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LA GRECIA Sezione 3

Capitolo

1 6 La Grecia Classica
La Grecia Sezione 3

La Grecia Classica Capitolo 6

2 1. Un eccezionale laboratorio
È il SECOLO D’ORO Nasce l’essenza della civiltà
Il V secolo a.C.
DELL’ARTE GRECA greca e occidentale

Caratterizzato da rigore
Tra il 480 e il 450 a.C. Si afferma lo “STILE SEVERO” costruttivo e dalla scomparsa
del tradizionale sorriso arcaico

Transizione tra stile arcaico Il cambiamento inizia ad Atene


e stile classico e parte dalla scultura

Nei decenni successivi la La bellezza esteriore diventa


FIGURA UMANA specchio della perfezione
diventa centrale interiore (Kalós Kái Agathós)

L’arte ricerca l’ASSOLUTO,


Alla metà del V Inizia l’ETÀ CLASSICA
l’IDEALE e la PERFEZIONE
secolo a.C. vera e propria
DELLE PROPORZIONI

L’attenzione è posta all’uomo


Nel VI secolo a.C. Inizia il “TARDO-CLASSICO”
nel suo ambiente
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3 2. Il Tempio di Zeus a Olimpia

Il TEMPIO DI ZEUS È stato realizzato tra il 470 e


A OLIMPIA il 480 a.C.

Era di ordine dorico

Forme rigorose
Aveva 6 colonne sui lati brevi e proporzioni
L’edificio
e 13 colonne sui lati lunghi monumentali

Era costruito con calcare


conchigliato locale

L’architettura è andata 42 statue provenienti dai


perduta, ma è rimasta frontoni
buona parte delle
decorazioni in
marmo pario 12 metope
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4 Il FRONTONE
Rappresenta un Le figure sono Attendono il compiersi degli
momento della statiche e separate eventi secondo il volere di
ORIENTALE
leggenda di Pèlope l’una dall’altra Zeus, che domina la scena

Sono colte nel Gli altri personaggi degradano,


momento che precede seguendo la forma del timpano
l’azione e trasmettono in modo armonico
un senso di solennità e
grandiosità

Il FRONTONE
OCCIDENTALE

Rappresenta la lotta Metafora della ragione che


tra lapiti e centauri sconfigge la violenza

Il busto di Apollo sovrasta la


scena

Le statue sono concepite per


La lotta non è
essere guardate tutte insieme
disordinata

I volti sono accurati ma privi


di intenti ritrattistici ed
L’effetto complessivo è esprimono modelli
solenne e grandioso privi di individualità
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La serietà drammatica esalta l’eroismo di


LE METOPE Narrano le Fatiche di Eracle
Eracle

I suoi nemici simboleggiano gli avversari


dell’ordine cosmico
Le spazio delle metope è
occupato interamente, ma
non si trasmette
l’idea di una fredda
progettazione

C’è un notevole contrasto


Nella metopa con la Pulizia
tra lo sforzo di Eracle e la
delle stalle di Augia
compostezza di Atena

I volumi delle figure si


staccano nettamente dal
fondo, con un
bilanciamento
equilibrato
di pieni e vuoti
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6 3. L’Auriga di Delfi
È una delle poche
statue greche in
L’AURIGA DI DELFI È stato realizzato tra il 478 e il 470 a.C.
bronzo giunte fino a
noi

È ciò che resta di un gruppo che


comprendeva anche carro e cavalli

È cilindrico e L’incrinarsi del dorso


scanalato dalle è bilanciato dalla
Il CORPO pieghe della veste trazione anteriore
come una colonna dei cavalli, di cui
dorica tiene le redini

Esprime un equilibrio È allungato in modo


esteriore e spirituale innaturale dalla
posizione alta della
cintura

La bellezza esprime
il valore morale L’Auriga è
dell’atleta vincitore Il VOLTO È calmo e composto impassibile e privo
di sentimenti
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7 4. Mirone, Discobolo
La statua rappresenta
Il DISCOBOLO Rappresenta l’atleta nell’istante che Raffigura l’IDEA
l’armonia tra corpo,
di MIRONE precede l’azione del movimento
moto e spirito

La figura è contenuta in Braccio destro-testa-spalla-


un’ideale cornice braccio sinistro-polso-piede
geometrica formata da
due forme triangolari
Mano destra-piede sinistro
sovrapposte

Braccia-gamba sinistra
In questo spazio ci sono
due curve
Testa-torso-coscia destra

Anteriore (viso, busto di prospetto,


La figura è concepita gamba destra di profilo)
entro due piani paralleli
Posteriore (spalle e gamba sinistra)

L’opera può essere


apprezzata solo da
punto di vista frontale
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8 5. I Bronzi di Riace
Chiamati anche Dalla bellezza ideale;
I BRONZI DI
GUERRIERO A e incarnano l’astrazione
RIACE
GUERRIERO B dell’arte greca

Poggiano sulla gamba destra gli arti


a riposo

I corpi sono
Il braccio sinistro è alzato per
organizzati in modo
reggere lo scudo
analogo

I piedi sono piantati al suolo

Il Guerriero A ha folti capelli e barba,


mentre il Guerriero B portava
La testa e i dettagli un elmo
anatomici sono
diversi Rispetto allo “stile severo” le strutture
Il Guerriero A è energico con la
anatomiche sono più articolate e il
muscolatura contratta, il Guerriero B
rilievo di muscoli e tendini è più
è più rilassato e meno nervoso
pronunciato
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9 6. Il Partenone
Realizzato tra il 447 e il 432 a.C. È l’emblema della
Tempio dedicato ad Atena
Il PARTENONE da ICTINO e CALLICRATE sotto perfezione estetica
Parthènos, protettrice di Atene
la supervisione di FIDIA dell’età classica

È un tempio octastilo,
La pesantezza dell’ordine
periptero e dorico Rapporto diametro e altezza
dorico è attenuata diminuendo
realizzato in di 1:5,48
l’entasi delle colonne
marmo pentelico

Ogni elemento è
La proporzione tra altezza e
calcolato secondo un
larghezza della fronte si basa
equilibrio logico e
sulla SEZIONE AUREA
matematico

Spazi e dimensioni sono


E presenta le
calcolati in funzione
correzioni ottiche
dell’effetto ottico sul
dei tempi greci
visitatore
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L’ambulacro del Per lasciare spazio a una CELLA Che ospitava la gigantesca statua di Atena
Partenone è stretto larga quasi 19 m realizzata da FIDIA

Orientata verso est e divisa in tre


navate da un colonnato dorico
dalla forma a “U”

Alle sue spalle c’è l’ambiente dove Mentre all’esterno il Partenone


Con colonne
era conservato il tesoro della Lega è dorico, all’interno è
IONICHE
delio-attica prevalentemente ionico

Per ragioni estetiche


e strutturali

Le colonne ioniche consentono


di raggiungere, a parità di
diametro, un’altezza maggiore
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11 7. Policleto, Doriforo
La bellezza naturale viene razionalizzata in
Il DORÌFORO
Era già chiamato Kanon “canone” dai contemporanei un equilibrio geometrico e matematico fatto
di POLICLETO
di proporzioni perfette e immutabili

Si appoggia sulla gamba Posizione che Disposte l’una


È un Koúros destra, mentre la sinistra, determina una nuova rispetto all’altra relazione inversa
stante flessa e arretrata, articolazione delle secondo una braccia-gambe
bilancia il corpo parti del corpo serie di relazioni

CHIASMO (χ)

La testa è 1/8 dell’altezza


Il rapporto tra le
parti e tra queste e
l’insieme
Il busto è 3/8 dell’altezza
corrisponde
all’ideale di perfetta
proporzionalità
3/8 è la larghezza massima del corpo
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12 8. Prassitele, L’Afrodite di Cnido


È diventa prototipo di
L’AFRODITE È stata realizzata leggendaria bellezza, capace
DI CNIDO intorno al 360 a.C. di catturare spirito e sensi
dell’osservatore

La pelle liscia e
È nuda e colta in un nuda contrastava in
momento di intimità origine con dettagli
colorati

Con la mano destra si


Veste e vaso fanno
copre il pube, con la Apparentemente sbilanciata in
da supporto alla
sinistra prende (o depone) avanti e a sinistra
figura
la veste sull’idria

Il punto di vista privilegiato


è quello frontale
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13 9. Lisippo, L’ Apoxyómenos

Rappresenta un
L’APOXYÓMENOS atleta che si Momento intimo,
DI LISIPPO deterge dopo una comune a vincitori e vinti
gara

Le proporzioni del corpo si rinnovano:


tutto è più snello, sottile e nervoso
È nudo e stante come Lisippo rinnova il
un Koúros arcaico canone di Policleto
La ponderazione di Lisippo tende
al movimento e all’instabilità

La gamba flessa si allontana


lateralmente e posteriormente

Il piede ha il tallone
leggermente sollevato da
terra
Il bilanciamento del peso sulle
Con Lisippo gambe è momentaneo
finisce anche la
convenzione del
punto di vista Si intuisce che seguirà un
privilegiato movimento all’indietro
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14 10. Il Teatro di Epidauro


Il TEATRO DI Progettato da POLICLETO È stato costruito in due fasi, tra la fine del
EPIDAURO di Argo detto “il Giovane” IV secolo e la metà del II secolo a.C.

È divisa verticalmente
La CAVEA
in due parti disuguali

È di forma circolare
L’ORCHESTRA
con diametro di 20 m

Proscenio
La SCENA
Palcoscenico
a due piani

Rappresenta l’ideale
Dal cerchio dell’orchestra
di MISURA
si innalza la cavea
dell’arte greca

La curva dei sedili si collega armonicamente con il cerchio,


centro architettonico e simbolico dell’edificio

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