I luoghi di culto
• Sebbene atti di culto potessero compiersi
ovunque, i Greci considerarono sempre certe
località come particolarmente atte al culto degli
dei e ad essi più care. Erano siti nei quali
sorgevano grandi alberi o boschi o sgorgavano
fonti, grotte o cime di monti ecc... Il focolare
domestico era la sede delle divinità familiari, la
casa del re era la sede del culto.
• Le città che vennero formandosi in seguito
ereditarono dal passato le antiche sedi del culto
(sull’acropoli, dimore degli antichi re) o
costruirono nuove sedi.
• Lo spazio veniva ritualmente consacrato,
separato dall’altra terra da una chiusura o da
confini (témenos)
• Vi sorgeva un altare per il sacrificio e poteva
sorgervi anche un tempio, il naòs, cioè
l’abitazione della divinità, rappresentata dalla
sua immagine o da un simbolo. Esso non era
destinato alla riunione dei fedeli, perché i
sacrifici venivano offerti sull’altare esterno.
• Il tempio spesso era chiuso e nella parte più
interna (àdyton) entravano solo i sacerdoti
Il tempio greco
• La forma del tempio greco deriva dal
megaron miceneo, la parte più intima e
solenne dei palazzi micenei
Pianta del Palazzo di Pilo
Poteva esserci sul fondo un terzo
ambiente accessibile dalla sala,
l’adyton
Naòs (vestibolo)
Porte
Verso il 600
a.C.
Tetto corinzio
Tetto laconico
Tetto ibrido
Fondazioni
• Ripercorrono l’andamento dei muri, solo in
casi eccezionali a platea. Erano in blocchi
parallelepipedi, sommariamente sbozzati,
di materiali non pregiati (conglomerati,
brecce, tufo, calcari). Sopra il piano di
campagna un risalto in materiale migliore
che costituiva un piano di livellamento e
elemento di transizione tra fondazione ed
elevato.
Murature in pietra naturale
• in “opera ciclopica”: grandi massi informi o
appena sbozzati posti uno sull’altro con
interstizi riempiti da piccoli detriti o
schegge →→ mura di fortificazione
• a secco: pietre informi →→delimitazione di
aree
Murature con paramento lavorato
• In opera poligonale
• In opera trapezoidale (seconda metà V- III)
• In opera quadrata (la tipologia più diffusa:
blocchi realizzati nella cava).
•Orchestra:
circolare o a ferro
di cavallo,
destinata alle
evoluzioni del
coro
•Parodos,
•Scena, podio
ingresso laterale
rialzato sul quale si
scoperto
muovevano gli attori
Teatro di Epidauro - IV sec. a. C.
Afrodisia (Turchia)
Teatro,
Eretto in età tardo ellenistica e modificato sotto Marco Aurelio (II sec. d. C.)