Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
2 I percorsi
La via della seta terrestre si divideva in due fasci di strade,
uno settentrionale e uno meridionale.
Questi scambi commerciali e culturali furono determinanti per lo sviluppo e il orire delle antiche civilt I percorsi meridionali o vie del Karakorum sono essendell'Egitto, della Cina, dell'India e di Roma, ma furono zialmente un grande percorso che in Cina scende a sud
1
3 ORIGINI
attraverso il Karakorum (lungo il tracciato seguito ancora oggi dalla moderna strada del Karakorum che collega
Pakistan e Cina), per attraversare il Sichuan e raggiungere
il Pakistan no all'oceano Indiano. Da molti porti di queste coste essa proseguiva poi per l'Occidente (mar Rosso attraverso Aden e golfo Persico attraverso lo stretto di
Hormuz), innestandosi a un certo punto persino su quello che fu l'itinerario marittimo di Nearco, ammiraglio
di Alessandro Magno, nel viaggio di ritorno dalle terre
dell'Indo. Se non risalivano il golfo Persico, le merci attraversavano inne la Persia su varie direttrici raggiungendo
comunque Baghdad e cos via.
2.3
comuni impiegavano circa 3 mesi, mentre ai corrieri imperiali, continuamente riforniti di cavalli freschi, bastavano 9 giorni. Su di essa (a Ecbatana) si innestavano poi
altre vie commerciali provenienti da India e Asia Centrale, sempre sotto la protezione dell'Impero achemenide.
In diversi punti di Ester si legge infatti di messaggi inviati da Susa ai satrapi, ai governatori e ai capi delle
centoventisette province, dall'India all'Etiopia. (8,9)
Via uviale
Il percorso dei umi Oxus e Iassarte e del ume che anticamente collegava il lago d'Aral al mar Caspio rappresentava una via uviale molto importante per il trasporto delle merci lungo la via della seta. Terminale di tale via era
la citt di Saraj che sorgeva presso l'odierna Volgograd.
2.4
Ferrovia
2.5
Mare
La via della seta marittima partendo dalla Cina settentrionale raggiungeva quella meridionale, estendendosi agli
odierni stati delle Filippine, di Brunei, Siam, Malacca, Sri
Lanka, India, Iran, Iraq, Egitto, Giordania, Siria e Italia.
Il 7 agosto 2005 si reso noto che l'Antiquity and Monument Oce di Hong Kong sta pensando di proporre
la via della seta marittima come patrimonio dell'umanit
dell'UNESCO.
3
3.1
Origini
La via reale persiana
Ai tempi di Erodoto (circa 475 a.C.), la Via Reale di Persia si sviluppava su oltre 3.000 chilometri dalla citt di
Ecbatana (attuale Hamadan), a Susa (attuale Shush) e no
al porto di Smirne (attuale Izmir) sull'Egeo. Alla sua manutenzione e protezione provvedeva l'Impero achemenide
(circa 700 a.C.-330 a.C.), con stazioni di posta e alloggiamenti a distanze regolari. Per percorrerla i viaggiatori
Il primo passo importante verso lo stabilirsi di comunicazioni regolari tra oriente e occidente (e viceversa) arriv tuttavia con l'espansione dell'impero di
3
Alessandro Magno in Asia Centrale Medio Oriente, no
alla valle dell'Indo In attuale Pakistan e poco oltre l'attuale
Afghanistan. Nel 329 a.C., all'imbocco occidentale della
valle di Fergana nell'odierno Tagikistan, egli fond la citt
pi remota dalla sua originaria Macedonia. infatti la denomin Alessandria Eskate, ovveroultima Alessandria
.
Fu il suo ammiraglio Nearco ad aprire una rotta dal
delta dell'Indo al golfo Persico, e furono i suoi successori
tolomei, impadronitisi dell'Egitto, a promuovere attivamente l'apertura di vie commerciali con la Mesopotamia,
l'India e l'Africa Orientale attraverso i loro porti sul mar
Rosso e su percorsi terrestri carovanieri (non esclusa la
navigazione sul Nilo).
L'inuenza ellenistica fu poi estesa ancora pi a oriente,
in Sogdiana, dal regno greco-battriano di Battria (odierna
Balkh in Afghanistan). Secondo Strabone, ai tempi del re
Eutidemo e di suo glio Demetrio i greco-battriani avrebbero addirittura esteso il loro dominio no ai Seri e i
Frini" (Geograa, 11.11.1).
Partia che nel I secolo a.C. venne in essere quella che quasi due millenni pi tardi sarebbe stata chiamata via della
seta.
E fu durante una di queste campagne che nel 36 a.C., alla
battaglia di Sogdiana tra Han e Hsiung Nu, avvenne forse
il primo incontro tra truppe cinesi e romane, forse sbandate dopo la scontta subita da Crasso a Carre (53 a.C.)
in Mesopotamia e catturate o assoldate come mercenarie prima dai Parti e poi dagli Hsiung Nu. Pare che queste truppe mercenarie adottassero la tecnica tipicamente
romana della testuggine, ma l'ipotesi viene generalmente guardata con molto sospetto dagli storici. In denitiva,
dopo 17 anni da Carre questi mercenari romani dovevano
essere un po' invecchiati. E poi, in quale senso romani?
Provenienti proprio da Roma o dalle estreme province
orientali dello Stato?
3.3
3.3.1
cito di 70.000 uomini per un'ennesima campagna contro gli Xong Nu, arrivando ben al di l della Parthia no
all'attuale Ucraina. Gli Xong Nu furono cos spinti alle
porte dell'Europa, anche se non aatto certo che siano poi diventati i nostriUnni. Fu comunque in questo periodo che la progredita tecnica asiatica dell'arco
comparve in Occidente.
L'esplorazione cinese
Chang Ch'ien (138 a.C. - 126 a.C.)
Il problema fu risolto da due monaci provenienti dalla Cina o da qualche regione circostante che si recarono a Costantinopoli nel 552 e svelarono all'imperatore il segreto
della produzione della seta. Essi vennero allora incaricati
dall'Augusto di procurarsi clandestinamente in Cina uova di bachi da seta in modo da portarle a Costantinopoli e permettere ai Bizantini di autoprodursi la seta senza
importarla dalla Cina. Tuttavia passarono parecchi anni
prima che la seta autoprodotta divenisse suciente per
soddisfare la domanda interna, cosicch l'importazione
di seta dalla Cina attraverso la Persia continu per qualche tempo. Comunque la oritura della produzione della seta nell'impero che ne segu, fece s che la produMenade in abito di seta, Napoli Museo Nazionale.
zione della seta divenne uno dei settori pi importanti
dell'industria bizantina e port a un considerevole aumento delle entrate.* [2] I principali centri di produzione delRoma era costretta, con grave nocumento per quello che
la seta nell'Impero erano Costantinopoli, Antiochia, Tiro,
oggi si chiamerebbe debito estero.
Beirut e Tebe.* [2]
Vi chi sostiene che i romani sarebbero entrati in nebuloso contatto con i cinesi gi nel I secolo d.C. attraverso i
Parti, e che Augusto ne avrebbe addirittura ricevuto una
5 Il lungo viaggio dell'arte sulla via
legazione, ma gli annali di quell'impero registrano che la
della seta
prima ambasceria (prima di una serie) sarebbe arrivata l
soltanto nel 166 via mare.
Sulla via della seta hanno viaggiato molti inussi artistici, in particolare nella sua sezione dell'Asia Centrale, do4.1 Bisanzio e la seta
ve si sono potuti mescolare elementi ellenistici, iraniani, indiani e cinesi. Uno dei pi vivaci esempi di questa
Ai tempi di Giustiniano Costantinopoli, grazie alla sua
mescolanza rappresentata dall'arte del Gandhra (arte).
posizione geograca privilegiata, dominava i traci
commerciali nel Mediterraneo.* [1] I Bizantini non erano granch interessati a commerciare con nazioni euro- 5.1 Divinit buddiste
pee, ormai impoverite dalle invasioni barbariche; preferirono piuttosto stringere contatti commerciali con le na- Tale arte sincretistica si venuta formando a partire
zioni dell'Estremo Oriente, tra cui la Cina, dove veniva dall'arrivo di Alessandro Magno nella valle dell'Indo (Taprodotta la seta.* [1] I Cinesi importavano dai Bizanti- xila) e dal costituirsi dei regni greco-ellenistici dei suoi
ni vasellame e stoe prodotte in Siria ed esportavano la successori (Battriana e Gandhara). L'immagine del Budseta.* [1]
dha originatasi nel I secolo nell'India settentrionale (MaUn grosso ostacolo ai traci con l'Estremo Oriente era per rappresentato dalla Persia, nemico giurato
dell'impero, sul cui territorio era necessario passare per
giungere in Cina. Una conseguenza di ci che durante i
frequenti conitti con i persiani Sasanidi i traci con Cina e India non erano possibili.* [1] Giustiniano cerc di
ovviare a questo problema tentando di aprirsi un passaggio per la Cina attraverso la Crimea, e in questa occasione i Bizantini avviarono delle relazioni diplomatiche con
thura) e nell'attuale Pakistan nord occidentale (Gandhara), si via via trasferita lungo l'Asia Centrale e la Cina
no a raggiungere la Corea nel IV secolo e il Giappone nel
VI secolo. La trasmissione di molti particolari iconograci appare chiara, come per esempio l'ispirarsi a Eracle
delle divinit guardiane Nio di fronte ai templi buddisti
del Giappone e le reminiscenze di arte greca che si vedono in certe rappresentazioni coreane del Buddha, come
quello di Kamakura.
5.2
5
della seta e oltre. Nel Gandhara, infatti, Eracle, provenendo dalla Grecia, si incontrato ed divenuto tutt'uno
con Vajrapani, il protettore del Buddha, che proveniva
dall'India e che regge una mazza tanto quanto la regge il
dio greco, come del resto anche Naraen Kong.
Sinistra: Dio greco del vento, da Hadda (Gandhara, attuale Afghanistan), II secolo. Centro: Dio del vento, Grotte Kizil
(bacino del Tarim, Xinjiang, Cina), VII secolo. Destra: Fjin, Dio
giapponese del vento, XVII secolo.
Monaco buddista dell'Asia Centrale dagli occhi azzurri in compagnia di un collega dell'Asia Orientale, bacino del Tarim,
Xinjiang, Cina, IX-X secolo.
Anche Borea, dio greco del vento, ha compiuto uno stupefacente viaggio sulla via della seta attraverso Asia Centrale e Cina no a diventare il dio giapponese shintoista
del vento denominato Fujin.
9 ALTRI PROGETTI
La rinascita dell'idea di via della seta in anni recenti dunque un fatto eminentemente e romanticamente
culturale.
Note
Bibliograa
Belore, Stefano, Il periplo del mare eritreo di anonimo del I secolo d.C. e altri testi sul commercio tra
Roma e l'Oriente attraverso l'Oceano Indiano e la via
della seta, Societ Geograca Italiana, 2004 ISBN
978-88-88692-18-0
Biondi, Mario, Strada bianca per i Monti del Cielo.
Vagabondo sulla Via della Seta, Ponte alle Grazie,
2005 ISBN 88-7928-724-9
Boulnois, Luce, La via della seta. Di, guerrieri, mercanti, Bompiani, 2005, ISBN 978-88-452-3447-7
Bussagli, Mario, Asia Centrale e mondo dei nomadi,
in Nuova storia universale dei popoli e delle civilt,
Vol. XX - Asia centrale e Giappone, UTET, 1970
Bussagli, Mario, Le civilt dell'Oriente. L'arte del
Gandhara, UTET, 1984 ISBN 978-88-02-03832-2
Gonzlez de Clavijo, Ruy, Viaggio a Samarcanda.
1403 - 1406, viella, 1999, ISBN 88-8334-004-3
Hopkirk, Peter, Diavoli stranieri sulla via della seta. La ricerca dei tesori perduti dell'Asia centrale,
Adelphi, 2006 ISBN 978-88-459-2062-2
Hopkirk, Peter, Il grande gioco. I servizi segreti in
Asia centrale, Adelphi, 2004 ISBN 978-88-4591813-1
Ibn Battuta, I viaggi, Einaudi, 2006, ISBN 978-8806-14717-4
Maillart, Ella, Vagabonda nel Turkestan, EDT, 1995
e 2002, ISBN 978-88-7063-612-3
Miller, J. Innes, Roma e la Via delle Spezie, Einaudi,
1974, ISBN 978-88-06-40717-9
9 Altri progetti
10
10.1
Via della seta Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Via_della_seta?oldid=76869590 Contributori: Snowdog, Robbot, Laurentius, Ary29,
Iskander, Carlomorino, DanGarb, Fil, Alobot, Civv, Simone, Panairjdde, Sentruper, YurikBot, Cloj, Dani4P, Marko86, FlaBot, Casmiki,
SunBot, Massimiliano Bultrini, CivviBot, Nick~itwiki, CruccoBot, Jalo, Eskimbot, Valepert, Ediedi, Tihomirb, Elwood, Chlewbot, Rago,
Eumolpo, Sannita, Sailko, SashatoBot, Nickanc, AD10492, Schultz, Antonionemoamato, Ignisdelavega, Oscar58, Thijs!bot, Osk, Dardorosso, %Pier%, Escarbot, Giovannigobbin, TuvicBot, Derfel74, Elborgo, .anacondabot, JAnDbot, Parsifall, Purodha, Baburkhan, Rob-ot,
CommonsDelinker, MelancholieBot, Mauriziotani, Tirinto, Bot-Schafter, Gvnn, DodekBot, Alkalin, TXiKiBoT, VolkovBot, Gspinoza, LukeWiller, Ripepette, Al-Nablusi, Abbot, Marcol-it, Idioma-bot, Chemako0606, SieBot, Harlock81, DorganBot, Melos, Phantomas, OKBot,
Cristiano64, Franco aq, Buggia, AnjaManix, Dr Zimbu, Chrysochloa, Gian Piero Bernard, Lrnet, Alexbot, FixBot, CarsracBot, IagaBot,
LaaknorBot, LinkFA-Bot, Demart81, Guidomac, Fateswarning, Luckas-bot, Aedo89, Nallimbot, FrescoBot, MapiVanPelt, Apollodoro,
Betta27, ArthurBot, YukioSanjo, Xqbot, AushulzBot, Rubinbot, GiacomoV, D'ohBot, Frigotoni, TobeBot, Antarello, RedBot, KamikazeBot, TjBot, GrouchoBot, EmausBot, Shivanarayana, ChuispastonBot, WikitanvirBot, MerlIwBot, Vagobot, AvocatoBot, Atarubot, Botcrux,
AlessioBot, Baldersdod, Epdosis, Adalingio, SamoaBot, Addbot, Tonytang, Euparkeria, R5b43 e Anonimo: 77
10.2
Immagini
10.3
Licenza dell'opera