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● Pablo Picasso
Nasce nel 1881 a Malaga, in Spagna. Suo padre è insegnante nella locale scuola d’arte e lo
avvia molto presto all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni viene ammesso
all’Accademia di Belle Arti di Barcellona, e due anni dopo si trasferisce all’Accademia di
Madrid. Dopo un ritorno a Barcellona, va a Parigi nel 1900: vi farà ritorno più volte, fino a
stabilirsi definitivamente. Dal 1901 lo stile di Picasso inizia a mostrare dei tratti originali.
Muore nel 1973.
● Il cubismo di Picasso
Per Picasso l’arte deve creare qualcosa di nuovo, che non appartiene alla realtà. Fa una
distinzione tra ciò che è vero e ciò che è verosimile. La rappresentazione in stile cubista
nasce dall’istintività.
● I periodi di Picasso
periodo blu: nasce dalla depressione che gli provoca la morte del suo
amico Casagemas: prevale un tono malinconico, colori freddi, come il blu,
e rappresenta soggetti emarginati (più facile esprimere il suo stato d’animo
malinconico);
periodo rosa: toni più caldi e legati alla luce, è un momento sereno anche
grazie alla relazione che Picasso ha con Fernande Olivier;
periodo cubista: periodo di grande sperimentazione dove Picasso mette in
discussione il concetto stesso di rappresentazione artistica. Picasso appare
sempre più interessato alla semplificazione della forma: il segno puro
contiene per lui la struttura della cosa e la sua riconoscibilità concettuale.
SCIENZE E CARITA’
Questa tela fa riferimento al realismo sociale:
durante quegli anni, la borghesia cercava di
affermarsi in modo sempre più decisivo e
cominciò a richiedere la realizzazione di diversi
quadri, molti dei quali vedono protagonisti medici
e temi affini.Picasso dispone i vari protagonisti in
modo tale che lo sguardo dell’utente vada a
posizionarsi sul malato; l’atmosfera è accogliete
e familiare. Il dottore è impersonato dal padre di
Picasso (progresso), la malata ed il bambino
sono impersonati da una mendicante di quartiere
e suo figlio; la suora è impersonata da un’amica
del pittore (assistenza nella sofferenza).
LA BEVITRICE DI ASSENZIO
Il quadro vuole mostrare, nella figura della donna, la solitudine da cui il
pittore era stato colpito in quel periodo e ricade nel periodo blu
dell'artista. La particolarità di questo dipinto riguarda il modo in cui
Picasso rappresenta la solitudine e l’alienazione. E’ da notare che la
donna appare contratta, come se si compattasse nella sua solitudine e
nel suo isolamento. Si appiattisce su una parte del quadro spostando
nervosamente la mano su per il braccio. Il suo dolore è tangibile e si
mostra in questa ricerca nervosa di una propria sofferta intimità
LA VITA
Picasso dipinge due gruppi principali: a destra dello spettatore si ha una coppia, uomo e
donna, abbracciati e semi-nudi; a sinistra è presente una madre con il volto di profilo che si
rivolge alla coppia. Tiene in braccio suo figlio, appena nato,
avvolto da un lenzuolo bianco e dal lungo e pesante vestito
blu della madre. I toni misteriosi dell’opera sono accentuati
dalla presenza di due quadri sullo sfondo della composizione
stessa: il dipinto posizionato più in alto raffigura una giovane
coppia nuda e abbracciata strettamente assieme, mentre il
secondo posizionato nella parte bassa abbozza una figura
umana raggomitolata su sé stessa, anch’essa senza
indumenti. I rimandi tra i vari personaggi che popolano la
composizione, gli sguardi che tra loro si scambiano e le
opposizioni che li caratterizzano determinano sia la
dinamicità dell’opera sia il suo carattere criptico, espressione
della costernazione dell’artista. La tensione compositiva tra
i due gruppi rappresenterebbe l’instabilità emotiva di
Picasso: l’infanzia simboleggiata dalla madre con il
bambino e l’età adulta incarnata dalla coppia, sono in
contrasto tra loro.
LA FAMIGLIA DI ACROBATI
I SALTIMBANCHI
Propone un universo umano, ispirato alla commedia dell’arte. I personaggi sembrano
icone dell’emarginazione e vittime della riprovazione borghese. I membri della Famiglia
di Saltimbanchi diventano simboli della sofferenza
umana. I saltimbanchi raffigurati non manifestano
sguardi tristi: esprimono una certa serenità sottolineata
anche dai colori. Il vuoto che li circonda suggerisce una
sensazione di solitudine, infatti le figure sono disposte
in posizioni poco interattive. Ogni personaggio pare
isolato nella propria condizione individuale. Allo
stesso modo il paesaggio rimanda alla solitudine e
all'isolamento sociale di una comunità. Probabilmente,
Picasso volle rappresentare la condizione del gruppo di
artisti e intellettuali ai quali apparteneva. Infatti
Arlecchino, dipinto sulla sinistra, ha le fattezze di
Picasso.
IL RITRATTO DI KAHNWEILER