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SCHEDA DI LETTURA DELL’OPERA D’ARTE

PRIMA PARTE

AUTORE: Henri Matisse

TITOLO: Armonia in rosso

PERIODO DI REALIZZAZIONE: 1908

DIMENSIONI: 180 x 220 cm

LUOGO DI CONSERVAZIONE: San Pietroburgo, Hermitage

MATERIALI: Tela

TECNICA: Pittura ad olio

ICONOGRAFIA: Nell’opera “Armonia in rosso” di Henri Matisse è rappresentata


una domestica intenta a sistemare la frutta all’interno di una fruttiera, posta su di
una tavola, coperta da una tovaglia di colore rosso. Su di essa possiamo osservare
altri frutti, qualche bottiglia ed un’altra alzata con dei fiori. Sul lato opposto è
sistemata una sedia impagliata alle cui spalle, da una finestra, è possibile scorgere
il paesaggio circostante. Notiamo, fin da subito, un cespuglio e due alberi dalla
chioma bianca, oltre a piccoli fiorellini colorati. Sull’orizzonte, dominato da un
cielo azzurro intenso, invece, è possibile intravedere una casa dalle pareti rosa.
Inoltre, ritornando all’interno, sono evidenti degli arabeschi che si snodano sia
sulla tavola sia sulle stesse pareti.

SECONDA PARTE

STILE: L’anno in cui Matisse realizzò quest’opera risale al periodo in cui aderì al
gruppo dei Fauves, ed infatti, possiamo osservare come rispetti l’obiettivo di tali
artisti, ovvero di descrivere la realtà in modo soggettivo. Nello specifico, loro
rappresentavano scene di vita quotidiana, semplici, in quanto non era importante
il soggetto, la loro mano è, insomma, guidata dal loro stato d’animo. D’altronde,
come è anche evidente in quest’opera, forme, spazio e soprattutto il colore
inconsueto, segue la bizzarria emotiva dell’artista.

LINGUAGGIO: “Armonia in rosso” di Matisse, a primo impatto, è decisamente un


dipinto bidimensionale, ed infatti, ad eccezione della sedia impagliata e del
davanzale della finestra, unici due particolari che suggeriscono una
tridimensionalità, tutto appare “piatto”. In aggiunta, tale effetto è accentuato
dall’utilizzo di un debolissimo contorno, costruito con una sottile linea nera. Ed
infatti, molte figure sembrano confondersi con la parete e le poche sagome si
distinguono, quasi esclusivamente, dalla presenza di un contrasto cromatico, di
luminosità. Matisse, infatti, accosta colori tra loro complementari, ad esempio,
rosso e verde, oppure arancione e azzurro creando un effetto visivo brillante e
luminoso, nonostante le campiture piatte e una luce assente nel dipinto stesso.
Emergono inoltre, da un’opera in cui sembrano prevalere linee orizzontali, seppur
debolmente marcate, motivi arabeschi azzurri, molto decorativi e dalle curve
sinuose e fluenti.

TERZA PARTE

BIOGRAFIA: Henri Matisse nasce nel 1869 in una famiglia di commercianti della
Francia nord-orientale. Da giovane si dedicò agli studi di legge a Parigi ed una
volta terminati venne assunto come impiegato statale. Il momento più
significativo, che ha rivoluzionato la vita stessa di Matisse risale a quando aveva
all’incirca 20 anni, nello specifico dopo un attacco di appendicite che lo costrinse a
letto per molto tempo. Ed è proprio in quei mesi che trova nell’arte un’ottima
compagna per la lunga convalescenza, tanto da comprendere quella che era la sua
vera strada e poi decidere di abbandonare tutto, contro la volontà del padre e di
dedicarsi esclusivamente alla carriera artistica. Relativamente alla vita privata di
Matisse, sappiamo che ebbe 3 figli da 2 diverse donne e nello specifico Marguerite
poserà in molte opere del padre. Inoltre, Matisse, nel corso della sua vita viaggerà
molto per il mondo in modo da allargare i suoi orizzonti artistici, viaggi però
interrotti nel 1939 dalla scoperta di un cancro che rese i suoi ultimi anni di vita
molto sofferenti. Morirà, infine, nel 1954 a Nizza.

PROFILO ARTISTICO-CULTURALE: Dall’anno dell”Illuminazione”, in cui


comprende la sua vera carriera, Matisse inizia a frequentare l'Académie Julian.
Qui, inizia a conoscere vari artisti e a studiare sia le tecniche impressioniste sia
quelle di Cézanne, Gauguin e Van Gogh, le quali rivoluzioneranno lo stile stesso di
Matisse tanto da farlo avvicinare al gruppo dei Fauves, delle Belve, così
denominato a causa dell’uso potente dei colori, distaccato dalla realtà, in quanto
mirato a esprimere lo stato d’animo del pittore. Ed infatti, aderirà a tale
movimento dal 1906 al 1908 e ne diverrà l’esponente di maggiore spicco. Ad
influenzare notevolmente lo stile di Matisse saranno anche la cultura orientale,
islamica e africana, tanto da rappresentare per lui stesso una potente fonte di
ispirazione. Ed infatti, nelle sue opere, rievoca i colori e il calore di quelle terre
mediante la rappresentazione di eleganti arabeschi che ornavano le sue tele.

RAPPORTI CON ALTRI ARTISTI: Di fondamentale importanza, nella vita di


Matisse, è l’incontro, nel 1904 e il rapporto instaurato con Picasso, di dodici anni
più giovane. Nonostante la rivalità presente, tra i due si creò un rapporto di
rispetto e reciproche suggestioni artistiche che permise ad entrambi di crescere e
migliorare sempre di più. Ed infatti, lo stesso Picasso, alla morte di Matisse, a
dimostrazione del loro forte legame, non se la sentì di andare al funerale e si
chiuse in casa in completa solitudine

QUARTA PARTE

SITUAZIONE STORICO-ARTISTICA: Ci troviamo nel pieno fervore di inizio 1900,


anni decisamente segnati da uno sviluppo notevole in quasi tutti i campi, Einstein
rivoluziona la concezione del mondo introducendo la quarta dimensione, Freud
inaugura la psicoanalisi con i suoi studi sulla mente umana e tanto altro. Pertanto,
artisti, letterati e intellettuali, con le loro opere si posero come obiettivo principale
quello di rappresentare ed evidenziare i dubbi, le angosce e l'entusiasmo rispetto
ad una società così disorientata, priva di certezze. Tuttavia, era necessario
ricercare nuove strade, nuovi strumenti espressivi utili ad abbattere le tradizioni
consolidate e le secolari convinzioni estetiche. Non a caso, infatti, i movimenti di
questi anni sono definiti Avanguardie Artistiche, termine ripreso dal gergo
militare e indicante coloro incaricati di precedere il resto dell'esercito, coloro che
possiedono il coraggio di esporsi per primi. Nello specifico, il movimento dei
Fauves di Matisse, si differenzia dalle altre Avanguardie per l’intenso utilizzo del
colore, il quale assume un carattere
predominante, mentre ad esempio nel movimento tedesco del Die Brucke,
l’inquietudine e la critica nei confronti della società viene espressa anche
mediante il soggetto rappresentato e dall’utilizzo di linee spigolose e non solo ed
esclusivamente dal colore intenso.

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