1 LA MILITANZA
POLITICA
2 ANDATA:
FIRENZE
3 IL TRASFERIMENTO
A MILANO
4 RITORNO
IN SICILIA
Nasce a Catania nel 1840, da Nel 1865 inizia a frequentare Nel 1872 si trasferisce a Milano, Nel 1893 decide di tornare
una famiglia di orientamento la città di Firenze, in cui si dove frequenta i salotti letterari. in Sicilia.
antiborbonico e liberale. stabilisce nel 1869. Vive un Incontra Arrigo Boito ed Emilio
forte senso di colpa per aver Praga, Federico De Roberto e In questi anni si occupa
Studia presso la scuola privata lasciato la famiglia, ma nutre Giuseppe Giacosa. principalmente di teatro,
di Antonino Abate, letterato e anche un forte desiderio di con La Lupa (1896) e Dal
patriota. Nel 1873 pubblica Eva, nel 1875
affermazione personale e Eros e Tigre reale. tuo al mio (1903).
Imbevuto di cultura romantica e professionale.
Dopo Nedda (1874), nella seconda Matura una progressiva
patriottica, abbandona la facoltà Viene presentato al letterato
metà degli anni Settanta si apre al sfiducia nei confronti del
di Legge e si dedica all’attività Francesco Dall’Ongaro e
Naturalismo francese: nel 1878 genere umano.
letteraria. Pubblica il romanzo I incontra scrittori famosi,
pubblica il racconto verista Rosso
carbonari della montagna. attori e politici. Conosce
Malpelo, a partire dal 1880 la Su probabile proposta di
Luigi Capuana.
Nel 1860 si arruola nella Guardia raccolta di novelle Vita dei campi e Croce, nel 1920 viene
nazionale catanese. Nel 1866 pubblica Una Novelle rusticane. Il romanzo I dichiarato senatore a vita.
peccatrice, cinque anni dopo Malavoglia esce nel 1881; seguono Muore nel 1922.
Nel 1863 pubblica Sulle lagune. Storia di una capinera. Cavalleria Rusticana e il romanzo
Mastro-don Gesualdo.
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LA FASE STORICO-PATRIOTTICA
CARATTERISTICHE produzione di Catania, fondata sugli ideali patriottici e sul modello dei romanzi storici
Una peccatrice (1866) passione travolgente tra la contessa Narcisa Valderi e il letterato Pietro Brusio
COMPOSIZIONI • storia di Maria, orfana di madre, costretta alla vita monastica e impazzita per
PRINCIPALI amore
Storia di una capinera (1871)
• influenza della Monaca di Diderot, della monaca di Monza dei Promessi Sposi,
del romanticismo sociale e filantropico di Dall’Ongaro e Percoto
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• produzione di Milano
CARATTERISTICHE • ideali amorosi al centro delle opere, ma sconfitti dalla realtà misera e corrotta
• polemica con gli ideali romantici e con la società moderna (corruzione morale, dominio del denaro)
• vicende del Pittore Enrico Lanti che, in Sicilia, si innamora della ballerina di varietà Eva; la ballerina lascia la
professione per amore, i due vanno a vivere insieme, ma il loro sentimento (e la loro vena artistica) è minata
dalla miseria; Enrico ed Eva si separano: lei torna alla lussuosa vita artificiale del passato, lui si vende al
Eva (1873) pubblico rinunciando ai propri ideali artistici
COMPOSIZIONI • immagine negativa della società cittadina, a cui si contrappone quella della società rurale preindustriale
PRINCIPALI • alternanza di punti di vista (narratore-testimone + protagonista= no narrazione soggettiva)
LA FASE VERISTA
UN POSITIVISMO SCETTICO
LE SOLUZIONI NARRATIVE
L’utilizzo del discorso indiretto libero (= introduzione nel discorso indiretto di inserti
di discorso diretto, ma senza virgolette e senza l’uso del verbo ‘‘dire’’) permette di dare
voce ai personaggi.
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i temi i protagonisti
Nello otto novelle di Vita dei campi, edite a partire dal 1878 e
pubblicate in volume nel 1880, Verga intreccia storie di passioni
primitive, miseria, soprusi e sfruttamento, sullo sfondo di una Sicilia
arretrata e sofferente. Oggetto dei racconti sono i destini dei singoli
personaggi, vittime che non possono ambire ad alcun riscatto
individuale o emancipazione sociale.
Le otto novelle sono: Fantasticheria, Jeli il pastore, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La Lupa, L’amante di
Gramigna, Guerra di santi, Pentolaccia.
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L’amante di Gramigna
• prefazione: contiene la lettera a Salvatore Farina, in cui l’autore esplicita la sua adesione
al verismo: egli è attratto dal ‘‘semplice fatto umano’’, non esprime giudizi
Fantasticheria
• contenuto: resoconto di un viaggio che l’autore fa in compagnia di Paolina Greppi.
L’amica osserva ‘‘con il cannocchiale’’ il mondo agreste e arretrato della Sicilia; l’autore vi
contrappone una diversa lente, per comprendere più da vicino quella realtà.
• proposta dell’ ‘‘ideale dell’ostrica’’: principio che determina l’attaccamento tenace dei più
sfortunati allo ‘‘scoglio su cui la fortuna li ha lasciati cadere’’ per non essere divorati (tema
dell’indagine sulla rassegnazione dei personaggi).
Rosso Malpelo
• letteratura come documento: per la stesura di Rosso Malpelo (e, in particolare, per
la descrizione delle condizioni disumane del lavoro dei ragazzi nelle zolfatare
siciliane), l’autore attinge all’Inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino
• peculiarità: l’autore cerca di trasferire al lettore anche gli aspetti emotivi e psicologici dei
personaggi oggetto dell’Inchiesta
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I MALAVOGLIA (1881)
La storia della famiglia- La famiglia è composta da padron ’Ntoni, dal figlio Bastianazzo, dalla nuora
Maruzza, dai nipoti ’Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. I Malavoglia sono grandi lavoratori, pescatori da più
generazioni, proprietari di una casa e di una barca. Per preparare la dote a Mena e sopperire all’assenza
di ’Ntoni, partito per il servizio militare, padron ’Ntoni acquista un carico di lupini, indebitandosi. I lupini
però sono avariati e si perdono in mare durante una tempesta, in cui trova la morte Bastianazzo.
La rovina della famiglia- Al ritorno, ’Ntoni deve andare a lavorare ‘‘a giornata’’ con il nonno per ripagare il
debito e riparare la barca. Intanto Luca muore nella battaglia di Lissa. La barca, appena riparata, viene
sfasciata da una tempesta. La famiglia è costretta a lasciare la casa.
Il destino di ’Ntoni- Dopo aver conosciuto la grande città ed essere rimasto affascinato dal progresso,
’Ntoni parte per Trieste. Al ritorno non riesce più a riconoscersi nei valori in cui è cresciuto, si rifiuta di
lavorare e si fa mantenere da Santuzza, la proprietaria dell’osteria. Quando questa lo caccia, si da al
contrabbando. Viene processato per aver accoltellato il brigadiere Michele; durante il processo viene alla
luce la relazione extraconiugale tra Lia e lo stesso brigadiere. Lia, per la vergogna, fugge a Catania e lì si
perde. Il vecchio padron ’Ntoni muore in un grande ospedale.
Alessi, il fratello più giovane, riesce a ricomprare la casa e vi si trasferisce con la moglie Nunziata e Mena.
Torna anche ’Ntoni, dopo anni di galera, ma si sente ormai un estraneo e decide di andarsene.
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polarità
L’AUTORE INVISIBILE
La voce narrante proviene dalla scena popolare, è la voce corale dell’intera
comunità (‘‘plurivocità narrativa’’). I personaggi che raccontano sono diversi, ma
condividono la medesima realtà linguistica, sociale e ideologica.
Dopo Vita dei campi Verga pubblica una seconda raccolta di racconti,
intitolata Novelle rusticane: dodici novelle stampate prima su giornali
e riviste, poi in volume nel 1883 dall’editore Casanova.
I personaggi sono di diverse classi sociali e appartengono sia alla
realtà di campagna che a quella delle cittadine della provincia
siciliana. Sono accomunati dall’essere figli di una società segnata da
violenza e sopraffazione.
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Libertà
MONDO ARCAICO I contadini di Bronte insorgono,
RURALE la rivolta viene soffocata nel
sangue dal generale Nino Bixio
e dai garibaldini.
Nella Sicilia del 1820 si confrontano due mondi: quello dell’aristocrazia tardo-feudale in declino e quello
della borghesia terriera e imprenditoriale, che punta ad acquistare le terre delle famiglie in rovina.
Gesualdo Motta è un muratore con un grande fiuto per gli affari: da ‘‘capomastro’’ diventa proprietario
terriero, riuscendo ad accumulare enormi ricchezze.
Per riscattarsi anche da un punto di vista sociale Gesualdo lascia la sua domestica, da cui ha avuto due
figli, e sposa Bianca Trao, appartenente a una nobile famiglia decaduta e costretta al matrimonio per
celare la relazione con il cugino.
Dal matrimonio con Bianca nasce Isabella, che viene educata con grande attenzione, ma che ripaga il
padre fuggendo con il cugino Corrado. Anche lei viene costretta a un matrimonio di convenienza con il
duca di Leyra, uno squattrinato che la sposa per la dote.
Consumato dalle delusioni, Gesualdo si trasferisce a casa del genero; Isabella però si vergogna di lui, lo
trascura e lo abbandona alle cure della servitù.
Il genero sostiene spese esorbitanti, che portano alla confisca dei beni familiari.
Gesualdo, sconfortato, si pente di aver dato così tanta importanza al denaro, trascurando gli affetti:
muore solo, tra l’indifferenza dei servitori.
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L’AUTORE INVISIBILE
La voce narrante ancora una volta si mimetizza e assume la prospettiva corale dei
suoi personaggi. L’ambiente sociale non è omogeneo come quello dei Malavoglia: le
classi sociali sono molteplici, ogni personaggio parla con la sua voce.
proprietario
AFFETTI terriero
marito di Bianca sperpero del
relazione con la domestica
denaro da parte
‘‘fedele come un cane’’
del genero
abbandono dei
contatti con la
famiglia di origine
indifferenza di
abbandono della Isabella
distanza di
capomastro domestica Bianca indifferenza dei domestici
(stili e obiettivi di di fronte alla morte di
RICCHEZZA vita diversi) Gesualdo
semplice muratore (è come una ‘‘cosa’’)
L’ultimo Verga
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LA SCRITTURA TEATRALE