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Decadentismo lezione 2

Dicevamo, non c’è la possibilità di cambiare, c’è una sfiducia di fondo. Il pubblico e gli intellettuali
sono lontani. Gli artisti cercano di innovare ma vengono osteggiati dal popolo.
Presupposti filosofici li abbiamo visti, soprattutto lo spirito apollineo e dionisiaco: il dionisiaco è
l’espressione vitale dell’essere, apollineo è la ragione. Nietzsche smantella la morale cristiana e
crea nuovi dei. Lui crede in un uomo, il superuomo.
Poi abbiamo Bergson e il tempo interiore. Non dobbiamo giudicare il tempo quantitativamente.
Poi abbiamo joyce e la coscienza. La coscienza è indagata con l’intuizione. Il tempo in qualche
senso si dilata se si scrivono, perché portano degli stati d’animo e delle riflessioni importanti.
Bergson mette in evidenza il fatto che i fatti che accadono mettono in evidenza il nostro carattere
e soprattutto il nostro passato: le esperienze insegnano, e condizionano il nostro futuro, creando
preconcetti e sistemi di difesa, che hanno i loro effetti positivi e negativi. Il tempo prende una
forma fluida.
Abbiamo anche Marcel Proust: alla ricerca del tempo perduto.

Freud
Leggi gli appunti su freud su teams (qui abbiamo le cose in più).
I bisogni primitivi sono legati al piacere.
Es è ciò che cerca di soddisfare tutti i nostri bisogni più primari. Il superio è invece il censore, che
sottopone sempre a controllo quello che diciamo.
L’io è invece una componente che fa da mediatore ai due.
Il superio e l’es sono mediati dall’io, che è il punto di equilibrio dell’essere.
Secondo i positivisti invece tutto era riportato con degli schemi statici, di causa effetto: la mente è
come un computer. Freud non è d’accordo: la mente è dinamica.
Dipende dal contesto esterno come agiamo: è chiaro che in alcune situazioni il superio lavora di
più (esempio caserma… e non in una festa). L’es guadagna campo in altre (es festa).
Naturalmente l’ambiente esterno influisce molto su questo.
Il contesto familiare in tutto questo ha un fortissimo influsso, e il superìo si basa su questo pilastro
importante, creando per esempio i concetti del bene e del male. Dipende anche il tipo di
educazione e soprattutto di esempi morali.

Noi non abbiamo sempre coscienza dell’es, questo sta nelle parti più profonde di noi: siamo una
società dove sono più le regole che contano rispetto all’es, e questo è molto oppresso nella nostra
società, e questo provoca malesseri. La nostra società ha molto sentito l’influsso del cristianesimo,
e dunque l’es è stato sempre parzialmente nascosto. Freud viveva a Vienna, ma aveva recepito
come molti malesseri dei suoi pazienti fossero derivati da un contrasto fra es e superio.

Il reprime l’es è molto frequente nella società del 900 riguardo all’espressione dei sentimenti. La
repressione dei sentimenti veniva oggettivizzato attraverso un male fisico: secondo Freud le cose
sono collegate. Diverse persone non riuscivano a camminare, ma per problemi psichici, come un
trauma congelato nella psichè. La tecnica di Freud era quello di regredire fino al momento del
trauma, e farlo uscire. Spesso alcuni malesseri fisici sono delle spie di un male psicologico, e
devono essere interpretati.

L’io è il mediatore: cerca di mediare fra l’es, ossia la parte più istintiva, e il superio.
Poi c’è un complesso sessuale che caratterizza uno di noi, e viene creato quando siamo piccoli. C’è
il famoso complesso di Edipo e il complesso di Elettra.
È chiaro che la mancanza di affetto in età infantile dal genitore di sesso opposto, si manifesta in
maniera inquietante rispetto alla ricerca di un partner.

Lo stile educativo anche è importante: l’educazione rigida sviluppa un senso di paura, perché
abituato a punizioni fisiche o anche morali. L’educazione autoritaria porterà il ragazzo o la ragazza
o ad essere trasgressivi, o a vivere con paura la vita, ossia cercando l’appoggio di qualche persona.
Chi ha un’educazione liberale e fin troppo amichevole dei genitori, crea disordine mentale e
morale nei figli, perché non sono state marcate delle regole e dei vincoli morali, un’educazione
troppo sciolta fa crescere i figli con forti insicurezze.

L’io in questi casi è sempre essenziale, perché non ci fa perdere in entrambe le parti. In molti casi
di psicosi umana è presente una assenza di io.

Molti giovani di oggi sono molto fragili e non possiedono un’educazione sentimentale.
Spesso l’abuso sui bambini fa sviluppare un potentissimo superio, che è molto pericoloso: si
sviluppa sempre un grande senso di colpa, perché si attribuisce la colpa.

Freud ci accompagnerà anche nell’analisi interiore degli autori che studieremo, in particolare quelli
a cui sono morti i genitori (per esempio il caso di pascoli).

Interessante il caso degli ossessivi-compulsivi, in cui es e superio coincidono, ma è un es fittizio,


una falsa sicurezza.
Freud studiò anche i casi degli autolesionisti e delle pratiche di picchiarsi e godere, tipico dei
mistici.

PARNASSIANESIMO
si oppongono alla teoria tardo romantica, e si rifanno alla bellezza classica, soprattutto all’arte
greca (vista come perfezione ideale).
È un modo di legarsi al neoclassicismo e di opporsi all’approccio materialistico e sociale che arte e
letteratura avevano assunto. Il parnaso è il monte delle muse.
Questi hanno costruito un gruppo e uno scritto” il parnaso contemporaneo”. Il capo scuola di
questa corrente è Gautier , che aveva propugnato la formula dell’arte per l’arte: lui diceva che
all’arte va riconosciuta una totale autonomia, e deve essere separata dalla banalità dell’esistenza.
Davanti alla descrizione di Gervaise si sarebbe scandalizzato. Possiamo definire questa corrente
come una forma di classicismo estetizzante, con molta importanza alla forma, e viene tenuta
lontana la realtà, una specie di reazione al naturalismo.
Molti simbolisti nascono da questa corrente.
Gautier ha scritto anche dei racconti fantastici. In questa corrente si cerca rifugio in ciò che è
irreale, con racconti semplici in cui si parla di fantasmi e sedute spiritiche.
Nel 1883, su un periodico parigino, il “gatto nero”, pual Berlaine, pubblica “languore” e questo è
una svolta perché lui aveva detto che si riconosce con questo clima di stanchezza, di estenuazione
spirituale dell’impero romano: paragona l’epoca in cui vive alla decadenza dell’impero romano. Lui
questa forma di declino e di vuoto rappresenta la sua società e richiama l’antica roma.
Quello stato pusillanime di gente è totalmente immerso nello SPLEEN. Questi poeti fanno solo
esercitazioni letterarie: grande forma ma vuote di contenuto. Siamo pienamente nell’idea di
decadente, ossia colui che sente questo stato, come se ci fosse la percezione del disfacimento. È
tutto un sentirsi gli ultimi eredi di un impero che sta finendo.
Naturalmente questi poeti si lasciano fortemente consumare.

SIMBOLISMO
Queste idee circolano nei club aristocratici ed elitari dell’avanguardia (metaforicamente: i poeti
non erano aristocratici, vivevano come dei poveracci). Questi reputano mediocre tutta la
modernità: c’è uno snobbismo nei confronti di quei letterati che scrivono opere mediocri ma che
fruttano denaro. Un modello per loro sarà Charles Baudelaire. Il mondo per baudelaire è una
foresta di simboli, e questi ci parlano un misterioso linguaggio, che non può essere decodificato
dalla scienza o dalla ragione, ma solo dall’arte. Il poeta deve diventare dunque un interprete di
questi simboli, un veggente, ossia con delle capacità superiori di imitare certi simboli. (che non è
un vate…). Baudelaire attraverso le allucinazioni riusciva ad interpretare meglio il mondo, a lui
servivano vere e proprie intuizioni. Questo avviene scoprendo dei collegamenti apparentemente
illogici fra oggetti completamente diversi: collegamento ANALOGICI, O CORRISPONDENZE. Lui
affiancava colori, suoni, profumi. Queste sono delle suggestioni iper sensoriale o semplicemente
sensoriali, che però si legano fra loro: importanza della musicalità del verso. In musica Wagner
ideò questo, il quale elabora una teoria TOTALE dell’opera d’arte: dramma, musica e poesia.
Diverse forme artistiche fondono sotto il dominio dell musica, per Wagner. Il poeta per fare questo
deve liberarsi da tutti i vincoli della tradizione, devono essere trasgressivi: inizia lo
SPERIMENTALISMO.

L’ESTETISMO
Per loro tuttavia il vero non si coglie neanche con i sentimenti: per loro il vero si prende attraverso
i sensi. I maggiori esponenti sono Oscar Wilde e Hirsmann (forse l’esteta per eccellenza, che scrive
un romanzo- orevoir- in cui immagina la vita di un esteta ossessionato dalla ricerca della bellezza e
della raffinatezza). Le sensazioni che si provano devono tuttavia essere singolari e non continue,
anche nel sesso, e qui troviamo D’Annunzio (che scrive il piacere). Questi tre romanzi hanno in
comune il carattere e la personalità. Hanno un gusto amorale, raffinato. Questi artisti vogliono fare
della loro vita un’opera d’arte.
Possiamo parlare di un eroe decadente? Si, una specie di eroe sui generis, un eroe esteta. Nel
romanzo di d’annunzio troviamo tutti i personaggi sotto forma di di superuomo, insomma, i
perosnaggi sono tutti dei narcisisti patologici. Sono persone che ricercano in maniera compulsiva e
ossessiva la bellezza, la raffinatezza. Ma oltre questo, hanno un enorme vuoti interiore, che non
riescono ad avere sane relazioni interpersonali: sono dei collezionisti di cose, o di donne (nel caso
del piecere di d’annunzio), o di opere d’arte (nel caso di Wilde). È importante anche il concetto del
doppio di ognuno di noi, un doppio che freud prende sottoforma di conscio e inconscio.

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