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Futurismo (le Riviste del primo 900*)

Il futurismo è un movimento d’avanguardia, (è un movimento perché ha delle regole che vengono fissate in
un manifesto costitutivo, che fu creato in Francia nel 1909, ad opera di Marinetti)
Avanguardia significa, in anticipo rispetto ai tempi e in rottura con il passato.
Il futurismo non nasce nell’ambito letterario, ma in quello pittorico, per poi allargarsi nell’ambito della
scultura, nell’architettura.
5 ESPONENTI PRINCIPALI
Il futurismo era nato grazie a 5 pittori italiani Boccioni, Russolo, Balla, Severino e Carrà.
Fu pubblicato nel 1909 il manifesto nella prima pagina de le figarò.
Marinetti era nato ad Alessandra d’Egitto figlio di genitori italiani, come Ungaretti.
Il padre di Marinetti era ad Alessandra d’Egitto per lavorare al canale di Suez, cosi’ come era ad Alessandria
il padre di Ungaretti, proprio per lavorare anche lì il padre al canale di Suez, la madre invece lavorava in un
forno.
Erano entrambi figli di genitori italiani, e si erano potuti permettere di studiare nelle scuole migliori, poi alla
ricerca delle loro radici italiane, si erano trasferiti nel nostro territorio di passaggio, per poi finire i loro studi
a Parigi, prendendo parte ai dibattiti parigini.
Ungaretti essendo più giovane partecipò prima ai dibattiti, ed entrò in contatto con questo movimento di
pittori del Futurismo, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Umberto Boccioni, e Luigi Russolo, attraverso la loro
pittura e i loro colori.
Nasce in pittura e Marinetti fissa le regole attraverso questo manifesto del 1909, pubblicato sotto la rivista
francese le Figurò.
Il futurismo è il primo movimento che nasce in Italia, ad opera di italiani, che poi si espande all’estero.
Nasce in Italia, a Parigi c’è il manifesto e poi si andrà ad espandere.
“ Se nte lo chiede non lo di
La scapigliatura non era un movimento spontaneo ma fu importato,, svenne solo a Milano, e fu comunque
alll’avanguardia, ma fu importata e non durò molto in Italia.

Perché i futuristi criticano D’Annunzio?
I futuristi erano vicini a D’Annunzio, per quegli atteggiamenti scandalisti, super’omisti, per poi andare in
rottura, perché si va in rottura col passato, criticandolo per il suo lavoro letterario e musicale.
2* Fase del futurismo
Latina è una città futurista, pensata e progettata da architetti futuristi della 2* fase, (la fase in cui il
futurismo si piega alle esigenze del regime fascista, l’arte sotto le dittature è sempre diventata un
manifesto del potere).
Il futurismo in questo periodo ha perso la carica iniziale, piegandosi al regime fascista, quindi nella 2* fase
non è più un movimento all’avanguardia.

Manifesto del futurismo


Nasce nel 1909 pubblicato nella prima pagina de le figarò.
Il manifesto del futurismo si proponeva di portare avanti otto punti sintetizzanti,
1. Distruggere il culto del passato, l’ossessione dell’antico, il pedantismo e il formalismo accademico;
2. Disprezzare profondamente ogni forma d’imitazione;
3. Esaltare ogni forma di originalità, anche se temeraria, anche se violentissima;
4. Trarre coraggio ed orgoglio dalla facile faccia di pazzia con cui si sferzano e s’imbavagliano
gl’innovatori;
5. Considerare i critici d’arte come inutili e dannosi;
6. Ribellarci contro la tirannia delle parole: armonia e di buon gusto, espressioni troppo elastiche, con le
quali si potranno facilmente demolire l’opera di Rembrandt, quella di Goya e quella di Rodin;
7. Spazzar via dal campo ideale dell’arte tutti i motivi, tutti i soggetti già sfruttati;
8. Rendere e magnificare la vita odierna, incessantemente e tumultuosamente trasformata dalla scienza
vittoriosa. Siano sepolti i morti nelle più profonde viscere della terra! Sia sgombra di mummie la soglia
del futuro! Largo ai giovani, ai violenti, ai temerari!
Cosa esprime il manifesto?
-Il manifesto esprime quindi la necessità di liberare l'arte e la cultura dalle influenze del passato,
esaltando il culto della velocità, della macchina, della violenza e della guerra. Marinetti esorta gli
artisti a rinunciare all'arte tradizionale e ad abbracciare una nuova estetica che rifletta il mondo
moderno in rapido mutamento.
-Il manifesto sostiene inoltre la necessità di distruggere i musei e le biblioteche, considerati luoghi
di conservazione del passato, per creare spazi dedicati all'arte futurista, dove gli artisti possano
esprimersi liberamente.
-In sintesi, il Manifesto del Futurismo esprime il desiderio di rompere con la tradizione e di
abbracciare una nuova estetica che rifletta il mondo moderno in continuo mutamento,
promuovendo la velocità, la tecnologia, la violenza e la guerra come valori positivi.
-Musica neomelodica passa a essere basata sul rumore suoi rumori forti.
-Le serate futuriste che finivano sempre in risse con l’arrivo della polizia , per farsi pubblicità.

Manifesto tecnico della letteratura


Il manifesto tecnico della letteratura futurista ad opera di Marinetti del 1912 letterario afferma il
rifiuto della sintassi, la punteggiatura e le regole degli schemi grammaticali , in questo Marinetti fa
nascere le parolibere.
Cosa sono le parolibere?
Parole in libertà o Parolibere è uno stile letterario introdotto dal Futurismo in cui le parole che compongono il
testo non hanno alcun legame sintattico-grammaticale fra loro e non sono organizzate in frasi e periodi.
In questi momenti rivoluzionari sono vicini a D’Annunzio, ma lo criticano per il suo lavoro letterarie, e
musicale.

Crepuscolarismo
Il critico Borgese descrive il crepuscolarismo come una poetica basata sulle piccole cose.
Se il futurismo nasce nel 1909, contemporaneamente nel 1909/1910 un’intellettuale critico letterario trova
la definizione di una tendenza a cui dà il nome di crepuscolarismo.
Il crepuscolarismo non ha un manifesto quindi non lo possiamo definire un movimento ma tendenza, nasce
nell'ambiente torinese, dove un insieme di intellettuali si riunissero per dare vita ad un dibattito.
Troviamo coloro stanchi dell’estetismo, stanchi della vita mondana, e vivono in un’ambiente molto privo di
valori, di decadimento di valori, e si identificano con il nome di crepuscolari, cioè autori che sanno di vivere
prima del crepuscolo.
Questi intellettuali adottano atteggiamenti di ripiegamento interiori, al quale si possono accostare alla
poetica di Pascoli del fanciullino, consolatoria e del regresso.
Questi Crepuscolari, Gozzano (Esponente principale), adottarono una poetica più intima, una poesia delle
piccole cose di pessimo gusto, poesie nate nei piccoli grigi pomeridiani, in ambienti dismessi.
Un piano pienamente antitetico e contrapposto rispetto a D’Annunzio.
Tematica più intima, adottando un gergo vicino al parlato, non aulico o poetico.
Anche i crepuscolari vogliono raggiungere il grado 0, (annullare il passato).
La malattia per loro era quasi uno stato di grazia, perché un individuo malato è in grado di percepire quei
segni della natura, che un uomo sano non riuscirebbe a percepire.
Gozzano nacque da una famiglia alto borghese della Torino bene, che affrontò gli studi accademici di
giurisprudenza, ma non si laureò mai perché invece di frequentare le lezioni giuridiche, gli piaceva
frequentare lezioni letterarie di dibattiti, e poetò nei primissimi anni della sua giovinezza secondo la moda
D’annunziana, in quegli anni ebbe una relazioni con Amalia Guglielminetti, per poi passare a scrivere in
un’ambiente opposto a quello mondano, estetizzante, si rifugiano in una poetica delle piccole cose di
pessimo gusto, che è caratterizzata dalla pena di tristezza, la malinconia e vogliono raggiungere il grado 0
dalla letteratura, vogliono raggiungere un linguaggio dismesso, bonario, parlato.
Da Torino si trasferisce spesso in Liguria per motivi di salute, quindi anche li troviamo citazioni al
Crepuscolarismo.
L’opera sua principale si chiama: I colloqui, (ambienti dimessi, dove cerca la verità la genuinità, di contro
agli ambienti modani).

La signora Felicitas dai colloqui


E’ un poemetto scritto in forma epistolare, di getto, di retto ad una sua conoscenza, una fanciulla che si
chiamava Felicita.
La descrive come se fosse quasi brutta, con la bocca grande.
La esalta ma con parole effimere.
Gazzano era alto borghese e aristocratico, quindi descrive questa donna in questo modo perché ritiene il
mondo in cui è cresciuto come un mondo falso, mentre il mondo campagnolo è puro.
Scorrendo il calendario vede che è il 10 Lugio dove ricorre Santa Felicità, dove lo riporta con la memoria
all’Autunno precedente, dove aveva vissuto in campagna, in un paese del Canavese.
E gli viene in mente questa fanciulla di nome Felicità.
E’ un poemetto ma sembra essere una poesia, per il suo linguaggio.

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