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LE CONICHE

DALLA GEOMETRIA ANALITICA ALLA LUCE

FRANCESCO
CALEANDRO 3^AL
COSA SONO?
In geometria analitica si definiscono
coniche i luoghi geometrici ottenibili
intersecando un piano con una
superficie conica a due falde.
Quest’ultima si ottiene facendo
ruotare una retta r nello spazio, detta
generatrice, intersecante una retta α
in un punto V, attorno ad α come
nell’immagine a destra.
L’angolo che r forma con α (Θ)viene definito semiapertura,
inoltre il punto V viene definito vertice.
A seconda dell’inclinazione del piano rispetto al cono è
possibile ottenere diverse coniche:
1. Se l’inclinazione è minore di Θ si ottiene un iperbole
2. Se l’inclinazione è uguale a Θ si ottiene una parabola
3. Se l’inclinazione è maggiore di Θ otteniamo un’ellisse
4. Se l’inclinazione è uguale a otterremo una circonferenza
Se il piano passa da V però tutte le coniche ottenute
saranno degeneri.
Inoltre alcune di queste coniche sono ottenibili anche con
un cilindro al posto del cono.
Coniche non degeneri:

Coniche degeneri:
PROVA TU!
Utilizzando una torcia ed un foglio di carta punta
la luce della torcia verso il basso in modo da
creare un cono di luce.
Ora inclina il foglio di carta come
precedentemente indicato e nota la forma
dell’area illuminata del foglio
EQUAZIONI DELLE CONICHE
L’ equazione generale delle coniche è:

Con e contemporaneamente non nulli


altrimenti si otterrebbero delle coniche
degeneri.
A seconda del variare dei parametri otterremo
delle coniche differenti
Per i termini in xy restano quindi gli assi di
simmetria della conica non sono paralleli agli
assi cartesiani, ottenendo cosi la funzione
omografica e l’iperbole equilatera .
Per l’equazione diventa

Data questa situazione possiamo distinguere


diversi casi:
Se l’equazione rappresenta una parabola:
• Per e la parabola sarà parallela all’asse x
• Per e la parabola sarà parallela all’asse y
Se e avremo una circonferenza (a patto che se
ne rispetti la condizione di realtà)
Se e otteniamo o un’ellisse o un’iperbole aventi
gli assi coincidenti con gli assi cartesiani
In questo caso otteniamo:

,
Da cui ponendo

Se consideriamo la traslazione di vettore


otteniamo
Poiché quella considerata è una traslazione la
curva rappresentata è la stessa ma con posizione
diversa e centro di simmetria nell’origine degli
assi.
Data questa situazione possiamo risalire alla
forma distinguendo due casi:
• ovvero e concordi:
se s è concorde e diverso da 0 si ha un ellisse e
nel caso A e B siano entrambi positivi si pone la
seguente condizione:
Se A e C sono entrambi negativi moltiplichiamo
entrambi i membri per -1
Se ma discorde da A e C l’equazione non
rappresenta un’ellisse reale.
Se si ha l’ellisse è degenere ed ha come
soluzione un punto di coordinate (0;0).
• ovvero A e C discordi:
Se si ha un’iperbole
Se si ha si avrà un’iperbole degenere, ossia una
coppia di rette.

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