Sei sulla pagina 1di 2

COMPITI ARTE 3CL DELLE SITE AURORA 19/03/20

A POLICLETO a- È proprio con Policleto che si considera iniziata la cosiddetta


"arte classica". Fra le innovazioni di questo grande bronzista, non c'è più il
seguire delle regole ben precise per scolpire, ma l'osservare Ia natura
Egli, inoltre, mise per iscritto il suo metodo per scolpire, il Canone o regola.
Purtroppo, sono arrivati sino a nol, solo 3 frammenti di questo Canone, che
riguardano l'armonia delle varie parti del corpo fra loro, i rapporti modulari
dell'insieme, la simmetria necessaria fra tutte le varie parti del corpo. Secondo
questo Canone le dimensioni della testa dovevano essere pari ad 1/8 del corpo, il
busto doveva corrispondere a 3 teste e le gambe a 4. Difatti ( 1+3+4) = 8 teste.

B IL DORIFORO

1 L'opera raffigura probabilmente Achille con la lancia.

2 Policleto arrivò alla conclusione che, stabilita la misura di un elemento quale


il dito o la testa, tutte le proporzioni si potessero calcolare armoniosamente. Ad
esempio, nel Doriforo, la testa è 1/8 dell’altezza, mentre 3/8 sono occupati dal
busto e 1/2 dalle gambe.

3 Il chiasmo compositivo è dato dal ritmo incrociato in grado di conferire estrema


naturalezza alla rappresentazione. La gamba destra, infatti, è tesa e corrisponde
alla spalla sinistra in tensione; l'arto inferiore sinistro, al contrario, è flesso
e si collega alla spalla destra abbassata : ogni tensione trova quindi la sua
adeguata contrapposizione, smorzandosi sul lato opposto in un rilassamento.
L’arco del bacino inoltre si trova a essere inclinato verso la gamba flessa ed è
opposto allo spostamento delle spalle.

4 L'originale opera era bronzea, eseguita con la tecnica a cera persa.

5 Le copie romane sono realizzate in marmo.

6 La nuova scoperta che verrà chiamata chiasmo Policleteo (incrocio degli


elementi), cambierà la visione e la tecnica nella scultura per scolpire ed
esprimere il movimento e i corpi. Infatti prima, in età arcaica è severa una
scultura di un corpo umano veniva realizzata in posizione frontale, ferma e con le
braccia distese lungo i fianchi. Policleto ai suoi modelli fa alzare invece un
braccio, sposta leggermente una gamba indietro e vede come il peso e l'equilibrio
del corpo rispondono a tutto ciò, intuendo che a ogni tensione o movimento di un
elemento o di un arto del corpo doveva ripercuotersi anche da un’altra parte dello
stesso.

C FIDIA
1 L'arte di Fidia celebra una bellezza ideale che non si limita alla piacevolezza
delle apparenze, ma esprime i valori più alti della cultura ateniese. L'ideale
della Grecia classica è infatti la perfetta coincidenza tra bellezza e virtù, etica
ed estetica.

2 Per affermare la ritrovata grandezza della città, ma anche per rimuovere il


trauma della sua distruzione a opera di un popolo straniero, Pericle investirà
fondi ingentissimi per restituire all'acropoli ateniese il valore di un tempo. Egli
si affida a Fidia, il più grande artista plastico dell’epoca, sarà lui a realizzare
le metope del Partenone, il tempio dedicato ad Atena, protettrice della città.

D I CICLI DEL PARTENONE

1 La statua di Athena Parthenos, alta 12,75 metri e universalmente riconosciuta


come un'opera di straordinaria bellezza, rappresentava Athena armata di lancia,
scudo ed elmo, accompagnata da un serpente. Il suo braccio destro era disteso
davanti a lei e la sua mano reggeva una statua, la Nike, simbolo di vittoria.

2 Il frontone est rappresentava la nascita di Atena dalla testa di Zeus, mito che
doveva essere molto diffuso in antichità, ed oggetto di numerose rappresentazioni,
ma anche oggetto di controversie; il parto avvenne infatti attraverso la
frantumazione della testa di Zeus da parte di Efesto, atto che , secondo i costumi
antichi, comportava la morte.
Il mito era rappresentato nella parte centrale del frontone, ricostruito ma
completamente perduto. Ciò che resta sono le figure laterali, conservate al British
Museum, ad eccezione della figura presso l'angolo sinistro: il carro del Sole
guidato da Helios, rimasto in loco ad Atene.
Il frontone ovest è giunto a noi in uno stato molto più frammentario e sono diverse
le ipotesi di ricostruzione fatte.
Anche in questo caso il gruppo centrale, contenente il vero e proprio mito, è
andato completamente perduto, ma è stato ricostruito attraverso varie
interpretazioni; si tratta della famosa contesa tra Atena e Poseidone per il
possesso dell’Attica, il territorio che circonda la città di Atene.

3 Le metope del fregio dorico rappresentano scene mitologiche con non più di 2
personaggi per ognuna.
I fregi del lato sud mostrano la Centauromachia, sul lato nord le scene sembrano
essere della Guerra di Troia ( lotta tra Achei e Troiani), nel lato ovest viene
rappresentata la lotta tra Greci e Amazzoni, mentre nel lato est, l’entrata
principale, è raffigurata la Gigantomachia ( lotta tra i Giganti e gli dei dell'
Olimpo).

4 L' apparato decorativo del Partenone, realizzato da Fidia e dalla sua bottega,
ineressa, all' esterno dell'edificio, le metope del fregio dorico perimetrale, i
frontoni orientale e occidentale e il rilievo a fregio continuo sulle pareti
esterne della cella.

5 Molta parte della decorazione è stata gravemente danneggita o distrutta da


un'esplosione nel 1687.
Nel 1801, raggiunto un accordo diplomatico tra il governo inglese e quello
ottomano, I' ambasciatore inglese Thomas Bruce si appropriò di alcuni dei pezzi più
belli dei fregi e dei frontoni e li trasferì in patria. Difatti la collocazione
attuale di alcuni dei marmi del Partenone è proprio il British Museum di Londra.

Potrebbero piacerti anche