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SCHEDA DI LETTURA DELL’OPERA D’ARTE

LES DEMOISELLES D’AVIGNON

PRIMA PARTE:

Oggetto: Dipinto
Autore: Pablo Picasso
Titolo: Les Demoiselles D’Avignon
Anno: 1907
Dimensioni: 243,9×233,7 cm
Luogo di conservazione: MoMa di New York
Tecnica: Pittura ad olio su tela
Iconografia: Picasso nella sua opera reinterpreta un soggetto già usato, il nudo femminile.
Tuttavia, non si limita a riprodurre la realtà così com'è, ma cerca nello stesso quadro di dare
più punti di vista: si spinge verso la ricerca di una visione globale che porterà nel cubismo a
mettere tutta la figura su un unico piano.Protagoniste indiscusse di questa rappresentazione
sono cinque donne, tre delle quali con il viso coperto da maschere, mentre le altre due sono
proposte con visi stilizzati quasi a richiamare la conformazione della maschere.Le due
ragazze centrali hanno uno sguardo più riconoscibile e diretto. Le due donne laterali a destra
invece richiamano, con la deformità del loro volto, le maschere di tradizione africana amate
da Pablo Picasso. L’immagine della ragazza di sinistra poi ricorda lo stile egizio con l’occhio
frontale e con il volto disegnato di profilo. Il resto dei loro corpi è scomposto in parti
essenziali, distinte grazie al ricorso a colori diversi, che non hanno nessun tipo di rilievo
rispetto allo sfondo. Tutto infatti è posto sullo stesso piano
SECONDA PARTE:

STILE: Il dipinto è considerato universalmente il manifesto del Cubismo. Con questo dipinto
l’artista dà il via infatti ad uno dei movimenti artistici più innovativi del ‘900. L’immagine
inoltre per il periodo, risulta sconcertante per coloro che erano abituati ad una
rappresentazione tradizionale. Agli inizi del 1900 infatti alcuni artisti dipingevano ancora con
uno stile impressionista. Coesistevano inoltre altre rappresentazioni di tipo realista.

LINGUAGGIO: Il dipinto ha una forma quadrata che impone la composizione centrale.


Inoltre i corpi delle protagoniste riempiono totalmente la superficie del dipinto. Salta
subito all'occhio la molteplicità di prospettive attraverso cui si può osservare il soggetto
rappresentato; le figure frantumate e distorte inserite in uno spazio multidimensionale create
da Pablo Picasso sono evidentemente ben diverse dalle rappresentazioni dei suoi colleghi,
infatti fino ad allora i vari linguaggi avevano creato figure umane riconoscibili. E’ evidente la
scomposizione delle figure femminili dipinte in forme geometriche elementari quali triangoli,
quadrati, cubi, sfere, coni ma esse non perdono di credibilità se pure rappresentate con
canoni e modalità diverse. La composizione è condizionata dalla distribuzione uniforme e
ritmica delle figure delle ragazze sulla tela. I centri psicologici di attenzione sono ovviamente
i grandi sguardi delle donne che osservano verso lo spettatore. La scena nell’insieme si
avvicina a quella di un palcoscenico teatrale o comunque di un teatro di posa. L’unico arredo
è infatti una composizione di frutti in basso al centro del dipinto. Lo spazio è poi fortemente
contratto sulla superficie del dipinto. Lo sfondo e le figure si integrano attraverso le
campiture disegnate in modo geometrico, ma, irregolare. Non vi è profondità nello spazio
rappresentato ma una integrazione bidimensionale tra le forme e lo sfondo. Pablo Picasso
nell’opera ha previsto molteplici punti di vista. Sicuramente sui volti delle fanciulle e sulla
composizione di frutta in basso. I punti di vista sono determinati piuttosto dai contrasti di toni
e colori. Contribuiscono a rafforzare la composizione anche le linee di forza che si creano
all’incontro delle figure e delle forme dello sfondo. Il colore è forte, non modulato dal
chiaroscuro e steso in campiture piatte. Il rosa carne delle ragazze entra in contrasto
complementare con quello azzurro del fondo dipinto con frammenti e zone di colore
uniforme.

ICONOLOGIA: Tra il 1904 ed il 1907 c’è una svolta.L’artista rivoluziona il proprio stile
passando dal periodo blu, in cui nelle opere è presente una dominanza del colore blu e i
soggetti rappresentati appartengono al ceto più basso della società , al periodo rosa dove a
dominare nelle nuove tele non è più il blu, ma il rosa e non c’è più spazio per la tristezza, la
miseria e il dolore ma si aggiunge l’elemento della sensualità.I protagonisti delle opere del
periodo rosa sono Acrobati, Personaggi del circo,Personaggi del teatro ed i toni sfruttati
sono più intensi e vividi.Nella prima versione dell’opera, Picasso aveva descritto la scena
all’interno di un bordello, dove un marinaio malato di sifilide attendeva di essere curato da
cinque donne.I riferimenti artistici erano chiaramente il Bagno Turco di Ingres (1869) e le
Bagnanti di Cezanne (1890-1892).Picasso, però, abbandona la prima idea per
rappresentare un’allegoria del corpo femminile, visto come bellissimo e affascinante ma
anche potenzialmente pericoloso e ambivalente. Originariamente il dipinto doveva intitolarsi
“Le bordel d’Avignon” ma nella versione definitiva fu cambiato in Les demoiselles
d’Avignon,
come riferimento alla via d’Avignone di Barcellona, dove si trovano le case d’appuntamento
che Picasso aveva conosciuto, e probabilmente frequentato, da giovane.Le figure femminili
citano forse Le Veneri della tradizione classica. Infatti i corpi non possiedono una
valenza erotica. In ogni caso, l’intento di Pablo Picasso nel dipingere l’opera fu forse
quello di creare una cesura con la tradizione artistica ciò lo possiamo evincere
paragonando l’opera di Picasso con quella di Cézanne (le Bagnanti). Le donne di
Picasso sono più umane delle Bagnanti di Cézanne, meno anonime e più vicine
all’identità maschile alienata,infatti nelle Bagnanti l’artista osserva da lontano, come
se fosse nascosto, al contrario il punto di vista ne Les demoiselles d’Avignon è
assolutamente frontale e ravvicinato, come se ci si trovasse già all’interno del
bordello. Il tema del nudo all’aperto o di grandi gruppi di nudi, da Cézanne in poi,
diventa quasi una tappa obbligatoria per molti artisti d’avanguardia.

TERZA PARTE:

Biografia : Nasce nel 1881 a Malaga, in Spagna. Suo padre è insegnante nella locale
scuola d’arte e lo avvia molto presto all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni viene
ammesso all’Accademia di Belle Arti di Barcellona, e due anni dopo si trasferisce
all’Accademia di Madrid.
Dopo un ritorno a Barcellona, va a Parigi nel 1900: vi farà ritorno più volte, fino a
stabilirsi definitivamente. Dal 1901 lo stile di Picasso inizia a mostrare dei tratti
originali.Nella vita artistica di picasso possiamo suddividere dei periodi:
PERIODO BLU che va dal 900 e si protrae fino al 1904.
PERIODO ROSA Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarisce la sua tavolozza,
utilizzando le gradazioni del rosa più calde rispetto al blu.
IL CUBISMO La svolta cubista di Picasso arriva tra il 1906 e il 1907.Sono gli anni della
retrospettiva su Cézanne, che influenza enormemente il pittore. Anche Picasso in quel
periodo si interessa alla scultura africana: fa parte anche questo della riscoperta di un
esotismo primitivo che caratterizza la cultura e l'arte europea a partire da Gauguin. A
Picasso piace sperimentare, e così a partire da questi incontri dipinge nel 1907 Les
demoiselles d'Avignon, punto di inizio della sua stagione cubista.

Profilo artistico-culturale: Les Demoiselles d'Avignon nasce a soli sette anni di distanza
dalle Sorelle Wyndham di Sargent, il quale dipinge come piace al pubblico: le sue figure
sono belle, eleganti e aristocratiche. I rasi splendenti fasciano i giovani corpi, il tocco
morbido delle pennellate rende tessuti, oggetti e figure piacevoli e splendenti. Le figure di
Picasso invece sono brutte, sgradevoli, deformate: le stesure sono piatte, i volti riproducono
l'essenzialità di una maschera. Eppure gli sguardi delle "prostitute" sono seri, intensi,
drammatici, e anche ironici, provocatori, sicuramente non banali, non convenzionali, come
quelli appunto di Sargent, che oscillano tra il malinconico e l'annoiato. I primi anni del
Novecento sono quelli della Belle époque, cioè del trionfo della seconda rivoluzione
industriale, iniziata nella seconda metà del secolo precedente, dopo il tradimento degli ideali
democratici delle rivoluzioni borghesi, che furono "democratiche" solo per la borghesia, e
che ebbero negli anni 1848-50 e 1860-61, fino alla Comune di Parigi del 1871, i momenti più
forti.
Sono gli anni in cui la borghesia è convinta di poter ovviare ai propri tradimenti politici
appunto con uno sviluppo impetuoso della scienza e della tecnica, con l'accentramento
politico-militare degli Stati, con la propaganda del nazionalismo e della democrazia
parlamentare, e soprattutto con la trasformazione del colonialismo classico in imperialismo
vero e proprio, che porta alla formazione di un commercio mondiale come mai prima di
allora s'era visto.
Sono gli anni in cui la competizione degli Stati europei è così forte che nel 1914 scoppia la
prima guerra mondiale della storia, a testimonianza che il progresso socio-economico
realizzato dalla borghesia con la seconda rivoluzione industriale si reggeva su basi
democratiche fragilissime.Tutte le maggiori correnti artistiche contemporanee, le cosiddette
"Avanguardie storiche", si formano in questo periodo.

Rapporto con altri artisti


Quando nel 1911 venne rubata la Gioconda Picasso finì nella lista dei sospettati, a causa
dell’amico poeta Apollinaire che, condotto in commissariato per un interrogatorio, fece il
nome dell’artista. Vennero entrambi rilasciati dopo qualche ora. L’opera invece fu recuperata
due anni dopo, nel 1913, a rubarla era stato un italiano: Vincenzo Peruggia. Oltre che con
Apollinaire, Picasso a Parigi stringe un’intensa amicizia con i pittori Chagall Amedeo
Modigliani.
Quello con Modì fu un rapporto strano. I due si rispettavano ed erano buoni amici ma allo
stesso tempo tra loro covava una rivalità che in alcuni casi si manifestò in modo piuttosto
esplicito, come quella volta in cui Picasso usò un’opera di Modigliani come tela su cui
dipingere. Picasso in seguitò affermò che lo aveva fatto per una fatale distrazione, causata
dalla spinta creativa.
L'opera più famosa di Picasso probabilmente è la colossale Guernica (opera che potete
ammirare al Museo Reina Sofia di Madrid), considerata uno dei capolavori del XX secolo.
Rappresenta le conseguenze del bombardamento della Luftwaffe nella piccola città di
Guernica, durante la Guerra civile spagnola.

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