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Fondamento di tali tendenze erano alcuni motivi che erano stati importanti anche
durante il Romanticismo, quali:
Tendenze artistiche
Radici filosofiche e scientifiche (da leggere con attenzione per farsi un’idea delle
teorie che rivoluzionarono la cultura in quel periodo)
● Nel giro di pochi anni, l'illimitata fiducia nella scienza, nella tecnica e nel
progresso veniva intaccata da alcune fondamentali intuizioni filosofiche
e teorie scientifiche. Cominciarono ad avere ampia risonanza filosofi come
Nietzsche e Bergson, con la sua riflessione sull'intuizione e sull'idea del tempo. In
ambito scientifico le scoperte di Freud sull'inconscio sembravano addirittura
relegare lo stesso io cosciente in una posizione pressoché marginale, mentre le
intuizioni di Einstein, fissate nella sua teoria della relatività, sconvolgevano la
concezione assoluta dello spazio e del tempo.
La ragione non era più la forza trainante dell'uomo, ma solo una delle sue
componenti, e forse nemmeno la più importante.
● Tra gli elementi centrali della sensibilità decadente, che affonda le radici nel
movimento simbolista, si possono citare i seguenti:
Il Simbolismo
I precursori e i manifesti
● Alla base della poesia di Baudelaire e della stessa poesia simbolista c'è la poetica
delle corrispondenze, teorizzata nella lirica Corrispondenze.
La natura è rappresentata come un tempio, luogo del sacro e del mistero, da cui
emanano «confuse parole». Spetta al poeta scoprire le originarie corrispondenze
fra le cose, le analogie sotterranee che legano tra loro i fenomeni sensibili, in
apparenza lontani, in una unità profonda. Sta a lui decifrare, mediante l'intuizione,
il mistero nascosto che la razionalità non permette di cogliere. Ma può esprimere
tutto ciò solo ricorrendo a un linguaggio simbolico, a una "magia verbale". La parola
poetica deve sondare l'inconoscibile, ciò che è più oscuro, rivelare il linguaggio
segreto dell'universo, far emergere la vita misteriosa della natura; per esprimere le
sensazioni, che giungono sconnesse e confuse, deve essere allusiva ed evocativa.
Il simbolismo
● Alla base del Simbolismo c'è il concetto, legato al rifiuto della scienza e della
ragione positiviste, che dietro la realtà immediatamente percepibile dai sensi si
nasconde un’altra realtà, più profonda e misteriosa, cui si può giungere
esclusivamente tramite la poesia e che solo il poeta può capire e conoscere.
I "poeti maledetti"
● Con la raccolta poetica I fiori del male (1857), Baudelaire ispirò i "poeti
maledetti", così chiamati per la loro vita sregolata, l'uso e l'abuso di alcol e droghe e
il rifiuto della morale e del conformismo borghesi. Massimi esponenti di questa
nuova generazione furono i francesi Paul Verlaine (1844-1896),
Arthur Rimbaud (1854-1891) e Stéphane Mallarmé (1842-1898).
L'Estetismo
L’Estetismo in Italia
● In Italia il maggiore esponente dell'Estetismo è Gabriele D'Annunzio (1863-1938;
vedi U.7) che nel romanzo Il piacere (1889) ritrae la figura di un uomo, Andrea
Sperelli, dedito ai piaceri, al culto di una vita raffinata, libera dagli impacci della
morale. In seguito D'Annunzio, grazie all'incontro con la filosofia di Nietzsche,
sviluppò ulteriormente la sua idea di distinzione dalla massa, creando un'altra
figura tipica del Decadentismo, quella del "superuomo", l'individuo votato a
esperienze straordinarie, alla realizzazione di una vita piena, al di fuori di ogni
norma e convenzione, non solo in campo artistico, ma anche in quello ideologico
e politico.
Pascoli
D'Annunzio
Lui esalta culto della bellezza e dell'arte come valori supremi, la ricerca di una vita
inimitabile e il disprezzo per la massa.