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Decadentismo:

Il decadentismo si sviluppa in Francia alla fine dell’Ottocento e si diffonde in tutta Europa. Il termine
decadente appare per la prima volta in languore di Verlaine. All’inizio viene usato in senso dispregiativo (i
poeti decidono di chiamarsi decadenti per andare contro la società).

È un movimento che raggruppa scrittori, artisti e intellettuali che vogliono scandalizzare le menti borghesi
attraverso esperienze estreme (alcol, droga, adulteri, rapporti omosessuali)

Caratteristiche del decadentismo:

 Si parla di sogni, di incubi, di esperienze surreali, di tormenti dell’anima, si cerca di esprimere


l’emozione e non i ragionamenti (come prevedeva il Positivismo).
 L’arte diventa l’unico modo possibile per vivere la vita: tutto è una forma d’arte
 Scelgono un linguaggio “nuovo”: non badano troppo al significato delle parole perché interessa di
più il suono delle sillabe e delle frasi

Crepuscolarismo

Il crepuscolarismo si afferma in Italia all’inizio del XX secolo e venne usato per la prima volta nel 1910 per
indicare un gruppo di giovani poeti che rappresentavano il tramonto della tradizione poetico ottocentesca.
Il crepuscolo indica infatti la parte conclusiva della giornata. I poeti preferiscono concentrare la loro
attenzione sulla vita quotidiana, rappresentando la vita della provincia italiana. Il loro atteggiamento critico
nei confronti della poesia , li porta ad elaborare un stile diverso e personale, utilizzando forme metriche
semplici e popolari, inserendo vocaboli quotidiani affianco al lessico e utilizzando una sintassi più vicina alla
prosa. I maggiori esponenti di questa corrente sono Guido Gozzano, Sergio Corazzini e Marino Moretti.

Futurismo

Il futurismo si afferma in Italia all’inizio del XX secolo. E’ un movimento di avanguardia (gruppo di artisti e
letterati che promuove valori e forme artistiche in violento contrasto con la tradizione).

Nel 1909 Filippo Marinetti pubblica sul quotidiano parigino “LE FIGARO” il manifesto del futurismo in cui si
celebra il movimento, l’azione, la guerra, disprezzando la donna e il femminismo.

Il futurismo consiste nell’esaltazione della macchina e della moderna civiltà industriale: la velocità e il
dinamismo rappresentano per i futuristi la nuova immagine della bellezza. Il futurismo vede nella poesia lo
strumento per esaltare con ottimismo l’era industriale, la bellezza della tecnica e della tecnologia, del
movimento, della macchina e della corsa

Gabriele D’Annunzio

Nasce a Pescara nel 1863 in una famiglia di commercianti. Studia presso il collegio-liceo Cicognini e già da
adolescente D’Annunzio dimostra il suo talento poetico pubblicando Primo vere (1879), la sua prima
raccolta di poesie.

(Gli anni romani) Nel 1881 si trasferisce a Roma dove studia lettere e firma un contratto con un editore.
Inizia un’attività di giornalista e scrittore ma ha difficoltà economiche per lo stile di vita dispendioso. Nel
1883 sposa una ricca duchessa dalla quale avrà tre figli e nel 1891 lascia Roma per sfuggire ai creditori
andando a Napoli. Poi a Venezia conosce Eleonora Duse che diventa sua amante e nel 1897 è eletto
deputato.

(Gli anni toscani) Questi sono gli anni di intensa passione amorosa per la Duse con la quale vivrà in una villa
lussuosa e Firenze. D’Annunzio è appassionato di automobili di lusso e di aeroplani e il loro acquisto
incrementa i debiti che da anni ha già accumulato.
(Gli anni di Parigi) A causa dei debiti è costretto a scappare in Francia per scappare ai suoi creditori. A Parigi
entra in contatto con gli ambienti degli artisti e degli intellettuali del decadentismo. Contina a collaborare
con il “corriere della sere” e partecipa, alla realizzazione del più famoso kolossal del cinema muto italiano, il
film Cabiria.

(Il ritorno in Italia e la guerra) Nel 1915 ritorna in Italia e con lo scoppio della Prima guerra mondiale, il
poeta con i suoi discorsi pubblica incita alla guerra e si schiera apertamente con gli interventisti. Nel 1916
un incedente aereo lo costringe a un periodo di convalescenza. Nel 1916 scrive il Notturno. Nel 1918 torna
all’azione compiendo il volo su Vienna.

Nel marzo del 1938 all’età di 65 anni muore colpito da un’emorragia cerebrale.

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