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PRIMA PARTE
MATERIALI: Tela
SECONDA PARTE
STILE: L’anno in cui Matisse realizzò quest’opera risale al periodo in cui aderì al
gruppo dei Fauves, ed infatti, possiamo osservare come rispetti l’obiettivo di tali
artisti, ovvero di descrivere la realtà in modo soggettivo. Nello specifico, loro
rappresentavano scene di vita quotidiana, semplici, in quanto non era importante
il soggetto, la loro mano è, insomma, guidata dal loro stato d’animo. D’altronde,
come è anche evidente in quest’opera, forme, spazio e soprattutto il colore
inconsueto, segue la bizzarria emotiva dell’artista.
TERZA PARTE
BIOGRAFIA: Henri Matisse nasce nel 1869 in una famiglia di commercianti della
Francia nord-orientale. Da giovane si dedicò agli studi di legge a Parigi ed una
volta terminati venne assunto come impiegato statale. Il momento più
significativo, che ha rivoluzionato la vita stessa di Matisse risale a quando aveva
all’incirca 20 anni, nello specifico dopo un attacco di appendicite che lo costrinse a
letto per molto tempo. Ed è proprio in quei mesi che trova nell’arte un’ottima
compagna per la lunga convalescenza, tanto da comprendere quella che era la sua
vera strada e poi decidere di abbandonare tutto, contro la volontà del padre e di
dedicarsi esclusivamente alla carriera artistica. Relativamente alla vita privata di
Matisse, sappiamo che ebbe 3 figli da 2 diverse donne e nello specifico Marguerite
poserà in molte opere del padre. Inoltre, Matisse, nel corso della sua vita viaggerà
molto per il mondo in modo da allargare i suoi orizzonti artistici, viaggi però
interrotti nel 1939 dalla scoperta di un cancro che rese i suoi ultimi anni di vita
molto sofferenti. Morirà, infine, nel 1954 a Nizza.
QUARTA PARTE