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AVANGUARDIE

1905, 1927. Queste sono le avanguardie storiche. E poi (fra il 47 e il 65 le neo avanguardie- tipo il
neo espressionismo di calvino).
Il futurismo è un’avanguardia storica. (poi c’è il crepuscolarismo- dove prevale il senso della
precarietà della vita-Gozzano).

Quando si parla di futurismo si parla prevalentemente di guerra. Gli si può dare il merito di aver
sconquassato le regole tradizionali di poesia. Questa nuova idea di arte nasce da un francese, che
è Apolinaire. E in Italia abbiamo Marinetti. Era un grande conferenziere, laureato in legge. C’è un
uso molto sregolato e anarchico della poesia, anestetizzato e spesso insensibile. La disposizione di
parole poetiche erano pressochè immagini, anche disposizione completamente nuova e sregolata
delle parole. Ci sono Elliot, che scrive “la terra desolata”. Poi c’è Pound (amico fra l’altro di
Pasolini). Pound è legato a due correnti letterarie: magismo, cioè la visione di uno stretto rapporto
fra parola e immagine e verso, e il vorticismo, dove le parole sono vorticanti.
Nel mondo germanico abbiamo Kafka, Rilche e Thomas Mann. C’è un clima mitel-europeo che ha
caratterizzato poi anche trieste e svevo.

la tendenza è riportare oggetti comuni alla dignità di oggetto artistico: si mette in discussione la
prospettiva. In poesia gli autori usano il verso libero: ci si allontana dall’idea di sublime della poesia
classica. Il poeta non è un vate, mette in discussione da solo il proprio luogo. Poi c’è un miscuglio
di arti in una sola persona, come gli scapigliati precedentemente (poeti pittori). Si vuole mettere in
scena anche il brutto, l’osceno, la disfasia fra l’io e la realtà. L’uomo è sfaccettato in mille esseri e
non più in armonia con la realtà.
Avanguardia: deriva dal lessico militare, che indica il reparto militare che precede il grosso della
truppa. Nel 1864 Baudelaire usa questo termine per indicare un gruppo di scrittori di sinistra e il
loro approccio critica rispetto alla società borghese.
Alla fine dell?800 indica una posizione ideologica artistica molto avanzata. All’inizio del 900 indica
un movimento che rompe con la tradizione. I futuristi rompono con le regole tradizionali della
sintassi, contestano il linguaggio, i modi ospressivi.
Affrontano la loro condizione attraverso dei manifesti che rispecchiano la loro ideologia (ci sarà poi
il manifesto tecnico).
Sono molto provocatori.

Futurismo:
ricorda il cubismo che voleva scomporre gli oggetti: la stessa simultaneità che annulla lo scorrere
del tempo è quello che vogliono analizzare in forma scritta i futuristi. Della realtà è impossibile
vedere solo un aspetto. La realtà vera è dentro il soggetto. (ricorda psicanalisi e relatività).
Il futirismo compare per la prima volta su un articolo, scritto da Marinetti. Altri meno noti furono
Govoni e Folgore.
L’obiettivo era distruggere le tradizioni artistiche del tempo, secondo i pricipi dell’energia, del
movimento della velocità, il pericolo.
Troviamo un’estetica futurista: la più importante era quella del 1912, col manifesto tecnico in cui
si parla del paroliberismo. Quindi si elimina la punteggiatura, si accostano sostantivi per analogia,
si visualizza la scrittura anche graficamente, si esalta il rumore; e un tema molto amato era l’inno
alla guerra.
La guerra era visto come un principio forte, un atto di evoluzione, la sola igiene del mondo. Di
conseguenza avremo una sola propaganda interventista. La guerra era vista come forma di
dinamismo (così non fu per le trincee).

Futurismo e politica:
i futuristi portano avanti una violenta polemica anti-borghese, contestando i modi di vita della
borghesia. Da un punto di vista politico assumono delle posizioni bellicistiche a favore della guerra,
del nazionalismo. In questo periodo si sviluppano manifestazioni che nascono da motivazioni
diverse, importante alla violenza, come l’anarchismo e il ribellismo.
Pascoli non essendo un futurista appoggiò la guerra in Libia con fine umanitario per gli italiani. I
futiristi invece vedono in questo un aspetto esaltante della politica italiana.
Spesso i futiristi erano considerati parafascisti: in realta nel 1918 si fondò il partito futurista
italiano, che aveva molti aspetti avanzati da un punto di vista sociale. Intanto si fa una scelta
repubblicana e anticlericale, vogliono il suffragio universale anche alle donne, sono favorevoli
all’abolizione dei privilegi e alle grandi proprità terriere, con conseguente socializzazione di esse,
sono favorevoli alla libertà di scioperi, vorrebbero introdurrei il divorzio (introdotto solo nel 73).
Il fascimos guardò con attenzione, era meglio averli dalla propria parte. I futuristi rimasero però
poi delusi dal fascismo.
Queste innovazioni furono estese anche al teatro, alla danza e al cinema.
Marinetti vive per lo più a parigi, amico di zola, amico dei simbolisti, cronista di guerra.

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