Con il terrore della prima guerra mondiale molti artisti ed intellettuali si
rifugiarono in Svizzera, neutrale e non partecipante al conflitto. Fu proprio in questo ambiente che nacque il movimento dei Dada che è un nonsenso per definizione: il nome del movimento infatti non significa nulla. La scommessa dei dadaisti è di riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata alla guerra. Dunque questo movimento si contrappone al futurismo, esaltazione della lotta, proponendo l’azzeramento di tutti i valori in quanto questi hanno prodotto l’orrore della guerra. Non valendo più nulla i principi precedenti, né l’arte passata, i dada si propongono di ridare agli uomini la forza di essere ancora tali, attraverso la creazione di un’arte elementare. Duchamp, artista dada, inizialmente cubista e futurista, inizia sin da subito a sperimentare la tecnica del ready made, ovvero pronto all’uso: questa consisteva nell’uso di oggetti di uso quotidiano nel campo artistico; il significato profondo di questa provocazione è nel riproporre oggetti scontati come arte, spiazzando l’osservatore e stravolgendo le sue prospettive. Opera di maggiore privazione, che ha aizzato la critica e le polemiche è la Fontana, niente altro che un orinatoio dei gabinetti pubblici maschili rovesciato. La beffa dell’opera è spiegata dallo stesso autore: l’orinatoio è un oggetto usuale della vita e lo ha collocato in modo tale che il suo uso abituale è scomparso, grazie al nuovo titolo e punto di vista che ha creato un nuovo modo di pensare questo oggetto. Arte dunque non è più fare ma scegliere, sottraendosi agli schemi mentali che incasellano la realtà. Il movimento del Dadaismo nasce negli anni della guerra, contro la guerra e contro tutta la cultura che lo precede, compresi gli altri movimenti d’avanguardia. Tema portante e filo conduttore della corrente è il “caso”: a tragedia della prima guerra mondiale dimostra che il progresso non conduce necessariamente a condizioni di vita migliori, che la storia non è un flusso tendente al bene ma un caotico susseguirsi di eventi sul quale l’uomo non ha controllo, gli artisti dada accolgono quindi il caso anche come regola dell’arte. Ostile alla società borghese, il Dadaismo ne combatte i valori, le regole e i canoni estetici "Dada è contro Dada, Dada è contro tutti"