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ARTE GRECA NEL PERIODO DELLA CRISI

Nel 430 a.c. una peste invase Atene. La morte di molte persone portò gli uomini a pregare gli dei
affinché la peste cessasse. Molti però iniziarono ad avere sfiducia negli dei e questo ebbe una
ripercussione soprattutto sugli artisti. Gli artisti non rappresentarono più le divinità come esseri
potenti ma con i loro sentimenti più intimi.

Gli scultori importanti sono Prassitele, il quale umanizza le divinità, preferiva il marmo al bronzo,
le sue sculture le dava al pittore Nicia che le decorava.

L’opera più nota è l'Afrodite:


Con quest’opera inizia l’attività artistica dell’artista. Rappresenta la dea venere nuda che copre il
lube con la mano e tiene un vrappo con il quale si asciugherà e l’intera opera ha una forma ad S. La
statua esprime grande femminilità, seni piccoli, ventre piatto, fianchi larghi ecc. Per fini statici trova
un appoggio sull’anfora. Inizialmente ci furono resistenze dagli abitanti ai quali fu offerta in quanto
non accettarono di vedere un corpo femminile nudo (era la prima rappresentazione nell’arte greca).
Fu però esposta in un tempio monoptero della dea dagli abitanti di clio. La testa è leggermente
inclinata ed ha un atteggiamento di stupore nel tentativo di coprirsi, lo spettatore si immedesima in
colui che causa gli atteggiamenti.

Un’altra opera di Prassitele è l’Apollo Sauroctonos.


Ha la stessa posa sinuosa della venere. L’originale doveva essere in bronzo ma è andata perduta e ne
stono fatte una trentina di copie romane. Apollo ha quasi un corpo femminile poiché ancora
fanciullo, e con questo corpo si appoggia ad un albero con il quale si viene a formare equilibrio. La
gamba sinistra rilassata dà più senso di rilassatezza. Il dio sta giocando con uno stilo tentando di
uccidere una lucertola (da qui il nome dell’opera). Questo atteggiamento è ancora una volta intimo
per una divinità.

Hermes con Dioniso bambino.


Dioniso ancora bambino viene tenuto in braccio dal fratello. Secondo la leggenda Zeus ha tradito
sua moglie la quale vuole uccidere Dioniso frutto del loro amore. Zeus lo affida ad Hermes e gli
ordina di portarlo dalle ninfe per farlo accudire. Nell’opera i due sono rappresentati giocando:
Hermes ha nella mano destra un grappolo d’uva mentre il bambino tenta di prenderlo con le mani.
Hermes si appoggia su un albero sul quale cade il panno del bambino.

SCOPAS DI PARO
Originario di un isola delle cicladi, portò al massimo la ricerca dell’espressività di Prassitele. La
testa aveva forma squadrata, occhi rivolti verso l’alto e bocca socchiusa perché nelle sue opere
vuole provocare intense emozioni (pathos) nell’osservatore. E famoso per la partecipazione alla
realizzazione del mausoleo del Carnasso. I lati erano decorati da sculture diverse realizzate da vari
artisti tra cui Scopas. Quel poco che resta del mausoleo è custodito a Londra.

LA MENADE DANZANTE
Le menadi accompagnavano il corteo di Dioniso, dio dell’ebrezza. La menade è rappresentata
danzando, con la testa rivolta verso dietro, capelli lunghi. La veste si scompone sul fianco perché la
donna è presa dalla vitalità selvaggia dalla danza. Lui vuole esprimere tutta la carica erotica di
questa figura.
LISIPPO
L'artista nasce nel Peloponneso e giunge alla corte macedone di Filippo II quando Alessandro
magno aveva ancora 16 anni. Diventerà in seguito lo scultore di corte insieme ad apelle di colofone.
Lisippo realizza principalmente statue in bronzo ricostruite poi in marmo dai romani. Della sua
scultura risalta la tendenza a rappresentare le persone in maniera estremamente realistica.
Realizza principalmente ritratti e per lui sono la rappresentazione diretta della personalità del
soggetto . Secondo Lisippo, realizzava i soggetti per ciò che erano, testa più piccola e corpo più
snello ed alto. Anche lui da delle caratteristiche particolari alle sue sculture, gambe sottili, testa
piccola, occhi piccoli, capelli mossi ecc.

L’APOCSIOMENOS
Lisippo rappresenta anche delle figure umane, in questo caso l’apocsiomenos (colui che cosparge il
corpo di oli). L’opera originale era in bronzo, il soggetto viene colto mentre raschia via l’olio dal
proprio corpo dopo una competizione usando uno sfriggile. Le gambe sono sottili e la destra è
flessa, bacino ruotato, busto allungato, spalle sulla stella linea orizzontale, capelli corposi e mossi
non più disegnati. Per la complessità della posa pare una struttura dinamica. Le braccia sono
sollevate e il braccio sinistro attraversa il petto in contrasto con la tradizionale visione del busto
(ben visibile).

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