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DADAISMO

1)Durante la prima guerra mondiale, la Svizzera rimaneva uno degli unici stati ad essere neutrale, dove gli
orrori della guerra arrivano attutiti e dove, da ogni parte d’Europa tentano di rifugiarsi pacifisti, intellettuali
e artisti che se fossero rimasti nei loro paesi sarebbero stati inviati al fronte di guerra.

2)Nel 1916 viene aperto il Cabaret Voltaire a Zurigo che allude all’esaltazione della ragione contro
l’irrazionalità della guerra, il Promotore di questa iniziativa fu Hugo Ball, a lui si uniscono il saggista rumeno
Tristan Tzara, il pittore e scenografo Marcel Janco e il pittore e scultore dell’Alsazia Hans Arp. Questo
gruppo di artisti era unito dalla voglia di negare qualsiasi valore ad un passato che, essendo il promotore
per i presupposti della guerra, diventava automaticamente e totalmente negativo.

Nasce così il Dada, che è un Nonsenso per definizione, infatti il nome non significa nulla perché è stato
inventato a caso aprendo un vocabolario di tedesco-francese. In russo significa due volte “si”, in tedesco
significa due volte “questo” e in Italiano e Francese costituisce una delle prime parole che i bambini
pronunciano e con la quale indicano tutto. Dada è tutto ed è nulla, è un paradosso, è arte e al tempo stesso
è la negazione dell’arte.

3)L’obiettivo di Dada è quello di riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata in guerra, azzerando tutte le
ideologia e i valori, per i dadaisti la politica e le ideologie non valgono più nulla, c’è bisogno di un’arte
nuova, elementare capace di ridare agli uomini la forza di essere di nuovo uomini e non folli assassini.

Al Cabaret Voltaire il Dadaismo esplode incanzonette ironiche, musiche africane, poesie urlate e balli
surreali e addirittura opere dove il pubblico è chiamato ad interagire con le opere esposte magari anche
solo per distruggerle, dalla Svizzera in seguito il Dada si espanse a Berlino, Colonia, Hannover e Parigi

I Dadaisti non si considerano un gruppo o un movimento, il Dada è una tendenza, e in quanto tale si brucia
nel giro di pochi anni, intorno al 1922-23, questa “morte “ passa inosservata e molti degli artisti di questa
tendenza, in seguito a molti travagli si diedero al surrealismo o all’astrattismo, altri invece cesseranno di
fare arte

HANS ARP

Nato a Strasburgo nel 1887 e morto a Basilea nel 1966, è uno molto sottile e intellettuale

Ritratto di Tristan Tzara: Arp rompe provocatoriamente ogni schema figurativo e compositivo, infatti l’opera
non rappresenta il volto di Tristan Tzara ma sono elementi che compongono il rilievo in legno policromo
che creano forme astratte senza alcun tipo di riferimento alla realtà naturale, della riconoscibilità del
soggetto non è rimasto che il titolo.

Il Quadro avendo perso ogni riferimento alla realtà, si compone e si espande secondo la legge del Caos
senza criterio, tanto da indurre l’artista a dare un secondo titolo “La deposizione degli Uccelli e delle
Farfalle”

<Il Caos comprende tutte le altre leggi ed è insondabile come la causa prima da cui deriva ogni forma di
vita>

<Un Quadro o una scultura che non hanno avuto l’oggetto per modello sono concreti e sensuali quanto una
foglia o una pietra>

Neanche un’albero rappresenta nulla se non se stesso, e così tutte le sculture di Arp sono da interpretare
come forme naturali sottratte ai limiti dell’azione umana, e razionalizzandole si distruggerebbe ogni
spontaneità, le foglie che cadono da un albero non si allineano con simmetria geometrica, ma si mescolano
con fantasiosa liberà, così come gli elementi di questo quadro.

RAOUL HAUSMANN:

Fu il principale animatore del circolo Dada di Berlino e il fondatore della rivista tededesca “Er Dada” e il
fondatore del fotomontaggio:

“Chiamammo Fotomontaggio questo procedimento in quanto esso esprimeva la nostra avversione a voler
interpretare la parte dell’artista. Noi ci consideravamo ingegneri, asserivamo di essere costruttori e di
montare i nostri lavori come un fabbro”

Il Fotomontaggio è visto dall’artista come uno strumento per produrre realtà alternative e fantastiche,
diverse dalla realtà e dalla concretezza

Lo spirito del nostro tempo è un assemblaggio del 1919 che ci fa capire la visione del mondo e dell’arte di
Hausmann, rifacendosi ad un tipo di astrattismo concettuale più che figurativo: Pensa che la mente sia un
prodotto della natura (Il contrario di Hegel) e usa la testa meccanica come esempio per far assumere il
significato non del manichino in se e per se ma per gli oggetti che con essa casualmente interagiscono, e
denuncia di essere assoggettato esclusivamente a stimoli di esperienze che gli provengono dall’esterno
anticipando di molti anni il concetto di Robot umanoide

MARCEL DUCHAMP:

Era un francese e condivideva gli ideali cubisti e futuristici, era un personaggio complesso ed irrequieto,
visse e lavorò fra Parigi e New York.

Duchamp aveva iniziato a sperimentare il Ready-made e si trattava di impiegare in campo artistico, fuori da
un contesto abituale, oggetti della vita quotidiana la cui vista e uso ci sono stati da sempre familiari,
Duchamp viene definito come provocatore perché stravolge questi oggetti e trasformandoli in opere d’arte

Ruota di Bicicletta: il suo primo Ready-made fu la Ruota di Bicicletta (1913) e consiste nella ruota anteriore
di una bicicletta che tramite la sua forcella, viene fissata capovolta su uno sgabello di legno bianco, questo
viene definito come decontestualizzazione dei singoli compontenti, infatti entrambi gli oggetti ci sono noti
separatamente, ma sono oggetti sconosciuti se legati assieme

Fontana: Fu esposta nel 1916, e si gridò allo scandalo, la critica insorse e le polemiche si arroventarono; La
fontana era un orinatoio rovesciato usato nei bagni pubblici maschili, la beffa fu la sua firma e la data di
creazione in basso a sinistra, l’opera successivamente fu tolta dalla mostra e DUCHAMP dichiarò:

<L’orinatoio del Signor Mutt non è immorale, non più di quanto lo sia una vasca da magno. Non ha
importanza se il Signor Mutt abbia o meno fatto la fontana con le sue mani: Egli l’ha SCELTA. Egli ha preso
un articolo usuale della vita di ogni giorno e l’ha collocato in modo tale che il suo significato d’uso è
scomparso sotto il nuovo titolo e il nuovo punto di vista e ha creato un nuovo modo di pensare di
quell’oggetto>

Arte non è più fare, e dunque mostrare una bravura e una competenza tecnica, ma SCEGLIERE e operare a
livello di puro intelletto; chiunque può diventare artista e tutto può diventare arte

Con rumore segreto: sempre nel 1916 viene realizzato un gomitolo di spago serrato fra due lastre quadrate
di ottone fissate con 4 lunghe viti, così come per la Ruota di bicicletta, gli oggetti di uso comune vengono
mischiati per creare qualcosa di sconosciuto, ma la vera arte di quest’opera sta nel fatto che scuotendo
questa scatola di ode un tintinino, ma il rumore è segreto e nessuno saprà mai cosa c’è nel gomitolo, gioco
nel gioco e segreto nel segreto, non si sa se il rumore è generato da un bullone o un diamante prezioso.

L.H.O.O.Q.: è un ready-made rettificato, ovvero un quadro già esistente ma ritoccato, in questo caso la
Monnalisa di Leonardo da Vinci con aggiunti Baffi e pizzetto, dissacrando uno dei miti artistici più
consolidati nella storia, L.H.O.O.Q. significa letteralmente “Ella ha caldo al Sedere”.

Ma DUCHAMP non vuole negare l’arte di quel quadro, ma a modo suo onorarla mettendo in ridicolo gli
estimatori superficiali che dicono che la Monna Lisa è bella solo per sentito dire senza esserne convinti

MAN RAY (Emmanuel RADNITZKY):

Fu un americano di nascita e un europeo di cultura, lui sposta i limiti del Dada verso il nonsenso più
assoluto, prefiguarando ciò che in futuro sarà classificato come surrealismo. Compì anche diverse
esperienze di fotografia astratta (Senza usare la macchina fotografica, ma lavorando solo in camera oscura)
e di regia cinematografica Lui diceva <Fotografo ciò che non posso dipingere e dipingo ciò che non posso
fotografare>

CADEAU: fu realizzato nel 1921 e raffigura un improbabile ferro da stiro alla cui piastra l’artista ha saldato
14 chiodi d’acciaio, rendendo l’oggetto inutilizzabile annullando la funzione del ferro da stiro che è quella di
stirare; come altra beffa CADEAU significa dono e allude polemicamente ai formalismi e alle convenzioni
borgesi

VIOLON D’INGRES: è la manipolazione di un ritratto dipinto da Ingres, risalente al 1807 chiamato “Bagnante
di Valpincon”, nel rifacimento di MAN RAY la persona ritratta non è altra che la cantante e modella Alice
Prin, con l’aggiunta di due EFFE all’altezza dei reni per simboleggiarla come un violino; Così come il violino
era il passatempo preferito di Ingres, Alice Prin era, più provocatoriamente quello di MAN RAY.

Dada provoca, irride, diverte e libera dai lacci del convenzionale e dell’ovvio:

<Libertà: DADA DADA DADA, urlo di colori contratti, groviglio degli opposti e di tutte le contraddizioni del
grottesco e dell’inconguenza: VITA.>

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