea progettuale alla base che permette questi accorgimenti e questo
accostamento di elementi.
Sono tutti elementi che indicano miglioramenti che man mano vengono seguiti a
questo processo di razionalizzazione.

Tempio di Zeus, Olimpia, 470aC

-modello canonico dell’ordine dorico


-terreno spianato e rialzato di 3 metri
-crepidoma a 3 gradoni sosteneva stilobate di m 27,68x64,12
-modulo >interasse tra le colonne (5,22 m) = 16 piedi dorici (0.326)
-peristasi di 6x13 colonne
-cella a 3 navate (20 piedi navata principale -10 navate laterali)

Diventa più importante del tempio di Era, dimensionamento maggiore, ordine dorico
nella sua completezza. In questo caso entrano in gioco ulteriori elementi di
modularità e proporzionalità, ad esempio il modulo di tutto diventa interasse con le
colonne di 5,22m
Sino al sistema metrico decimale ogni fase ha un sistema di misurazione e noi in
questo caso utilizziamo il piede dorico -modulo interasse tra le colonne (5,22 m) =
16 piedi dorici (0.326)

Tempio di Apollo a Corinto (540 aC)

-colonne in calcare alte m 6,30


-rivestimento in stucco bianco,
denominano cromia successiva
-colonne tozze
-curvatura convessa della base, che
rientra negli accorgimenti ottici

Santuario di Aphaia a Egina, dedicato


ad Atena Falia

(adesso ci sta mostrando tutte situazioni in cui ogni situazione ci da elementi in più)
Due fasi dello stesso edificio:

Prima fase antica


Ca 570, interamente in pietra (m7,50x15) dimensionamento abbastanza ridotto
Prostilo tetrastilo, con cella tripartita e doppio colonnato
Colonne monolitiche alte m3,40
Architrave alto 1/3
>incendio 510 a.C.

Perché importante sapere che colonne fossero monolitiche? Denota importanza di


questo tempio tale da cercare un pezzo unitario pregiato da un unico pezzo di
roccia.
Questo primo tempio distrutto da incendio nel 510 ac e ricostruito un altro, quindi si
ha una stratificazione nel tempo

Ricostruzione:
490, passaggio dall’età arcaica a
quella classica
Peristasi di 6x12
Colonne alte 5,33 volte il diametro
Cella con doppio ordine di colonne, altezza superiore fino a cima falde
blocchi di uguale altezza (isodomi)
solchi a U sulle testate degli architravi indicano regolarizzazione
elementi costruttivi
uso macchine di sollevamento
Passaggio di forma da antico a ricostruzione

Magna Grecia

-la pianificazione urbana anticipò


nelle colonie esperienze della Grecia
-in Sicilia regolari pianificazioni degli
insediamenti pochi anni dopo le varie
fondazioni
Agrigento(ca 500 aC):impianto
stradale adattato al sito, isolati larghi
120 piedi
vie più strette orientate a sud
(soleggiamento)
quelle est ovest poche strade che danno ordine a 6 ampi quartieri sono il frutto
divisione
Che seguono tipologie del territorio
>300 m >su terrazze digradanti
via monumentale di 12 metri collegava i vari templi
Storicamente abbiamo ruolo delle colonie della Magna Grecia e della Sicilia che
diventano importanti come applicazione dell’ordine dorico.

Caratteristiche che accomuna i templi della Magna Grecia e in particolare modo in


Sicilia, è di avere peristasi più distante rispetto alla cella e questo perché il culto
della madre terra permette di ospitare più persone a differenza dei templi greci che
non ospitavano ospiti tranquilla cella e peristalsi, esigenza funzionale specifica di
un contesto fa cambiare regole
Templi sicilioti, legati
soprattutto al culto della
Madre Terra, richiesero
ampie peristasi e vani interni
spaziosi, liberi da colonne
>culto interno

Siracusa, Tempio di Apollo (580 aC)

-periptero di 6x17
-crepidoma a 4 gradoni
-colonne monolitiche alte m 7,98, con
16 scanalature
-sul crepidoma orientale un’iscrizione
ricorda il committente
-pronao distilo in antis,cella tripartita da
due file di colonne e adyton

Selinunte (fondata nel 628 aC)


Serie di templi dorici, 4 sull’acropoli e 3
sull’altopiano, denominati da lettere
secondo la posizione topografica

Tempio C
-6x17
-colonne monolitiche
-colonne più rastremate e snelle, ma
irregolari
-scalinata a otto gradini

Soprattuto in Magna Grecia abbiamo una tipologia di identificazione dei vari


complessi templari che in realtà hanno dei articolazioni ad es“tempio C o tempio G”
questo può essere determinato da posizione topografica oppure un discorso di
cronologia, dal più antico al più recente in ordine di rinvenimento di scoperta e gli
archeologi gli hanno denominati con delle lettere che o indicano posizione nel
complesso o cronologia.

Selinunte
Tempio G (Apollo) (520 aC)
-planimetria pseudo-diptera (8x17)
-Pronao prostilo tetrastilo
-Faccia orientale prima realizzata > 5 x d
(2,97m)
-Ovest colonne più tozze, con d 3,41m

Cave di Cusa
>blocchi calcarei
rocchi di colonne

Agrigento (fondata nel 580 aC)

-i templi di Agrigento, individuati da lettere


che indicano la successione cronologica,
furono realizzati in calcarenite rivestita da
stucco
-Realizzati in sequenza lungo il crinale
fortificato da mura
-tiranno Terone che diede splendore alla
città commissionò

-Tempio di Apollo (B), il più grande di


ordine dorico
-pseudo periptero con basamento di
m56,30x112,60
-le colonne sono addossate ai muri (pseudoperiptero),
all’esterno rotonde e dentro quadrangolari
-forse per celebrare la vittoria di Imera
negli intercolumni gli architravi sono
sostenuti da telamoni alti m 7.65
(prigionieri cartaginesi utilizzati per la
costruzione del tempio?)

-Tempio della Concordia (F), 430 aC


-dimensioni m 16,92x39,44
-colonne alte m 6,75 spesse per la friabilità
della calcarenite

Segesta,
Tempio del 420
6x14
crepidoma meridionale del tempio incompiuta, bozze rustiche e
curvatura dello stilobate

Poseidonia (poi Paestum), fondata da


Sibari nel 600 aC
I Tempio di Hera (540-510 aC)
Definito “basilica” per le insolite
proporzioni
Peristasi di 9 x 18
Pronao a 3 colonne dà accesso al naos
con 7 colonne centrali
Colonne fortemente rastremate (1/3 del
diametro)
Poseidonia (poi Paestum),
II Tempio di Hera (Poseidone, 470 aC)
-peristasi di 6x14
-cella tripartita da doppio ordine
-pronao e opistodomo in antis
-colonne (alte m8,88, 4,33 volte il
diametro) sono più tozze
-stilobate e trabeazione con correzioni
ottiche
ORDINE IONICO
-si sviluppa nelle colonie ioniche dell’Asia Minore, a partire dal VI
sec. aC.
-Fusto della colonna ionica è più sottile, diritto e slanciato e non
ha entasi
-Scanalature (24) sono più fitte e con spigoli smussati
-La colonna ora poggia su una base costituita da più elementi a
sezione circolare, in genere un toro (convesso) e un trochilo
(scozia o gola concava) poggianti su un plinto
-Capitello ionico raccordato alla colonna attraverso modanatura
concava su cui si innesta l’echino e sormontato da una fascia con
due volute e un sottile abaco
-Principali templi ionici:
-Heraion di Samo (diptero con 3 file di colonne sui lati brevi)
-Artemision di Efeso (diptero con due file di 20 colonne lato
lungo e 3 file di 6 colonne sui corti)
-Didymaion di Mileto

Periodo classico (metà V sec. -metà IV sec.)


Col termine classico si è voluta intendere, dal XVIII secolo in poi, la
PERFEZIONE delle forme artistiche e dei rapporti proporzionali, il loro
carattere esemplare ed universale

Pianificazione urbana
Ippodamo da Mileto > Porto del Pireo
diversi porti per differenti imbarcazioni
maglia ortogonale di strade
strada principale di 14 metri
distribuzione di aree pubbliche nelle zone residenziali
> Al contrario Atene era basata su strade radiali (Atene era definita “a
forma di ruota”)

Acropoli di Atene

Gli scavi hanno confermato che l’attuale acropoli era la città, con un
tempio di Atena Polias, un palazzo fortificato e mura ciclopiche
Dopo l’assedio dei Persiani del 480 aC, tra l’acropoli e le mura a sud
fu inserita la “colmata persiana”, ottenuta con resti di templi ed edifici
distrutti
Sedimentazione nel tempo, prima come cittadella fortificata
Poi distruzione da parte dei persiani con la colmata persiana

Pre partenone sostanzialmente tempio perimetro che viene ampliato con il


partendone, la costruzione deve dare lustro e importanza a città di Atene che
riprende il suo potere
Costruzione ripresa dopo il 480
Allargamento del periptero a 8x17
colonne>maggiore spazio interno
Prospetto legato alla proporzione di
4:9, per cui l’altezza dell’ordine corrispondente ai 4/9 di 30,88, rapporto tranquilla
altezza di tutto elemento e larghezza sullo stilobate
larghezza sullo stilobate (m 30,88)
e altezza dell’ordine (13,72m)
Diametro colonne (1,905m) e
intercolumnio (4,296m)
Nell’opistodomo c’e una cosa interessante: presenza del secondo ordine(ionico),
prime situazioni in cui abbiamo eclettismo di linguaggio.
All’interno statua in oro e avorio criso elefantina dedicata ad Atena, progettato da
calciare e che prevede peristasi di 8x17. Abbiamo un supervisore generale che è
Fidia sia della parte architettonica che più generale decorativa.
Sculture dei frontoni (lati corti) con est nascita di Atena e ovest nota tar Atena e
poisedone con lotta per attica. Le metope (formelle decorative sui 4 lati) dei vari
fregi a est rappresentano la gigantomachia, a nord conquista di troia, a ovest lotta
fra amazzoni e a sud il combattimento tranquilla centauri.
Interessante vedere vicende storiche edificio, dopo la conquista cristiana romana
abbiamo una dedicazione a maria partenos nel 590 dc, nella parte est dove prima
avevamo la parte iniziale abbiamo l’altare e iconostasi per divisione fedeli e
divisione fedeli e doveva avevamo pronao abbiamo abside.
Ciriaco da ancona ci lascia prospetto grafico prima della conquista ottomana
Nel 1466 conquista da parte di impero ottomano diventa moschea
Nel 1687 diventa polveriera da parte dell’impero ottomano
nel tentativo di scoraggiare qualsiasi bombardamento e
assedio da parte dei veneziani e ciò non accade infatti
viene bombardata e questo porta ai vari danneggiamenti.
Nel 1801 iniziano a rimuovere 17 statue dei frontoni e
metope per essere portate in gran Bretagna al British
Museum
I primi studi di restauro avvengono a una serie di
archeologi nel 1895.
Ulteriori lavori di restauro nel 2005.

Correzioni ottiche
Questi templi dovevano essere visti in una sorta di
prospettiva, e non in assialità come sarà con i templi
romani
Qualsiasi elemento rettilineo sarebbe stato percepito curvo
e quindi gli elementi orizzontali venivano piegati di
pochissimi gradi verso l’alto.
Colonne più esterne con diametro più ampio, perché quelle perimetrali non
sembrassero con un distanziamento maggiore.
Serie di accorgimenti

PROPILEI

-dal 437 al 432 aC, architetto Mnesicle, stesse maestranze Partenone


-Propylon valorizzava visione di scorcio dei principali edifici per una
migliore percezione della loro volumetria
-edificio in marmo pentelico organizzato intorno a corpo centrale
-dorico anfiprostilo
Accesso monumentale dell’acropoli e le maestranze sono quelle el partenopee con
prospetto verso l’esterno, verso i templi e laterali. Dorico anfiprostilo, parlo
pentenico
Specificità di questo accesso alla città e percorso all’acropoli stesso che deve
superare un dislivello.
E si decide di camuffare il dislivello con un ordine più snello.
-Il dislivello di m1.43 tra i due
accessi fu compensato
sfalsando la copertura e
soprattutto utilizzando
all’interno 6 colonne ioniche (h
10,29 d m1,04)

Dislivello per l’accesso il più importante problema per l’architetto, nei propilei
presenza dei due ordini.
-Le ali che affiancavano l’arrivo della rampa avevano prospetto in
antis con colonne doriche
-corpo a sud il muro d’anta era un pilastro che immetteva nel
cortile sacro e accesso al tempietto di Atena Nike
-ala nord, definita Pinacoteca con ambienti dedicati ai banchetti
-aperture irregolari per accorgimenti ottici
-tutto il complesso subì gravi

Tempio di Atena Nike

-tempietto realizzato
da Callicrate tra il 427
e il 424, dopo la
sistemazione dei
Propilei
-tempietto di piccole dimensioni (5,39x8,16),
anfiprostilo tetrastilo, quattro colonne davanti e parte posteriore
-cella accorciata e fusa
con pronao
-muri e colonne inclinate
verso l’interno e
poggiano su crepidoma a
3 gradini
-le colonne ioniche, poco
snelle, si raccordano a
quelle dei Propilei
Ordine ionico usato interamente per il tempietto
L’assedio visto in precedenza porta alle valutazioni sul tempietto di Atena Nike
Edificio venne smantellato perché l’area che era la più aggettante dell’acropoli
venne usata come bastione (elemento di difesa)dall’impero Ottomano verso
l’assedio delle truppe veneziane e l’edificio risultò quasi interamente demolito dagli
eventi bellici.
Dopo la riconquista dopo l’impero ottomano la greca ricostruisce quasi interamente
il tempio nel 1835, i due architetti/archeologi Ansel e schoubert con contributo arch
Ross.

Eretteo

Altro elemento importante sui resti del preesistente tempio atenapolias


Dedicato al culto del re miceneo Eretteo
-iniziato nel 421 e terminato nel 405 (fine del
predominio di Atene)
-edificio che conclude il rinnovamento
dell’Acropoli voluto da Pericle sostituendo un preeretteo
Questo conclude il rinnovamento acropoli
Complessità del tempio con la fronte prospetto ad est chiesastico ma diverse parti
con pronto tretrastilo,sudoves fronte fanciulle femminili
Si presenta diverso in ogni prospetto, con un
corpo di fabbrica principale parallelo al Partenone
-fronte orientale, esastila, dava accesso alla cella
Accesso inferiore nobilitato da pronao tetrastilo
che avanza di circa 3 metri sulla facciata
All’angolo sud-ovest fu aggiunta la
loggia delle Korai (fanciulle) definite
da Vitruvio cariatidi (cittadine di
Karyai, ribellatasi a Sparta), loggia delle cariatidi

Altro tempio importante del V secolo,


lontano da Atene, ma ricco di
innovazioni e realizzato da Ictino, è il
tempio di Apollo Epicuro a Bassae
(Arcadia)
-429- 400 aC
-in calcare grigio locale
-colonnato esterno dorico, privo di
correzioni ottiche
-navata della cella semicolonne
ioniche
-presenza di capitelli corinzi in alcune
colonne >primi esempi
-altra innovazione: cella aperta
che immette in un sacrario
Peristasi in ordine dorico
Cella con semicolonne di ordine ionico, ma abbiamo addirittura una colonna in
ordine corinzio di sfondo delle cella, raro caso di compresenza di tutti ordini in una
gerarchia di spazi, complessità dei vari elementi in questo edificio
Possiamo apprezzare ancora di più nella regione lontana dai fasti dell’attica questa
qualità figurativa e formale del tempio di apollo.

THOLOS

-costruzione circolare, spesso coperta a pseudocupola,


sviluppatasi nel IV secolo
Tholos di Delfi (380 aC)
-in marmo pentelico, larga m 13,50
-anello di 20 colonne doriche (alte m 5,93)
-cella di 10 colonne corinzie sollevate su podio anulare in
calcare scuro
-Ricostruzione filologica del 1938

Tholos di Epidauro (365-335 aC)


-calcare nero
-grandiosa costruzione larga m 21
-peristasi di 26 colonne doriche
-14 colonne corinzie per la cella anche qui con struttura concentrica

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