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Sisti Maria Margherita- 3^ DL

L’EROS DI LISIPPO
L’opera accanto raffigura il dio Eros, è stata realizzata
da Lisippo, scultore greco e bronzista, nasce a
Sicione, nella regione del Peloponneso e visse tra il
372 a.C. e il 368 a. C. Veniva considerato uno tra i più
importanti scultori dell’epoca, insieme a Prassimede e
Scopas. Con lui si conclude il periodo “classico” e
inizia il periodo “ellenistico”, infatti la tecnica di
Lisippo è innovativa, si supera la frontalità della
figura, introducendo lo stile “a tutto tondo”, egli cerca
di realizzare le sue opere il più possibile reali,
rinunciando al canone classico di bellezza “eterna ed
immobile” di Policleto. Cerca invece di cogliere
l’espressività del corpo mentre il soggetto è in
movimento, appunto le figure sono più alte e
slanciate, con la testa più piccola e la chioma mossa.

Di quest’opera possediamo solo una copia, di prima


età imperiale, ritrovata nei pressi di Villa d’Este (oggi
è conservata al Museo Capitolino di Roma) mentre
l’originale scultura era stata realizzata a Tespie, in
Beozia, per il santuario di Eros. La copia di epoca
romana presenta delle caratteristiche differenti
dall’originale, infatti quest’ultima doveva presentare la gamba destra più avanzata rispetto alla sinistra mentre il
braccio doveva essere aderente al torso e proteso, allo scopo di occupare l’area anteriore all'altezza del ventre.

La scultura rappresenta Eros, in età giovanile, in piedi nell’atto di incordare il suo arco, la cui posizione varia
per ogni ricostruzione, l’estremità inferiore poggia contro la tibia destra, mentre il suo peso è sostenuto dalla
gamba sinistra. La posizione delle braccia è spostata verso destra, mentre le mani sorreggono l’arco. Alla destra
della statua (dal punto di vista della figura) è appesa, su un tronchetto, la faretra che contiene le frecce. La figura
di Eros è raffigurata in marmo, i lineamenti del viso sono delicati e gli occhi sono messi in risalto dalle
sopracciglia dalle linee delle palpebre, e viene presentato con una chioma di riccioli. Sulla schiena della figura
sono raffigurate delle piccole ali piumate.

Ho scelto questa scultura perché vengono messi in evidenza, grazie alla tecnica di Lisippo, i dettagli delicati del
volto, la chioma piena di riccioli e la dinamicità delle figure, che non erano presenti nelle opere delle epoche
precedenti. Tutti questi fattori rendono la scultura più elegante, raffinata e soprattutto più realistica.

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