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Il manoscritto
L'Appendix Probi è un documento del 700 d.C. scritto a Bobbio e ora
conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli. È un elenco di 227
parole o forme o grafie non corrispondenti alla buona norma del latino
classico
Il titolo
I lemmi sono disposti a seguito di un trattato assai più ampiodel
grammatico Valerio Probo, vissuto nel I sec. d.C.
L’opera
L'Appendix Probi è una lista di vocaboli latini dettati ai suoi alunni da un
maestro che insegnava in una scuola, intorno al 300 dopo Cristo; egli
aveva notato che negli ultimi tempi i temi di questi giovani si erano andati
riempiendo sempre più di errori. I ragazzi infatti scrivevano le parole nello
stesso modo in cui le pronunciavano, rendendole in certi casi quasi
irriconoscibili: il maestro pensava quindi di richiamarli all'opportuna
correttezza ortografica.
Qualche esempio
(latino classico vs latino popolare)
20) columna non colomna
53) calida non calda
72) lancea non lancia
112) aqua non acqua
154) auctor non autor
155) auctoritas non autoritas
201) viridis non virdis
203) sirena non serena
206) orilegium non orologium
Concilio di Tours - capitolare 17
Durante questo Concilio (riunione dei Vescovi), celebrato nell’813
sotto l’egida di Carlo Magno, i Vescovi, con un primo
provvedimento ufficiale, presero atto dell’autonomia linguistica
dei volgari romanzi e germanici.
Visum est unanimitati nostrae, ut quilibet episcopus habeat
omelias continentes necessarias ammonitiones, quibus subiecti
erudiantur, id est de fide catholica, prout capere possint, de
perpetua retributione bonorum et aeterna damnatione malorum,
de resurrectione quoque futura et ultimo iudicio et quibus operibus
possit promereri beata vita quibusve excludi. Et ut easdem omelias
quisque aperte transferre studeat in rusticam romanam linguam
aut thiotiscam, quo facilius cuncti possint intelligere quae
dicuntur.