Svevo e Pirandello rappresentano –insieme a Federico Tozzi- l’inquieta coscienza dei moderni e testimoniano
un’età di crisi. Sono coetanei, si formano entrambi in un contesto naturalistico di stampo ottocentesco, partono
dalla crisi dell’epoca decadente, ma danno ai problemi della loro epoca delle risposte nuove; entrambi poi si
impegnano per superare la tradizione che ereditavano, introducendo –di fatto- in Italia le novità del secolo
incipiente.
Conclusione
Con questi due grandi scrittori, che sono partiti dalle domande e dai problemi di epoca decadente, inizia il
secolo XX, con le sue crisi (che culmineranno nelle due Guerre Mondiali e nell’Epoca dei totalitarismi), ma
anche con le sue “avanguardie”.