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Friedrich Nietzsche greci, secondo una visione tragica e originaria della

realtà
1.1 La nascita della tragedia Tale visione tragica è individuata nel satiro Sileno,
che si fa portatore della saggezza dionisiaca; in questo
La nascita della tragedia è la prima opera filosofica
senso tutto ciò viene esplicato in un passaggio della
di N, in cui è evidente la declinazione filologica (critica
sua opera:
dei classici)
Re Mida: Cos’è la cosa migliore per un uomo?
In essa è visibile l’influenza di pensatori precedenti
Sileno: Non esistere
come Schopenhauer e Kant (per il concetto di
Re Mida: Cos’è la seconda cosa migliore per un uomo?
dualismo del reale)
Sileno: Morire presto
L’opera esprime un percorso parallelo tra la storia
Secondo il mito, Dionisio, dio del vino e della danza,
umana e la storia della tragedia (la tragedia deriva dal
venne fatto a pezzi dai Titani inviati da Era, e il suo
pensiero tragico, un tipo di pensiero non razionale,
mondo, cancelletto, venne ricostruito da Apollo, dio
capace di cogliere la realtà così com’è) portata fino al
delle arti, che costruì delle maschere, delle illusioni
suo declino nel pensiero razionale
per celare la vera realtà
L’opera è anche una critica alla società moderna,
Ma Dionisio risorge periodicamente cercando di
dominata dallo scientismo e dal razionalismo (sia in
affermare la sua verità rispetto le illusioni di Apollo;
sede accademica che popolare) che ha portato al
esso risorge in particolar modo nelle musiche
conseguente impoverimento della vita spirituale
orgiastiche e nelle tragedie attiche di Eschilo e
L’opera propone infine un’alternativa: il
Sofocle, una suprema forma d’arte in cui l’apollineo e
rovesciamento dei valori dominanti, per
il dionisiaco sono in perfetto equilibrio
un’apocatastasi (ritorno allo stato originario) dello
Innovativo, in queste tragedie, è poi la dualità tra
spirito europeo, da ritrovarsi nella rinascita dello
l’attore tragico e il coro, il primo inteso come
spirito dionisiaco grazie alla nuova musica tedesca, in
trasfigurazione di Dionisio, il secondo inteso come
particolare quella dell’amico Wagner
trasfigurazione dei suoi Satiri, capace di smascherare i
significati reconditi che Apollo vuole tenere nascosti
1.2 Spirito dionisiaco e spirito apollineo
Ma dati i crescenti sviluppi dello spirito apollineo, lo
Nell’opera è presente il dualismo dei pensatori
spirito dionisiaco è costretto a essere
precedenti circa la visione della realtà
progressivamente emarginato fino alla sconfitta, che
Kant fenomeno noumeno
rappresentazione volontà si ha, per N, nella nascita della filosofia Socratica e nel
Schopenhauer
Fil. orientali illusione realtà declino della tragedia con Euripide e le sue commedie
Nietzsche spirito apollineo spirito dionisiaco
N utilizza i termini di spirito apollineo e spirito
dionisiaco derivanti dai nomi di Apollo e Dionisio
Spirito apollineo 1.3 Socrate
 Da Apollo, dio delle arti Con Socrate e il suo pensiero razionalistico, si ha la
 Si manifesta in ordine e misura vittoria dello spirito apollineo e la conseguente eclissi
 Nasconde la realtà così com’è, offrendo dello spirito dionisiaco
un’immagine sopportabile della vita caratterizzata Tutto il pensiero occidentale (da Socrate a quello
da armonia ed equilibrio coevo a N) ha sempre cercato di nascondere la realtà
Spirito dionisiaco ultima delle cose, limitandosi a costruire mondi illusori
 Da Dionisio, dio del vino e della danza che ne impedissero la sua visione
 Si manifesta nell’ebbrezza e nell’esaltazione Si può dire che Socrate abbia inaugurato lo spirito
 Mostra la realtà così com’è, caratterizzata da alessandrino, in cui l’uomo moderno riconosce come
divenire continuo, caos, dolore e irrazionalità ideale l’uomo teoretico, munito delle forze
N come Schopenhauer, afferma che il mondo, nella conoscitive e dedito al servigio della scienza, capace di
sua essenza, è volontà di vivere dominare e sfruttare la natura
La realtà nella sua essenza è in divenire, caos,
dolore, irrazionale, così come affermavano i primi 1.4 Il pensiero razionalistico
Se questo eccesso razionalistico ha portato alla  Giudizio negativo sulla scienza positivistica: lo
degradazione della nostra società, e alla sua capacità scienziato non sarà mai impersonale, esso è
creativa in rapporto alla conoscenza e alla vita, è sempre parte del processo di ricerca
anche vero che il mondo odierno ha visto alcune  L’ideale di scienziato lontano dal mondo concreto
personalità capaci di far riaffiorare lo spirito è assimilato ad una fede, simile a quelle
dionisiaco: metafisiche
Kant e Schopenhauer hanno smascherato i limiti dei Frammenti postumi
poteri conoscitivi umani, ponendo anzi a fondamento  Contiene il famoso aforisma “non ci sono fatti
del conosciuto un fondamento inconoscibile bensì solo interpretazioni”, a indicare che il
Wagner e la nuova musica, hanno proposto soggetto è imminente in ogni ricerca
un’opera d’arte capace di nuovi stimoli creativi
Per N la scienza deve lasciare il posto alla sapienza 2.2 La morte di Dio
dionisiaca, alla cultura tragica capace di smascherare, Il pensiero di N diventa frammentario ed esposto in
le dottrine illusoriamente vere che per secoli hanno scritti non sistematici
nascosto la vera realtà ultima delle cose, la volontà di N afferma che non serve creare un nuovo sistema di
vivere verità e valori, ma serve smascherare verità e valori
Come in Schopenhauer, N individua la volontà di falsi
vivere come essenza eterna della realtà e causa di N apre in questo senso la via alla composita e
dolore e tragedia complessa filosofia del 900’
Al contrario di Schopenhauer, N assume nei Si apre in tale ambito il discorso sul sì alla vita e ai
confronti della volontà di vivere un atteggiamento di suoi valori terreni, e un no ai valori che fanno
“sì alla vita” anche nelle sue manifestazioni più riferimento al sovrannaturale (metafisico o teologico)
dolorose In un aforisma de La gaia scienza, un folle pronuncia
le celebri frasi “Dio è morto” e “Siamo stati noi a
2.1 Scritti vari ucciderlo”
Considerazioni inattuali Tali affermazioni non sono altro che la presa di
 Analizza i propri modelli ispiratori (Schopenhauer, coscienza della scomparsa, dal mondo culturale
Wagner) e i modelli filosofici dell’epoca contemporaneo dominato dalla ragione, dei valori
 Contrappone al vuoto sapere accademico un tradizionali proposti dalla religione e dalla metafisica
sapere utile alla vita; la vita deve essere il fine N non propone tuttavia un’altra verità, poiché la
ultimo delle proprie scelte filosofiche verità non ha validità assoluta, ed è quindi destinata a
Scritti successivi, detti anche illuministici; riflettono scomparire
su ragione, scienza e arte; sono brevi (raccolte di
aforismi, o poche pagine); ne fanno parte: 3.1.1 Così parlò Zarathustra
Umano, troppo umano Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per
 Scienza, ragione e alcuni pensatori illuministi nessuno è l’opera più conosciuta di N
come Voltaire non sono più visti in modo negativo L’opera tratta di temi già introdotti da La gaia
 La ragione è demistificatrice degli oggetti della scienza: l’eterno ritorno, la morte di Dio, l’oltreuomo
metafisica e della religione; oggetti i quali Il libro è un trattato esoterico di filosofia e morale, e
venivano cantati nell’arte tratta la discesa di Z dalla montagna al mercato, per
Aurora portare l’insegnamento all’umanità
 La ragione è demistificatrice della morale e della Il comportamento Z è opposto a quello già espresso
religione: ragione e scienza mostrano l’origine da un saggio di Schopenhauer, che vedeva Z
fisiologica (istinti, bisogni) delle concezioni morali allontanarsi progressivamente in un viaggio mistico
e religiose Lo stile, profetico e ricco di metafore, è simile a
 Rifiuto dell’ascesi, vista in maniera negativa quello usato dalla Bibbia, ma esprime concetti
La gaia scienza diametralmente opposti al Cristianesimo e al
Giudaismo
Nell’opera è visibile un progressivo allontanamento  Dicendo di sì alla vita
dai temi fino ad allora legati a Schopenhauer e  Rifiutando i valori che pretendono di essere di
Wagner, per un attaccamento a quelli di Emerson: la origine ultraterrena
fiducia in sé stessi, l’affermazione della vita terrena,
l’amore del fato e l’idea di oltreuomo
3.1.2 Superuomo 3.3 Eterno ritorno
Il libro racconta dei viaggi fittizi e della pedagogia di Sì alla vita, amor fati, eterno ritorno, morte di Dio,
Z, nome tratto dal profeta Zoroastro, fondatore del superuomo sono temi ricorrenti
Zoroastrismo detto anche Mazdeismo Nell’ambito dell’eterno ritorno, la realtà è vista
N vuole in quest’opera raffigurare Z come colui che come un flusso continuo e ciclico di eventi, siano essi
predica il mondo con il suo esempio di trasvalutazione cosmici o quotidiani, naturali o storici (teoria ripresa
dei valori fino ad allora considerati tali dagli stoici)
Z, in anticipo sui tempi, liberatosi dalle credenze e Altre filosofie hanno sempre cercato di delineare
dai valori ultraterreni, tenta di comunicare il nuovo uno svolgimento lineare degli eventi, tra esse:
messaggio agli uomini - Cristianesimo, per il quale esiste il momento della
La morte di Dio è la condizione che rende l’essere creazione, il mondo, e la fine dettata dall’apocalisse
umano libero di realizzare sé stesso, in assenza di fini - Marxismo, per il quale esiste una società divisa in
ultraterreni e valori, oltre che nella convinzione che il classi, una rivoluzione, e una società senza classi
mondo, in qualsiasi caso, si ripete ciclicamente N vuole negare questo svolgimento con inizio e fine
In uno dei suoi primi discorsi Z afferma che tutti gli degli eventi, affermando una circolarità degli eventi
esseri hanno creato qualcosa sopra sé stessi, mentre In questo senso ogni evento non viene più a trovarsi
l’uomo non ha ancora provveduto fuori da esso (in un momento a venire), ma è sempre
Mentre la scimmia si è evoluta in uomo, l’uomo non nell’evento stesso
è ancora diventato superuomo Con l’eterno ritorno il superuomo, l’unico in grado
Übermensch, superuomo o oltreuomo è l’uomo che di accettare questa verità, riconosce il divenire della
verrà, l’uomo che è oltre ciò che conosciamo vita come un’opera d’arte che è sempre nuova,
L’oltreuomo ha alcune caratteristiche: affermando il valore di ogni suo attimo
 Riconosce che Dio è morto e che non esistono
valori ultraterreni definitivi, ma solo valori terreni 3.4 Volontà di potenza
 Attua la trasvalutazione dei valori, senza seguire Volontà di potenza ha molteplici significati:
una morale imposta dall’alto, ma edificandola di - Volontà che vuole affermare sé stessa per diventare
volta in volta rispondendo alle necessità della vita ciò che è, identificandosi con la volontà del mondo
 Accetta questa condizione vivendo un’esistenza in - Rifiutare qualsiasi forma di ascetismo e di rinuncia
cui ogni momento ha il suo senso alla vita (propinati invece dal cristianesimo)
 È in tal senso fedele ai valori terreni, e diventa di - Prendere atto del fatto che gli unici valori praticabili
conseguenza emblema di fedeltà alla terra per elevarsi sono terreni (ma non necessariamente
materiali)
3.2 Fedeltà alla terrà e sì alla vita Dato che la vita è priva di senso, ed è in continuo
L’oltreuomo è il senso della terra: rimane fedele alla caos (come affermato dal dionisiaco), l’oltreuomo
terra, non crede a coloro che parlano di valori deve dare nuovi valori  l’oltreuomo nella sua libertà
ultraterreni creatrice di un artista, impone al caos della vita i
Rimanere legato alla terra significa trovare valori propri valori  la volontà di potenza caratterizza
legati all’autorealizzazione spirituale in terra l’individuo che decide di affermarsi fuori da un senso
Il messaggio di Z si articola in centinaia di aforismi e o da valori esterni
apologhi diretti a esaltare tali valori, dato che ora che Dato che la vita è caos e non è mai uguale a sé,
Dio è morto, non esistono più valori ultraterreni anche l’uomo deve essere tale per fronteggiarla  di
La morte di Dio porta alla condizione di piena libertà conseguenza il superuomo non ha un’essenza stabile,
razionale e morale dell’umanità, o almeno della parte ma è costretto a reinventare sé stesso dando
che intraprenderà la via per diventare oltreuomo: significato a ciò che non lo possiede  poiché non
esiste ordine, questo si traduce in amor fati, amore “morale della plebe”, che voleva imporsi cancellando
del destino, necessità di un eterno ritorno delle cose quella dei signori
La vita va affermata e accettata anche nel suo
carattere caotico e irrazionale  la volontà di potenza
significa quindi accettazione incondizionata della vita
4.1 Trasvalutazione dei valori
Volontà di potenza significa trasvalutazione di tutti i 4.3 La visione negativa del cristianesimo
valori, ovvero contrapposizione di valori della vita All’avanzare della democrazia e del socialismo, la
terrena a valori della tradizione religiosa o metafisica “plebeizzazione” è divenuto un processo inarrestabile
I valori sovrannaturali, che pretendono di essere Pochi (i superuomini) possono uscire dalla
universali ed eterni, portano in realtà al nulla, poiché condizione di nichilismo passivo e decadenza
Dio è morto L’ostacolo principale per la trasvalutazinoe dei valori
Al nichilismo passivo di chi crede ai valori ,e la realizzazione di una nuova morale, è il
tradizionali, si contrappone il nichilismo attivo di chi sa cristianesimo
che non esistono valori eterni, e lotta per elaborarne Ne L’Anticristo N argomenta la differenza tra
di nuovi, più confacenti alla vita umana l’alternativa delle sue posizioni, che dicono sì alla vita,
N non vuole eliminare i vecchi valori, ma solo e quelle del Cristianesimo, che dicono no alla vita
demistificarli, mostrando la loro origine umana e non Il concetto di Dio cristiano, come Dio degli infermi,
divina Dio dello Spirito, colui che crea tutto da sé, è il più
Solo a questo punto si possono stabilire nuovi valori degenerato tra tutte le concezioni deistiche
terreni Il Cristianesimo nei secoli, in contrasto con la pratica
Sono virtù tutte le passioni che dicono del Vangelo, si è trasformato in una generale e
dionisicamente sì alla vita: fierezza, gioia, salute, assoluta negazione della vita
amore sessuale, inimicizia, guerra, belle attitudini, Il giudizio di condanna sul Cristianesimo è estremo e
belle maniere, volontà forte, disciplina intellettuale, inappellabile: N considera il Cristianesimo come una
volontà di potenza, riconoscenza verso la terra e la grande maledizione, e si augura in una rapida
vita trasvalutazione dei valori
Per il filosofo i valori provengono spesso da impulsi
bassi, motivi egoistici, moventi di ordine biologico
N si rende conto del carattere inattuale (non è
ancora giunto il tempo) e distruttivo delle sue idee

4.2 Le origini del valore


In La genealogia della morale, N non intende solo
criticare i valori, ma anche ricercarne l’origine
Nei tempi antichi il concetto di valore era definito
come la proiezione dei modi di vivere dei ceti
dominanti
Il concetto di valore era definito come la proiezione
dei modi di vivere del ceto dominante
Il concetto di valore nasce quindi grazie al “pathos
della distanza” tra nobili e plebei
All’analisi della nascita dei valori segue la crisi dei
valori, il rovesciamento, dovuto alla formazione della
morale dei plebei, che la pongono come alternativa a
quella degli aristocratici
I primi a realizzare tale rovesciamento furono gli
Ebrei, seguiti da i Cristiani, che nella loro morale
fondarono la così detta “morale del gregge”, o

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