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Nel 1916, a Zurigo (Svizzera), nasce il DADAISMo al Cabaret Voltaire, un movimento noto per le

tradizioni artistiche e culturali contrastanti che in seguito si diffuse nel resto d’Europa e negli Stati
Uniti.
Hugo Ball, scrittore e poeta tedesco, è considerato il fondatore del dadaismo, fu anche il primo a
scrivere testi su questo movimento. Successivamente si unì Tristan Tzara, poeta rumeno e uno dei
principali esponenti di questa tendenza.
 Il termine dadaismo non ha una certa origine che ci dice che qualcosa al di là che deriva dalla
parola dada. Anche gli stessi dadaisti non sapevano come spiegarlo. Tuttavia, ci sono due
versioni sulla sua origine.
Uno indica che la parola dada è nata dalla libera scelta operata da Tristan Tzara durante la
ricerca di un termine insolito in un dizionario. Tuttavia, l’artista ha sempre sottolineato che la
stessa parola dada non aveva importanza e come tale non aveva significato.
L’altra teoria, dal canto suo, indica che la parola Dada derivi dall’uso costante da parte di Tzara
dell’espressione “da, da”, come risposta affermativa e sarcastica, da cui nacque il dadaismo.
Il Dadaismo era un movimento artistico composto da diversi generi come la letteratura, la pittura, la
scultura, la musica e le arti grafiche.
Nasce durante i terribili anni della prima guerra mondiale (1914 - 1918), quando tutti i valori umani
apparivano irrimediabilmente travolti dalla logica orrenda del grande conflitto.
Il movimento nacque da una comune posizione antibellica ( Infatti il Dadaismo nasce e sviluppò nella
Svizzera , paese neutrale durante il corso della Prima Guerra Mondiale).. Il fortissimo impatto emotivo
della Grande guerra aveva accentuato in molti giovani la sensazione che fosse necessario demolire a
ogni costo il “vecchio ordine” culturale che l’aveva prodotta e giustificata.
Oltre a predicare il pacifismo e lo stop della guerra, il dadaismo si pone come un movimento
irrazionale, dissacrante, eversivo e di rottura verso ogni forma culturale esistente e mettendo in
discussione anche i fondamenti dell’arte. In generale prese una posizione anti-artistica e anti-
poetica opponendosi ai sistemi artistici stabiliti.
. Gli esponenti rifiutando l’attuale ordine e valori morali della società, , (in primo luogo verso le classi
dirigenti, verso il potere economico e verso la cultura che rappresenta la società contemporanea.) Gli
artisti rifiutano i della società
negano ogni valore, forma e significato del sistema sociale, politico e culturale europeo con l’Intendo
di distruggere tutte le regole su cui si è basata l’arte fino a quel momento ( in sintesi infrangono le
convenzioni estetiche dell'arte ufficiale. demoliscono tutte le forme di espressionismo tradizionale
compresa quella verbale infatti il termine dada è causale trovato aprendo a caso il dizionario) e
promuovono un linguaggio artistico nuovo disorientante (ottenuto con umorismo e derisione).
Le parole d’ordine sono stupire, sconcertare, suscitare scandalo e provocazioni a favore di una
illimitata libertà espressiva,. Ha anche difeso il caos e l’imperfezione.. Arp, ad esempio, esalta
la casualità dell’atto creativo: realizza, infatti, dei collage strappando e lasciando cadere sul foglio
liberamente dei frammenti di carta colorata.
. Era un movimento che andava contro i principi della logica, della bellezza, della perfezione e
dell’universale in generale. Ha anche messo in dubbio il dadaismo stesso.
I dadaisti sono partiti dall’idea che tutto può essere discutibile e che non ci sono regole fisse nel
tempo.
La produzione degli artisti Dada fu estremamente diversificata, influenzata dalle avanguardie che
andavano affermandosi agli inizi del Novecento, come il Cubismo francese, il Futurismo italiano, il
Costruttivismo russo ed Espressionismo tedesco, sconfinando del tutto dai precedenti standard e
canoni artistici.
Dai primi spettacoli di cabaret, viene via via crescendo un atteggiamento ironico, dissacratorio e
provocatorio.
L'opera dell'artista non consiste quindi nella sua abilità manuale, ma nelle idee che riesce a proporre.
Abolendo il valore manuale, l'artista, non è più colui che sa fare delle cose con le proprie mani, ma è
colui che sa proporre nuovi significati alle cose
Il Dadaismo, infatti è un modo di concepire; non si interessa del valore artistico, ma dello shock che
causa nello spettatore per toglierlo dalle sue pigre abitudini mentali. Tutto è arte: pezzi di legno grezzo
inchiodati e colorati, per esempio, come in Trousse d'un Da di Hans Arp;
Gli artisti dada, ricercando la libertà creativa erano volutamente irrispettosi, stravaganti, disgustati
dagli usi e costumi esistenti.
Un tipico prodotto della cultura dada è il ready-made (già fatti o già pronti), ossia un oggetto ordinario
tolto dal suo ambiente ed esposto come opera d'arte ( una ruota di bicicletta , l’orinatoio di Marcel
Duchamp….)
Questo per sottolineare che qualsiasi cosa può essere un'opera d'arte e di conseguenza nulla è arte.
 Il dadaismo ebbe diversi punti in comune con il futurismo. Entrambi i movimenti fecero molto uso
dei manifesti per dichiarare i loro intenti eavevano un atteggiamento dissacratorio e l’intento di
stupire e provocare per proporre un’arte nuova ed originale. Avevano però anche punti di notevole
discordanza, come l'atteggiamento diverso nei confronti della guerra. I futuristi erano interventisti e
quindi favorevoli alla guerra, mentre i dadaisti erano convintamente contrari..
I futuristi avevano cercato di animare le rappresentazioni ma il risultato era soltanto il passaggio dalla
rappresentazione statica a quella movimentata. la rivoluzione non c'era se non all'interno della
concezione storica della arte come forma e della forma come oggetto:ma finche l'arte rimaneva
produzione di oggetti la ragion sociale dell'arte rimaneva immutata perché nella società borghese
l'oggetto è la merce la merce ricchezza la ricchezza autorità cioè potere..
I dadaisti,invece, avevano un gusto per il caos, il caso, lo scandalo e il disordine.

Tecniche dadaiste I dadaisti utilizzano tecniche e materiali inediti, a partire dal collage. Esso consiste
nell’incollare su di un supporto dei pezzi di carta, ritagli di giornale, fotografie, piccoli oggetti che
vengono sagomati, modificati o dipinti in modo da assumere forme e significati diversi da quelli
originari. Per i cubisti, il collage è un modo per creare legami più profondi con la realtà mentre per i
dadaisti si tratta soltanto di un gioco fine a se stesso. Conta, infatti, il gesto, l’invenzione, gli
accostamenti di forme e colori, simili o difformi.
Alcuni collage si servono di rifiuti e rottami: l’intento è minare la sacralità dell’arte, provocare e
sorprendere il pubblico. In questo filone, rientra anche l’uso del fotomontaggio, cioè di immagini
fotografiche deformate tramite l’uso di lenti ed obiettivi speciali, sovraesposizioni o sottoesposizioni di
luce. Esperto di questi lavori che spostano l’attenzione dall’oggetto rappresentato ai segni linguistici è
l’americano Man Ray (1890-1976).
il fotomontaggio per innescare un effetto spaesante nello spettatore e il collage, portato alle estreme
sperimentazioni da Kurt Schwitters (1887-1948). Egli, infatti, usa sistematicamente i rifiuti come
materiale perché interpreta l’inutile come un punto di partenza per la creazione artistica. Si fa
conoscere per i suoi Merzbau, dei grandi collage tridimensionali, vere sculture polimateriche che si
estendono in altezza nella sua casa-studio. Di tali opere, sono rimaste soltanto delle foto a causa della
furia distruttrice nazista.

Cosa sono i ready made? Si tratta di oggetti di uso comune, già fatti e in commercio, prodotti su scala
industriale ai quali viene assegnato un nuovo significato perché sono proposti al pubblico al di fuori
del loro abituale contesto e slegati dalla propria funzione. La Ruota di bicicletta risale al 1913 ed è
appunto una ruota di bicicletta metallica montata su uno sgabello di legno verniciato di bianco.
Un’operazione del genere comporta varie conseguenze:
 l’artista non crea più manualmente l’opera. Non dipinge, né scolpisce. Ciò che conta è l’idea, il
pensiero progettuale non l’opera in sé;
 l’attenzione dello spettatore, quindi, non deve cadere sull’oggetto ma sui propositi di chi lo ha
scelto e sul momento creativo mentale dell’artista;
 l’opera non è più qualcosa di unico ed autentico. D’altronde, una ruota di bicicletta si trova nel
negozio vicino casa;

Il “caso” dell’orinatoio La celebre Fountain di Duchamp non è ciò che di norma si vede in una mostra
d’arte. L’oggetto è montata su una base, è ruotata di novanta gradi e reca un’etichetta come un
tradizionale manufatto d’arte. Tuttavia la firma, posta accanto la data, non reca il nome dell’artista ma
la sigla R. Mutt. Il nome echeggia la Jordan Mott Iron Works, nota ditta di sanitari con filiale sulla
Quinta Strada di New York, e cita un personaggio popolare di una serie di fumetti, Mutt&Jeff. Nello
slang americano, poi, mutt significa babbeo o cane bastardo.

Il gesto di Duchamp è irriverente, ironico e dissacrante tanto che lo stesso si chiede:Oggetti del
genere erano quotidianamente visibili nelle vetrine degli idraulici, e se stavano lì perché mai non
potevano figurare anche in una mostra

Il Dadaismo si diffonde ben presto in Europa, arrivando anche gli Stati Uniti. La vita del movimento,
come era prevedibile è però abbastanza breve. Esaurita, in maniera egregia, la sua funzione principale
che era quella di distruggere una concezione ormai vecchia dell'arte, non seppe attuare la fase
successiva, che doveva essere quella della proposta nuova e della trasformazione e si sciolse nel 1922.
questo movimento ha promosso l’emergere negli anni successivi di altre tendenze artistiche come il
surrealismo o la Pop Art e la tecnica del collage.
 Il merito maggiore del dadaismo, sta nell’aver promosso, la più ampia sperimentazione in tutti i
campi della produzione artistica, compresi il cinema, la danza e la fotografia.

Le caratteristiche principali del dadaismo sono le seguenti: sintesi-


 È considerato un movimento anti-artistico e anti-poetico.
 Rompe con i parametri tradizionali delle arti e della letteratura.
 Per la prima volta vengono applicate tecniche non convenzionali nell’arte come il
fotomontaggio e il collage.
 Era considerato uno stile di vita.
 Ha mostrato un atteggiamento irrispettoso che ha sostenuto l’anarchismo e il pensiero illogico
e irrazionale.
 I dadaisti avevano un gusto per il caos, il caso, lo scandalo e il disordine.
 Le sue espressioni artistiche erano basate sulla spontaneità e sull’irriverenza.
 Il contenuto delle opere è ironico e aggressivo.
 Detestava i valori della borghesia, motivo per cui cercava di scandalizzarla.
 Ha mostrato opposizione all’ambiente e alla struttura sociale.
 Movimento artistico che partiva dall’assurdo.
 Ha esposto il rifiuto delle manifestazioni politiche e nazionaliste.
 Ha dato origine, in seguito, al movimento artistico del Surrealismo.

Nel 1913 si tenne a New York l’Esposizione Internazionale d’Arte Moderna. Dopo questo evento,
Marcel Duchamp è stato considerato uno dei massimi esponenti del dadaismo, applaudito anche
dall’artista André Breton.
i principali esponenti del dadaismo.
Tristano Zara (1896-1963)
Tristan Tzara è stato un poeta rumeno, fondatore e principale esponente del dadaismo, caratterizzato
dall’essere anti-artistico e anti-poetico. Era anche conosciuto con lo pseudonimo di Samuel
Rosenstock. Tzara scrisse i primi testi Dada e i loro manifesti conosciuti come i Sette Manifesti Dada.
Marcel Duchamp (1887-1968)
Marcel Duchamp è stato un artista francese di tendenza dadaista. È riconosciuto per il suo principale
contributo al movimento noto come ready-made, che consisteva nel rimuovere oggetti dalla realtà e
collocarli nello spazio artistico con la semplice azione dell’artista.
Le sue opere più importanti furono Il grande bicchiere o La sposa nuda per i suoi scapoli (1915-1923),
Ruota su uno sgabello (1913) e La fontana (1915).
Jean Harp (1887-1966)
Jean Arp è stato un artista e poeta franco-tedesco e uno dei fondatori del dadaismo. Le opere di Arp
erano caratterizzate dall’essere composte da rilievi e collage. Allo stesso modo, ha sviluppato
l’iconografia delle forme organiche, una tendenza che ha ricevuto il nome di biomorfismo, che ha
utilizzato nelle sue sculture.
Tra le sue opere più importanti ci sono Pastor de Nubes (1953), Fish and Moustache (926), tra gli altri.
Max Ernst (1891-1976)
Max Ernst era un pittore e scultore tedesco che rappresentava sia il dadaismo che il surrealismo.
Ernst si è distinto per la creazione e il contributo a nuove tecniche di pittura e scultura, tra cui collage,
fotomontaggio, assemblaggio con materiali di recupero, grattage, tra gli altri. Tra le sue opere più
importanti c’è L’eléphant célèbes (1921)
ManRay (1890-1976)
Emmanuel Radnitzky, meglio conosciuto come Man Ray, è stato un artista americano che faceva parte
del movimento del dadaismo e del surrealismo, caratterizzato dalla ricerca dell’irrazionale e
dell’incongruo. Tra le sue opere spicca quella intitolata Cadeau.

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