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LETTERATURE COMPARATE

Sarrasine / Zambinella
S/Z rimanda al colpo di frusta, che mutila
Z rimanda alla castrazione
Orgasmo nel sentire cantare zambinella

Lezione 1 – 16 Settembre 2021

“Perfetta Bellezza”

Mito di Pigmalione e Galatea -- <<Pygmalion et Galateè>> quadro


1890 – Jean-Leon Gérôme (pittore accademico del neoclassicismo
francese)
- Metamorfosi di Ovidio, il mito è presente per la prima volta
in questa forma nelle metamorfosi di Ovidio.
Orfeo racconta la storia di ritorno dall’ave, in cui era sceso per
riportare in vita la sposa Euridice. Orfeo canta i suoi canti alle fier
dei boschi.
Pigmalione, scultore di estrema bravura, ha per orrore la sensualità
femminile  MISOGENIA
Si crea una donna di ineguagliabile bellezza in avorio e ne fa la sua
donna. Le parla, la riempie di attenzioni, la bacia, etc.
 si innamora ed esprime il desiderio che lei prenda vita
Venere accoglie la richiesta e le infonde la vita
= la statua si trasforma in carne e lo stesso giorno concepisce un figlio
Raffigurazione del CLIMAX/momento di massima tensione del mito  Galatea in trasformazione
 Corpo / Statua: fino ai glutei è umana, dalle gambe ai piedi è ancora in avorio.
Galatea prende iniziativa: stringe lo scultore in abbraccio-bacio passionale, il quale si abbandona e
si immerge nel gesto dell’amata.
 ATTRAZIONE / PASSIONE: Eros in alto a destra pronto a scoccare la freccia  è DESIDERIO che
spinge a CREARE ARTE. L’oggetto d’arte è il desiderio
 La bellezza in questione è una bellezza PERFETTA, perché immortalata dall’arte/oggetto
artistico

Sfondo del quadro:


- 2 maschere, rimandano al teatro, all’origine rituale del teatro.
che ha a che fare il teatro con la creazione dell’oggetto d’arte come oggetto del desiderio?
o Tragica, l’origine rituale della tragedia è il LUTTO, il pianto sul corpo dell’eroe morto, o
dell’oggetto perduto.
che cosa ha a che fare l’oggetto perduto con l’oggetto del desiderio?
o Comica, l’origine rituale della commedia è il GODIMENTO PER RINASCITA ANNO, il riso
(Freud) è filtro attraverso cui ritorna alla coscienza un desiderio/pulsione/ricordo rimossa
come si lega il riso al desiderio e quindi all’oggetto desiderato?
Alla luce di ciò, cosa hanno a che fare lutto-godimento/pianto-riso con oggetto del
desiderio (che è anche oggetto artistico)?
- Clipeo con Medusa, fanciullo trasformato in mostro dalla Dea Atena
Medusa di Caravaggio  potere pietrificante dell’arte
potere pietrificante dello sguardo, uno sguardo pietrificante che IMMORTALA (IM-
MORTALE)
 L’ARTE NEGA LA MORTE
significa avere una relazione con la morte
- 3 figure femminili:
o DIANA (o Artemide), Dea Vergine, colei che ha istituito il tabù sul proprio corpo.
- In contrasto con la scena erotica in primo piano
- messo tabù su nudità e contatto tra uomo e donna
- mito di ATTEONE: lui abilissimo cacciatore durante battuta di caccia viene sorpreso
dalla Dea a spiarla mentre faceva il bagno
Artemide lo trasforma in CERVO e lo fa sbranare dai suoi cani  dimensione mortifera
o Donna che accarezza il fianco
o Assisa che si specchia
(le ultime due alludono alle STATUETTE DI TANAGRA (Grecia, viaggio in Beozia, scoperte
all’epoca del pittore) sono figure FITTILI (= di terracotta) FUNERARIE
 emerge la dimensione INFERO
NON è morte  esso sta al di là. L’infero è la non vita e la non morte, come anche il
mondo onirico.
 c’è una sfumatura di MORTE nell’arte: l’arte immortala gli oggetti, negandone
quindi la morte. Significa che esiste comunque una relazione tra ARTE e MORTE.

SIMPOSIO: rito di bevute tra FIlos (=amici) che si protraeva dalla mezza sera fino all’alba
Di Platone: dialogo che ritrae un simposio dato da Agatone in cui ogni partecipante fa un
discorso di elogio a Eros
 Agatone: poeta tragico del momento, padrone di casa che organizza il simposio per celebrare la
vittoria del concorso con gli amici più intimi: Socrate/Pausanio (retore e compagno di
Agatone)/Fedro (seguace di Socrate)/Erissimaco (=medico di scuola ippocratica)/Aristofane (più
famoso poeta comico)
 A simposio inoltrato, gran baccano: Alcibiade (un generale) già sbronzo insieme ai compagni di
bevute e suonatrici di flauti [IMPOSTAZIONE COMICA DELLO SCRITTO]
 Alcibiade chiede di essere ammesso e lo fanno entrare
- Si siede vicino ad Agatone (uomo di proverbiale bellezza) non notando Socrate, uomo di cui
è innamorato e che l’ha rifiutato
- Celebra nel suo discorso SOCRATE, invece di EROS, venendo quindi identificato come
oggetto del desiderio
o DISCORSO DI ALCIBIADE:
 Elogia e critica Socrate allo stesso tempo.
 Confessa le sue intenzioni ed i suoi sentimenti, raccontando anche del rifiuto
 Descrizione di Socrate attraverso immagini:
 Sileno:
- essere mitologico con sembianze umane ma con
o Coda equina
o Orecchie d’asino
o Talvolta zoccoli
Dal volto spiacevole, bruttezza quasi perfetta
Sempre in erezione

- Statuetta LIGNEA APRIBILE  all’interno si rappresentavano altre immagini od


oggetti preziosi  valore/vera bellezza è nascosta all’interno  potenza
intederminata
 Agalmata (plurale di Agalma = statua/dono votivo/talismano) Theon (degli Dei)
= oggetto sacro
= OGGETTO SOSTITUTIVO DI UN OGGETTO INCONSISTENTE
- Socrate ha una ricchezza interiore inestimabile, nel rispondere ad Alcibiade “che
non ti sfugga che io non sia NULLA” è la voce interiore che parla
–> frase castrante/mutilante
I suoi stessi discorsi possono essere paragonati a dei sileni poiché appaiono
strampalati ma racchiudono un pensiero profondo (Socrate)
 Satiro: essere mitologico con sembianze umane ma
o Orecchie
o Coda
o Talvolta zoccoli caprini
Grande talento musicale, incantano con canti e melodie
 Socrate superiore, perché incanta le persone con le nude parole
= SOCRATE = OGGETTO DEL DESIDERIO ASSIMILATO A FORMA D’ARTE APRIBILE E PROFONDA
La visione si riferisce solo a qualcosa che sta in superficie?
Se la forma d’arte contiene oggetti (con poteri costringenti sul desiderante) straordinari all’interno
la bellezza perfetta va ricercata nella profondità.
= LA BELLEZZA PERFETTA È IN PROFONDITÀ
[inizio della lettura del Sarrasine]

Lezione 2 – 23 Settembre 2021


[continuo Sarrasine]

Lezione 3 – 30 Settembre 2021


[Fine del libro Sarrasine di Balzac]

Lezione 4 – 7 ottobre 2021 – IL CAPOLAVORO SCONOSCIUTO


Caterine. Stesso nome in Shakespeare e Balzac. Figura di donna dominante, come lo è in
Shakespeare. 10 anni per la realizzazione di questo ritratto, che non si sa se è immaginario o
meno, ma non riesce a concludere l’opera. Tra gli apprezzatori della novella c’è anche Pablo
Picasso. Ambroise Vollard decise di affrontare l’edizione speciale ed illustrata da un maestro della
pittura contemporanea, propone a Picasso ed accetta. Picasso fissa nelle sue illustrazioni
visivamente alcuni temi/ problemi che stanno al centro della novella.

N1. Pittore nel suo atelier sta affrontando il ritratto che però non è realistico, non sta restituendo
la somiglianza con la figura ritratta. Groviglio di linee e forme in cui si può forse intuire la presenza
di una silhouette femminile. Perché, come mai?

N2. Intrico di corpi, si riconosce la presenza di una figura maschile (artista) e femminile (modella).
Si riconoscono anche immagini di animali: toro e cavallo. Questa è la firma picassiana. Toro
rappresenta la forza e la violenza (uomo). Il cavallo rappresenta la dolcezza, la remissione, la
sottomissione e la pace (donna). Sembrerebbe che fossero le metamorfosi animali delle due
figure. Si possono anche riconoscere delle silhouette di organi genitali (forme del sesso) Silhouette
fallica, testa del cavallo. Il femminile diventa l’appoggio della silhouette fallica e viceversa, come se
ci fosse un intreccio.
Si tratta di due significanti, cioè due forme, che rimandano in modo incrociato al maschile e
femminile. Picasso vuol dire che c’è del lipidico e del sessuale in questa scena, sulla scena del
ritratto. Si muovono fantasmi lipidici.

N.3 falsa comparsa è il Minotauro. Coscia possente che fa da coperta alla modella adagiata in una
posa sensuale.

Leggi autonomamente gli altri documenti, approfondisci l’illustrazione di Picasso.


Lettura del racconto

Cornice: intento di ritrarre la modella e donare al mondo il suo capolavoro. Parigi del 600, un
giovane pittore, Nicola Pusan, classicismo pittorico francese, si reca a Parigi da Porbus per
perfezionarsi e giovarsi della maestria di questo artista. Sta salendo le scale dell’appartamento di
Porbus e vede una figura bizzarra, folle, vestito in un modo apparentemente ricco, di cui però si
potrebbe pensare che appartenga ad un certo stato sociale. Chi sarà?
Porbus apre la porta e saluta con entusiasmo lo sconosciuto, che è Metre Frenofaire, e vede che
Porbus lo tratta con una certa riverenza, riconoscendolo come un proprio maestro. Porbus fa
entrare i due pittori, e sul cavalletto vede l’ultima opera in corso di ultimazione. L’opera è la
rappresentazione di Maria Egiziaca. Frenofarie guarda la Maria egiziaca ed inizia a criticare il modo
di dipingere di Porbus.
Continua sul libro.

Lezione 5 – 14 ottobre 2021 – Madmoiselle de Maupin


Romanzo sperimentale in quanto pura scrittura. Gli avvenimenti raccontati sono accadimenti
interiori, quindi non c’è trama. La forma del romanzo è sperimentale e mista. Per una parte è
romanzo epistolare, in cui la narrazione ha un destinatario.
Il poeta si chiama D’Albert invia all’amico di infanzia le lettere in cui racconta come si sente.
Gautier ART FOR ART’s SAKE
Romanzo molto celebre marchiato a fuoco con il marchio della pornografia, considerato
pornografico, immorale e licenzioso.

[Documenti visuali]
rappresentazione del mito di salmacide e ermafrodito, anche la seconda rappresenta lo stesso
soggetto.
I: opera di Roberto Ferri, arte contemporanea del 2017, pittore neo caravaggesco
II: affresco palazzo ducale di mantova risale a 600-900
Mito di Salmacide ed Ermafrodito:
Salmacide o SALMACE è una ninfa delle acque, dedita alla cura di sé, passa il tempo a pettinarsi,
bagnarsi, curarsi del proprio aspetto. Vive in uno specchio d’acqua, si innamora al primo sguardo
di Ermafrodito, figlio di Ermes e Afrodite. Come nel suo nome si fondono i nomi di madre e padre,
così nella sua bellezza si fondono la bellezza femminile e maschile di padre e madre. Salmacide si
innamora perdutamente offrendosi come compagna.
Ovidio, IV libro delle metamorfosi, ci dice che salmacide ha tre volte un lustro, 15 anni.
Ermafrodito rifiuta salmacide, ma quando poi si spoglia per bagnarsi nella fonte, salmacide si
avvinghia a lui così violentemente da impedirgli qualsiasi possibilità di fuga.
“Non possa mai io essere disgiunta da questo corpo che amo”, gli dei esaudiscono il desiderio e si
fondono i due corpi. Ermafrodito si vede comparire gli organi del sesso femminile.
Ferri (I OPERA) rappresenta Salmacide come donna serpente, cogliendo la similitudine ovidiana,
che non è solo figura retorica ma è anche struttura, immagine immemoriale della memoria mitica.
Salmacide è donna serpente, ma forse donna drago, viste le pinne presenti che ricordano le ali
luciferine di pipistrello. Il drago fonde in se la natura del serpente e dell’ uccello, un serpente
alato.
Ermafrodito è abbandonato al drago femminile. La devitalizzazione implicita nel mito di
ermafrodito, è una figura di questo abbandono della preda al predatore, c’è una caduta di virilità.
Cos’è un mito? Sicuramente è una struttura di pensiero. Contiene domande, sembra che racconti
storie. La storia è originata da una domanda profonda, domande immemoriali. I miti contengono
alcune domande fondamentali che noi specie umana abbiamo posto a noi stessi durante il corso
della nostra evoluzione, così come la fiaba.
Questo mito, che domanda pone? —> perché l’umano siamo due e non uno? Perché io sono io e
tu sei tu? La dualità, maschile e femminile è una struttura dell’ umano. Non è una variazione, forse
lo è anche, ma una variazione strutturale.
Nella seconda opera, dal pittore anonimo, si evince l’angoscia che questo mito comunica. Sullo
sfondo è rappresentato il risultato della fusione dei due corpi che è un mostro bicefalo.
Lettura del libro:
CAPITOLO II
….
Prox episodio regina di Saba + quello finale dea natura scena di castrazione collettiva

Lezione 6 – Martedì 21 Ottobre 2021


30 anni di elaborazione
La prima idea viene nel 1845 e viene poi pubblicato nel 74
Opera complessa costruita a tavolino, viene riversata da Flaubert una biblioteca di conoscenze in
questo saggio.
È un saggio, non è un romanzo, non è un racconto.
Opera di pura scrittura, una delle opere più visuali di tutta la memoria letteraria
Flaubert, di passaggio a Genova, rimane folgorato.

Opera attribuita a Brueghel (immagine 1)


Dietro di lui sfila una processione, défilé di figure che rappresentano le varie tentazioni, i peccati
capitali. E questa è la forma della Tentation, prelevata dalla tela di Brueghel.
La scrittura fa da supporto dell’immagine
Ci sono ampi inserti di frittura scenica, graficamente differenziata dal corpo del testo, che
descrivono la scena.

L’opera è un défilé di figure descritte supportate dalla parola per l’altro.


La scorsa volta, mentre leggevamo il passo in cui d’Albert dice “il modello antico della perfetta
bellezza è quello ermafroditico. Gli antichi non distinguevano la bellezza di paride da quella di
Elena.” — Afrodite incarna questo modello
Teodoro è il nome di quel corpo maschile che sembra incarnare il fantasma alato della donna
immaginaria (dea dagli occhi di aquila)
D’altra parte abbiamo “il modello cristiano e moderno di bellezza. La bellezza viene declinata
esclusivamente al femminile. La bellezza femminile naturale diventa paradigma della perfetta
bellezza”
Dove ricade Flaubert? Nel modello cristiano moderno.
Che c’entra il santo (Sant’Antonio – uno dei fondatori del monachesimo occidentale) con l’artista?
Finora l’energia lipidica sostiene la propulsione. Uno pratica la rinuncia pulsionale e l’altro si fa
trasportare dall’energia lipidica.
La rinuncia pulsionale ha mai funzionato? Decreta l’annullamento della pulsione? NO
La negazione, la repressione e la rimozione possono, anzi risultano nell’’esatto contrario
dell’obiettivo, funzionano come enfatico del desiderio, della pulsionalità.
Sant’Antonio è l’artista. D’altra parte, Flaubert considera l’arte una religione. Il santo è come
l’artista

Perché D’Albert , Gautier associa all’icona cristica, la bellezza femminile?


La carne martoriata di cristo sulla croce fa si che cambi il concetto di bellezza perfetta.
Cristo è figlio della donna, non c’è un padre di cristo, l’incarnazione passa attraverso il corpo
femminile, e quindi il corpo femminile viene idealizzato.
Nella cultura cristiana e moderna il desiderio è trasferito interamente al femminile. C’è un
trasferimento integrale del desiderio sul femminile, che può avere due uscite:
- Idealizzante, la figura femminile materna come modello ideale
- Demonizzante, (Eva parla con il serpente, tentazione di Eva – Eva seduce la conoscenza non
la sessualità. Eva vuole sapere. Eva peccatrice, simbolo della carne peccatrice. Di qui si
arriva alla strega, compagna del diavolo)

Felicien Ropes (immagine 2)

Grido dell’artista (rimanda a Sarrasine)

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