Il 26 maggio 1883 sul periodico Parigino lo Chat Noir (il gatto nero), Paul Verlaine pubblica “
languore”, in questa poesia dice di essere l'impero romano alla fine della decadenza e quindi
si identifica con questa esperienza di estenuazione.
Come possiamo vedere i poeti decadenti si contrappongono alla mentalità Borghese e
benpensante ostentando atteggiamenti bohémiennie e idee provocatorie, ispirandosi al
modello maledetto di Baudelaire.
In origine il termine “decadentismo” indica un determinato movimento letterario, nato negli
anni Ottanta dell'Ottocento a Parigi, dato che le tendenze decadenti però si diffondono,
questo termine inizia a disegnare una corrente culturale.
La visione decadente rifiuta il positivismo (movimento culturale che si afferma nel 19esimo
secolo, grazie allo sviluppo scientifico e alla rivoluzione industriale, il termine positivismo
indica il proposito di rifiutare le tendenze astratte e di prendere in esame solo i fatti positivi,
concreti analizzandoli alla luce della scienza). Inoltre i decadenti credono dell'irrazionale,
comunicano tramite l’antologia e il simbolismo come vediamo le loro produzioni poetiche,
sentono una forte identità tra l'io e il mondo e arrivano alla conoscenza tramite gli strumenti
irrazionali, tipici della visione decadente sono il panismo e le epifanie. Il panismo é una
sensazione di un tutt'uno con la natura mentre l'epifania è un momento di illuminazione
personale che proviene proprio dall'inconscio e poi irradia tutto il resto. La scoperta
dell'inconscio e nucleo autentico della cultura decadente, Freud né una sistemazione
scientifica nel 1899 con l’interpretazione dei sogni.
#Per quanto riguarda il panismo è un sentimento di comunione gioioso da dell'uomo con la
natura é come se l’io individuale si annullasse nella vita del gran tutto e si confondesse nella
vibrazione della materia, il panismo è una sensazione, è un sentimento che permette
all'uomo di farsi nuvola filo d'erba, corso d'acqua, potenziando la sua vita e rendendolo
divina.
L’epifanie sono definite da Joyce nel Dedalus quando un particolare insignificante della
realtà si carica di una misteriosa intensità di significato stiamo vivendo un'epifania.#
L'arte è il momento privilegiato della conoscenza, gli artisti sono dei sacerdoti di un culto,
sono come dei veggenti capaci di rivelare l'assoluto, questo punto dà origine a ciò che noi
chiamiamo estetismo.
Per gli esteti la vita è un'opera d'arte pensiamo a Dorian Gray o al Andrea Sperelli del
piacere di D'Annunzio, tutta la realtà è filtrata attraverso l'arte e il poeta deve vivere una vita
inimitabile. Il linguaggio dei decadenti è oscuro, suggestivo ed evocativo, la parola ha un
valore magico e si esprime in modo enigmatico criticando la cultura di massa e
rivoluzionando linguaggio poetico infatti il poeta decadente crea una suggestione grazie alla
musicalità, alle ambiguità sintattiche e al linguaggio analogico ricco di sinestesie. Un altro
elemento importante della poetica decadente è il simbolo qualcosa di oscuro, misterioso,
incodificabile e allusivo e polisemico cioè carico di vari sensi.