Nel 1855, a Parigi, segue senza trovarvi molto interesse i corsi alle
Belle arti. È allievo di Corot ed è influenzato dal realismo di
Courbet. Nel 1857, all'Accademia Svizzera, incontra i futuri
impressionisti Monet, Renoir e Cézanne che diventano suoi amici.
Nel 1870, la guerra l'obbliga a fuggire in Inghilterra. Lascia dietro di
sé 1500 tele che saranno distrutte dalla soldataglia. I quadri di
Constable e Turner lo influenzano. Di ritorno in Francia, dipinge a
Louveciennes (vicino a Saint-Germain-en Laye) ed a Pontoise,
spesso con Cézanne. La sua pittura è sempre più aerea, vicino a
quella di Monet. I suoi quadri presentano la vita ed i lavori degli
abitanti del villaggio.
Ai giorni nostri, molte persone si precipitano in massa ad ogni
nuova esposizione impressionista. Ma all'epoca l'intolleranza verso
la novità era incredibile. Nel 1874, Monet, Pissarro, Sisley, Renoir,
Cézanne e Degas organizzano un'esposizione. Tutta la stampa li
ridicolizza. Le Figaro scriveva soprattutto: "È appena stata aperta
un'esposizione che si dice sia di pittura... 5 o 6 alienati, tra cui una
donna, si sono dati appuntamento. Questi sedicenti artisti prendono
una tela, del colore e delle spazzole, gettano a caso qualche tono e
firmano il tutto". Per derisione, sono qualificati come impressionisti.
Tre anni più tardi, rivendicheranno fieramente quest'appellativo.
Felip Equy
[Traduzione di Ario Libert]