forte. Scopre la filosofia di Schopenhauer, svolta importante, la realtà è irrazionale e l’uomo vive in
una realtà tragica, governata da nessuna forza. Professore universitario di greco a Basilea a soli 24
anni. In Svizzera conosce Wagner, altra svolta importante, anche lui molto tragico. Partecipa alla
guerra del ’70. Nel 1872 pubblica la Nascita Della Tragedia Dallo Spirito Della Musica, fa sorgere
dissapori nell’ambito accademico, poiché l’arte e la cultura greca vengono scompigliate. Poi le
Considerazioni Inattuali.
Si allontana da entrambi con l’opera Umano, troppo umano. Schopenhauer predicava la rinuncia e
Wagner si avvicina al cristianesimo. Mentre viaggia continua a scrivere e spera di circondarsi di
persone che lo seguono, anche se non avviene. Nell’1882 si innamora di Lou Salome ma lei non
ricambia. Inoltre, la madre non approva la gente che frequenta. La sorella si sposa con un fanatico
antisemita. Nel 1883 scrive Così parlò Zarathustra. Nel 1889 inizia a crollare la sua psiche.
Opere di Nietzsche
Mondo Greco
I due spiriti per un pò di tempo hanno convissuto (per esempio nella tragedia attica) ma si
sono divisi con quello dionisiaco che è stato occultato per colpa di Socrate che ha parlato di
razionalità dell’esistenza distinguendo i valori morali e ha prevalso lo spirito apollineo
Cristianesimo
Dopo Socrate e Platone i danni peggiori furono fatti dal cristianesimo (non Cristo che per
Niet è intoccabile) che ha portato all’estremo la negazione del diritto della vita di esprimersi
spostando la dimensione apollinea non più sulla terra ma nell’aldilà
Hegel è portatore della dimensione dello stoicismo e lo spirito è quindi completamente
razionale (perciò degrada il dionisiaco) ma anche hegel ha un lato dionisiaco: per lui lo
spirito ha la vitalità che poi Niet troverà nella natura
le divinità greche sono corrispondenti a delle vere proprie sfere dell’essere
Al contrario la divinità cristiana è staccata da noi
Teodicea
Tutte le religioni che comprendono la creazione da parte di un dio hanno il problema della
teodicea: giustificazione del male.
Per nietzsche il mondo greco è l’unica che ci dà una teodicea soddisfacente nel momento in
cui i dei non creano il mondo e sono sottoposti al fato perciò il male non è un loro problema
Rapporto verità-uomo
schopi prendendo coscienza che la verità è caotica, mette in luce solo gli aspetti negativi da
cui l’uomo si deve staccare in un discorso di debolezza
nietzsche propone invece l’immersione totale nell’esperienza dionisiaca uscendo più forti
ciò era perfettamente funzionale dell'antica tragedia: coro dionisiasco ed eroe apollineo che
vuole portare ordine e spiegare le cose, ma quando spiegherà il perché del caos capirà che
sarà l’unico responsabile di esso, Edipo uccide il padre.
Riassumendo:
● l’eroe tragico non risolve la propria tragicità
● l'uomo contemporaneo ha nascosto l’elemento dionisiaco
pieno positivismo e storicismo inaugurato da Hegel → due approcci storici dannosi per la vita.
La storia presentata da queste due correnti è:
● un costante progresso di eventi guidati dalla razionalità verso il progresso positivo
● l’individuo umano sente la storia come estranea perché il divenire storico non sembra
nuovo → si sviluppa idolatria del fatto: ciò che doveva accadere è accaduto e io sono
inutile (tipico della visione hegeliana).
Senza il positivismo di hegel ma con una dose di oblio ci sono modi positivi per guardare alla
storia ma allo stesso tempo per entusiasmare, esaltare le nostre capacità e spingerci
all’azione (l’uomo è tale in quanto chiamato all’agire):
si conclude il periodo giovanile e la figura artistica che rende sopportabile la tremenda verità
e la rende bella
Nietzsche adulto
Crescendo Niet inizia a scrivere per aforismi
struttura enigmatica → conseguenza la sua nazificazione
Gaia scienza
Annuncio “Dio è morto” → attacco al valore metafisico
Mi libero dai dogmi analizzandoli da dentro rivelando che sono umani troppo umani → non mi
opprimono più → sono felice e libero
● illuministi: dogmi rimpiazzati con valori razionali che quasi diventano dogmi nella
ragione scientifica
● Nietzsche: spazio prima occupato dai dogmi ora è vuoto lasciando questo sconfinato
orizzonte nel quale l’uomo può muoversi libero
Aurora
Tra i dogmi nella prima parte si scaglia contro la metafisica e in particolare verso il valore
metafisico assoluto: Dio. mentre in seguito dopo Zarathustra si scaglia contro i valori morali
Zarathustra
● inizio l’era del meriggio dopo il mezzogiorno
● la scrittura è anche poetica
Quando Nietzsche parla di uomo → essere che deve essere superato e ha come scopo
l’oltreuomo.
uomo:oltreuomo = scimmia:uomo
Evoluzione
● non più spirituale con il significato tedesco di spirito e biologica, come interpretata da
D’Annunzio
● l’oltreuomo non è un concetto biologico ma filosofico, è il superamento di sé stesso
L’uomo che rinuncia a prendersi per di sé la morte di dio
→ diventa ultimo uomo
→ involuzione nella dimensione della pura specie
→ Hannah Arendt quando l’uomo smette di pensare, banalità del male
L’uomo per l’oltreuomo deve essere una risata, una vergogna. Come l’uomo guarda la
scimmia
guidato dall’istinto deve essere superato, se regge la morte di Dio e prende su di sé il compito di dio: dare un
non lo si fa si diventa senso a sé e all’esistenza nella propria individualità
ultimo uomo “Sia il superuomo il senso della terra”
1.
Sia annah arendt che nietzsche non hanno il conforto della bellezza della natura
Nietzsche sceglie Zarathustra →profeta persiano chiamato anche Zoroastro che aveva individuato:
● per primo un unico Dio, un essere superiore solare chiamato Ahura Mazda, a detta di
molti il progenitore del Cristo
● Ahriman, nemico opposto che incatena l’uomo alla terra e gli impedisce di evolversi.
alla fine "or dunque il leone è venuto, i figli sono vicini … vieni così grande meriggio”
interpretare è un’attività spirituale → svolta con la parte spirituale dell’uomo cioè il pensiero
il mondo di per sé esiste
Le interpretazioni del mondo alle quali noi siamo stati abituati prevedono comunque
l’esistenza di un Dio in senso vario (anche nel processo materialista c’è una parte
oggettiva).
Esistenza di un Dio → certezze ultime a cui facciamo riferimento → Dio cristiano o scienza
L’uomo deve diventare creatore dei suoi significati (attività spirituale) senza nessun aiuto
in uno sforzo immane
L’uomo tende all’eternità, a cercarla → Nietzsche vuole preservare l’eternità senza credere in dio e
ammettere alcuna realtà spirituale (frutto dell’attività cerebrale)
il serpente rappresenta il tempo circolare che attanaglia l’uomo sotterrando tutto ciò che di
bello facciamo. l’uomo staccando la testa fa capire che l’eterno ritorno è una decisione:
decisione di vivere come se ogni attimo dovesse tornare sempre
Morale
Trattata negli ultimi anni della sua vita in due testi:
● al di là del bene e del male
● genealogia della morale
quella che di solito ci viene fatta passare come un contenuto spirituale superiore a tutti gli
uomini è in realtà la proiezione cristallizzata di tendenza umane
→ assolutizzazione di valori umani che però non sono assoluti ma propri della classe dominante →
Marx e sovrastruttura → Dalla classe degli uomini che comandano vengono generalizzati i valori
propri di questa classe
Nietzsche come maestro del sospetto insieme a Marx e Freud: il contenuto della coscienza
ha delle radici che sono eterogenee, umane troppo umane
La voce della coscienza è la voce di alcuni uomini nell’uomo, delle autorità sociali (non
economiche come in Marx) che fanno si che i loro interessi (morali non economici) appaiono
come gli interessi di tutti e universali
Metodo genealogico:
partendo da un valore ripercorre la strada in indietro spiegando come è cambiato
di fianco ai guerrieri c’era un’altra classe che dominava: i sacerdoti che nella loro condotta
di vita non potevano mettere in pratica gli stessi valori perché il loro tipo di comportamento li
escludeva di principio. nei confronti dei signori sviluppano invidia e cercano di sopraffarli
facendo diventare i loro valori peccaminosi. ribaltano la tavola dei valori sostituendola con i
valori opposti:
● umiltà e obbedienza
● mansuetudine
● castità
● uguaglianza
ciò fu affermato con l’aiuto della moltitudine e i signori di fronte ad essi devono arrendersi.
Questi furono poi i valori tipici del cristianesimo (con la distinzione tra Cristo e
cristianesimo, il Cristo fu un oltreuomo ed effettivamente ha esortato a vivere nell’attimo)
Prima del cristianesimo gli ebrei hanno concepito un dio geloso e possessivo verso il quale
la moltitudine doveva tenersi strettamente alle leggi
Il cristianesimo ha quindi portato al dominio dei valori che non riguardano la vita ma la morte
passati poi nella dimensione della democrazia.
Da qui la morale dei sacerdoti è chiamata morale dell’invidia e domina l’apollineo
1856-1939, ebreo austriaco costretto a fuggire. È tutto meno che un filosofo, di fatto è un
medico neurologo. A lui si deve la scoperta dell’inconscio. Vede nel contenuto della
coscienza qualcosa che ha un’altra origine, l’inconscio. All’epoca non si pensava così.
Problema della nevrosi o isteria: insieme di sintomi fisici non ricollegabili a cause
fisiologiche. Freud, mentre si specializza, va a Parigi nella clinica del dr. Charcot, che curava
questi disturbi con l’ipnosi. Mettendo il paziente in uno stato ipnotico, i sintomi
scomparivano, ma quando l’ipnosi cessava, tornavano uguali. Viene intuito che ci può
essere una causa individuabile in un altro luogo diverso da quello fisico. Nella sua ricerca
incontra un altro medico, Breuer, che superava l’ipnosi, usata per riaffiorare nella coscienza
del paziente i fatti che hanno causati i sintomi. Paziente Anna O. Aveva moltissime nevrosi,
tra le quali l’idrofobia, e sotto ipnosi inizia a ricordare gli eventi nascosti, quelli che non si
possono dire. Di fatto una sua governante un giorno fece bere il suo cane leccando dal
bicchiere, e da lì Anna non riuscì più a bere. Pian Piano i ricordi affiorano alla conoscenza e
avviene una abreazione o catarsi, per la quale il contenuto nascosto e inconscio viene
portato a coscienza, per poi far scomparire il sintomo.
Prima topica. Freud cerca di tracciare la topica, la mappa dei luoghi della psiche. Ci sono tre
sistemi: il conscio, il preconscio e l’inconscio. Nell’ambito del conscio ci sono tutte le cose
presenti nella nostra psiche. il preconscio venne descritto come uno strato che è posto tra
l'inconscio e la coscienza.
In psicoanalisi, l'associazione libera, o libera associazione, è la tecnica mediante la quale
viene chiesto al paziente di riferire tutte le idee e le parole che gli si presentano alla mente,
senza compiere nessun tentativo di controllo cosciente su questo materiale.
L’interpretazione dei sogni è l’opera a cui attorno ruota il nuovo mondo dell’inconscio e della
psicanalisi. Il sogno è la via d’accesso all’inconscio, l’appagamento camuffato di un desiderio
rimosso, che viene spinto dall’Es ma respinto dal Super-io. Interpretare il sogno significa accedere
alla parte inconscia della nostra personalità.
Teoria della sessualità. Prima di Freud la sessualità era di stampo biologico nel quale la riproduzione
era la finalità della sessualità. Con Freud vera e propria rivoluzione a 360°: secondo Freud la
perversione non è un concetto qualitativo, è il ricercare la sessualità al fine del piacere, senza pensare
alla riproduzione. Pensa che un bambino sia già predisposto di sessualità, mosso da libido, energia di
natura erotica posseduta da bambini e adulti. La sublimazione è il trasferimento della carica erotica
non su zone sessuali del corpo ma su altri oggetti o azioni, dunque teorizza la dimensione della
sublimazione. La libido è un concetto psichico psicologico soggettivo appartenente all’inconscio.
Freud nella sua teoria parte dall’età infantile, il bambino infante è un essere perverso e polimorfo, che
persegue il piacere indipendentemente dagli scopi riproduttivi. La fase orale rappresenta i primi mesi
di vita, la libido arriva alla bocca, la zona erogena. La seconda fase è quella anale e la zona di piacere
è il sedere, poiché si prova piacere nel defecare. La terza fase è quella genitale, che due sottofasi, la
fallica, ovvero la scoperta dei rispettivi genitali e la paura della perdita, e la fase in senso stretto, dove
il genitale diventa la zona erogena, verso cui indirizzare il proprio piacere. In questa fase si sviluppa la
teoria del complesso di Edipo, ovvero l’attaccamento libidico verso il genitore del sesso opposto e un
atteggiamento ostile verso lo stesso sesso. Se il complesso si protrae nell’età adulta diventa una vera e
propria patologia, che Freud risolverà con la psicanalisi.
Freud rifiuta l’io come coscienza integra e unitaria e pensa che la mente è un’unità complessa
costituita da sistemi con funzioni diverse. I luoghi della mente sono tre: io, es e super io. Es è la terza
persona singolare neutra tedesca, indica il polo pulsionale della nostra mente, è la parte caotica, è la
matrice della nostra psiche, condiziona il nostro ragionare. Mi sconosce dal bene e dal male, si
distacca, perché segue il piacere. Il Super-io è la coscienza morale, insieme delle norme, proibizioni e
regole che sin da fanciullo si acquisiscono tramite genitori, maestri, educatori. L’io è la parte
organizzata della personalità, che deve fare i conti con Es e Super-io, quindi l’Io deve trovare un certo
equilibrio tra il polo pulsionale e le proibizioni.
L’arte è in stretta connessione con la dimensione onirica, pertanto con l’inconscio. L’artista è
un poeta bambino, che crea mondi e universi con la grande fantasia che tiene. L’artista è un
sublimatore di impulsi erotici e sessuali e ne dà una forma camuffata.
Carl Jung è l’allievo di Freud con cui entrerà in disaccordo. Interpreta in maniera diversa la
psicanalisi: per lui esistono inconscio individuale e collettivo, ovvero un sapere inconscio
condiviso dagli uomini nelle varie generazioni. Il contenuto di questo sapere sono gli
archetipi, ovvero dei modelli ancestrali di pensiero, modelli che ritornano nei miti, nelle fiabe,
nelle paure. Pertanto, ci sono analogie strutturali tra culture diverse che non si sono mai
incontrate, come aztechi e celtici: risiede in noi un inconscio collettivo che ci accomuna,
formato da archetipi come madre, padre, guerra, buio, che ritornano in ogni racconto, mito.
Dopo una grande collaborazione con il maestro Freud si distacca e rinomina la psicoanalisi
in psicologia analitica o psicologia del profondo, un’analisi più profonda della psiche umana.
Per lui la libido non costituisce un’energia di carattere esclusivamente sessuale, ma ha una
molteplicità di facce, quali la potenza, la fame, odio, sessualità, religione.
Professore universitario di greco a Basilea a soli 24 anni. In Svizzera conosce Wagner, altra
svolta importante, anche lui molto tragico. Si allontana da entrambi con l’opera Umano,
troppo umano. Schopenhauer predicava la rinuncia e Wagner si avvicina al cristianesimo,
considerato da nice una religione per rammolliti.
Il fenomeno dell’arte viene posto al centro; con esso e a partire da esso viene spiegato il
mondo.” Solo l’arte e in maniera particolare la musica (soprattutto quella di Wagner) ci mette
in sintonia con la vita o meglio è la manifestazione più alta dell’esistenza. Nietzsche sostiene
in questo una posizione legata all’estetismo, atteggiamento diffuso tra gli artisti e gli scrittori
di fine Ottocento. Ma non solo, il Nietzsche non ancora trentenne, pone al centro delle sue
considerazioni il concetto cosmico dell’arte, nel pieno della sua cosiddetta fase romantica.
Questa sua concezione viene però abbandonata durante il secondo periodo della sua
produzione filosofica. Qui viene accantonata la metafisica dell’artista per privilegiare la
scienza: l’arte non è altro che il residuo di una cultura mitica.
La Gaia Scienza’’, è una scienza felice, appunto gaia, deve dare gaiezza agli uomini, un
nuovo approccio che li deve liberare dalla schiavitù di tutte quelle fissazioni di valori che
hanno pervaso il mondo occidentale.
Si inaugura la filosofia del mattino → dalle tenebre del passato sorge il mattino
PRIMA l’attività del filosofo considerata artistica. ORA diventa come quella dello scienziato e
nega il periodo artistico. Filosofo ideale: lo scienziato o il viandante. filosofia del mattino →
sta sorgendo qualcosa di nuovo dalle ceneri del vecchio mondo e noi siamo viandanti.
per Platone mondo reale copia del mondo delle idee → Dio è il mondo delle idee.
Platonismo prima forza dell’invenzione di dio
Per nietz:
● l’essere coincide con il mondo materiale
● Dio → l’entità che dà significato al mondo a tutti gli avvenimenti, inteso come riferimento
metafisico
● se il senso dell’essere è al di là dell’essere (per esempio nel mondo delle idee) → l’essere
è alienato → perde la sua essenza
● Platone uomo saggio può comunque raggiungere il mondo vero (Dio) a partire dal
mondo apparente.
● Cristianesimo: in vita è impossibile raggiungere il mondo vero → ci si allontana
L’uomo folle è il filosofo che si risveglia ma la sua luce non può ancora essere compresa
nel mondo del positivismo
Morte di dio → perdita dei punti di riferimento, l’uomo non sa più come muoversi e quindi:
● Oltreuomo: può reggere la morte di dio e prendere la responsabilità di dare il
significato al mondo diventando lui stesso Dio
○ Spirito Apollineo: essere in grado nei confronti del mondo e della vita di dare un
significato autonomo
○ Spirito dionisiaco: sento la tragedia e gioia perché posso creare i punti di
riferimento (l’orizzonte è tornato libero).
● Ultimo uomo: l’uomo non regge la morte di Dio → si crea la seconda forma di dio a cui fare
riferimento
“l’uomo è l’unico essere che esige di avere un senso” e non può accontentarsi di esistere
come esemplare della specie umana, questo senso o viene da me oppure dall’esterno.
L’uomo che rinuncia a prendersi per sé la morte di dio diventa ultimo uomo, involuzione nella
dimensione della pura specie. Hannah Arendt quando l’uomo smette di pensare, banalità del male.
L’uomo in base alla sua interpretazione che dà al mondo (tutto ciò che accade e lo
concerne) ha una diversa concezione del tempo.
In quale concezione temporale si può situare l’oltreuomo?
● Tempo asiastico: circolare, succedono sempre le stesse cose.
● Tempo cristiano: rettilineo partendo dalla Creazione e passando per la venuta di
Cristo e finendo con l’Apocalisse
Ogni momento che l’uomo vive in questa linea del tempo è condizionato dal passato
e orientato verso il futuro
L’oltreuomo non può accettare di essere inserito in una dimensione temporale in cui ogni
attimo è condizionato, la sua dimensione temporale è l’attimo e quindi non può vivere nel
tempo cristiano o asiatico.
Egli vive ogni attimo riempiendolo lui stesso di significato senza utilizzare la nostra base
(Dio, ateismo totale di Nietzsche).
La concezione circolare di schopi non va bene perché succedono sempre le stesse cose
(ruota) e l’attimo perde di significato.
La morale è quella che di solito ci viene fatta passare come un contenuto spirituale superiore
a tutti gli uomini è in realtà la proiezione cristallizzata di tendenza umane
→ assolutizzazione di valori umani che però non sono assoluti ma propri della classe dominante
Nietzsche prosegue con il ricostruire la storia della morale:1.morale dei signori, che si
incarna nelle aristocrazie del mondo classico ed è imperniata su valori vitali quali la forza, la
salute, la fierezza, la gioia.2.morale degli schiavi, che sgorga da un sentimento di debolezza
e di risentimento; è improntata ai valori antivitali dell’umiltà, della pietà, della bontà.
[risentimento = odio impotente dei deboli verso i forti, ovvero verso ciò che inconsciamente
vorrebbero essere; tale odio è teso a sottomettere i forti attraverso un tavola di valori
antivitali]La morale degli schiavi si incarna storicamente nel popolo ebreo.
trasvalutazione di tutti i valori significa abbandonare gli «ideali» della tradizione, con le sue
«realtà immaginarie» e i suoi «imperativi assoluti» e dedicarsi alle «cose prossime»
L’oltreuomo non deve tornare alla morale dei signori ma opera la trasvalutazione dei valori:
i valori morali sono libere proiezioni dell’uomo, non si riaffermano i valori dionisiaci su quelli
apollinei (altrimenti si tornerebbe indietro) ma uscire da questa dimensione e affermare per
sé i propri valori.
1. Nella nascita della tragedia l'artista è colui che rende sopportabile la tragicità
rendendola bella
2. poi fu rifiutato perché visto solo in un utilizzo estetico
3. viene ripreso come simbolo della volontà di potenza e prefigura l’oltreuomo
L’opera d’arte in cui possiamo sempre superarci è la nostra vita, suprema creazione
dell’oltreuomo il quale grazie alla sue interpretazioni e creatività ne fa un’opera sempre
superiore tuffandosi nel dionisiaco con nuove interpretazioni e valori che sempre si
superano.
Nichilismo
● riduce al nulla una parte o tutta la realtà
● per Nietzsche riguarda i valori morali e metafisici, per lui il mondo esiste (è
profondamente materialista) ma nega che i valori morali e metafisici abbiano
esistenza autonoma.
Nietz non nega la rappresentazione, anche essendo fortemente miope si cura poco del
mondo esteriore
Tutto ciò che dà significato alla vita è nullo, umano troppo umano
Il nichilismo attivo ha 3 momenti:
1. Nichilismo estremo: coincide con la fase del leone dove distruggo le credenze
2. Estatico: dove intuisco le infinite possibilità di significati che posso dare al mondo, “il
mare delle possibilità turbolento si presenta aperto e noi possiamo aprire le vele”
3. Classico: non c’è più bisogno di rabbia e aggressività ma come un fanciullo, l’uomo
inventa il senso della vita nell’ottica dell’eterno ritorno
→ Ogni mio attimo deve essere grande e devo riempirlo di significato
→ Esso viene salvato ricorrendo all’immagine ciclica dove invece quella circolare è generica
mentre il momento di Nietz tornerà sempre splendido come lo hai strutturato.
Illuminista:
● NON è l'illuminismo del settecento
● Fare luce sui dogmi e le convenzioni → dimostrare che i valori indiscutibili della vita sono in
realtà umani, troppo umani → hanno sempre la radice nell’uomo
Ogni valore che noi riteniamo essere sovrumano, universale e oggettivo è umano
Ha origine nell’uomo → inutile divinizzare concetti e valori
Per questo Marx, Nietzsche e Freud sono definiti maestri del sospetto → sospettano che il
contenuto della nostra coscienza abbia radici diverse e provenga da qualcosa che non è
coscienziale, da processi diversi dei contenuti stessi